Il sindaco Romano Carancini con gli assessori Marika Marcolini, Paola Casoni e Marco Caldarelli oggi in Consiglio comunale
Il primo cittadino ha replicato alle critiche sulla delibera per il nuovo campus alle Casermette
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
“Astenersi su questa delibera vuol dire essere ignavi, non prendersi la responsabilità. Se tutti ci astenessimo che risposta avrebbero la città, le famiglie gli studenti che oggi vivono in condizioni di disagio”. Rosicchia voti anche nelle file dell’opposizione il sindaco Romano Carancini nella sua arringa sul nuovo polo alle Casermette. Alla fine la delibera per la costruzione di un nuovo campus in sostituzione della Dante Alighieri e della Enrico Mestica passa con 23 voti a favore. Con la maggioranza sostenuta anche dalla fiducia di Andrea Marchiori e Deborah Pantana di Forza Italia, di Francesco Luciani di Idea Macerata e di Alessandro Savi di Macerata Capoluogo. Astenuti il capogruppo di Fi Riccardo Sacchi, i 5Stelle Carla Messi e Roberto Cherubini e Anna Menghi. “La realtà è che non si è compresa la missione di questa delibera – ha sottolineato il primo cittadino – E’ un fatto storico di cui siamo soddisfatti perché lì andranno 800 alunni, le loro famiglie, il personale scolastico e sarà un beneficio per la tutta la città”. Alla maggioranza ricorda che l’iter è ancora lungo: “Ora testa bassa perché dobbiamo andare avanti in questo cammino. E’ un voto di grande impegno per la soddisfazione della città. Una città che ha vissuto di nanismo per tanti anni ma ora abbiamo rimosso il cartello vietato sognare”.
I banchi dell’opposizione
Mirate le repliche alle critiche ricevute nella seduta di ieri dall’opposizione (leggi l’articolo): “A Mosca voglio dire che non c’è niente di dovuto in questo atto. Avremmo potuto fare scelte diverse, come costruire aree che sono già di proprietà comunale senza investire 3 milioni di euro. E’ stato scelto un modello scolastico, accorpando due istituti in un campus. Avremmo potuto trovare un posto fuori città e non avremmo avuto problemi di mobilità. Questo voto trasforma l’emergenza in pianificazione”. Al M5s: “Siete un gruppo che spesso sfugge dal senso di responsabilità. Ma chi si astiene non dice cosa fare a quegli 800 studenti e relative famiglie”. Alle preoccupazioni di Marchiori sulla “destinazione complessiva” dell’area, con lo spettro di un supermercato a dominare le perplessità della minoranza il primo cittadino risponde: “Non modifichiamo la pianificazione urbanistica e il prg dice quella zone è destinata ad uffici e solo il 6% degli 8 ettari può essere destinato a fini commerciali. Ma su questo può decidere solo Cdp che è proprietà dell’area”.
I banchi della maggioranza
Bocciati gli ordini del giorno presentati da Riccardo Sacchi sulla realizzazione di una bretella di collegamento tra Colleverde e Collevario, “che potrebbe costare fino a 15 milioni di euro” (risponde il sindaco) e sulla realizzazione della cittadella giudiziaria nella parte della lottizzazione destinata a spazio direzionale . “La proposta del tribunale è entrata in un orecchio e uscita dall’altro al ministero della Giustizia – ha detto Carancini – Perché non pensare ad un ampliamento del tribunale usando il Pannaggi, di proprietà comunale, una volta che sarà finito il domino delle scuole dettato dal terremoto? Non ci manca la possibilità di programmare, ampliando anche il parcheggio con una struttura leggera”. Via libera invece alle proposte presentate da Pantana ad utilizzare il resto dell’area per uffici pubblici e spazi parificati e da Marchiori per installare un monumento celebrativo dell’aeronautica. Disco verde anche all’ordine del giorno presentato da Marco Menchi (Città di tutti) sulla rendicontazione tempestiva degli interventi negli altri edifici scolastici parzialmente inagibili.
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Finirà come le piscine?
