E’ stato trovato morto in casa questa mattina in casa sua Silvano Pietroni, 87 anni, insegnante di musica poi titolare del negozio Pietroni Dischi in via Gramsci, figura storica e molto conosciuta a Macerata.
Con la scomparsa di Silvano Pietroni Macerata perde l’insegnante di musica e soprattutto il musicista che negli anni cinquanta ma anche oltre quell’epoca la rese nota ben oltre i confini locali. Intorno al 1951 e con altri esecutori provenienti dalla tradizionale orchestra Aloisi, l’allora fisarmonicista Pietroni fondò l’Hot Club, un quintetto che ispirandosi all’americano George Shearing portò nelle sale da ballo maceratesi la novità, si potrebbe dire la rivoluzione, dei ritmi e delle sonorità del jazz. Dell’Hot Club fecero parte, oltre a lui, che ne era il leader, Giovanni Spalletti al vibrafono, Carlo Mancini al pianoforte, Alfredo Grasselli al contrabbasso e Wilder “Vivì” Petroselli alla batteria. Il successo di questi ragazzi fu immediato e nel giro di poco tempo si diffuse in provincia, in regione e fuori regione, tanto che in alcune estati l’Hot Club venne chiamato ad esibirsi in un locale di Ortisei nel Bolzanese e fu invitato alla Rai per l’allora popolarissimo programma “Rosso e Nero”. L’Hot Club si sciolse nel 1958, e i suoi componenti (in particolar modo Giovanni Spalletti, un “mago” autodidatta dal pianoforte che successivamente e per vari anni fece da spalla col batterista Fabrizio Liuti alle esibizioni italiane ed estere di Jimmy Fontana) militarono in altre formazioni. Ma Pietroni non cessò di essere la stella della musica leggera maceratese – in precedenza, come solista, aveva vinto un concorso nazionale sempre alla Rai, ma lui non volle mai abbandonare la sua città – e, messa da parte la fisarmonica, stupì tutti rivelando ottime doti come chitarrista, clarinettista, pianista e organista. Lui, insomma, era la musica fatta persona. E da lui furono spronati e consigliati i numerosi complessi che negli anni sessanta, settanta e ottanta (L’Original Quintet di Alvaro De Angelis, The Blood Suckers, The Lazy Boys, I Lords, The Mooners, I Lions, The Friends e altri) che si formarono fra i giovani sull’onda dell’enorme successo mondiale dei Beatles e dell’irrompere a livello planetario del rock. Sempre, comunque, Silvano Pietroni, come maestro e dispensatore di suggerimenti dai suoi due negozi di dischi e strumenti musicali in via Gramsci, presso i quali fino a poco tempo fa ci si fermava per parlare di musica, certo, ma anche per ascoltare le sue battute ironiche e sarcastiche – era un tagliente umorista – sul mondo attuale. Ora non ci sono più Giovanni Spalletti, Wilder Petroselli e altri di quei tempi lontani. E ad essi si è aggiunto, purtroppo, anche Silvano Pietroni, il numero uno.
Lascia la moglie Licia e le figlie Paola e Stefania. I funerali questo pomeriggio alle 16 nella parrocchia del Santissimo Sacramento di Macerata.
Silvano Pietroni in prima fila suona la fisarmonica. Da sinistra, Giovanni Spalletti, Wilder Petroselli, Alfredo Grasselli e di spalle Carlo Mancini
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Questa è una perdita importante, sono profondamente addolorato e vicino ai familiari. Con il Maestro Pietroni se ne va un pezzo di storia della musica maceratese.
Un pezzo di storia se ne va forse è stato il maestro di molti che amano la chitarra e lo ricordo sempre per la sua gentilezza e disponibilità ………… UN MAESTRO.
Arrivederci MAESTRO…..
Profondamente addolorato, da maceratese e da musicista.
RIP
Sono profondamente addolorato, ho conosciuto Silvano Pietroni come cliente del suo negozio, ho apprezzato la sua grande passione che lo aveva portato ad avere un negozio così fornito da fare invidia ai grandi stores delle grandi cittá, ma soprattutto la sua gentilezza, la sua signorilitá, la sua simpatia, il suo modo di fare da signore d’altri tempi, gli incontri casuali in via Gramsci, due chiacchiere, un saluto sempre gentile, insomma, se ne é andata una carissima persona.
E’ stata una perdita.
