Da sinistra Paolo Scapellato, Francesca D’Alessandro, Samuele Cognigni e Loretta Lombardelli
L’intervento di Francesca D’Alessandro
di Claudio Ricci
(Foto di Lucrezia Benfatto)
“Gender a scuola conoscere per capire”. Il tema infuocato della teoria di genere è stato al centro del dibattito organizzato dal Movimento per la vita agli Antichi Forni di Macerata. Una serata molto meno partecipata di quella che a marzo al cinema Excelsior aveva visto centinaia di persone accorse per l’intervento dell’avvocato Gianfranco Amato (leggi l’articolo). Ma l’obiettivo è lo stesso: informare sugli studi fatti fino ad oggi in materia e sulla riforma della scuola che prevede l’educazione di genere nei programmi didattici. Al tavolo dei relatori, moderato dalla presidente del “Movimento per la vita” ed ex consigliere comunale, Francesca D’Alessandro, gli psicologi, Paolo Scapellato e Samuele Cognigni e l’avvocato Loretta Lombardelli.
Paolo Scapellato, psicologo
«L’introduzione della teoria Gender nelle scuole sta generando molta confusione con opinioni controverse – ha detto D’Alessandro – Tutto questo è dovuto al fatto che la normativa in materia è oltremodo complessa. Purtroppo oggi l’opinione è spaccata tra chi nega totalmente l’esistenza di questa teoria all’interno dei programmi scolastici e chi avverte pericolo per i propri figli. Questo pericolo è reale o no?». Una domanda a cui gli esperti presenti all’incontro hanno cercato di dare risposta, annunciando da subito la propria contrarietà ai metodi e in parte ai contenuti delle teorie di genere.
«La teoria Gender è uno dei molteplici modi di leggere la sessualità che non condivido – così Scapellato – che sostiene che ognuno può scegliere e costruire la propria identità sessuale, quanto i metodi con cui certe nozioni vengono introdotte a scuola. Ad esempio non vedo perché l’insegnamento di questa materia sia assegnato solo ad associazioni Lgbt escludendo psicologi ed esperti. O ancora perché promuovere modelli familiari asettici in cui un padre e una madre diventano genitore 1 e genitore 2. Il tutto con la ragione che i governi devono promuovere l’emancipazione dei ragazzi dalle religioni. Tutto questo è il tentativo di modellare il concetto antropologico dell’uomo in modo da orientare i consumatori di domani verso pratiche come la fecondazione assistita e favorire le lobby della vita artificiale».
Lo psicologo Samuele Cognigni
Sulla stessa linea Cognigni che attacca fortemente gli standard culturali imposti dalla normativa europea e nazionale: «Questi standard si rifanno ad una prospettiva puramente naturalista, secondo cui si può educare un bambino alla sessualità pensando al corpo umano come ad una macchina. C’è un altro modo di insegnare ai bambini l’educazione sessuale ed è quello di fare incontrare sesso e amore».
Più tecnica la relazione dell’avvocato Lombardelli: «Siamo arrivati al gender nelle scuole attraverso due filoni normativi uno europeo dettato dall’Onu, organizzazione ormai in mano alle grandi Ong, e uno nazionale. Le direttive educative per la normativa europea sono divisi in base alle età e promuovono sperimentazioni sessuali fino già dalla fascia 0-4 anni di età, con pericolose derive verso la pedofilia nel rapporto educatore -bambino». Una casistica lunga e complessa quella presentata da Lobardelli da cui emergono concetti come «la promozione di una visione necessariamente flessibile della sessualità e l’apprezzamento obbligato dell’omosessualità». Per l’esecutivo nazionale Unar (ufficio nazionale anti-dicriminazioni razziali) ha continuato l’avvocato «occorre favorire l’empowerment delle categorie Lgbt con un disegno di legge finanziato dal Governo con 200 milioni di euro».
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Jurassici…
ma quale Giurassico! Normalità…
mondezza spacciata per progresso….
Problema complesso, non da battuta su facebook e TUTTE posizoini estemistiche fanno ridere perchè sono tutte così mnicheee da risultare ridicole
l’unico mammifero in natura che stravolge se stesso e la natura stessa per meri interessi e capricci personali…le minchiate di una minoranza che pretende di estendere alla maggioranza le proprie perversioni o bisogni sessuali! Il tutto a scapito di menti fragili inermi e innocenti! Mondezza!
“una minoranza che pretende di estendere alla maggioranza” scelte personali che sono sì naturali, ma appunto, minoritarie.
I figli adesso si fanno in laboratorio, ma vorrei ricordare che la riproduzione è prerogativa uomo-donna.
Ho sentito dire che ai piccoli dell’asilo verrà lasciata “totale libertà di scelta”: l’insegnante (che non è uno psicologo né uno psichiatra né un medico) domanderà “oggi ti senti maschio o femmina?”
Insinuiamo il dubbio lì dove magari non c’era?