“Questo voto trasforma l’emergenza in pianificazione”…Questa è una frase che merita di essere scolpita a lettere capitali ed esposta nel palazzo comunale e in tutte le scuole. Un perfetto epitaffio per la morte di quella cultura democratica che ha sempre considerato la “pianificazione e programmazione” un metodo fondamentale per ogni buona pratica di governo. Questa delibera in realtà risolve, in prima istanza, il “pressante” problema della valorizzazione immobiliare del compendio delle “casermette” attraverso la permuta senza vincoli, concessa alla società venditrice, degli immobili di via dei Sibillini e di via Giuliozzi. Dunque, una vittoria di un gruppo d’interesse sugli interessi più generali che dovrebbero essere tutelati proprio dalla trasparenza della “pianificazione”. Soltanto in seconda battuta si tenta di cogliere l’occasione risarcitoria del terremoto cercando di far coincidere surrettiziamente la narrazione di una modernizzazione della rete scolastica con l’emergenza. Eliminare le dotazioni di base per la residenza in centro storico e sue adiacenze, come sono le scuole dell’obbligo, non sembra un buon viatico per iniziare a sognare la fuoriuscita dal presunto “nanismo”.
Mi sembra che a Macerata, sia tutto più complicato rispetto a Civitanova. Non si fanno cose richieste a gran voce dai cittadini, come Palas e piscine e poi si acquistano beni improduttivi da ristrutturare e già appartenenti al comune come il famoso ParkSì. Adesso questa storia delle Casermette, che come dice il Signor Iommi è una vittoria di un gruppo di interessi…..E’ tutto un po’strano, se il sindaco decide di fare le cose più assurde si fanno e non si fanno quelle che da anni vengono richieste per poi far finta di litigare con Silenzi per aver rubato La Lube a cui ha costruito un tempio solo per lei, dove non giocano le squadre civitanovesi e forse rischia pure la galera per averlo fatto costruire. Certo uno non rischia la galera per niente. Mi sembrerebbe veramente sciocco, come sciocco sarebbe non avere dubbi sui veri perché di questa manovra. Strategici,ma per carità, produttivi ai fini elettorali, se si presentano lui e il sindaco Corvatata prenderanno una di quelle mazzate che in confronto a quelle che potrebbero prendere da cittadini normali, sarà una carezza. Naturalmente sto parlando di colpi morali, non vorrei essere frainteso. All’ignoranza, alla cattiveria si risponde allo stesso modo, non con la violenza ma con un proficuo e delucidante scambio di idee così come si fa tra persone civili. Civili, insomma, hanno un modo da fare più da ” servatici “, specialmente il sindaco che ultimamente marca qualche comportamento preoccupante, tipico delle persone che non si sentono più amate e non riescono a capire il perché. Ma a voi di Macerata, che ve ne frega di questo. Volevo solo fare una piccola analogia tra i due modi di fare. Carancini, dà, sempre per me parlo, l’impressione di preferire quelle operazioni dove viene esaltato il guadagno morale. Certo non tutti possono essere d’accordo con me se leggeranno questo commento, ci mancherebbe, sembra anzi che oltre alle impronte digitali pure ” le recchie ” abbiamo scompagnate l’un con l’altro. A Civitanova, invece non ho dubbi, sul Palas ho già detto. Ma una cosa che mi ha lasciato perplesso è perché sia stata venduta Gas Marche, seppure ad un ottima cifra, credo, perché quello che valeva effettivamente non lo so, ma so che delle aziende del comune era la punta di diamante, non per altro perché produceva guadagni. E qui sto andando nel pallone, Carancini acquista il ParkSì senza sapere se poi darà dei ricavi oltre a ed essere utile per il motivo principe per cui è stato ripreso, insomma per decongestionare il traffico. A Civitanova vendono Gas Marca sapendo benissimo di fare una, come la vogliamo chiamare:una transazione che si presta a varie interpretazioni. Mah, che confusione!! Questi mi sa che si sono montati un po’ la testa e anche loro credono di avere un disegno imperscrutabile.
Un consiglio comunale degno di una città capoluogo. Amare Macerata in queste costruttive occasioni è la frase giusta. Ivano Tacconi capo gruppo Udc Macerata
BENE, CONTINUATE COSÌ, NON VI FERMATE. CARANCINI AVANTI COSÌ.
