“Voglio sapere le indagini sugli oncologi a che punto stanno, voglio giustizia”. Emilio Moretti, il 56enne di Monte San Giusto che è stato curato per delle metastasi che poi risultarono angiomi, questa mattina ha protestato in tribunale insieme alla figlia Samanta. Moretti, che continuerà la sua protesta fino a sabato, ha esposto diversi maxi cartelli per chiedere soprattutto notizie sulla indagine che riguarda gli oncologi che lo hanno avuto in cura. “Dopo sei anni ancora le indagini non sono chiuse. A maggio dell’anno scorso il gip ha fatto una ordinanza disponendo nuove indagini e vorrei sapere che esiti hanno avuto. Dopo sei anni mi merito che le indagini si chiudano. Non c’è da cercare tanto, ho tutti i referti medici, le lastre. Di materiale ne ho tanto. Dopo tutte queste cure dovrei stare a casa tranquillo e invece mi tocca ancora combattere allo sfinimento per avere giustizia”. Per il caso di Moretti, curato tra il 2003 e 2008 per metastasi che non aveva e che venne sottoposto a cicli di chemioterapia che lo portarono a dover lasciare il suo impiego di giardiniere al comune di Monte San Giusto e ne provarono duramente il fisico, è in corso un processo al tribunale di Macerata in cui sono imputati sei radiologi. Resta da chiarire il ruolo degli oncologi in questa vicenda e se abbiano o meno responsabilità. “I casi come il mio distruggono la vita, non solo l’hanno distrutta a me ma anche alla mia famiglia” dice Moretti che due settimane fa aveva raccontato la storia su Rai Uno (leggi l’articolo).
(Gian. Gin.)
(foto di Guido Picchio)
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Questa è la fotografia dell’italietta di ogg !!! Spendiamo miliardi di € e migliaia di persone per aiutare gli immigrati ad arrivare nel nostro paese è trasferirsi a spese nostre negli alberghi, poi dopo anni non si riescono a chiudere delle indagini a quanto pare scontate dove basterebbero un paio di carabinieri e qualche perito. Non sarà che lo stato fa qualche resistenza ad auto processare i suoi errori e quelli dei suoi dipendenti …..???? Piena solidarietà a Moretti, perché quanto accaduto potrebbe succedere ad ognuno di noi.
Tutti sono solidali, ma non mi pare di vedere persone sulle foto e sono sicuro che in tanti hanno e avuto il suo problema.