di Monia Orazi
Saltano i 13 dirigenti della Regione Marche nominati in seguito al concorsone. Il Tar ha accolto il ricorso di Giuliano Burzacca e Vito Macchia, due iscritti alla prova, e ha annullato il procedimento concorsuale e gli annetti connessi. In bilico altri 43 dirigenti. Secondo la sentenza del Tar, pubblicata il 21 marzo, decadono quindi i 13 dirigenti che sono stati esaminati nel 2016 e che hanno iniziato il loro servizio a palazzo Raffaello il 1 luglio dello stesso anno.Il concorsone era stato bandito nel 2013 ma, molto criticato sotto più punti vista, era stato poi rinviato più volte finchè si è arrivati solo 3 anni dopo alla selezione finale. I due ricorrenti sono difesi dall’avvocato Laura Sommese. Dichiarato improcedibile il ricorso di una donna, rappresentata dall’avvocato Maurizio Discepolo, che è stato accorpato al ricorso dei due uomini, ma la cui motivazione rientra nell’annullamento degli atti di concorso disposto dal tribunale amministrativo. La Regione è difesa dall’avvocato Vito Iorio. Tra i vari punti del ricorso i giudici amministrativi ritengono illegittimo l’articolo 4 comma 1 del bando di concorso, che limita la partecipazione ad una sola procedura concorsuale, senza la possibilità per i partecipanti di indicare la posizione che sentono più affine al proprio titolo di studio. Tra i motivi del ricorso si ritengono violati il principio della massima partecipazione, della libertà di accesso agli uffici pubblici, alle pari opportunità e meritocrazia ed altri principi, biasimando la “disparità di trattamento e scarsa trasparenza perchè alcuni candidati” sarebbero stati ammessi alla posizione da loro sentita più affine. Sulla vicenda l’assessore Fabrizio Cesetti commenta: “La Regione, già in queste ore, sta predisponendo l’impugnazione innanzi al Consiglio di Stato che ne valuterà la validità, rappresentando che comunque non viene messo in discussione l’intero impianto della procedura, il cui bando è stato predisposto dalla precedente amministrazione. Voglio precisare inoltre che non si rischia nessuna paralisi amministrativa. Rassicuriamo i cittadini, in particolare quelli delle aree terremotate, che l’attività amministrativa è perfettamente assicurata. La Regione si riserva di dare tutte le compiute informazioni una volta perfezionato l’iter dell’impugnazione”.
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Ringraziamo l’assessore per la pronta rassicurazione, era soprattutto l’annullamento degli “annetti connessi” che non ci stava dando pace.
Penso, Cesetti, che i cittadini siano rassicurati dal fatto che il concorso sia stato annullato. Adesso, magari si dovrebbe dare anche un occhiatina ai casi Giannini e Comi. Comunque finalmente qualcuno che vi proibisce di fare come vi pare. Preparare il ricorso contro la sentenza del Tar, la dice lunga sui comportamenti di Cerisciuoli & Co. Era ora che qualcuno vi stroncasse almeno un abuso dei tanti fatti. Per quanto riguarda il terremoto, non è certo il numero dei funzionari, del resto non indifferente anche per via del riversamento dalle provincie, ad aver determinato la scarsa attenzione al terremoto e ai terremotati. Nasce proprio dalla mancanza di umanità, nonché dallo scarso interesse e zero competenza, ad aver portato la maggior parte dei disagi e la mancanza degli interventi che dovevano essere fatti e in emergenza e prima dell’ Inverno. Dove stavate, quando tra metri di neve, uomini e animali abbandonati dalle cosiddette istituzioni pativano le pene dell’inferno? E adesso vi permettete di fare ricorso perché la vostra scorrettezza in un concorso vi è stata bocciata. Ma per ben altro dovreste finire davanti ai giudici. Inutile fare l’elenco. Lo conoscete!
Solo non capisco una cosa: “ Che cosa sono gli annetti connessi ?”.
Condivido quello che ha detto @Sauro Micucci , ma bisogna dire che non sanno minimamente cosa sia l’umilta’ e la dignita’
Tredici dirigenti decadono, altri quarantatre sono a rischio, che fanno cinquantasei, più quelli che rimangono che sembra non rischiare nulla. Anche per rispetto dei terremotati: si può sapere a quanto ammonta l’organico dei dirigenti in tutta la regione visto che non dovrebbero dirigere proprio nulla, perché tutto dovrebbe essere diretto dai ministeri di competenza e dai sindaci che solo questi ultimi stanno a contatto con i cittadini e che nessuno meglio di loro conosce i problemi sul territorio di loro competenza?