di Laura Boccanera
Tre bollettini da pagare entro il 30 giugno per un totale di 2000 euro. Questo l’avviso che decine di residenti nel cratere maceratese si sono visti recapitare negli ultimi giorni saltando sulla sedia. La formula non è sempre la stessa, a volte i bollettini sono 2, cambiano le cifre e gli importi, ma la banca chiede il rientro mensile di un mutuo. Solo che quel mutuo non è stato mai contratto, o meglio, sono i mutui che i residenti nelle zone terremotate hanno acceso per la ristrutturazione della propria abitazione danneggiata e che viene coperto interamente dallo Stato senza nulla a pretendere al contraente tramite la cassa depositi e prestiti. A raccontare la vicenda è Luigino Verdecchia, residente a Mogliano. Qualche giorno fa anche a lui sono arrivati da Intesa San Paolo 3 bollettini, poco più di 2000 euro l’ammontare complessivo: «la mia abitazione è stata una delle prime ad essere riparata in paese dopo il terremoto – racconta – ad un anno esatto dal sisma sono riuscito a rientrare a casa. E ovviamente sono stato tra i primi a prendere il mutuo che era la formula attraverso cui lo Stato erogava il proprio contributo. Il proprietario dell’immobile accendeva il mutuo, ma non pagava nulla, la cifra veniva coperta dalla cassa depositi e prestiti. Solo che tre giorni fa mi arriva questa richiesta di pagamento della rata. Con una certa preoccupazione temendo che a livello normativo fosse cambiato qualcosa ho provato a contattare la banca, ma invano. Interloquire con la banca è estremamente difficile e trovare riscontri e chiarimenti si dimostra impresa proibitiva. Oggi ho provato a scrivere a due referenti della filiale, ma a questo punto non credo che prima di lunedì avrò risposta. Temo ci sia stato un qualche errore nel passaggio dalla ex banca Ubi con cui ho contratto il mutuo a Banca Intesa, ma penso che come me molti terremotati abbiano avuto un sussulto». Sarebbero in corso da parte dell’istituto di credito accertamenti per capire come sia avvenuto l’errore e come correre ai ripari con tutti gli interessati.
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In realtà il contatto con questa Banca è diventato particolarmente arduo.Comprendo che trattandosi di una delle principali banche europee si intenda modernizzare il rapporto con la clientela,ma occorre gradualità in ogni cambiamento e,comunque,c’è un limite a tutto.A meno che non ci si voglia liberare della clientela minuta,che,poi,è stata sempre quella più soggetta alla tosatura.
Bonfili quando si parla di banche qualsiasi sospetto è fondato ….