«Il libro è un testo scolastico, realizzato da una storica casa editrice, accreditata a livello nazionale e munita di tutte le autorizzazioni ministeriali. Esso è stato regolarmente adottato dagli organi collegiali in cui è presente anche la componente genitori». La dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Don Bosco” di Tolentino, Lauretta Corridonia, interviene dopo la richiesta di chiarimenti da parte della sezione locale della Lega Nord che ha segnalato nei giorni scorsi la presenza in alcune pagine dei libri di testo di «elementi espliciti inerenti la cosiddetta “Teoria del Gender” (leggi l’articolo)». «La pagina di cui si parla contiene uno spunto di attività, fra l’altro ancora nemmeno proposte dall’insegnante, sul riconoscimento delle differenze esistenti a livello interindividuale e sull’empatia che porta al rispetto – sottolinea la professoressa Corridoni – Questa dirigenza, a nome dell’intero collegio dei docenti e del consiglio di istituto fa presente che il proprio piano dell’offerta formativa, contenente tutte le scelte educative e didattiche, è da anni a disposizione delle famiglie in quanto presente sul sito web dell’istituto e non contiene alcun percorso formativo ispirato alle cosiddette ideologie Gender».
La dirigente scolastica esprime «tutto il disappunto per il fatto che le perplessità di alcuni genitori vengano depositate agli organismi politici e alla stampa anziché chiarite direttamente con gli insegnanti e con il dirigente, segno della mancanza di quella fiducia indispensabile per un sano e costruttivo rapporto di collaborazione con la scuola senza il quale è minato l’intero processo educativo. Inoltre – conclude Lauretta Corridoni – al fine di evitare future spiacevoli polemiche si comunica che a breve verrà pubblicata, congiuntamente con la dirigenza dell’altro istituto comprensivo di Tolentino, una nota esplicativa sull’argomento».
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“La teoria gender non esiste”. L’ordine degli psicologi delle Marche soddisfatto per la bocciatura della mozione sul tema in consiglio regionale.
L’ordine degli psicologi delle Marche esprime soddisfazione per la “Presa di posizione della Regione, espressa anche tramite il consigliere Busilacchi di fronte all’introduzione della ‘teoria gender’ nelle scuole e sulla delibera della Giunta regionale n.78 del 16 febbraio 2015”. A dirlo è il presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Luca Pierucci, che ci tiene ancora una volta a fare chiarezza sul tema. «La teoria gender non esiste e non esiste alcuna evidenza scientifica in merito – sottolinea Pierucci -. Purtroppo si continua a fare confusione utilizzando la parola “gender” che dovrebbe semplicemente essere tradotta con la parola “genere” riferita quindi agli “studi di genere”, che analizzano i cambiamenti nelle società e nelle epoche storiche dei riferimenti maschili e femminili. Il caos è nato da questa errata traduzione dalla lingua inglese, che ha creato ancora più scompiglio nelle informazioni che stanno passando». Tanti dubbi e paure stanno nascendo in merito alle linee guida emanate dall’organizzazione mondiale della sanità sul tema e le conseguenti comunicazioni che stanno circolando anche nella nostra regione, soprattutto con volantini e messaggi in rete. Che cosa sta succedendo? «Anche io sono stato bombardato da informazioni arrivate da più parti riguardanti queste linee guida. Ma i contenuti di questi volantini o messaggi sono stati spesso utilizzati in maniera impropria. Devo essere sincero – prosegue Pierucci – se da genitore avessi visto dei volantini del genere anche io mi sarei preoccupato e da insegnante mi sarei comunque posto molti dubbi». Il presidente dell’ordine degli psicologi delle Marche conclude poi con una proposta rivolta alla cittadinanza: «Invito tutti a documentarsi direttamente, andando alla fonte dell’informazione e consultando i documenti pubblicati dall’organizzazione mondiale della sanità in materia e dalla associazione italiana di psicologia. Ricordiamo inoltre che si tratta di informazioni rivolte agli adulti e non direttamente ai minori». L’ordine continuerà a promuovere iniziative sul tema al fine di contrastare la disinformazione e per favorire la salute ed il benessere psico-fisico delle persone.
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la accia alle streghe è domani se non sbaglio
…no dai mo si esagera….cioè non è mai capitato a nessuno di dire sarei voluta nascere maschio x…. o vorrei essere donna x….
Rasentiamo il ridicolo!gente ignorante!
