L’accoglienza maceratese piace al Cavaliere d’Italia. Dopo aver svernato lo scorso inverno per la prima volta nelle Marche, a Montelupone, la bella sorpresa della sua nidificazione in un laghetto artificiale a Recanati, curato e gestito dai cacciatori che hanno ricreato una piccola zona umida lungo la vallata del fiume Potenza.
Il Cavaliere d’Italia è un uccello limicolo con zampe estremamente lunghe di colore rosso rosato simili a trampoli; nidifica in colonie, negli ambienti acquitrinosi e sul bordo dei laghi. Il nido è costruito a terra con ramoscelli e argilla, dove vengono deposte 3-4 uova. La nidificazione avviene nel mese di maggio, l’ incubazione dura 25-26 giorni e l’ allevamento (circa un mese) della prole viene effettuato da entrambi i genitori.
«E’ stato fatto tanto lavoro – fa sapere la sezione provinciale della Federcaccia – per mantenere pulito questo ambiente dalle erbe infestanti e per mantenere un livello dell’acqua piuttosto basso al fine di poter far terminare la nidificazione di questo elegante uccello in tutta tranquillità, ricordando che non rientra tra le specie cacciabili. Un ringraziamento da parte della sezione Provinciale Federcaccia di Macerata ai propri soci che con uno sforzo economico non indifferente e tanto impegno, riescono, in un territorio in cui non sono presenti zone umide naturali, e nonostante l’ antropizzazione, a ricreare degli habitat idonei alla sosta di tantissima fauna selvatica acquatica che senza questi ambienti curati per tutto l’anno, non avrebbero la possibilità di fermarsi sul nostro territorio».
Il Cavaliere d’Italia sverna per la prima volta nelle Marche
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La lodevole iniziativa di FEDERCACCIA non può giustificare più oggi la pratica della caccia salvo casi particolari come l’abbattimento programmato di specie in espansione come i cinghiali che causano notevoli danni alle colture agricole ed anche pericolosi incidenti stradali, anzi la salvaguardia della fauna selvatica è una contraddizione con la caccia.