Convitto ai Salesiani, FdI critica la scelta:
«Va garantita la sicurezza degli studenti»

MACERATA - Francesca D'Alessandro si oppone alle modalità di trasloco dell'edificio scolastico previste dal Comune. «Tutte le scuole meritano la stessa attenzione. No a cittadini di serie a e di serie b»

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Francesca D’Alessandro (Fratelli D’Italia)

 

«Si preferisce la sicurezza delle carte a quella dei nostri studenti». A commentare la notizia del possibile trasferimento degli studenti del Convitto di Macerata nei locali dei Salesiani l’ex consigliera comunale Francesca D’Alessandro, ora con Fratelli d’Italia. La questione della nuova sistemazione riservata agli studenti, attualmente nei locali dell’ex Pannaggi, «attendeva da tempo una risposta. Ci si sarebbe aspettati – commenta D’Alessandro – che una volta aperte le sedi della Mestica e della Dante Alighieri nel nuovo campus, i locali lasciati dagli studenti dell’Alighieri sarebbero stati messi a disposizione dell’ormai strabordante Convitto. Oggi, invece, apprendiamo che quei locali sicuri dal punto di vista sismico saranno riservati a scartoffie per consentire lavori in Tribunale. Tutto ciò a pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni scolastiche, dimenticando i sacrifici dei ragazzi e delle loro famiglie, che negli anni hanno creduto nell’offerta di una scuola che rappresenta un unicum in città». La scelta, accusa l’esponente di Fratelli d’Italia, non avrebbe alcun fondamento solido.

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Il Convitto a Macerata

«Il Convitto – spiega – ha una lunga storia ed ha sempre fatto fatica per ottenere l’attenzione che merita dal Comune. Per anni si è chiesto che fosse ristrutturata la parte rimanente del vecchio edificio storico di piazzale Marconi, restaurato solo per metà con ben 5 milioni di euro, di cui quasi 2 del Comune, a seguito dl terremoto del ’97. Ma gli appelli sono rimasti inascoltati. Nel 2017 è stata anche organizzata una raccolta firme per sollecitare la partenza dei lavori, sospesi a tutt’oggi». «Trova ingiusta – sottolinea D’Alessandro – la disparità tra le scuole della città, quando è previsto un servizio bus gratuito per alcuni, e per altri no. Ora, si verrebbero creare ulteriori disagi con un trasloco, quando ragazzi, insegnanti e personale scolastico sono già stati provati dal primo trasferimento dovuto al terremoto del 2016. Lo stesso sindaco Romano Carancini ha sottolineato, mancando di tatto, che il Convitto non è di competenza comunale, quando così non è, dato che scuola media ed elementare vi sono annesse. Tutti gli studenti meritano la stessa attenzione dall’amministrazione, altrimenti il rischio è quello di creare cittadini di serie a e di serie b. Quel che manca, al solito, è una programmazione – conclude – lungimirante e organica sulle scuole maceratesi, tra i primi impegni della nostra coalizione di centro-destra alla prossima scadenza elettorale».

 

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