La zona rossa di Castelsantangelo
«Neanche le beffe sul prossimo Natale 2019 ci vengono risparmiate a noi cittadini del cratere. Vergogna». Sono le parole di Francesco Pastorella, coordinatore dei Comitati terremoto centro Italia, che ritorna sui fondi dell’Unione Europa destinati al rilancio dell’area del cratere, quei famosi 248 milioni di euro aggiuntivi al Por Fesr 2014-2020 asse 8. Soldi finiti al centro di un’aspra polemica per via delle scelte della Regione su come investirli: ciclovia in primis, e poi – come aveva svelato Cronache Maceratesi – eventi e progetti da Gradara al Conero. Insomma milioni di euro destinati a zone che col rilancio del cratere c’entrano poco o niente. E adesso i Comitati denunciano che un’altra parte di quei fondi sarà spesa non solo nel Pesarese, ma addirittura in mezzo mondo, da Toronto a Shangai. «Denaro per promuovere il turismo nei borghi, del parco dei Sibillini per eventi, mostre e spettacoli – continua Pastorella – invece ci tocca leggere provvedimenti, come la delibera 20/2019 del 14 gennaio scorso, dove 5 milioni di euro vengono assegnati anche per mostre di Sgarbi a Urbino, concerti a Pesaro e addirittura per i mercatini di Natale in provincia di Pesaro. Sì, i mercatini non si possono fare a Pieve Torina, Arquata del Tronto, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Camerino, Muccia, ma a Pesaro, in una provincia non toccata dal sisma. Un modo geniale di rilanciare il turismo nelle aree del cratere, non vi è che dire. E non è tutto. Se a questi aggiungiamo fiere o incontri da tenersi in ogni parte del mondo incluse le città di Praga, Dubai, Minsk, Baku, Varsavia, Riga, Vilnius, Shangai, Parigi, Toronto, o addirittura una fiera sulle Bandiere Blu e Bandiere Arancioni, dobbiamo pensare che al peggio non c’è mai fine. Magari un giorno ci spiegheranno come questi incontri porteranno ricchezza alle terre martoriate dal terremoto».
Per questo i Comitati annunciano di aver dato mandato allo studio legale Alterego, per verificare la correttezza di stanziamento e di utilizzo di quei fondi, visto che nella delibera nella delibera di giunta 475/2018, la giunta regionale prometteva di finanziare un programma di iniziative specifico per l’area del cratere. «Infatti, come risulterebbe dalle motivazioni della delibera di giunta regionale 1597/2017 – aggiunge Pastorella – a quanto pare l’Unione Europea avrebbe stanziato 200 milioni di euro a titolo di Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale, e successivamente lo Stato avrebbe aggiunto altri 200 milioni, ma non a titolo di fondo statale, bensì a titolo di fondo europeo, con delle modalità tutte da verificare. Inoltre, i fondi dell’Asse 8 del Fesr, che è intitolato al cratere sismico, sono in realtà destinati anche ad altre aree non colpite nemmeno minimamente dal terremoto, come quelle oggetto della delibera 20 del 2019, che riguarda la promozione turistica – attraverso eventi in città europee ed extraeuropee che poco hanno a che vedere con il turismo marchigiano – di città quali Urbino (Mostra di Raffaello) o Pesaro (mercatini di Natale). Invece alle aree terremotate toccano le briciole del programma turistico messo su dalla giunta. Abbiamo perso migliaia di posti di lavoro, l’economia e il turismo sono praticamente bloccati nelle aree maggiormente colpite, ci mancano ancora i servizi primari, non arrivano neanche i giornali e queste sono le scelte della Regione Marche. Evidentemente non ci resta che inviare una accorata e profonda lettera a Babbo Natale affinché le nostre richieste vengano esaudite».
Speriamo sia una bufala!!?
Secondo me non è una bufala... lì" LATRI " de Pesaro così denominati ... e l'amico CERISCIOLI e &. con quel suo sguardo da ca..... se li sono spesi per i loro comodi . Questo porta consensi mica li porta i terremotati !
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Se tutto questo è vero perché dobbiamo continuare a delegare gli altri ad amministrarci? Andiamo tutti ad Ancona a sistemare le cose. Un po’ di organizzazione, un po’ di pubblicità all’evento e si mette fine una volta per tutte a questa vergogna. Se poi non è vero niente si può sempre usare la filosofia del Giudice Rampone: ” Nel dubbio si condanna”.
C’è da domandarsi come mai non si vuole procedere alla ricostruzione.