@ Micucci
Realizzare due nuove scuole rese inagibili dal terremoto non mi sembra un cosa assurda!! Magari tutti i comuni avessero agito con tale tempestività.
Sulla questione Piscine e palazzetto sono state scritte fiumi di parole ma forse non si è voluto capire come erano le situazioni.
Il Palazzetto non si poteva ampliare dal punto di vista tecnico. Innalzare il tetto significava adeguare sismicamente tutta la struttura e a quel punto conveniva realizzarlo nuovo. Considerato che Sileoni non aveva intenzione di partecipare alla spesa (“Non daremo mai un euro al Comune di Macerata” famosa frase storica) l’Amministrazione non aveva a disposizione una cifra tale da poter costruire ex novo una nuova struttura per una società non di Macerata. La Lube ha preferito Civitanova per motivi diversi dallo sport che qui sarebbe troppo lungo spiegare. Preciso che la Lube per venti anni non ha mai pagato affitto, luce , gas etc !!!!!
Piscine: il Comune è venuto in contro alle esigenze della ditta costruttrice cambiando il progetto ma poi la ditta non è stata in grado di realizzarle e non ha rispettato il contratto. Colpa del Comune? Ora saranno gli avvocati a stabilire i danni.
La discussione di ieri è avvenuta in un clima disteso ed ogni consigliere ha evidenziato l’importanza di queste scuole. L’unico intervento “divisivo” è stato del Sindaco, ma ormai conoscono questa sua caratteristica di esclusione più che di inclusione.
La nostra astensione è stata largamente motivata e dipende principalmente dal fatto che il M5S Macerata ritiene che con grande probabilità davanti alle scuole verrà realizzato un centro commerciale. Nelle transazioni tra comune e Cassa depositi e prestiti, infatti, una grande porzione delle Casermette prospicente le scuole resterà della Cassa depositi e prestiti Immobiliare.
La Cassa depositi e prestiti è entrata nel marzo scorso (tramite il suo Fondo Strategico) nella holding della famiglia Brunelli, che controlla la società Finiper, che gestisce i grandi supermercati Iper.
Questo porterà secondo noi la CDP immobiliare a scegliere di collocare in quel luogo un grande supermercato.
Per questo motivo abbiamo scelto l’astensione, che a differenza di quanto afferma pittorescamente il sindaco, non è il voto degli ignavi ma l’espressione di voto di chi non è convinto pienamente di un progetto.
Ci preme anche aggiungere che ci resta difficile aver fiducia di amministrazioni che nel corso degli anni hanno compiuto una serie di disastri urbanistici che rappresentano ferite al territorio che resteranno aperte per decenni (Piazza Pizzarello, Via Trento, Valleverde…).
Votare delibere poco chiare nel settore urbanistico vuol dire continuare a programmare lo sviluppo della città a caso.
In un carosello degli anni ’70 c’era un coro molto adatto alla nuova dimensione maceratese, quello del “Gigante pensaci tu!”.
Non credo che finirà come le piscine immagino come l’operazione sia in capo alla cassa depositi e prestiti proprietaria dell’area e di quanto adesso già edificato e che, si può pensare, abbia dettato e detti le regole per il suo utilizzo.Immagino come il Comune “aderisca” ad un pacchetto che comprenda la realizzazione di scuole terremotate e nel nostro caso concorrenti nell’offerta formativa con la scelta dell’amministrazione che i bambini/e che abitano nel centro storico, per essere autonomi, prendano il pulmino per andare a scuola alle elementari ed alle medie. Poi mentre la cassa depositi e prestiti bonifica l’area delle casermette e ricostruisce le scuole sicuramente in maniera antisismica,alla loro inaugurazione avremmo delle altre aree per edilizia privata che il comune potrà alienare dove oggi ancora c’è la Mestica in centro o dove oggi la Dante Alighieri ed appartamenti nuovi di pregio per tutti…Mi auguro che alle casermette la cassa depositi e prestiti preveda l’accesso libero per una semplice passeggieta amena nel verde.. e basta supermercati!!!!siamo circondati
Comunque i Carancini Dreamers maceratesi sono senz’altro i nuovi The mamas & the papas, https://www.youtube.com/watch?v=N-aK6JnyFmk