Spuri alla guida della Protezione civile:
“Seguirò l’esempio di Oreficini”

L'INTERVISTA - Il dirigente maceratese, protagonista della ricostruzione post-sisma, è stato trasferito dalla Provincia alla Regione e ricopre il nuovo incarico a capo del dipartimento

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Cesare Spuri

Cesare Spuri

di Maurizio Verdenelli e Gabriele Censi

Cesare Spuri è stato nominato a capo del dipartimento di Protezione civile delle Marche. Il dirigente pubblico era stato trasferito lo scorso primo dicembre dall’ufficio personale della Provincia al dipartimento regionale (leggi). L’ingegnere maceratese, già assessore comunale nella giunta Maulo, vanta un curriculum d’eccezione nel settore avendo diretto il Com a Muccia durante il dopo terremoto del 1997.  

“O Cesare, Spuri,  o nessuno”, per dirla con Edmund Kean nell’interpretazione di Vittorio Gassman di 40 anni fa. L’ingegnere maceratese ritorna in campo dopo i successi nella ricostruzione post sisma, è un’incontro ideale ma concreto con il vecchio amico Roberto Oreficini, fino ad un anno e mezzo fa al posto da lui ricoperto. 

“Con Roberto ci siamo visti la prima vola – dice Spuri – il primo ottobre 1997, lui proveniente dal comune di Senigallia ed io dallo Iacp di Macerata. Eravamo stati chiamati insieme con Alberto Venanzoni della Comunità Montana di Fabriano dall’allora commissario al terremoto,  il governatore Vito D’Ambrosio, per dare il via ad un’esperienza unica di operatività sul campo all’indomani del terremoto umbro-marchigiano:  il Com (Centro operativo misto). Roberto su Ancona, Venanzoni su Fabriano e io a dirigere il centro di Muccia. Un’esperienza che ci ha formato meravigliosamente furono anni indimenticabili”

Ed ora ingegnere?

“Ed ora eccomi a guidare questa macchina sfavillante e strepitosa messa in piedi da Roberto della Protezione civile delle Marche: Il mio compito è impegnativo, molto arduo mantenere questa macchina ai livelli eccezionali in cui l’ha portata Oreficini”

Roberto Oreficini

Roberto Oreficini

Già perchè in Italia il modello Marche è considerato di eccellenza…

“E’ vero, è un esempio che tutti hanno preso a modello nel nostro bel paese in cui le calamità sono frequenti. Ora il mio compito è entrare in questa squadra perfettamente omogenea di 65 persone (tutti giovani o animati da spirito giovanile) e condurla sull’esempio di Oreficini.

Lei è entrato il primo dicembre come responsabile delle attività tecniche ed ora la giunta il 30 dicembre ha deciso di nominarla direttore generale unico…

“Il dipartimento ha delle attività complesse. Esemplificando possimo indicarle così: il meteo, la rilevazione dei movimento dei fiumi e l’assetto del terriotorio, la prevenzione dei rischi da condividere con i comuni , la formazione e l’addestramento delle migliaia di volontari presenti dappertutto con uno spirito di sacrificio ineguagliabile”.

Ingegner Spuri  qual è la ricetta a cui si ispira nell’assumere questo incarico?

“Quella emersa proprio nei giorni della ricostruzione lavorando full time al Com a contatto con la popolazione e facendo squadra senza pensare ai sacrifici e agli orari”.

Un comportamento a cui vuole attenersi principalmente?

“Quello dell’ascolto, perchè possiamo avere tanta esperienza però è importante poter capire direttamente dalla gente e sui territori i loro effettivi bisogni”.

Spuri, in forza nel nuovo incarico dal primo gennaio, ha fatto la prima uscita ufficiale insieme all’assessore Angelo Sciapichetti questa mattina incontrando una delegazione della protezione civile della Tunisia, guidata dal direttore generale Moetz Diachraoui. Era presente all’incontro anche il segretario generale Fabrizio Costa “La visita – riferisce Sciapichetti – si inserisce nell’ambito dell’accordo tra l’Italia e la Tunisia per la collaborazione in materia di Protezione civile. Il nostro dipartimento nazionale ha scelto le Marche per la visita di studio, grazie all’efficienza e alla reputazione del nostro collaudato sistema di protezione civile. Anche la Tunisia è suddivisa amministrativamente in regioni, quindi i nostri ospiti sono molto interessati ad approfondire come siamo organizzati”. Durante l’incontro sono stati illustrati attrezzature, mezzi logistici e specializzazioni del sistema di volontariato – erano presenti all’incontro numerosi volontari – mentre sono in programma visite al Centro funzionale di Colle Ameno, a Torrette di Ancona, per approfondire i meccanismi di allerta e previsione del rischio idrogeologico e alla sala operativa. L’incontro è stato utile anche per impostare una collaborazione nel campo della formazione del personale tunisino, avvalendosi dell’accordo tra Regione e Università politecnica delle Marche, dove viene organizzato l’unico corso nazionale di protezione civile a livello tecnico.

Cesare Spuri

Cesare Spuri nella video intervista di Maurizio Verdenelli dell’aprile 2015

 



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