«Vaccini, una falla nel sistema
C’è chi è riuscito a ottenere una dose
fingendosi un soggetto fragile»

COVID - La denuncia di un politico maceratese che preferisce rimanere anonimo trova conferme anche tra gli addetti ai lavori

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di Luca Patrassi

«Si è iscritto al portale per i soggetti fragili, ha risposto alle varie domande, indicato la patologia ed alla fine gli hanno comunicato che la procedura era stata correttamente completata e che lo avrebbero chiamato per la vaccinazione. Pochi giorni dopo lo hanno effettivamente chiamato ed è stato vaccinato nel giro di una settimana». A sentire raccontare la vicenda, sembrerebbe un elogio dell’efficienza del sistema e, in parte, lo è. Poi però l’interlocutore spiega che il vaccino è andato a un cittadino maceratese normalissimo che, invece, non avrebbe potuto vaccinarsi ora per condizione anagrafica e per malattie che non ha.  E che è riuscito a prenotarsi e a vaccinarsi dichiarando patologie inesistenti. Quindi? «Nessuno ha controllato le dichiarazioni», riferisce il nostro interlocutore. Ad illustrare l’episodio, che non lo riguarda direttamente ma del quale è a conoscenza, un politico della provincia maceratese. Possibile che un cittadino possa accedere al portale dichiarando patologie inesistenti senza che nessuno controlli? Un addetto ai lavori vaccinali conferma che non ci sarebbero controlli per chi accede alle vaccinazioni dal portale. Certo, un’operazione banditesca, utile a saltare la fila e a togliere la speranza di un più rapido, e qualche volta anche vitale, accesso alla vaccinazione per chi ne ha effettivamente necessità. Certo, ci saranno i controlli a posteriori, come ci sono stati per i furbetti dei contributi del terremoto che hanno dichiarato falsità pur di avere contributi. «C’è una falla nel sistema informatico», spiega il medico che era a conoscenza di questa possibilità. Anche se, per dirla tutta, non si tratta di una falla nel programma che deve essere stato tarato per altri Paesi con un senso civico in generale un pochettino più sviluppato, al riparo da quei “furbetti” italiani pronti a pagare una multa pur di avere subito il vaccino senza curarsi del prossimo.



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