BAAAAA
il presidente dell’ordine degli pissicologi delle marche ha la testa dura e rischia rischia di essere nuovamente smentito dai propri iscritti che gli ricordano di dover parlare a titolo personale e non a nome di tutta la categoria. https://www.cronachemaceratesi.it/2015/07/16/il-gender-divide-gli-psicologi-distanze-dalle-parole-del-presidente/681895/.
inoltre, ha anche la testa fra le nuvole visto che raccomanda di non farsi allarmare dai volantini ma di andare direttamente alla fonte dei documenti dell’OMS.
e io ci vado. e a pag. 40 che diamine leggo???
http://www.aispa.it/attachments/article/78/STANDARD%20OMS.pdf
Presidente dell’ordine degli psicologi delle Marche…sei credibile come Banderas che fa il mugnaio. la teoria gender non esiste?…
Ma anche noi alle elementari ci soffermavamo sui pro e contro dell’altro sesso. Dai, nn esageriamo!
Non basta una frase per rovesciare la testa dei bambini….Rasentiamo il ridicolo.
Caro Pantò, evidentemente gli psicologi non hanno letto il documento OMS sul Gender, o “genere”, né lo ha letto la dirigente scolastica. Per cui non capiscono dove il contenuto dei libri “innocenti” delle favolette pro-Gender, o pro-genere, intendono portare la formazione mentale dei bambini.
co sta storia non se ne può più è la gente stessa che con le minchiate che spara crea ciò che non esiste per piacere basta
La teoria Gender NON ESISTE
indirizzate agtli adulti e non ai minori??? ed il libercolo che si trova anche in rete fatto dal governo insieme alla lega lgbt che cos’e’ un pesce d’aprile mal riuscito??? Se diamo la definizione di teoria allora no non esiste ma dietro qualsivoglia tipo di studi si annida e si crea una teoria che la si voglia chiamare cosi’ oppure no anche perche’ e ripeto per chi non e’ mentalmente connesso…non si spiegherebbero le tante universita’ famose che hanno interi dipartimento dedicati solo allo studi del gender …e su pubblicazioni straniere…SORPRESA!!!! si parla anche di TEORIA….per Pierucci vale sempre la frase…Medico cura te stesso…
La teoria gender tiene lontani i ragazzi dalla droga e dall’alcol?
Luca Pierucci vorrebbe essere una femmina.
Vorrei sapere qual è l’ utilità pedagogica di questo esercizio.
Cosa dovrebbe imparare il bimbo/a?
E’ utile secondo voi in quel momento della vita di un individuo, desiderare di avere un altro sesso?
Perché imporre a un bambino un tale ragionamento (con successivo dibattito in classe al momento in cui uno per uno gli studenti leggeranno le risposte date)?
A qual fine?
Perchè fate questo lavaggio del cervello a soggetti giovani e plasmabili?
Quali sono i vostri scopi?
Un conto è dire “se fossi maschio/femmina” e un altro conto è dire “VORREI ESSERE”
Mi meraviglia poi leggere le stronzate del Dr. Prof. che nega sfacciatamente l’evidenza (cosa facile per chi è capace di giustificare persino la negazione dell’ identità sessuale), lasciando trapelare l’insinuazione che chi è contro queste aberrazioni sia gente ignorante e non informata…mentre invece a me sembra che gli ignoranti siano proprio quelli che sono tanto a favore di questo GENDER/GENERE
Ma guarda un po’!!!!!
Come al solito quando si parla di questi argomenti c’è chi sfata la preoccupazione di ciò che concretamente sta avvenendo, spostando la discussione sull’esistenza o no della “teoria gender”. Ma chi se ne frega se esiste o no, ma li volete commentare i fatti o ne volete fare un inutile esercizio grammaticale? …non vi preoccupate che non è vasellina, è petrolato…e intanto piano piano c’è lo mettono nel…
Da genitore me ne sbatto altamente di tutti questi bla bla su un argomento che ha sfinito anche i più pazienti…all’educazione sessuale di mio figlio ci pensiamo io e mia moglie…la scuola si impegni ad insegnare a leggere ed a scrivere agli alunni, dato che è il suo unico ruolo istituzionale. .
PS Cmq l’esercizio del libro pubblicato nell’articolo nn mi sembra possa essere considerato un esercizio sul gender….
Sig.Pantò, invece di citare continuamente lo schema finale (matrice) del documento OMS e fraintenderlo, provi a leggere anche le circa 40 pagine che lo precedono. Bisogna leggere tutto per provare a capire qualcosa. Poi bisogna saper comprendere il contesto e il linguaggio psicopedagogico del documento. Poi si dovrebbe provare a mettere da parte pregiudizi personali che possono comunque indurre tutti a libere interpretazioni dei testi. Solo alla fine di questo percorso, ci si potrebbe confrontare utilmente con un professionista come il presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, che, detto per inciso, non rappresenta una posizione personale ma la posizione ufficiale degli psicologi marchigiani, che, detto in un ulteriore inciso, sono in linea con quanto afferma l’AIP, l’Associazione Italiana di Psicologia.
