Piste ciclabili, parlamentari
difendono la Regione:
«Dal governo niente per il sisma»

POLEMICA - Mario Morgoni, Alessia Morani e Francesco Verducci replicano al senatore Paolo Arrigoni sul caso delle ciclovie: «La Lega vuole solo confondere i cittadini e alimentare disaffezione, per coprire la totale assenza di questo esecutivo sulle politiche per la ripresa dei territori del centro Italia colpiti dal terremoto»

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Da sinistra Alessia Morani e Mario Morgoni

 

«Il senatore Paolo Arrigoni e la Lega continuano a parlare senza conoscere la realtà. O facendo finta di non conoscerla. Ormai sono diventati come quegli abili professionisti delle fake news che propagano immagini offensive tipo un innevato campo profughi in Libano spacciato per Amatrice». I parlamentari marchigiani del Pd Mario Morgoni, Francesco Verducci e Alessia Morani attaccano il coordinatore Lega Marche e il governo per la mancanza di provvedimenti risolutivi per le aree colpite dal terremoto. L’ultima polemica è scoppiata sul caso delle piste ciclabili finanziate con i fondi europei aggiuntivi per il sisma. La delibera regionale del 22 gennaio è stata segnalata inizialmente dai comitati dei terremotati. «Arrigoni – dicono i parlamentari dem -, diffonde un’altra, gravissima bufala, secondo cui la Regione avrebbe utilizzato fondi per la ricostruzione del terremoto per la realizzazione di percorsi ciclabili (in realtà Arrigoni si riferisce ai fondi per la messa in sicurezza, che fanno parte di quelli europei, ndr). Alzando il polverone, la Lega vuole solo confondere i cittadini e alimentare disaffezione, per coprire la totale assenza di questo governo sulle politiche per la ripresa dei territori del centro Italia colpiti dal sisma del 2016. È doveroso precisare la distinzione tra le risorse messe in campo per la ricostruzione e fondi europei per lo sviluppo delle aree interne, che corrispondono a gran parte di quelle terremotate. Le prima ci sono grazie alle norme e agli stanziamenti fatti dai governi precedenti, guidati dal Partito democratico: un miliardo per le opere pubbliche e sette miliardi per quelle private, altro che le chiacchiere di leghisti e grillini. Le ciclovie rientrano in un asse del Por Fesr destinato all’abbattimento dell’inquinamento e solo per questo obiettivo possono essere utilizzate le risorse. Arrigoni risponda invece sul perchè il suo Governo stia progressivamente abbandonando le zone terremotate. Solo all’ultimo, dopo nostre continue sollecitazioni, in ritardo e creando enormi disagi ai comuni e agli uffici per la ricostruzione, hanno prorogato alcune delle misure previste nelle leggi adottate durante gli esecutivi Renzi e Gentiloni senza però aggiungere alcuna risorsa come nel caso della Zona Franca Urbana. E, quel che è peggio, hanno ulteriormente accentrato i livelli decisionali, estromettendo i territori dalla partecipazione al processo decisionale per la ricostruzione e la ripresa. Il leghista getta fango sulla Regione per coprire la nullità dell’azione del Governo Conte. Ignorando la necessità di tenere insieme ricostruzione e opportunità di sviluppo, di dare un senso alla ricostruzione materiale favorendo una rinascita economico sociale, Lega e 5 Stelle dimostrano la propria inadeguatezza e i cittadini, anche coloro dai quali hanno ricevuto la fiducia, se ne stanno ampiamente rendendo conto: parolai, venditori di fumo, ma niente arrosto. Chi, come Arrigoni, alimenta false notizie e discredito sulle Marche – concludono -, fa un torto a tutto il territorio, ai suoi cittadini, alle sue imprese, a tutti coloro che si stanno rimboccando le maniche per ripartire, a tanti giovani che, nonostante il terremoto, hanno deciso di tornare, di investire nelle Marche, nella cultura, nel turismo, nell’agricoltura, nel saper coniugare tradizione e innovazione, quale scelta strategica per trasformare una crisi in opportunità».



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