“L’Istituto Scolastico Regina Elena cade a pezzi”. Non usa tanti giri di parola Daniela Boccanera, dirigente scolastica del plesso, che lamenta in una lettera aperta una serie di problemi legati ai locali e la difficoltà di reperire un incontro con sindaco, assessori e dirigenti. E l’allarme per lo stato di manutenzione di aule ed uffici è particolarmente sentito soprattutto dopo questi giorni di pioggia: “Quando piove gli uffici puntualmente si allagano – scrive la Boccanera – i locali e i pavimenti bagnati vengono tamponati a terra con stracci luridi che miseramente coprono acqua. Anche i soffitti patiscono l’acqua. Tutto ciò è stato visto dal sindaco Corvatta, dall’assessore Balboni, l’hanno visto gli operai del Comune, ma niente è stato fatto. Ho chiamato e scritto più volte per ripulire i giardini interni della scuola dai mucchi di aghi di pino che dimostrano uno stato di noncuranza e di degrado all’ingresso dei vari plessi, e rappresentano il totale menefreghismo, tanto per intenderci”. Nella lettera la Boccanera è una furia e a stento trattiene la diplomazia e parla di “totale disinteresse e trascuratezza da parte dell’amministrazione comunale e dei responsabili delle strutture per la scuola”.
In particolar modo si fa riferimento anche allo stato delle aule: “Hanno un aspetto e una struttura africana – e si rivolge anche a Mobili – vada pure in Africa presso gli ospedali e i bambini ammalati, è un suo diritto, ma venga pure a visitare la nostra scuola, la ospito volentieri così le posso mostrare aule e locali che per struttura e aspetto non si distinguono molto da quelle africane. E’ sufficiente guadare le pareti delle aule e quelli della palestra oppure i bagni della stessa, che si intasano e rimandano al mittente un rigurgito di escrementi”. Ma la dirigente rivela anche il contenuto di conversazioni private fra lei e l’assessore Balboni: “mi dice “facciamo contento il sindaco, dammi il piano terra dell’edificio dove sono gli uffici, così riusciamo a vendere uno stabile dove ora si sta facendo teatro. Il piano primo lo diamo all’Istituto Stella Maris, che se lo mette a posto con i soldi propri”. Rispondo che non sono sufficienti le aule della scuola elementare già esistente e non posso concedere il piano terra. E come mi si risponde: “e dai, questo risolvilo tu, almeno possiamo vendere quella palazzina e farci un po’ di soldi”. L’ultima stoccata è rivolta a Silenzi: “A Futura oltre ad invitare il filosofo del pensiero liquido, potrebbe invitare qualcuno del genio civile per verificare la struttura della scuola in Via Regina Elena”. La dirigente, per par condicio, spara a zero anche sull’ex amministrazione Mobili: “cari concittadini dovete sapere che i componenti dell’Amministrazione comunale precedente che ora si preoccupano della trasparenza degli atti della giunta, in prossimità delle elezioni politiche hanno dato in concessione completamente gratuita i locali della segreteria della scuola media Pirandello all’Istituto privato “Liceo psicopedagogico” Stella Maris, il quale non solo non paga l’affitto, ma non paga neanche le utenze proprio come se fosse una scuola pubblica. Ovvero i cittadini di Civitanova pagano le tasse anche per le scuole private. L’attuale amministrazione non solo sapeva, ma le ha anche rinnovato la convenzione. Ma si aumentano i buoni pasto per la mensa pubblica e le corse degli autobus per le attività delle scuole”.
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Alla preside dico che proprio perchè esisteva la situazione descritta avevo chiesto ed ottenuto un contributo dal ministero .Il contributo è arrivato e giace in qualche cassetto .
La dirigente scolastica ha perfettamente ragione.Da quando i Comuni sono diventati,per legge,a competenza generale,Sindaci e assessori hanno abbandonato senza timore ogni prudenza e utilizzano consistenti risorse finanziarie che in precedenza sarebbero state spese per le necessità c.d.primarie.Ora possono con tranquillità perseguire vanità personali,facendo nel contempo clientele e di fatto campagna elettorale con denaro del Comune.
Mobili scrive e non si vergogna di niente su quanto detto dalla preside. Beato lui.
Pd, Pdl, Mobili, Marinelli, Corvatta…. Hanno la stessa cultura, la stessa visione del mondo e della politica. Affrontano i problemi da vecchi con metodi vecchi e inefficaci.
Ormai è palese. Decotti.
Il sindaco è bravo, buono, attento, efficente e sempre disponibile a risolvere i problemi, anche quelli più……elementari.
