di Claudio Ricci
Nessun rinvio delle elezioni provinciali. Il consiglio dei Ministri dice no alla richiesta del presidente della Provincia Antonio Pettinari che aveva proposto lo spostamento del voto a causa dell’emergenza terremoto (leggi l’articolo). Nulla da fare, si voterà domenica. Come da programma sindaci e consiglieri dei 57 comuni saranno chiamati alle urne a scegliere tra lo stesso Pettinari, in cerca di riconferma sotto il baluardo Udc e la sfidante Ornella Formica sindaco di Colmurano schierata dal Pd. Ieri la seduta in cui l’esecutivo ha discusso tra le altre misure urgenti anche la questione sottoposta da Pettinari e sollecitata anche da una lettera di Formica (leggi l’articolo). Molti sindaci, tra cui la stessa Formica avevano fatto richiesta di rinviare la data a causa del difficile momento che le amministrazioni e le comunità sono chiamate a fronteggiare. “Un colpo anche più duro di quello subito nel 1997” come lo ha definito lo stesso Pettinari, che ieri ha richiesto lo stato di calamità.
Il presidente Pettinari è preoccupato, non per il mancato rinvio ma per il mancato inserimento della provincia di Macerata nel decreto di emergenza, come sottolineato questa mattina dai parlamentari marchigiani (leggi l’articolo): «E’ una gravissima sottovalutazione dei danni provocati dal sisma che vedono gli amministratori impegnati notte e giorno».
«Nonostante io e Pettinari fossimo d’accordo nel rinviare – commenta il sindaco Formica – la situazione non è stata capita. Qui ci troviamo in una situazione veramente difficile. Si lavora fino a 20 ore al giorno e non capisco come sindaci e amministratori possano avere il tempo di andare a votare domenica. Al momento io stessa sono con i Vigili del fuoco che aspettavo da due giorni e parlare di elezioni mi sembra inopportuno».
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La decisione del Ministero appare sconcertante per una elezione che, già, era incomprensibile per i cittadini. Il tempo e le formalita’ burocratiche probabilmente non lo consentono, ma l’unica risposta credibile che potremo dare sarebbe quella di convergere tutti su una scelta condivisa per formare un Consiglio unitario che sia funzionale al governo della Provincia senza implicazioni strettamente politiche.
Per protesta tutti gli amministratori locali dovrebbero non presenziare alle elezioni ma pensare a chi si trova in emergenza
Per protesta dovrebbero rifiutarsi di votare per rinnovare una istituzione abolita…..oppure ci siamo persi qualcosa?
Che schifo….