La ressa ieri mattina al punto vaccinale di Macerata
di Luca Patrassi
In fila per ore per le vaccinazioni. L’inizio maceratese della campagna vaccinale è da giorni al centro delle polemiche: c’è chi protesta per lo spazio scelto, l’oratorio di una parrocchia a Macerata o il centro sociale nel caso di Civitanova, chi per gli assembramenti, altri ancora rilevano l’insufficienza delle sedi vaccinali per un’area vasta. C’è anche chi osserva come gli assembramenti si creino per il mancato rispetto degli inviti: c’è chi arriva molto prima e resta a lungo in attesa insieme a tutti gli altri.
Al di là degli aspetti visivi, legati alla presenza o meno di assembramenti, c’è una questione organizzativa posta con forza da diversi sindaci maceratesi. Sulla base di una richiesta avanzata da diversi sindaci del territorio, martedì prossimo ci sarà un incontro da remoto tra i primi cittadini del Maceratese ed i vertici dell’Asur, nel particolare la dirigente regionale Nadia Storti e la direttrice dell’Area Vasta 3 Daniela Corsi. Nessuna volontà di accusare qualcuno, solo la necessità di un confronto per meglio organizzarsi.
Il sindaco Andrea Gentili
«Ci siamo mossi – rileva il sindaco di Monte San Giusto Andrea Gentili – come sindaci dell’Area vasta 3 per organizzare al meglio in futuro la campagna vaccinale, vero che ora non abbiamo i vaccini e dunque è inutile muoversi più di tanto ma quando arriveranno, come annunciato, milioni di dosi di vaccino dovremo essere pronti ed organizzati. La rete operativa dovrà deve essere più strutturata ed organizzata, sicuramente non si potrà fare come avviene adesso con 4-5 posti in tutta la provincia. Se i sindaci sono autorità sanitaria, non possono esserlo solo quando ci sono responsabilità e non venire poi coinvolti nell’organizzazione di eventi importanti per la collettività. Vanno coinvolti i medici di base, le associazioni di volontariato, l’Ordine degli infermieri ed anche gli ambulatori convenzionati. Nel nostro piccolo a Monte San Giusto abbiamo un’associazione di Protezione civile, la Croce Verde, una tensostruttura: siamo pronti». L’invito del sindaco Andrea Gentili ricalca il pensiero di molti amministratori: «Non possiamo pensare di fare 300mila vaccini nei siti maceratesi finora individuati: quella dei vaccini non è una questione che finirà oggi, coinvolgere i Comuni penso sia una cosa giusta. Un conto è fare i vaccini a Monte San Giusto o nei vari Comuni, altro è far spostare tutti a Civitanova o a Macerata: bisogna dare un segnale di vicinanza e di attenzione alle persone, altrimenti finisce come con lo screening che non è andato bene». Un pensiero finale il sindaco Gentili lo dedica alla comunicazione: «Il vaccino è una speranza per tutti e tutti debbono avere le giuste informazioni, le persone chiedono notizie al medico o al sindaco, non ci si può affidare ad iniziative estemporanee dei singoli ma serve una comunicazione capillare e sistematica data ai vari livelli territoriali. Nessuna polemica, lo spirito di noi sindaci è quello di confrontarci per trovare una soluzione: se organizziamo bene la tornata vaccinale torniamo prima alla normalità».
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Che non fosse il posto adatto lo avrebbe capito anche uno che vorrebbe far risalire Macerata dal 18esimo posto riaprendo il centro storico al traffico.
Bravo sindaco, mi pare che abbia centrato diversi punti da migliorare. Buon Lavoro.