Lotteria degli scontrini e cashback
«Così il governo combatte l’evasione
E’ una forma di controllo non punitiva»

MACERATA - Claudio Socci, professore ordinario di Politica Economica nel Dipartimento di Economia e Diritto di Unimc, spiega e commenta il piano lanciato dal governo per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento: «Il problema principale sarà capire se questi due strumenti (un premio e una scommessa) saranno in grado di far tornare allo Stato il gettito fiscale che manca. Parliamo di 40-50miliardi di Iva evasa e 110 miliardi circa di altre imposte non pagate»

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Claudio Socci, docente di Politica economica a Unimc

 

di Alessandra Pierini

“Guadagni, vinci e cambi il Paese”. E’ questo lo slogan con cui il governo lancia il nuovo piano cashless, «messo a punto – recita il sito creato ad hoc per incentivare l’uso di carte di credito, debito e app di pagamento, al fine di modernizzare il Paese e favorire lo sviluppo di un sistema più digitale, veloce, semplice e trasparente». Non mancano grafiche accattivanti e una campagna di comunicazione piuttosto battente sul territorio nazionale. «L’obiettivo generale del governo è quello di andare a combattere l’evasione fiscale», sottolinea Claudio Socci, professore ordinario di Politica Economica nel Dipartimento di Economia e Diritto dell’Università di Macerata nonché presidente del corso di laurea in  Economia, territorio e ambiente.  «L’intervento si esplica su due fronti. Da una parte c’è la riduzione dell’uso del contante attraverso due strumenti, l’incentivo all’uso della moneta digitale e la lotteria. Dall’altro, vi è la disincentivazione all’evasione. Il problema principale sarò capire se questi due strumenti (un premio e una scommessa) saranno in grado di far tornare allo Stato il gettito fiscale che manca. Parliamo di 40-50miliardi di Iva evasa e 110 miliardi circa di altre imposte non pagate».

Professore, molti temono che questi strumenti possano essere riduttivi della libertà personale. Che ne pensa?

«C’è di fondo una forma di controllo ma non è punitiva. Il governo ritiene che più le operazioni in atto saranno tracciate e tracciabili, più l’evasione fiscale sarà ostacolata.  E comunque  gli importi che saranno recuperati verranno utilizzati per finanziare l’attività della Pubblica amministrazione».

Questo intervento è legato in qualche modo alla pandemia in corso?
«No, non è uno strumento di sostegno. Attualmente è stato finanziato per il 2021 e il 2022».

cashless_italiaCome funziona il cashback nel dettaglio?
«E’ strutturato in tre linee. La prima interviene sugli acquisti di Natale. Prevede il rimborso del 10% per un massimo di 150 euro sugli acquisti effettuati dall’8 al 31 dicembre e pagati con carte o Satispay. Il vantaggio sarebbe immediato e dovrebbe arrivare entro febbraio. Il vero programma inizierà però il 1 gennaio 2021, con due formule. Il cashback 10% che prevede il rimborso del 10% su acquisti, non online, effettuati con carte e app. E’ previsto un rimborso fino a 300 euro all’anno, un massimo di 150 euro a semestre con almeno 50 pagamenti.
Per finire il Super Cashback 3000 euro. Ogni 6 mesi i primi 100mila cittadini a fare più transazioni avranno 1.500 euro. Al momento il programma è stato finanziato per due anni 2021-22. Questo potrebbe farlo percepire come qualcosa di non strutturale.»

Come si fa ad accedere?
«Bisogna avere uno Spid o una carta di identità elettronica, scaricare l’app Io e prendere un codice. Poi naturalmente usare strumenti di pagamento elettronico in tutti i centri di vendita al dettaglio».

Per quanto riguarda la lotteria degli scontrini invece?

«In questo caso c’è un doppio canale. E’ previsto un vantaggio sia per i consumatori che partecipano alle estrazioni settimanali, mensili e annuali, sia per gli esercenti che potranno portare in detrazione i costi per l’attivazione e l’uso del pos.  Sono previsti sette premi di 5mila euro ciascuno ogni settimana, tre premi da 30mila euro ciascuno ogni mese e un premio di 1 milione di euro ogni anno. Nel caso di estrazioni “zerocontanti”, lo scontrino estratto premia sia il consumatore, sia l’esercente: quindici premi da 25mila euro ciascuno per il consumatore e quindici premi da 5mila euro ciascuno per l’esercente, ogni settimana; dieci premi di 100mila euro ciascuno per il consumatore e dieci premi di 20.000 euro ciascuno per l’esercente, ogni mese; un premio di 5milioni di euro per il consumatore e un premio di un milione di euro per l’esercente, ogni anno».

cash_backTecnicamente sono strumenti utili?
«La letteratura sul tema è contrastante. Ci sono due aspetti che intervengono: quanto costa questo strumento e qual è il gettito che riesce a generare. Alcune esperienze hanno dimostrato che ci possono essere effetti positivi come ad esempio in Portogallo dove questo strumento è in atto dal 2014 e dove  il vantaggio non è immediatamente riconosciuto, ma si porta in detrazione fiscale. Al contratio, in Slovacchia i costi hanno avuto un ammontare superiore rispetto alle entrate. Nella sostanza è veramente una scommessa. Tra i vantaggi c’è l’incremento del fatturato in settori che erano probabilmente oggetto di economia sommersa. Di conseguenza, se tali strumenti andassero a sostenere quei settori che non necessitano di incrementare l’emersione, il vantaggio sarebbe nullo. Altri vantaggi sono riconducibili all’abbattimento dei costi di transazione: in sede di controllo tutto è tracciato e le risorse che vengono recuperate dovrebbero garantire una riduzione delle tasse per i cittadini.  Poiché lotterie e cashback sono misure costose, se non dovessero produrre il gettito sperato non ci sarebbe il beneficio sperato e il meccanismo potrebbe naufragare come avvenuto in passato con la social card».

Ci sono altre esperienze di questo genere nel mondo?
«Sì, a Taiwan ad esempio lo scontrino viene utilizzato per estrazioni immediate di premi di valore contenuto. La Cina che ha un problema importante nella ristorazione, usa gli scontrini come gratta e vinci. A  Malta è in vigore un sistema piuttosto macchinoso con l’invio degli scontrini per posta e le estrazioni in presenza. In Argentina gli incentivi non hanno avuto alcun successo e sono stati subito annullati».

lotteria_scontriniCosa farà la differenza in Italia?
«Ci sono tante particolarità tecniche che andranno ad incidere sull’efficacia o meno di questa tipologia di strumenti. Di sicuro ai fini del successo della proposta, sarà fondamentale che il vantaggio derivante dal cashback o dalla lotteria sia più elevato rispetto alle perdite dovute al mancato pagamento di Iva, o alla riduzione della tassazione. Di sicuro  offrire incentivi è fondamentale per agevolare ed accelerare il processo di transizione al digitale».

 

 



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