di Laura Boccanera
«La prossima volta l’Arpam i prelievi può farli direttamente durante la tempesta». E’ con un’ironia pungente e un po’ caustica che il presidente provinciale dell’Abat (Associazione balnerare aziende turistiche) Claudio Pini commenta i risultati dei prelievi effettuati dall’Arpam e che ha riscontrato la presenza di eschirichia coli, il microrganismo di origine batteria che è costato il divieto di balneazione a Civitanova, Porto Recanati (lugomare sud) e a un tratto di Porto Potenza (leggi l’articolo). La notizia ha scocciato parecchio i concessionari di spiaggia che quest’anno non hanno fin qui beneficiato di una stagione positiva. Pini contesta l’assenza di buon senso: «è evidente a tutti che se facciamo dei prelievi dopo una pioggia battente che dalle 13 di domenica ha funestato la provincia fino al mattino del lunedì, e li facciamo vicino alla foce dei fossi è inevitabile trovare parametri non a norma».
Critico anche per il punto di prelievo, fatto a terra e non a largo: «l’imbarcazione non era disponibile e gli operatori hanno preso i campioni direttamente da terra, a pochi metri dagli scarichi, cosa si aspettavano? A riprova di questo è il fatto che sul lungomare sud, dove non ci sono sbocchi a mare non ci sono stati problemi, eccezion fatta per la zona in prossimità del porto dove probabilmente le correnti hanno portato le acque contaminate». L’Arpam da parte sua si difende e afferma che le date sono scelte ogni anno sulla base di un calendario e che non tiene conto delle previsioni meteo, ma secondo Pini è una logica folle: «abbiamo provato lo scorso anno, quando si manifestò la stessa identica situazione, con prelievi effettuati dopo una pioggia battente, a chiedere di evitare di fare prelievi dopo condizioni meteo che compromettono i risultati, ma visto che anche quest’anno si è ripetuta la stessa vicenda credo che lo spunto non sia neanche stato preso in considerazione». Intanto sono attesi per domani i risultati dei nuovi campionamenti effettuati ieri. Se i parametri saranno tornati nella norma l’ordinanza verrà revocata altrimenti si procederà ad una proroga.
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Venite tutti al lago di Fiastra datemi retta !!! la spiaggia non si paga , l’aria e l’acqua non sono inquinate e i parcheggi ce ne sono a volonta’ …. e gratis …. ma che volete di piu’ ??????
Facciamoli allora sulle vasche di casa!!
Valori improponibili.
Bisogna salvaguardare la salute e non gli interessi dei bagnini
ma che accidenti di discorso fa’ il presidente dell’associazione??? si e’ bevuto il cervello??’ invece di prendersela con l’arpam se la prenda con chi non costruisce i depuratori o chi inquina!!!
Quindi immagino che tutti gli associati dell’Abat hanno esposto nei loro stabilimenti un cartello che dice “durante le pioggie e nelle 72 ore successive è vietata la balneazione a causa di possibili infezioni batteriche da escherichia coli. La direzione dello stabilimento non si assume responsabilità per eventuali comportamenti contrari alle informazioni date”. Io però questo cartello non l’ho visto.
Perché non lo controllano prima che inizia l’estate e prendere qualche provvedimento dalla fonte di tutto questo inquinamento se ne accorgono sempre in estate tanto ogni anno e sempre così che schifo
Arpam acronimo di -protezione ambientale- Vorrei capire il senso delle dichiarazioni del Presidente ABAT di Civitanova Marche. L’Arpam effettua come sempre di routine su tutto il litorale di competenza la verifica della qualità del Mare .E’ del tutto normale e tanto più per le attività di prevenzione a tutela dei cittadini che ulteriori analisi della qualità del Mare vengano effettuate successivamente ad eventi atmosferici straordinari .
Che senso ha la critica del Presidente dell’Abat?caso mai all’Arpam va riconosciuta la capacità di pronto intervento,di professionalità in un settore importante dell’ambiente e della salute dei cittadini.
Diversa è la situazione nel litorale Sud.In passato e l’anno scorso è stato interessato con strascichi di polemiche da inquinamento del mare.Il litorale Sud è in costante pericolo inquinamento perchè non va dimenticato che alcuni Comuni della nostra Provincia a monte di Civitanova scaricano liquami fognari direttamente sul Chienti.
La Provincia aveva realizzato un Collettore proprio per captare questi scarichi per convogliarli nel Depuratore di Civitanova. Il Collettore era stato realizzato circa una decina di anni fa ma non è entrato mai in funzione per difetti strutturali e oggetto di contenzioso legale .
La sostanza è che da molto tempo è stato progettato dall’ATAC e da altre aziende pubbliche Partecipate un nuovo Collettore che da mesi è impigliato nella rete della burocrazia.Questo però è un altro problema ovviamente legato al miglioramento della qualità ambientale ,del Chienti e del nostro Mare ma ne la politica ,ne le associazioni di categoria che dovrebbero essere sul -pezzo- per sollecitare non ne parlano.