Convitto, nulla osta di Pettinari:
«Nuove aule disponibili da subito
Carancini pensi ai fatti, no ai social»

MACERATA - Il presidente della Provincia riferisce il contenuto del suo incontro con i dirigenti Anna Maria Marcantonelli, Francesco Giacchetta dell'Ipsia e Carla Sagretti dell'Ufficio scolastico. «Non chiederò mai il trasferimento, il resto è libera interpretazione». Risponde poi a un post del sindaco che su Facebook gli chiedeva un atto scritto: «Non poteva farmi una telefonata? Le Pubbliche amministrazioni non agiscono così». I consiglieri comunali della Lega attaccano la Giunta

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Il presidente Pettinari questa mattina ha annunciato la sua disponibilità a continuare ad ospitare le classi del Convitto al Pannaggi

 

di Alessandra Pierini

«In qualunque momento e a partire da subito la preside del Convitto può utilizzare le aule rimaste vuote dopo il trasferimento della Dante Alighieri. Non servono carte scritte». Parola di Antonio Pettinari. Il presidente della Provincia ha incontrato venerdì pomeriggio Anna Maria Marcantonelli, insieme al preside dell’Ipsia “Corridoni” Francesco Giacchetta e al capo dell’Ufficio scolastico Carla Sagretti e ha comunicato la sua disponibilità. «Non ho  mai avuto nessuna intenzione di chiedere il trasferimento del Convitto né mai lo farò. Questa non è la verità di Pettinari. Le cose stanno così e il resto è libera interpretazione». E al sindaco Romano Carancini che, tramite un post su Facebook ieri sera gli chiesto di «scrivere quattro righe a sua firma alla dirigente Marcantonelli in cui rende disponibile al Convitto il piano terra del Pannaggi» risponde tra l’ironico e il perplesso.

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Il post del sindaco Carancini su Facebook

«Serviva Facebook per chiederlo? Non poteva fare una telefonata? Le Pubbliche amministrazioni agiscono con gli atti, non con i social». Insomma tra i rappresentanti delle due istituzioni cittadine sta salendo la tensione. E pensare che sono anche “soci”: fino alle prossime elezioni almeno manterranno la carica di presidente e vice presidente dell’associazione Sferisterio. Ma negli ultimi giorni, sulla questione scuole dal palazzo comunale di Macerata è un continuo richiamare le responsabilità del presidente Pettinari. Lo ha fatto la vice sindaca Stefania Monteverde e a più riprese, ultima appunto ieri sera, il sindaco Carancini. Che c’entrino qualcosa le prossime elezioni e la presa di posizione del presidente della Provincia? Pettinari non vuole neanche sentirne parlare: «La collaborazione tra istituzioni non può e non deve dipendere dagli schieramenti politici. Per me è estremamente offensivo anche solo che si possa pensare. Dialogo quotidianamente con i sindaci e non ho mai guardato destra e sinistra».

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La sede storica del Convitto

Pettinari ricostruisce l’iter del Convitto e delle altre scuole in seguito all’emergenza creata dal terremoto e, durante una conferenza stampa,  ribadisce quanto già dichiarato venerdì in un’intervista  su Cronache Maceratesi: «Il 30 agosto 2016 quando Carancini è venuto da me ho dato la mia massima disponibilità e abbiamo collaborato per dare una risposta su un tema che deve avere la massima attenzione, quello delle scuole e dei nostri ragazzi. Allora non sono serviti atti eppure abbiamo sistemato tutti con grande rapidità. Certo, nessuno poteva immaginare che l’emergenza sarebbe durata per anni».
Poi passa al tema delle competenze che pure il sindaco Carancini continua a richiamare. «Dal punto di vista della giurisprudenza – sottolinea Pettinari – il dibattito è in corso. Tra l’altro il Convitto costituisce un’eccezione nel panorama nazionale visto che è tra i pochi Convitti, forse l’unico, a non avere scuole superiori al suo interno. Comunque fino al 2016 il Comune non aveva mai fatto richiesta di attribuzione di competenza alla Provincia. E’ curioso che il discorso della competenza venga fuori ora che l’istituto è inagibile».
In tema di competenza, si fa riferimento alla legge 142 del 1990 che attribuiva alla Provincia la competenza degli istituti superiori, poi la Legge Masini nel 1996 ha dettato più precisamente le regole. «Non sono cattivo io – precisa Pettinari – Il presidente Pigliapoco decise di prendere in carico solo le scuole munite di certificazioni e in regola, così alcune sono ancora di competenza dei Comuni». E per fare chiarezza a proposito di proprietà, sono della Provincia i licei scientifici, gli Istituti tecnici e l’agraria di Macerata. «Le altre scuole – continua il presidente – sono dei Comuni ma la Provincia gode del diritto d’uso permanente finché sarà finalizzato all’uso scolastico».
In tutto ciò tornano a galla questioni del passato che hanno visto la contrapposizione tra i due enti. Tra queste il trasferimento del Tribunale al Pannaggi su cui Pettinari ribadisce al sua contrarietà e la convenzione del Comune con i Salesiani. «Avevamo chiesto di spostare lì lo Scientifico – ricorda Pettinari – ma il Comune ha rilanciato prendendo in carico campetti, strutture sportive e anche il teatro. A quel punto i Salesiani hanno accolto la proposta dell’amministrazione».

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Francesco Luciani e Andrea Marchiori (Lega)

Nel frattempo la Lega, per voce dei consiglieri comunali Andrea Marchiori e Francesco Luciani, accusa l’amministrazione: «i consiglieri comunali di Macerata sono stati tenuti all’oscuro delle scelte dell’amministrazione che prima ha avviato una trattativa sotterranea per trasferire il Convitto Giacomo Leopardi, poi tra mezze conferme e secche smentite, si è scagliata contro il presidente della Provincia Pettinari».

Luciani domanda: «Perché l’amministrazione si è concentrata solo sulle scuole alle Casermette nonostante anche la ristrutturazione del Convitto sia finanziata dal piano della ricostruzione e la costruzione della nuova scuola alle Vergini sia stata già deliberata? E perché il sindaco Carancini e l’assessore ai lavori pubblici Ricotta per pagare il risarcimento alla Nuova Via Trento Spa hanno impegnato l’indennizzo assicurativo per i danni del terremoto?». Marchiori aggiunge: «Il Convitto non deve essere spostato ed i suoi studenti devono svolgere attività didattica al meglio perché non ci sono studenti di serie B, né devono essere considerati pedine insieme alle loro famiglie e a tutto il personale scolastico. Sindaco e assessori sottoscrivano, come li obbliga il ruolo di amministratori su delega dei cittadini il “Patto educativo di corresponsabilità che il Convitto ha già stipulato tra le diverse parti della comunità scolastica».

(Foto Fabio Falcioni)

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