Venti persone sotto accusa davanti al gup del tribunale di Macerata per la contraffazione di capi di abbigliamento di numerose griffe, da Gucci, a Woolrich, Colmar, Armani, Moncler, Fendi, Adidas, Dolce & Gabbana, Prada, Lacoste. Secondo l’accusa uno degli imputati, Raffaele Sarnataro, 60, residente a Recanati, avrebbe acquistato, con l’aiuto di altri due imputati, capi di abbigliamento anonimi e commissionato l’apposizione su questi di etichette false, ma anche bottoni, di note case di moda.
I capi di abbigliamento, una volta trasformati in capi firmati, venivano poi venduti. I fatti risalgono al 2018 e al 2019 e sono avvenuti in via principale a Porto Recanati. I prodotti falsi venivano poi venduti in vari comuni del Maceratese. Nel presunto giro del falso rientrano venti persone (18 sono senegalesi e uno è un cittadino del Gabon) che hanno operato a vario titolo, secondo l’accusa.
Una filiera del falso in cui c’era chi reperiva i capi da modificare, chi li modificava applicando i marchi delle aziende, chi poi li vendeva sul territorio. Decine e decine di capi, tra piumini, magliette, giubbotti, erano quindi finiti sul mercato e venivano venduti a prezzi inferiori a quelli originali. Oggi per gli imputati si è volta l’udienza preliminare. Quattro di loro sono irreperibili e le loro posizioni sono state stralciate. Per gli altri c’è stato invece un rinvio al 27 marzo per questioni tecniche. Gli imputati sono assistiti, tra gli altri, dagli avvocati Alessandro Marcolini, Emanuele Senesi, Marco Romagnoli, Alessandro Brandoni, Paolo Marchionni, Maria Cristina Ottavianoni.
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