Ma scusate, il sindaco è stato molto chiaro: ” Prima il Civita Park “. Corvatta sei una continua fonte di lamentele. Se piovesse a casa tua, se tu rimanessi senza lavoro, se tu non riuscissi ad arrivare alla quarta settimana, se tu facessi inutilmente la fila all’ufficio di collocamento, se tu non avessi i soldi per pagare il gas ecc. ecc. forse capiresti che non esiste solo Civita ParK. Ci devi dire perché parli di diritti umani senza rispetto per i più elementari?
ho frequentato quella scuola dal 1989 al 1995, e a quell’epoca gli stabili erano messi male, figuriamoci ora, dove ora si trova l’aasociazione il nodo se ce ancora non lo so, li noi ci facevamo pittura, ovvero la maestra ci faceva dipingere quadri nel pomeriggio , e in quelle stanze mi ricordero’ sempre la puzza di muffa e di umido, per non parlare della mensa.
questa scuola è conosciuta come la scuola del castellaro, è una delle piu’ antiche scuole di civitanova, è un vero peccato abbandonarla nel degrado piu’ assoluto
amministrazione e sindaco di civitanova (sempre se civitanova abbia un’amministrazione e un sindaco), come studente appoggio in pieno la preside del plesso, è ORA DE SVEGLIASSE ……. CITANO’ FA SCHIFO……. prima di puntare su strutture nuove e mai funzionanti, PUNTATE SU LE VERE STRUTTURE CHE CI SONO…..chi scrive è un civitanovese nato a civitanova e non trapiantato o pendolare a civitanova……
19 marzo 2014 – “Scuola media senza tende oscuranti e gli studenti muoiono di caldo. Per questo le famiglie degli alunni dell’Istituto Scolastico Via Tacito hanno raccolto quasi 900 firme e le hanno consegnate al Sindaco Tommaso Corvatta in occasione di un incontro richiesto da una delegazione di genitori”;
28 marzo 2014 – “‘ L’Istituto Scolastico Regina Elena cade a pezzi. Quando piove gli uffici puntualmente si allagano, i locali e i pavimenti bagnati vengono tamponati a terra con stracci luridi che miseramente coprono acqua. Anche i soffitti patiscono acqua. Tutto ciò è stato visto dal Sindaco Corvatta, dall’assessore Balboni, l’hanno visto gli operai del Comune, ma niente è stato fatto'”.
Certo che è difficile trovare nella storia del Comune di Civitanova una amministrazione peggiore dell’attuale. Composta da vecchi tromboni della politica che tentano di rimanere a galla e da pivelli insulsi, senza un benchè minimo progetto in testa. Guidati da un sindaco, Corvatta, che non ha nel bagaglio nemmeno l’esperienza in un consiglio di quartiere. Roba che al confronto la famosa armata Brancaleone gli fa un baffo. Ora in Giunta sono tutti impegnati, per riabilitarsi nei confronti della città dalle perdite della sede universitaria e del festival Popsophia, a far costruire un Palas esclusivamente per una società sportiva di Macerata. Progetto che tra spese dirette, fidejussioni a garanzia del mutuo acceso da Civita Park e contributi per la gestione dell’impianto, impegna risorse comunali enormi, che graveranno per decenni sulle spalle dei cittadini civitanovesi. Tutto questo mentre si dimenticano i servizi comunali essenziali, come l’istruzione obbligatoria, quanto sopra riportato – tratto da servizi apparsi su CM – è tristemente chiaro. In tale settore “eccelle” l’assessore delegato Balboni, colui che mostrò un comportamento da vero e proprio “Sellero” facendo perdere al nostro Comune, per la propria insipienza, un finanziamento di 600.000 euro per il fotovoltaico. Se si aggiunge che in questa miseria amministrativa si sono anche aumentate per gli alunni le tariffe delle mense e dei trasporti la misura è davvero colma! Per fortuna arriva una buona notizia che potrà risollevare i civitanovesi, a proposito del “pensiero liquido” dell’assessore Silenzi – che ormai politicamente nel Pd di Renzi conta quanto il due di coppe – è stato accertato che il suo colore è “giallo paglierino”.
Suggeriamo alla Preside di invitare il presidente del consiglio, vediamo se verrà e se l’amministrazione comunale correrà per sistemare tutto come ha fatto con civita park…
Una fotografia impietosa del degrado della politica civitanovese… I nostri amministratori (presenti e passati), senza alcuna vergogna né dignità politica, rubano ai poveri per dare ai ricchi… Come dei perfetti Roobin Hood al contrario sono proni di fronte ai grandi interessi privati della Civita Park (e da quanto si apprende dalla lettere della Preside non solo, visto che mercanteggiano la vendita di porzioni di edificio a favore dell’istruzione privata…) e poi gonfiano il petto arroganti con i più deboli, andando a risparmiare sulla manutenzione minima dei BAGNI degli edifici scolastici o a racimolare qualche spicciolo con l’aumento dei costi della mensa scolastica (con l’aggravante di stampo odiosamente leghista della discriminazione territoriale!!!). Sono veramente senza dignità.
Questo succede quanto sedicenti cittadini con poca voglia di impegnarsi in prima persona delegano dei cialtroni, di ogni appartenenza politica, ignoranti, piagnoni ed arroganti.
A Civitanova accade dalla prima elezione amministrativa del 1946.