Il convegno dell’associazione Un punto Macrobiotico nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza di Roma
di Marco Ribechi
Convegni di Mario Pianesi a Roma, patrocinio del Governo e oltre 700 presenti per ascoltare le proposte dello scienziato maceratese. Due gli appuntamenti organizzati il 4 dicembre dall’associazione Upm – Un punto macrobiotico – nell’Aula Magna dell’Università La Sapienza: il 12° convegno sul tema “Ambiente, agricoltura, alimentazione, salute, economia” e il 10° convegno “La Policoltura MA-PI – una proposta per una agricoltura sostenibile”. Entrambi gli incontri hanno ricevuto l’alto riconoscimento della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dell’Interno, del Ministero della Difesa e del Ministero delle Politiche Agricole, Forestali ed Alimentari e quello della Regione Lazio e di Roma Capitale.
Alessandro Magno consegna a Mario Pianesi l’emblema della Criminalpol
Pianesi, ideatore, fondatore e presidente dell’associazione Upm, ha aperto gli interventi descrivendo le sue esperienze e il suo lavoro: dal progetto “Un Bosco per la Città”, alla Policoltura MA-PI sino alle 5 diete MA-PI ed ai loro effetti terapeutici sulla salute. Il professore ha poi introdotto la testimonianza di Alessandro Magno Assistente Capo della polizia di Stato e membro del gruppo guidato dal compianto Sostituto Commissario Roberto Mancini, autore delle prime indagini sulla terra dei fuochi. Magno ha donato a Pianesi il simbolo della Criminalpol sottolineando come anche dall’operato di Pianesi si possa trovare la forza di continuare a combattere per la legalità. E’ stata poi la volta di Francesco Fallucca professore ordinario di endocrinologia a La Sapienza e presidente del Centro internazionale studi diabete che ha presentato la nuova sede del Centro Studi Upm il cui scopo è approfondire scientificamente gli insegnamenti pianesiani.
Francesco Fallucca, Massimo Trappolini e Mario Pianesi
Massimo Trappolini, responsabile del coordinamento Day Hospital all’ospedale Sant’Andrea di Roma, ha illustrato il suo studio epidemiologico su 1.075 soggetti che seguono le diete Ma-Pi: «Comparando i dati a quelli della popolazione italiana – spiega Trappolini – le diete ideate da Mario Pianesi rappresentano un efficace strumento di prevenzione delle malattie cardio vascolari, prima causa di morte in Italia e nel Mondo». Giorgio Bonanno, professore ordinario del dipartimento di Ingegneria all’Università degli Studi di Napoli Parthenope ha invece analizzato come le misure raccomandate dall’associazione Upm possano essere uno strumento per prevenire una serie di patologie legate all’assorbimento dell’inquinamento atmosferico dell’aria, con particolare riferimento alle nano particelle. La dottoressa Silvia Turroni del dipartimento di Farmacia e Biotecnologie dell’ Università di Bologna ha presentato i risultati di due studi clinici, uno sulle donne in gravidanza ed uno sui bambini dai 3 ai 12 anni mostrando l’efficacia delle diete MA-PI nella modulazione della flora batterica intestinale con un effetto protettivo verso le patologie metaboliche, quelle autoimmuni e degenerative. «Le diete Pianesiane – spiega Rossella Del Toro (Area di Endocrinologia e Diabetologia – Università Campus Bio-Medico di Roma) possono prevenire l’obesità e la sindrome metabolica con benefici significativamente superiori a quelli delle diete raccomandate dalle Società Scientifiche Internazionali, diffondendo nella popolazione anche i principi di una prevenzione primaria, secondaria e terziaria».
Un momento del convegno
Infine l’Etichetta Trasparente Pianesiana. Giovanni Bargnesi, segretario generale Upm, ha presentato il nuovo marchio collettivo mentre Paolo Borghi (Ordinario Dipartimento di Giurisprudenza – Università degli Studi di Ferrara) presidente della commissione tecnica, ha sottolineato: «Per la concessione di questo marchio non viene chiesto nulla in cambio se non il rispetto delle regole etiche per una corretta informazione del consumatore e per una educazione del produttore a presentarsi per quello che realmente fa». A chiusura l’invito di Mario Pianesi a riflettere su come la costruzione di un mondo migliore inizi dal miglioramento di sé stessi, con piccoli gesti quotidiani: «Se negli ultimi 37 anni ogni italiano avesse piantato un albero ogni anno, seguendo la mia raccomandazione, oggi avremmo certamente un ambiente più sano con un’aria più pulita, terreni più stabili e fertili, meno malattie e un’economia più florida».
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