«Sei un terremotato? Allora pedala»,
la Lega attacca Ceriscioli sulle ciclabili

FONDI EUROPEI - Il senatore Paolo Arrigoni punta il dito contro il presidente della Regione e la giunta: «Evidentemente hanno deliberato che lo spopolamento dell’Appennino è propedeutico al suo sviluppo, altrimenti non destinerebbero alle ciclovie fondi per la messa in sicurezza sismica»

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Il senatore Paolo Arrigoni

«Sei un terremotato della giunta Ceriscioli? Allora pedala. È sconcertante: invece di mettere il turbo per rilanciare le aree terremotate pensano alle biciclette». Paolo Arrigoni, responsabile della Lega Marche, attacca il governatore e la giunta regionale dopo la denuncia del coordinamento dei comitati dei terremotati Terremoto centro Italia che hanno evidenziato l’utilizzo di 10 milioni di euro fondi europei per il sisma per la realizzazione di piste ciclabili. «Evidentemente Ceriscioli e i suoi hanno deliberato che lo spopolamento dell’Appennino è propedeutico al suo sviluppo altrimenti non destinerebbero alle piste ciclabili fondi per la messa in sicurezza sismica – incalza Arrigoni ricordando come la giunta Marche avesse inizialmente previsto l’uso degli sms solidali per la costruzione della ciclovia mare-monti oggetto dalla delibera 36 -. Non conoscono vergogna: con le macerie ancora in vista e le Sae marce, l’economia al lumicino e la ricostruzione di là da venire buttano i soldi in piste ciclabili per favorire, testuale, il turismo lento». Le repliche che sono seguite alle proteste dei comitati, dice il senatore, «sono pezze peggiori del buco, non ultime quelle dell’assessore Anna Casini che ha definito le critiche sciacallaggio da fake news. Prendiamo atto che, mentre il Governo sta impegnando risorse ed energie per dare una svolta alla ricostruzione ferma da due anni e più, la giunta delle Marche propone a quanti non hanno più casa, ricordi e, soprattutto, futuro di abbracciare la sostenibilità del turismo e la riduzione delle emmissioni nocive – conclude Arrigoni –. Dove sono finiti il territorio e la sua gente per amministratori come quelli delle Marche che dovrebbero esserne i numi tutelari? I terremotati e la gente tutta dell’Appenino marchigiano non solo non li meritano, ma devono liberarsene alla prima occasione».

 



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