Non riesco a trattenere la commozione. Silvano era “il Musicista”. Una sensibilità musicale straordinaria e una naturale predisposizione ad interpretare qualsiasi brano con più strumenti. Per 5 anni venendo a casa mi ha insegnato musica e i segreti di uno strumento difficile come la fisarmonica. Lui se lo poteva permettere avendo vinto un concorso naz.le della Rai a cui partecipò anche un signore di nome Gorni kramer. E’ vero, preferì Macerata, i suoi amici, i suoi compagni del gruppo musicale. ” Maestro ho sentito un pezzo che fa così….” e lui in 2 minuti lo trasportava sul pentagramma. Un mostro di bravura. Una persona sempre disponibile a discutere di qualsiasi genere musicale e discreto nel riconoscere pregi e difetti dei musicisti non solo quelli locali. La sua divertente ironia e le battute del suo amico Spalletti ci hanno divertito per decenni.
Ora caro Silvano lasci un vuoto incolmabile. Non abbiamo più un punto di riferimento, non abbiamo più nessuno a cui chiedere ” che ne pensi di questo pezzo.? ” e non abbiamo più quella risposta competente ma maliziosa “… non è male… peccato che…”. Caro silvano riposa in pace.
Che peccato, era un piacere scambiare quattro chiacchiere con lui di musica e film… Arrivederci Maestro!
Mi unisco al cordoglio per la scomparsa dell’amico Maestro Silvano Pietroni .
IL SIG.SILVANO.ERI UNA GRANDE PERSONA.OLTRE AD ESSERE STATO MAESTRO E MUSICISTA,ERI ANCHE UN GRANDE CONOSCITORE DELLA BIBLIOGRAFIA DI TANTI ROCKER INTERNAZIOLI.
SPERO CHE LASSU’ SE ANDRAI FARAI TANTI AMICI E GLI FARAI CONOSCERE TANTE STORIE DI QUESTI.
CIAO
Che tristezza. Un profondo conoscitore di musica e dei gusti dei suoi clienti. Come non ricordare quando insieme scoprimmo per Macerata gli Earth Wind & Fire, nel lontano 1973, quando la passione del Dj mi aveva preso. Un colpo di tosse discreta, uno sguardo, mentre passeggiavo davanti il suo negozio, la voce che dice: ho un paio di novità per te! Entravo ed ogni volta colpiva nel gusto. Sarà triste per me cercare invano il suo sguardo per un saluto che avevamo mantenuto ogni volta che incrociavamo lo sguardo. Un altro pezzo della Macerata che abbiamo amato che se ne va.
Riposa in pace,Maestro, tengo sempre tra i miei ricordi gli spartiti delle lezioni di chitarra e i dischi che mi comsigliavi. Un sentito abbraccio a tutta la famiglia
RIP
È stato il mio maestro: con lui ho cominciato a leggere gli spartiti e a suonare la chitarra. Già da quando aveva chiuso, qualche tempo fa, il suo negozio sotto il palazzo degli studi è mancata a chi lo conosceva bene quella presenza costante con cui scambiare qualche battuta o ricordare qualche vecchio episodio che aveva interessato la Macerata di un tempo. Caro Silvano, penso che anche lassù dove ti trovi ora riuscirai a formare un gruppo musicale con cui esibirti, divertendo e divertendoti!
Carissimo Silvano, con te se ne va un pezzo forte della nostra città, un “musicista” indimenticabile, tanto quanto quei giovani che furono una vera avanguardia per Macerata. Ti ricordo con affetto, persino nei momenti terribili che hai attraversato per la prematura morte di tuo figlio. Una frattura e una ferita indelebile che ti aveva colpito alla radice, come quando, insieme a me che fui suo temporaneo professore al liceo, lo ricrdavi, non trattenendo la commozione (e viceversa).Se una cosa di te mi rimane è l’ironia, il sorriso, la battuta fulminante. Tra serietà e malcelato sentimento, come di nostalgia. Mi dicesti che ogni giorno, da sempre, dedicavi un quarto d’ora al pianoforte, è impossibile starne fuori, dicesti, è come il prezioso vizio del fumo. Prosegui da dove sei a suonare, amplifica e interrompi il nostro silenzio, la nostra ignavia. Caramente dal tuo guido.
Ciao, Silvano! Mi mancherai, e mancherai a tutti gli amici del “Quartiere che non c’è”, il non-quartiere di Via Gramsci, il punto di ritrovo quotidiano di cui eri l’istituzione imperdibile, con la tua ironia invincibile e raffinata, le splendide risate che ci siamo fatti, specialmente quando la nostra Juve li rintuzzava tutti un’altra volta. Ora, finalmente, puoi ritrovare il sorriso del tuo Stefano, il tuo dolce sfortunatissimo Stefano che, come a te (e come da oggi te), non smette di mancarci.
