«L’essenziale è semplificare quanto prima i procedimenti, non chi fa cosa. Troppe le norme ordinarie da rispettare per i sindaci in una situazione che è straordinaria». Così il governatore delle Marche, Luca Ceriscioli, oggi ad Ancona al termine del Comitato istituzionale per l’attività di ricostruzione. Presente il commissario straordinario per la Ricostruzione Piero Farabollini. Ceriscoli ha parlato del ruolo dei sindaci e delle difficoltà che hanno i primi cittadini «quelle più significative continuano a collegarsi ad aspetti normativi. Sono troppe le norme ordinarie in questa situazione straordinaria e c’è la necessità di rafforzare e utilizzare appieno tutto il personale a disposizione al di là dei vincoli. Le aree del sisma devono essere messe in condizione di poter fare una ricostruzione pubblica molto semplificata, non con le regole ordinarie come abbiamo oggi».
Per quanto riguarda la ricostruzione privata, Ceriscioli ha aggiunto che «non basta spostare le pratiche dall’Ufficio ricostruzione ai Comuni, ma occorre semplificare proprio il meccanismo, il metodo: trovare una forma più semplice che non sia una pratica ordinaria». Nel corso dell’incontro i sindaci dei comuni terremotati hanno ribadito più volte la necessità di interventi concreti immediati da parte del Governo, e hanno chiesto al commissario Farabollini di far sentire forte la voce dei territori a Roma. E’ stata inoltre richiesta la presenza del commissario sul territorio per un continuo scambio di informazioni e soluzioni insieme ai sindaci su tanti temi: una minore burocrazia, le perimetrazioni, le zone rosse, le macerie, le risorse per i piani delle opere pubbliche e il dissesto idrogeologico. «A Roma devono sapere che qui la situazione è drammatica. Vogliamo risposte, certezze, rassicurazioni e conforto» hanno detto i sindaci. Farabollini ha risposto «Ritengo sensato continuare a percorrere strada segnata per non perdere quanto già fatto, accelerando di molto però, attraverso i metodi più veloci a nostra disposizione come le ordinanze o gli emendamenti. Me ne assumo la responsabilità e spero nella massima collaborazione di tutti i soggetti coinvolti nella stessa direzione».
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