Vogliamo seguire l’opinione del sig.Pantò o ascoltare una comunità scientifica come l’AIP?
Mi si dirà ancora che nelle Marche ci sono stati 18 psicologi che, a titolo personale, si sono dissociati dalle affermazioni del loro presidente. Ma questo non cambia il fatto che siano oltre 2000 gli psicologi marchigiani che invece concordano con lui. 18 su oltre 2000 fa lo 0,8%, tanto per capirci. Il presidente sembra rappresentare il 99,2% degli psicologi marchigiani su questo tema.
In ogni caso, faccio presente che in una conferenza cui ho partecipato, erano presenti due dei 18 psicologi che si sono dissociati dal loro presidente. Ebbene, essi si sono ben guardati dal definire il citato documento OMS come propaganda all’ideologia Gender. Gli hanno mosso altre critiche, ma non quella del Gender.
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Per chi fosse interessato a ciò che veramente dice il documento OMS sull’argomento citato dal sig.Pantò, ecco il testo relativo ai bambini, nello stadio 4-6 anni:
«Fanno amicizia con altri bambini: di entrambi i sessi oppure solo con i maschi o solo con le femmine (i membri del loro stesso sesso). I bambini associano spesso l’amicizia e il fatto che qualcuno piaccia loro con “l’essere innamorato/a”. Ad esempio, spesso dicono che sono innamorati della mamma, della maestra o del coniglietto. Solitamente questo non ha NULLA A CHE VEDERE CON I SENTIMENTI SESSUALI e il desiderio, è solo il loro modo per dire che sono affezionati a qualcuno».
Se invece il sig.Pantò fosse rimasto scandalizzato dall’espressione “gioia e piacere nel toccare il
proprio corpo; masturbazione infantile precoce”, vorrei precisare che il documento dell’OMS non sta ovviamente incitando le maestre ad insegnare la masturbazione ai loro alunni (c’è chi lo crede davvero!), ma prende atto semplicemente del fatto che i bambini, già in età prescolare, esplorano il loro corpo, compresi i propri organi sessuali. Quindi quella che in termini psicopedagogici viene a volte definita “masturbazione infantile” è in realtà una pratica normalissima di ogni bambino.
Ciò detto, il documento dell’OMS raccomanda agli educatori (compresi genitori) di porre attenzione alle reazioni che hanno di fronte ai bambini e alla comunicazione, anche quella non verbale, con il bambino in modo da non trasmettere un atteggiamento negativo nei confronti del proprio corpo.
Per Ferroni. 18 psicologi si sono dissociati. Bene. Gli altri hanno tutti concordato o c’è stato qualcuno che NON si è espresso, magari perché non gli importava un fico secco (giustamente) di questo tema?
Si tratta di un tema affrontato ufficialmente dalle associazioni professionali degli psicologi. E solo questo conta.
Non posso sapere se tra i singoli professionisti che non si sono espressi personalmente ci siano molti indifferenti, ma presumo di no, dato che è un argomento che, per quanto fantasmatico, li riguarda direttamente o indirettamente.
Sapete, nel Minnesota test ( quello delle 300 domande alla visita del militare) c’erano due domande :
la prima diceva : Odi i tuoi genitori ? La seconda a distanza di circa 100 domande diceva : uccideresti tuo padre e tua madre ?
Sono convinto che, qualcuno di voi, ha risposto “si” ad almeno una di esse ( se non ad entrambe).
Siete andati dallo psicologo. che vi ha ripetuto le stesse domande. Qualcuno ha risposto di essersi sbagliato, qualcuno ha dichiarato di essere in un momento di rabbia verso i propri genitori.
Infine qualcuno ha risposto che si, odia e vorrebbe uccidere i propri genitori ed è stato mandato dallo psichiatra.
In sostanza quindi non scandalizziamoci per due domandine innocenti.
Ogni uomo “invidia” qualcosa del sesso opposto, compresi i bambini.
Io mi preoccuperei di più per i soggetti che sono andati dallo psichiatra alla visita militare.
(Giusto per puntualizzare : su oltre 400 soggetti esaminati, sono stato uno degli 8 che non è andato ne dallo psicologo, ne dallo psichiatra. Questo per evitare inutili battutine.)
Penso con la teoria gender un po’ di persone raggiungeranno i requisiti per una pensione fulminea. Come i politici.
Come utilizzare un argomento, tra l’altro spesso dividendosi tra chi è “pro” e chi è “contro” (a cosa ben non importa, ma bisogna schierarsi!!!), come ARMA DI DISTRAZIONE DI MASSA