di Matteo Zallocco
La notizia del giorno è che i revisori dei conti hanno bocciato il bilancio 2018 del Comune di Macerata (leggi l’articolo). Ma le preoccupazioni dell’amministrazione comunale sembrano essere rivolte altrove stando alle note ufficiali. “Il sindaco Carancini querela l’avvocato Bommarito per la vicenda piscine” si legge nel comunicato inviato oggi dal Comune. Nessun cenno al parere negativo sul consuntivo. Scelta singolare quella di utilizzare il canale ufficiale del Comune per annunciare una querela da parte del sindaco. E mentre i revisori dei conti invitano l’amministrazione a istituire un ufficio legale interno in modo da ricorrere di meno a consulenze esterne, oggi Carancini fa sapere attraverso la nota del Comune di aver incaricato ben due avvocati (Massimo Bertola e Paolo Giustozzi) per depositare in Procura una querela nei confronti di Giuseppe Bommarito a seguito di un articolo uscito su Cronache Maceratesi lo scorso 9 aprile (leggi).
Macerata è un continuo deja vu, l’ultima settimana ha visto il ripetersi di situazioni fotocopia da anni: le immancabili foto di Carancini con il cappellino di paglia alla Raci assieme a Ceriscioli e Pettinari; i quattro giorni di Aperitivi europei identici da 10 anni; la Lube che vince lo Scudetto e Civitanova festeggia mentre a Macerata (da cui la Lube è dovuta fuggire per incapacità progettuale) c’è un piccolo palazzetto dove ora ci piove pure. Proprio nella zona di Fontescodella dove dovevano sorgere le famose piscine che in questi anni hanno rappresentato il più grande buco dell’acqua dell’amministrazione Carancini.
«In oltre 9 anni di mandato da sindaco ho sempre accettato serenamente critiche e giudizi sul mio operato, chiunque li avesse espressi, cittadini o organi di stampa, nella consapevolezza che, rispondere della fiducia accordata, volesse dire, in particolare, mai sottrarsi al confronto ed al controllo per gli impegni presi e le responsabilità assunte», dichiara il sindaco oggi nella nota stampa. Cosa non vera per quanto ci riguarda, quasi sempre il sindaco ha costruito un muro con la nostra redazione dopo l’uscita di critiche nei suoi confronti, in special modo se queste arrivavano da interventi dell’avvocato Bommarito. Fatta eccezione per l’ultimo articolo in cui il Comune ha inviato una replica, ha sempre preferito sottrarsi al confronto, prendendola sul personale. E così farà oggi.
Mai nessun “mea culpa” è arrivato in questi dieci anni dal primo cittadino per il grande flop del polo natatorio di Fontescodella. Lo stesso Carancini aveva messo le piscine al centro del suo programma elettorale nel 2010 indicandole come “la priorità delle priorità dell’attività amministrativa”. Due anni dopo, di fronte ai primi problemi, dichiarò pubblicamente: «La piscina si farà, sono convintamente ottimista. Riconosco il ritardo ma mi sono esposto in campagna elettorale. La faccia è la mia e se non si faranno le piscine la gente mi manderà a casa» (guarda il video). Era il gennaio 2012 e da lì in poi il sindaco proseguì negli anni dicendo più volte “La piscina si farà a tutti i costi”. Alla fine i costi li ha pagati la cittadinanza. Dall’amministrazione Carancini non è arrivata nessuna scusa e oggi si cerca di spostare l’attenzione su chi lo attacca per quello che – stando alle priorità da lui stesso dettate – non può che essere considerato un fallimento. E la vicenda non è certo finita nel migliore dei modi con questa transazione.
«Nell’articolo – continua la nota di oggi del sindaco – il legittimo diritto di critica è stato violentato ripetutamente, travalicando abbondantemente i limiti elementari del rispetto della mia persona e dell’Istituzione che rappresento, con una manifesta falsa ricostruzione dei fatti riguardanti la vicenda delle piscine e con accuse infamanti nei miei riguardi, della Amministrazione della città e della istituzione nella sua articolazione. Ho tanto rispetto del ruolo che rivesto, delle tante oneste persone che fanno ogni giorno l’Istituzione e la servono e della fiducia delle persone nell’interesse delle quali ho il compito di amministrare la città, che ho considerato mio dovere far accertare alla Magistratura la diffamazione per i gravi fatti attribuiti, mettendo a disposizione, nella totale ed incondizionata trasparenza, un’analitica ricostruzione dei fatti e dei documenti esistenti. Sul piano politico ed amministrativo della vicenda, come ho sempre fatto, riferirò in Consiglio comunale già lunedì prossimo, nel rigoroso rispetto del mio dovere di sindaco». La speranza è che Carancini in assise stavolta risponderà sul merito anziché sviare come ha fatto lo scorso 8 aprile durante l’interrogazione presentata da Anna Menghi (leggi l’articolo).
