Il governatore Luca Ceriscioli
«Rispondere al terremoto non è solo rispondere ai bisogni immediati, ai quali si sta rispondendo, non è rispondere solo alla ricostruzione, per la quale le risorse stanziate sono sufficienti, ma anche garantire opportunità di crescita e sviluppo. Chi non percepisce la correlazione tra ricostruzione e opportunità di sviluppo, chi guarda solo un lato del problema ricostruzione, non ha capito nulla del terremoto». Il governatore Luca Ceriscioli commenta così la denuncia dei Comitati sui 10 milioni di fondi europei per il sisma destinati alle piste ciclabili in regione. A puntare il dito contro la scelta il coordinamento dei comitati Terremoto centro Italia, che oggi ha anche contattato il presidente della Commissione europea antonio Tajani per chiedere un controllo sulla destinazione dei fondi. «Non va fatta confusione tra i fondi stanziati per ricostruzione, con quelli europei destinati allo sviluppo delle aree terremotate – dice Ceriscioli -. Va chiarito, per l’ennesima volta, che le ciclovie rientrano nel pacchetto dei 248 milioni che l’Europa destina alla rinascita dell’area colpita dal sisma, cioè a tutti quegli interventi che vanno messi in capo per dare un futuro alle comunità danneggiate dal terremoto. In particolare è l’asse 4 che prevede politiche per l’abbattimento della Co2 e solo per questo possono essere utilizzate le risorse. Le ciclovie non vengono realizzate a discapito della ricostruzione, che finanzia il rispristino delle scuole, degli edifici pubblici e privati, della viabilità, (cinque lotti con centinaia di milioni per gli interventi dell’Anas), le misure di emergenza per i cittadini, come i Cas (Contributi per l’autonoma sistemazione). I fondi europei sostengono diverse linee di sviluppo, una delle quali interessa il turismo che, nelle Marche, vede nella bicicletta uno degli assi strategici da valorizzare. Riqualificano, ad esempio le strutture alberghiere, molte delle quali sono orientate verso l’accoglienza dei turisti che arrivano sulle due ruote. Riguardano anche la riqualificazione degli edifici pubblici sotto l’aspetto energetico e antisismico, coinvolgono le imprese dell’area sismica con gli investimenti di industria 4.0. Un ventaglio di opportunità economiche che vede i relativi bandi di finanziamento riscuotere l’attenzione e l’interessamento che meritano. Dieci milioni di questi 248 sono, per l’appunto, destinati alle ciclovie, intese non semplicemente come piste ciclabili cittadine, ma come una vera infrastruttura per la mobilità dolce che verrà rafforzata con l’intermodalità ferroviaria».
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Ma che stai a di? La PEDEMONTANAAAAAA. Non ce senti?
Ma fate le case per i terremotati.. CHE È ORA.
Credo che hai molti limiti se così non fosse c’è della malafede, visto che la gente del cratere ( e non solo) soffre per i disagi è il freddo, le aziende agrarie non hanno ricoveri per gli animali. Certo che lascerà la regione come i suoi colleghi PD hanno lasciato l’Italia....per voi “tanto peggio tanto meglio”.
Ma la ricostruzione dove sta??
Per fortuna che lui e la sua giunta hanno capito tutto relativamente al terremoto e alla ricostruzione. Ora vadano nell’entroterra a spiegarlo ai nostri corregionali sfollati. Imbarazzante.
L’unico a non aver capito niente è lui ed i suoi compagni di merenda!!!!
A proposito, ma a voi non dava fastidio, tutta questa anidride carbonica, nelle metropoli congestionate dei Sibillini? Non vi sembra che la bicicletta, su per Sassotetto, aiuterebbe a ridurre un po' il traffico?
Chi ha commentato il post probabilmente non ha nemmeno letto l'articolo. Le marche sono un paradiso per i ciclisti (specie le aree colpite dal sisma) e in generale sviluppare una rete di trasporti ad emissioni 0 contribuisce a migliorare la qualità della vita di tutti noi ed a rilanciare un turismo fondamentale proprio per le aree colpite. Che ancora non si sia fatto nulla è un altro discorso, come non si è iniziato a ricostruire non si è iniziato nemmeno a costruire le piste, qui si parla di fondi stanziati e non mi sembra ci sia nulla di male.
Sono due anni che sono sfollato e delle ciclabili non me ne frega un ca***, sei un cialtrone tu e tutto il PD
Per fortuna che c'avete capito voi. Le macerie private sono ancora tutte li, della ricostruzione pesante neanche a parlarne, quando incassato con gli sms solidali si è finanziato di tutto meno che la ricostruzione ai quali erano destinati. Se non si riporta la gente nelle loro case altro che sviluppo. sarà sempre più il deserto. La denuncia contro i costruttori delle s.a.e. tanto proclamata che fine ha fatto ?
Nooo abbiamo capito che devi andare a casaaaa
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per nostra fortuna abbiamo Ceriscioli che correla tutto ed è un grande esperto di terremoto, a noi conviene tacere e rimanere nella nostra ignoranza costruttiva e fattiva!!!!!!
Sig. Perticoni, nel rispetto del suo pensiero che non condivido, le significo che se ci fosse un turismo di camminate a piedi si potrebbe risolvere i due problemi senza spese superflue!
Nonna Peppina poi non attende altro per andare a fare salurari scorribande ciclistiche sui Sibillini!!!!!
Giusto, come dice Cerisciolo; le piste ciclabili serviranno per raggiungere più facilmente le zone colpite dal sisma, per portare conforto agli sfollati e, magari, qualche bicicletta, con la quale, tra una scossa e l’altra, i “fuggiaschi” potranno allontanarsi e mettersi al riparo più lontano e più velocemente dall’epicentro..E poi le piste sono anche antisismiche, non crollano mai, che volete di più..!? Siete proprio dei criticoni!! gv
Ricostruzione e sviluppo sono correlati, è vero, ma ci sono le priorità; le piste ciclabili non sono una priorità. Prioritaria è invece la costruzione delle case per i terremotati.