Chi afferma il contrario è ovviamente di una determinata area politica, di un determinato gruppo di persone che si riempe la bocca di parole come IMMIGRAZIONE, GENDER, INTEGRAZIONE, poi va a tirare bottiglie a chi la pensa diversamente!
Piuttosto, facciamo dei corsi per ADULTI. Perché un bambino non vede differenze finché non c’è un adulto che esalta quest’ultime, parlandone (con sarcasmo e/o cattiveria) al bar, in famiglia, in tv, sui giornali o sui social network. Il bullismo parte dagli adulti, bambini e ragazzi copiano. Lasciamo in pace il naturale percorso di crescita!!!
Il diverso non esiste, ma da che mondo e mondo ci sono uomini e donne. Se vogliamo fare il sesso X io non ci sto. Sono donna, mi sento donna, ho giocato a bambole e ho avuto un’infanzia felice ugualmente. Se un giorno avrò un figlio e mi accorgerò che preferisce le Barbie alle automobiline, non sarà di certo un problema!
Tutto questo parlare di GENDER, se la mettiamo in questi termini, sembra più una conferma del fatto che non sia un percorso naturale (ma come!? Proprio da voi che fate propaganda?), se poi siamo NOI che dobbiamo instradare i bambini che di certo non si pongono questo problema.
Interroghiamoci piuttosto su cosa c’è dietro! Perché si vuole eliminare la famiglia classica? Perché si vuole appiattire il tutto? Perché la donna non dovrebbe più voler giocare a Barbie e il bambino con le macchinine? Cosa vogliamo creare?
Come chi criticava la pubblicità dei pannolini!!! Assurdo!
Una ragazza può aver giocato a Barbie e diventare astronauta e un bambino diventare “casalinga”. Ancora una volta, siamo noi adulti che dettiamo leggi e mettiamo bocca dove NON POSSIAMO. Vergognoso e inaccettabile.
Premessa: io non ho pregiudizi né basati sulla razza né sul sesso o orientamento sessuale (casomai a qualcuno venga in mente di attaccarsi a questo). Mi permetto solo di dire che l’europa sta un po’ esagerando con questa “gendermania”. Pensate solo a cosa è stato fatto nel mio campo…quello assicurativo…ve ne parlo come esempio delle possibili ripercussioni in altri ambiti. Prima del recepimento della direttiva gender il premio da pagare per una polizza temporanea caso morte (per intendersi la famosa polizza sulla vita….ossia quella dove, a fronte del versamento di un premio,in caso di morte dell’assicurato il beneficiario percepisce dalla compagnia una determinata somma) veniva calcolato in base all’età e GIUSTAMENTE distingueva uomini e donne. questo perchè le statistiche dicono che le donne sono + longeve….quindi una donna in sostanza PAGAVA MENO. ora, dopo l’intervento dell’ue in materia, deve pagare la stessa cifra dell’uomo. QUESTO SI CHIAMA FRANTUMARE IL PRINCIPIO DI UGUAGLIANZA SOSTANZIALE….SANCITO DAL COMMA 3 DELLA NOSTRA COSTITUZIONE. Così…allo stesso modo chiamare genitore1 e genitore2 il padre e la madre signific FRANTUMARE LA FAMIGLIA… POI CHI DECIDE DI CREARNE UNA DOVE CI SONO 2 MADRI O DUE PADRI per me può farsi chiamare come meglio crede…ciò non vuol dire che la famiglia (non dico nemmeno normale badate) canonica debba esser sconvolta! Basterebbe solo educare al RISPETTO….verso anche due donne o due uomini che si amano…..verso un uomo che decide di cambiare sesso o viceversa una donna che fa tale scelta…..il rispetto solo quello….non spacciare per normalità cose che obiettivamente sono delle particolarità rispetto alla natura umana. PERCHE INVECE DI PREOCCUPARSI TANTO DI QUESTE STR….. NON SI PREOCCUPANO DELL’EDUCAZIONE CIVICA?! DELL’INSEGNARE A TUTTI I FIGLI CHE LE TASSE VANNO PAGATE ALTRIMENTI GIA’ SIAMO NELLA M….. UN DOMANI CI AFFOGHEREMO?! DI QUELLO DOVREBBERO PREOCCUPARSI.
Ancora, e ci sono pure persone che conosco edalle quali fuggirò come dalla peste.
Tra l’altro, aggiungo, con il potere dato ai presidi (ennesima stronzata di questo governo/dittatura)…gli insegnanti sono OBBLIGATI, favorevoli o meno.
Domanda. …è già attiva alla ITC di macerata ?
Sostengo da sempre la famiglia naturale: fosse per me vi terrei nudi, allo stato brado, a brucare l’erba, alla mercè dei predatori.
Chiedo ai relatori e a Francesca se quanto dichiarato dall’editore Lo Stampatello nella propria mission abbia attinenza con i temi trattati
“Lo stampatello nasce per colmare un vuoto nell’editoria infantile, quello rappresentato dalle famiglie in cui i genitori sono due donne o due uomini che si amano.