«Un attacco alla libertà di stampa e di critica e un tentativo di Carancini di sviare l’attenzione dalle sue pesanti responsabilità nella vicenda delle piscine. Ribadisco che tutto quanto scritto nell’articolo oggetto di querela è pienamente fondato e risultante da atti e documenti del Comune» è il commento dell’avvocato Giuseppe Bommarito che già in passato ha ricevuto querele in seguito a suoi articoli su Cronache Maceratesi. Un lungo elenco di “attacchi al potere” che ricostruiremo nei prossimi giorni. Il leitmotiv è sempre lo stesso: accettiamo le critiche ma se non ci piacciono quereliamo.
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Credimi, sono un bugiardo!
La critica e la mancata approvazione del bilancio 2018 da parte del collegio dei revisori dei conti del Comune di Macerata riguarda l’importo grande delle consulenze e perché il Comune non si dota di un ufficio legale interno per risparmiare. Nel mandato di consigliere comunale che ho svolto dal 2010 al 2015, avevo presentato una mozione in merito che è stata bocciata dalla stessa maggioranza guidata dal sindaco Carancini. Ma avevo visto giusto e oggi il collegio dei revisori dei Conti lo auspica come buona pratica di risparmio economico e anche come indirizzo delle amministrazioni pubbliche da parte dello stato. Ma affidare consulenze esterne per via diretta può essere un modo di favorire qualcuno? A voi la risposta.
Macerata “granne”, in realtà, è una “mujica” dove tutti (o quasi), in un modo o nell’altro, si conoscono.
Come io conosco loro, anche Carancini e Bommarito si conoscono da una vita, se non altro per avere in comune la passione politica e l’attività forense.
E’ vero che Bommarito ha criticato, anche in maniera aspra, alcune scelte ed alcune operazioni dell’amministrazione a guida Carancini ma, nel farlo, ha sempre citato fatti e documenti, dando voce ad una larga parte della popolazione che, per inconsapevolezza o per timore reverenziale, preferisce esprimersi protetto dalla tenda della cabina elettorale.
Ma, a fronte di queste critiche, chi, come si legge nell’articolo, ha tanto rispetto del ruolo che riveste, proprio per il ruolo rivestito, ha il dovere di replicare, anche duramente, ma in maniera pubblica, alle critiche che gli vengono rivolte, dimostrando, con dati, date e documenti, la loro irragionevolezza o la loro faziosità.
Un Sindaco che querela un concittadino per le critiche rivoltegli in relazione alla propria attività amministrativa pubblica, a parte la caduta di stile, ottiene solo il risultato di apparire come un soggetto che preferisce rinviare a tempi futuri il giudizio sul proprio operato in quanto, allo stato, non è capace di difendersi pubblicamente con argomentazioni logiche e probanti.
Per questo motivo, mi permetto di dare un consiglio (non richiesto) a Carancini: torna sui tuoi passi, rinuncia alla querela ed organizza un bel confronto pubblico con Bommarito, nel corso del quale, alla presenza di un pubblico sicuramente numeroso, potrete darvele (dialetticamente) di santa ragione.
Caro Paolo,
grazie per le tue parole, che rimarranno però senza esito. Carancini ha paura del confronto, tanta paura che lo ha sempre rifiutato, visto che nulla gli ha mai impedito (oltre alla possibilità di organizzare un dibattito pubblico) di intervenire su questo giornale, che è aperto a tutti, e di sbugiardarmi in lungo e in largo, dimostrando l’infondatezza dei miei ragionamenti.