Ricordi? “Il cielo non c’è più”, mi apostrofavi puntualmente, citando a memoria alcuni miei versi per Giovannino Spalletti. E così, giorno dopo giorno, facevamo la piccola storia di questa nostra città, commentando a pelo d’acqua gli avvenimenti, che tu invariabilmente riconnettevi al passato, alla luminosità di quegli anni che ti videro protagonista indiscusso della musica (ma anche di una feconda passione condivisa, moderna nel senso migliore del termine, aperta; e tuttavia, contemporaneamente, antica, casalinga, pulita, franca, gioviale).
“Ma Silvano che fa, dove sta?”, era la domanda di questi ultimi tempi a Corrado, il genero che ti ha sostituito in negozio, il pordenonese diventato più maceratese di noi, a continuare una storia e una tradizione. Che non si interromperà, Silvano: perché ce la teniamo stretta con tutte le forze, e tu rimarrai il suo re, il suo perno indiscusso, il suo volto simpatico e buono.
Porgo le mie condoglianze a tua moglie, a tua figlia, a Corrado, ma anche a Giannino, il tuo amico del cuore, e a seguire a tutti noi. Che ti abbiamo voluto bene, che abbiamo avuto il privilegio di essere benvoluti da te e che non ti dimenticheremo mai.
Profondamente addolorato, da maceratese e da musicista.
RIP
Condoglianze.
Io, come credo parecchie altre persone a MC, abbiamo certamente un legame musicale con la sua attività: la prima musica che “scegli e compri” ha un significato davvero importante per la vita (musicale) di ogni ascoltatore, musicista, audiofilo.
Grazie.
Ricordo anch’io le sue lezioni di chitarra, che mi impartiva ben sapendo che l’allievo non gli avrebbe mai dato alcuna soddisfazione!
Un saluto al Maestro, un frammento della mia adolescenza che se ne va …
Che profonda tristezza nell’assistere alla scomparsa del mondo musicale maceratese e non solo. Vivi’, Giovanni, Fabrizio, Enrico… e adesso dobbiamo dire addio anche a te caro Silvano!!! Tanti ricordi indelebili, tanto affetto, tanta passione per le note, particolarmente di stile jazzistico, tante risate, tante confessioni e condivisioni di momenti allegri e difficili. L’ultima volta che ci siamo incontrati, lo scorso Natale, nell’abbracciarmi ti sei messo a piangere: troppo dolore per poter fare commenti ironici e passare insieme qualche momento in allegria, come sempre era successo in passato durante i nostri sporadici incontri. Sono uscito dal tuo negozio con la percezione che non ci saremmo piu’ rivisti e putroppo si trattava di un triste presagio.
GRAZIE silvano per tutto cio’ che tu e i guru della tua generazione avete fatto per noi pivellini di allora. Anziche’ snobbarci, come altri della vostra eta’ facevano, ci avete preso per mano e ci avete fatto entrare nella vostra cerchia, addirittura facendoci suonare insieme a voi. Il vostro talento musicale, la vostra ricchezza umana, la vostra intelligenza, la vostra simpatia ci hanno arricchito enormemente lasciando un segno indelebile.
Sono molto vicino a tutta la famiglia di Silvano e a tutta la cerchia di amici della musica maceratese. Un caloroso abbraccio a tutti, Ernesto
Maestro di musica e maestro di vita……..un vero signore……un personaggio che restera’ nel cuore dei maceratesi per tanti e tanti anni……un vero pezzo di storia.
CIAO MAESTRO…..
I funerali questo pomeriggio alle 16 nella parrocchia del Santissimo sacramento
Da lui comprai i miei primi dischi ed i primi spartiti del mio percorso canoro.
Lo intervistai persino durante le medie per una ricerca sul lavoro, fu gentilissimo.
Il suo è il negozio di Macerata preferito da mio figlio.
Un pezzo di storia se ne va, lasciando però un pezzetto di sé in ognuno di noi.
Addio Silvano,ci hai lasciato,ma restano i ricordi di un passato lontano,quello del dopoguerra, che ti vedeva sul “Motom” sulla “Lambretta”,sugli “Sci”, con i veleggiatori che costruivamo insieme a casa tua e con l’ inseparabile “Fisarmonica cromatica” che ti ha portato al successo. Grazie per averci accompagnato nella nostra gioventù,con tutto il tuo entusiasmo.
