Morto a 17 anni, prof e compagni:
«Lele, sarai sempre uno di noi»

RICORDO - Un minuto di silenzio all'inizio delle lezioni all'Ipsia Corridoni, la scuola che frequentava Alessandro Emanuelle Pandele. La lettera: «La tua scomparsa ci ha sconvolto. Un silenzio assordante è sceso in aula e ognuno di noi ha subito pensato ai ricordi legati a te. Studente dell’ultima fila, con il banco sotto la finestra, rappresentante di classe sempre pronto a difendere i compagni, solare, buono, di cuore»

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Il post dell’istituto Corridoni

 

Lettera dei compagni di classe, dei prof e di tutto il personale dell’Ipsia Corridoni in ricordo del 17enne Alessandro Emanuelle Pandelle, morto a causa del Covid all’ospedale di Torrette, ad Ancona.

La lettera è preceduta da alcuni messaggi. Come quello scritto dall’istituto su Instagram: «Se ne va così Emanuelle Pandele, per tutti Lele, con il suo sorriso coinvolgente. Lele è sempre stato l’amico di tutti, un buono, sempre pronto a cavalcare i suoi diritti per farli rispettare, a difendere i deboli. Sei stato con noi tre anni ma non ti dimenticheremo mai». Di quanto accaduto, dice il dirigente scolastico Francesco Giacchetta: «Abbiamo appreso stamattina presto e a poco a poco la notizia si è diffusa tra gli alunni, creando ovunque un grande senso di vuoto».  «A volte si incontrano studenti che sono dei veri ossi duri. Indomiti, ribelli, ci spingono ogni giorno ad aprire il registro per vedere se la loro presenza cambierà il corso della lezione. Sono quelle le volte in cui entriamo in classe trepidanti ma carichi, pronti a raccogliere la sfida, a dare il meglio per dimostrare che anche il ragazzo più irrequieto può aprirci un mondo. Tu ci hai aperto il tuo, senza nascondere le tue debolezze né le tue innumerevoli “avventure”, ci hai fatti arrabbiare ma anche tanto ridere. Ciao zingaro e… Grazie, è stato un onore condividere questo pezzo di strada con te» lo ricorda la sua ex docente di Lettere Maria Grassetti.

emanuele-pandele-e1641909612778-287x400La scuola ha comunicato che domani «al suono della campanella, gli alunni e i docenti di tutte le classi, osserveranno un momento di silenzio e di raccoglimento in ricordo dell’alunno Emanuelle Pandele della classe 2C. Vogliamo così salutare il nostro caro alunno coniugando il dolore con il ricordo della sua freschezza e vivacità per tentare di dare un senso al vuoto incolmabile lasciato nella famiglia, a scuola e tra quanti gli hanno voluto bene. Al momento di silenzio affidiamo la riflessione sul valore della vita e sul suo significato più autentico». Il 17enne risiedeva a Montecassiano, soffriva di una grave patologia e a causa di questa non si era potuto vaccinare.

LA LETTERA: «Oggi è un giorno molto triste per tutti noi. Ritrovarci a pensarti e a scriverti, ad immaginarti tra gli angeli in festa e a sperare che tu lì stia bene non è giusto. In mattinata sapere della tua scomparsa ci ha sconvolto e nessuno di noi è stato più capace di seguire una logica in classe. Un silenzio assordante è sceso in aula e ognuno di noi ha subito pensato ai ricordi legati a te. Studente dell’ultima fila, con il banco sotto la finestra, rappresentate di classe sempre pronto a difendere i compagni, solare, buono, di cuore, collante del nostro gruppo di classe. Pronto a sorridere, ad aiutare il più debole, a combattere le prepotenze, ad arrabbiarti con i professori che secondo te erano ingiusti, in una parola: a vivere. Il tuo ultimo messaggio nel nostro gruppo WA del 2 gennaio con il quale ci hai informato del tuo ricovero in ospedale ci ha preoccupato e subito ti abbiamo sostenuto con la nostra vicinanza e i messaggi ma nessuno di noi ha pensato ad una conclusione così tragica, soprattutto nessuno di noi ha preso in considerazione l’idea di non rivederti più. Dirti addio oggi è molto difficile e straziante. I tuoi occhi chiari e luccicanti, il tuo sorriso sincero, il tuo modo di essere sempre allegro e gioviale saranno sempre con noi. Il tuo banco, vuoto, rimarrà in classe a ricordarci che sarai sempre con noi e questo pensiero ci farà andare avanti e sperare. Un angelo veglierà sempre di noi e sui tuoi genitori ai quali vanno il nostro pensiero e un grande abbraccio. Non ti dimenticheremo mai. Ciao Manu».

Covid, è morto il 17enne ricoverato in terapia intensiva «Ciao Lele, l’amico di tutti»



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