Ha preferito querelarmi, mettendosi idealmente insieme a coloro che in questi anni mi hanno anche loro querelato: Alfio Caccamo e la Sindaca di Corridonia per Corridomnia, i cosiddetti imprenditori del biogas speculativo, il responsabile dell’Area Vasta 3 Asur per il farmaco radioattivo che a Macerata veniva pagato il doppio del prezzo di mercato. Io non sarei fiero di far parte di questo elenco. Le loro querele comunque sono state tutte archiviate, perchè il diritto di critica, specialmente se si fonda su atti e documenti dal contenuto oggettivo, è costituzionalmente garantito.
Inserirsi in questo elenco di querelanti non fa quindi certo onore al nostro Carancini (tanto più che la sua querela riguarda una vicenda veramente penosa come quella delle piscine abortite), mentre invece, al di là delle sue intenzioni, con la sua mossa riconosce l’incisività delle mie ricostruzioni e la sua preoccupazione per i contenuti delle stesse, sempre condivise da migliaia di lettori.
Mi difenderò ancora una volta e, per citare il titolo di un bel libro, “Io speriamo che me la cavo”.
LA VERITA’
La verità è comm’è lla ca.carella,
che cquanno te viè ll’impito e te scappa,
hai tempo, fijjia, de serrà lla chiappa,
e storcete e ttremà ppe rritenella.
E accusì, ssi la bbocca nun z’attappa,
la Santa Verità sbrodolarella
t’esce fora da sé dda le bbudella,
fussi tu ppuro un frate de la Trappa.
Perché ss’ha da stà zziti, o ddì una miffa
Oggni cuarvorta so le cose vere?
No: a ttemp’e lloco d’aggriffa s’aggriffa.
Le bbocche nostre idd.io le vò sincere,
e ll’ommini je metteno l’abbiffa?
No: sempre verità; sempre er dovere.
Roma, 11 febbraio 1833
Caro Giuseppe condivido pienamente quanto da te lucidamente espresso e quanto evidenziato dal Signor Paolo Meschini che in modo chiarissimo riferisce che “….. un Sindaco che querela un cittadino per le critiche rivoltegli……ottiene solo il risultato di apparire come un soggetto che preferisce rinviare a tempi futuri il giudizio sul proprio operato….non è capace di difendersi pubblicamente con argomentazioni logiche e probanti”.
Ciò che mi domando è se non sia prevista un’azione d’ufficio da parte del Magistrato che intervenga non solo su una richiesta di contro querela ma direttamente quando la querela stessa appaia del tutto temeraria e, forse, unicamente intimidatoria e utile solo per silenziare il dissenso.
Non essendo un legale, mi perdo nei meandri della Legge, ma avendo letto prima il pezzo di Bommarito, e ora questo, specie i commenti precedenti, che condivido e trovo illuminanti, anche alla luce di quanto hanno rilevato e consigliati i revisori dei conti, sono curioso di sapere se l’incarico ai due nuovi legali, il sindaco Carancini l’abbia dato a proprie spese, o a quelle della collettività.
Sta querela non la vedo na furbata. I contendenti dovranno tirare fuori tutte le armi a disposizione e vallo un po’ a sapere come va a finire. Certo durerà 25 anni.
Grazie a Rodolfo e a Mauro per le loro parole di solidarietà, nonchè a tutti gli amici che via mail, sms o telefonicamente – veramente tanti, molti anche del PD – mi sono stati vicini e mi hanno dato incoraggiamento a far fronte con serenità a quello che è un chiaro tentativo di intimidazione.
Guai criticare i sindaci, soprattutto certi sindaci, guai far emergere la verità, ben che vada si rischia una denunzia e poi magari ostracismi a non finire. Vai avv.to, la corruzione si combatte anche così e chi in questo momento sta peggio certamente è il suo sindaco se la Magistratura vorrà andare fino in fondo.
Per Torquati. La critica ad un sindaco, che nei limiti è, ovviamente, legittima, viene vista e vissuta erroneamente come una critica al partito di appartenenza, ossia si fa di ogni erba un fascio e si deresponsabilizza così il destinatario unico e reale della critica.
Oggi 20/05/2019 alle 16:30 nel consiglio comunale dovrebbe rispondere nel merito ………… ce la farà ??!!
http://webtv.comune.macerata.it/
Questo è il link del live di oggi, se sete curiosi seguitelo!
http://webtv.comune.macerata.it/?fbclid=IwAR3B1FYWjdipbzvyx-4wWu-mRZWvXfhiVMQPDbz5tqlowp7GiqlM0Texg6w