Sono sempre di più i figli di coppie omosessuali in Italia ed è fondamentale per ogni bambino specchiarsi nei racconti e nei libri illustrati.
Parlami in stampatello è il motto della casa editrice.
L’idea è quella di proporre temi anche complessi con un linguaggio semplice, chiaro e diretto, per l’appunto in stampatello.
L’attività della casa editrice non si limita all’omogenitorialità. Un tema che merita un discorso specifico è quello dell’omoaffettività.
In Italia si calcolano 100.000 minori che vivono con almeno un genitore omosessuale la maggior parte (nati all’interno di un’unione eterosessuale) a loro insaputa. In un paese in cui l’omosessualità è ancora “l’offesa peggiore” il senso comune sembra ritenere inopportuno mettere a conoscenza i figli della realtà affettiva e materiale vissuta dai loro genitori. Un tema eluso con i bambini e del quale in Italia non esiste rappresentazione per l’infanzia.
Nata con l’ambizione di riempire questa lacuna la casa editrice si propone di allargare il proprio sguardo sui temi della famiglia, prendendo in considerazione quelle esperienze che meno trovano posto nella letteratura per bambini, ma che vissute in prima persona possono far sorgere nei bambini mille domande o un forte senso di alterità.
Tanti sono gli aggettivi che accompagnano la parola famiglia, ognuno di noi vi troverà quello che più gli somiglia: tradizionale, allargata, monogenitoriale, adottiva, ricomposta, omogenitoriale. Ciascuno di questi aggettivi non fa che restringere il campo di osservazione su una sola delle innumerevoli varianti, tutte contenute nella parola famiglia, a tutti noi cara perché parola d’amore, parola da cui veniamo e a cui tendiamo, parola che racconta cosa abbiamo preso e cosa lasceremo al mondo, di inestimabile e caro.
In quest’ottica Lo stampatello intende focalizzare una parte della sua attenzione anche sulla memoria e sulle testimonianze dirette di chi bambino è o è stato in un altro modo.
Lo stampatello pur trattando di volta in volta temi minoritari si rivolge a tutti, con la convinzione che sapere che gay non è una parolaccia, che ci sono bambini che vivono con i nonni e che avere due mamme non significa essere stati generati da due donne rappresenti un’opportunità di crescita per ogni bambino, qualsiasi sia la sua storia.”
Al di là di alcune affermazioni deliranti dell’avvocato Lombardelli, la serata è stata comunque interessante perché gli altri due relatori, Paolo Scapellato e Samuele Cognigni, sono professionisti che conoscono l’ambito epistemologico all’interno del quale si colloca il famigerato gender. Poi, ok: non sono d’accordo sulla loro ricostruzione storica e, in parte, filosofica, su alcune questioni anche molto importanti, ma con loro si può discutere e ci si può confrontare seriamente.
Che bello suonarsele e cantarsele da soli,si ha sempre ragione.Un dibattito vero con una controparte NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
I problemi italiani veri sono altri, la disoccupazione, la povertà, gli stupefacenti, l’immigrazione incontrollata…
Se dopo il Gender si passasse allo sdoganamento della Pedofilia, con lo propongono i Radicali, e poi all’estinzione della sessualità e all’Uomo Artificiale?
Questo è il piano iniziato con gli OGM dalle stesse centrali mondiali che oggi vogliono il Gender, sponsorizzato qui da noi dal Partito Democratico, vero Polo Demoniaco, e sostenuto dal M5S, con la legge liberticida e nazista Scalfarotto, insieme a Scelta Civica di Mario Monti, del gruppo Bilderberg e della Trilaterale, che è un polo intermedio del piano Gender.. E’ qualcosa di orrendo quello che ci stanno preparando, con l’appoggio in basso di una banda di criminali infiltrati in certi partiti.
Se volete farvi venire un coccolone leggete il libro di Enrica Perucchietti e Gianluca Marletta dal titolo “UNI SEX la creazione dell’uomo senza identità”, Arianna Editrice, euro 9,80.
Il dibattito politico e psicologico è inutile quando hai di fronte calibri di un Rockefeller e di un Soros, fino a un Casaleggio, citato nel libro, che lavorano con pressioni e ricatti per fare accettare il Gender tramite l’azione politica del PD e consoci, il cattolico Renzi in testa.
In tutta questa faccenda si può esercitare l’obiezione di coscienza e optare, a parità di tempo, per la lotta alla droga e al fumo?
x bruni.
se lei avesse gfigli, o si documentasse, metterebbe pure questo tra quelli da lei citati.
sono facce della stessa medaglia.
Quando si dice “.. pericolose derive verso la pedofilia nel rapporto educatore/bambino” stiamo ancora parlando del Gender nella scuola o dei preti in canonica?
Lobby gay,lobby della vita artificiale,lobby a più non posso.A tal proposito come dovrei considerare il Vaticano,una Onlus?!?!?!?!?!
E’ possibile che il gender sia la via per l’harem, cioè per l’arabian way of life?