Caso Gender alla “Don Bosco”
La dirigente: “Libro autorizzato
dal Ministero”

TOLENTINO - Il disappunto della professoressa Lauretta Corridoni: "I genitori potevano chiarire direttamente con gli insegnanti, segno della mancanza di fiducia". L'ordine degli psicologi delle Marche soddisfatto per la bocciatura della mozione sul tema in consiglio regionale
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libro teoria gender don bosco tolentino (3)

La pagina del libro di testo segnalata dalla Lega Nord di Tolentino

«Il libro è un testo scolastico, realizzato da una storica casa editrice, accreditata a livello nazionale e munita di tutte le autorizzazioni ministeriali. Esso è stato regolarmente adottato dagli organi collegiali in cui è presente anche la componente genitori». La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Tolentino, Lauretta Corridonia, interviene dopo la richiesta di chiarimenti da parte della sezione locale della Lega Nord che ha segnalato nei giorni scorsi la presenza in alcune pagine dei libri di testo di «elementi espliciti inerenti la cosiddetta “Teoria del Gender” (leggi l’articolo)». «La pagina di cui si parla contiene uno spunto di attività, fra l’altro ancora nemmeno proposte dall’insegnante, sul riconoscimento delle differenze esistenti a livello interindividuale e sull’empatia che porta al rispetto – sottolinea la professoressa Corridoni –  Questa dirigenza, a nome dell’intero collegio dei docenti e del consiglio di istituto fa presente che il proprio piano dell’offerta formativa, contenente tutte le scelte educative e didattiche, è da anni a disposizione delle famiglie in quanto presente sul sito web dell’istituto e non contiene alcun percorso formativo ispirato alle cosiddette ideologie Gender».

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La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Tolentino, Lauretta Corridoni

La dirigente scolastica esprime «tutto il disappunto per il fatto che le perplessità di alcuni genitori vengano depositate agli organismi politici e alla stampa anziché chiarite direttamente con gli insegnanti e con il dirigente, segno della mancanza di quella fiducia indispensabile per un sano e costruttivo rapporto di collaborazione con la scuola senza il quale è minato l’intero processo educativo. Inoltre – conclude Lauretta Corridoni – al fine di evitare future spiacevoli polemiche si comunica che a breve verrà pubblicata, congiuntamente con la dirigenza dell’altro istituto comprensivo di Tolentino, una nota esplicativa sull’argomento».

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Luca Pierucci, presidente dell'ordine psicologi Marche

Luca Pierucci, presidente dell’ordine psicologi Marche

“La teoria gender non esiste”. L’ordine degli psicologi delle Marche soddisfatto per la bocciatura della mozione sul tema in consiglio regionale.

L’ordine degli psicologi delle Marche esprime soddisfazione per la “Presa di posizione della Regione, espressa anche tramite il consigliere Busilacchi di fronte all’introduzione della ‘teoria gender’ nelle scuole e sulla delibera della Giunta regionale n.78 del 16 febbraio 2015”. A dirlo è il presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Luca Pierucci, che ci tiene ancora una volta a fare chiarezza sul tema. «La teoria gender non esiste e non esiste alcuna evidenza scientifica in merito – sottolinea Pierucci -. Purtroppo si continua a fare confusione utilizzando la parola “gender” che dovrebbe semplicemente essere tradotta con la parola “genere” riferita quindi agli “studi di genere”, che analizzano i cambiamenti nelle società e nelle epoche storiche dei riferimenti maschili e femminili. Il caos è nato da questa errata traduzione dalla lingua inglese, che ha creato ancora più scompiglio nelle informazioni che stanno passando». Tanti dubbi e paure stanno nascendo in merito alle linee guida emanate dall’organizzazione mondiale della sanità sul tema e le conseguenti comunicazioni che stanno circolando anche nella nostra regione, soprattutto con volantini e messaggi in rete. Che cosa sta succedendo? «Anche io sono stato bombardato da informazioni arrivate da più parti riguardanti queste linee guida. Ma i contenuti di questi volantini o messaggi sono stati spesso utilizzati in maniera impropria. Devo essere sincero – prosegue Pierucci – se da genitore avessi visto dei volantini del genere anche io mi sarei preoccupato e da insegnante mi sarei comunque posto molti dubbi». Il presidente dell’ordine degli psicologi delle Marche conclude poi con una proposta rivolta alla cittadinanza: «Invito tutti a documentarsi direttamente, andando alla fonte dell’informazione e consultando i documenti pubblicati dall’organizzazione mondiale della sanità in materia e dalla associazione italiana di psicologia. Ricordiamo inoltre che si tratta di informazioni rivolte agli adulti e non direttamente ai minori». L’ordine continuerà a promuovere iniziative sul tema al fine di contrastare la disinformazione e per favorire la salute ed il benessere psico-fisico delle persone.



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