Conservo ancora gelosamente quel quaderno di musica verde con appuntati tutti gli accordi e le musiche che il Maestro mi ha preparave quando ho iniziato a imparare la chitarra. Ricordo ancora il suo sorriso quando mi accoglieva in quel locale, magazzino dietro la stazione (pieno di strumenti musicali con cui mi rifacevo gli occhi), per insegnarmi la musica.
Riposi in pace se lo merita.
Dimenticavo GRANDE PERDITA PER MACERATA!!!!! La sua figura, la sua cordialità e affabilità mancherà a tutti.
Da molti anni lontano da Macerata, ogni volta che sono tornato, la visita al centro storico e’ stata d’obbligo, forse per rivedere un ambiente a me familiare, piacevole, bello dove la mia vita e’ cominciata e dove per tanti anni ho lavorato. Ma quella visita non poteva iniziare senza il saluto ad un amico caro,gentile,cordiale,
scanzonato, allegro quale era Silvano Pietroni che conobbi alla fine degli anni 40 in occasione di una festa e nella quale si esibiva con la fisarmonica.
Per me, quella visita era come il riassunto di una vita trascorsa nel segno dell’amore per la musica che ha fondato le sue radici nel jazz ed in tutte le sue espressioni, ma sopratutto , nel cool jazz, che,con il quintetto HOT CLUB da lui creato, abbiamo avuto la fortuna di apprezzare negli anni 50 e 60.
Non posso non ricordare le moltissime volte in cui ci siamo ritrovati in compagnia di un altro amico meraviglioso, da tanti anni scomparso, come Giovanni Spalletti .
Sento la nostalgia di quegli incontri che non iniziavano con il solito ciao, ma con un sorriso che poi degenerava in risata vera e propria, tanta era la carica di allegria che ci accomunava, oltre, ovviamente, l’amore per la musica.
Ricordo le barzellette, ricordo la benevola maldicenza, ricordo la cronaca talvolta impietosa di fatti accaduti, ricordo i racconti a volte piccanti.
Ricordo il piacere di tanta musica ascoltata insieme, i commenti che ne derivavano e che concludevano ogni nostro incontro.
E non era solo jazz, ma anche lirica, sinfonica e classica.
La scomparsa di Silvano Pietroni, mi fa pensare che la vita e’ bella come lo è una margherita, i cui petali sono gli amici; la mia margherita oggi ha un petalo in meno.
Un vero gentiluomo, competente ed educatissimo, sincere condoglianze alla famiglia.
La gente vera di Macerata, quella che faceva le cose in silenzio perché di parole se ne dicevano già tante. Addio professore, ho smesso di studiare la musica ma non per colpa tua, tu sei stato un esempio e la tua pazienza miracolosa colmava e comprendeva i malesseri adolescenziali. Che ti sia lieve tutto, ora
Ora anche gli angeli balleranno al suono della tua fisarmonica. Ciao Silvano
Silvano è stato un gran maestro ed un gran signore ,che suggeriva con note musicali scelte di vita e devozione, ma che a volte la fragilità umana non percepiva.
GRAZIE SILVANO per la tua generosità, la tua cordialità , la tua maestria, la sinfonia del tuo pianoforte
e le belle giornate passate insieme con tutta la tua famiglia unita ed i tuoi indimenticabili amici di musica.
Caro Maestro Pietroni, nella Tua casa di Rione Marche mi insegnasti, con pazienza e molta professionalità, a suonare la chitarra elettrica che mio padre mi regalò a Natale un po’ di tempo prima. Erano gli anni in cui i dischi dei Beatles e le chitarre della Eko di Recanati cominciavano a farsi vedere dietro le vetrine del Tuo fornitissimo negozio di Galleria degli Studi. Poi, recentemente, dopo un lungo periodo di assenza da Macerata, mi sono casualmente ritrovato ad abitare (per quasi un anno) nel Tuo stesso quartiere, a ridosso della stazione ferroviaria. Ricordo i saluti per strada, le fugaci conversazioni e la commozione con cui mi abbracciasti quando ci incontrammo per la tragica scomparsa di Tuo figlio Stefano. Per molti giovani di allora sei stato indubbiamente un formidabile punto di riferimento, un grande personaggio oltre che un valente musicista. Addio Maestro Pietroni, mi rimane la consolazione che un frammento della Tua vita resterà incancellabile nei miei ricordi.