
di Matteo Zallocco
I risultati delle elezioni politiche nei Comuni della provincia di Macerata portano alla luce diversi dati su cui riflettere. A partire dall’exploit del Movimento 5 Stelle, dalla brusca frenata del Pd e dal crollo del Pdl che ha retto a livello nazionale ma è affondato nelle Marche.
I grillini si impongono nei Comuni più popolosi: sorprendono a Macerata (leggi l’articolo), stravincono a Civitanova (leggi l’articolo) e ancor di più a Recanati dove ottengono 4264 voti (32,85%) alla Camera e 3747 voti (31,56%) al Senato con un netto vantaggio sul centrosinistra (27,7 e 29,21) mentre il centrodestra (20,96, 22,18) esce quasi dimezzato rispetto al 2008.
L’impressione è che a Recanati siano andati a Grillo molti voti dei renziani che nella città di Leopardi avevano stravinto le primarie Pd grazie anche al pieno sostegno del sindaco Fiordomo. D’altronde anche quello per Renzi era un voto per il cambiamento e con lui candidato premier molto probabilmente oggi il Partito Democratico avrebbe dormito sonni più tranquilli.
Il trend viene confermato in molti altri Comuni tra cui Potenza Picena dove l’ex sindaco Mario Morgoni (che entra in Senato) era il candidato di punta dei renziani in provincia di Macerata, ma oggi il Pd prende solo 2501 voti (27,24%) alla Camera e 2607 voti (30,72%) al Senato mentre il Movimento 5 Stelle arriva al 33,84 (3107 voti) e al 31,72 (2653).
L’onda di cambiamento ha travolto San Severino Marche: qui il 5 Stelle ottiene il 32,99% alla Camera e il 29,59% al Senato, seguito dal centrodestra (26,36%, 28,46%) mentre il centrosinistra che amministra la città (ed era orientato per Renzi alle primarie) crolla al terzo posto sia alla Camera che al Senato.

Mario Morgoni e Irene Manzi (Pd) andranno in Parlamento. Gli iscritti del Movimento 5 Stelle di Macerata festeggiano con un “Give me five”
Anche a Treia il Movimento 5 Stelle è stato l’unico vincitore con il 34,66% (1943 voti) alla Camera e il 32,45% (1644 voti al Senato) mentre le coalizioni di Berlusconi e di Bersani si alternano al secondo posto. Monti e i suoi ottengono il 15,37% e il 13,99% nella città dove era sostenuto dall’ex presidente della Provincia ed ex sindaco, Franco Capponi. E’ di Treia anche l’attuale presidente della Provincia e segretario regionale Udc Antonio Pettinari: nella sua città si registra un tracollo dei centristi (appena 192 voti contro i 664 della precedente tornata) ma quello che dovrebbe far maggiormente preoccupare il presidente è il dato provinciale con l’Udc ferma al 2,15%.
I grillini si impongono nettamente anche a Corridonia, altro Comune che aveva scelto Renzi alle primarie, con 3000 voti (33,75%) alla Camera e 2591 voti (31,85%) al Senato.
Un altro grande risultato per il 5 Stelle viene da Porto Recanati: 2040 voti (32,80%) alla Camera contro i 1805 (29,02) del centrosinistra mentre al Senato sono dietro di un solo voto con il 31,47& (1798 preferenze) contro il 31,49% (1799 preferenze) del centrosinistra.
Ma il successo più netto arriva a Montecosaro (altro Comune orientato per Renzi alle primarie) dove il 5 Stelle porta a casa il 39,13% (1591 voti) alla Camera e il 38,08% (1431) al Senato.

Lo scorso settembre la visita di Matteo Renzi a Macerata (clicca sull’immagine per guardare il video)
A Montelupone invece alla primarie era arrivato un plebiscito pro-Vendola mentre oggi Grillo fa il pieno con il 37,09% alla Camera e il 35,56% al Senato. Nette affermazioni del 5 Stelle anche a Morrovalle (34,41 % alla Camera, 32,70% al Senato), Pollenza (36,46%, 34,54%), Montefano, Montecassiano, Appignano, Petriolo, Caldarola e Colmurano.
A Camerino invece si è imposto il centrosinistra con il Movimento 5 Stelle secondo alla Camera e terzo al Senato con soli 4 voti dietro al centrodestra. La bersaniana Matelica fa invece registrare le percentuali più basse per il 5 Stelle (22,43 e 21,03) con il centrosinistra primo davanti al centrodestra.
La coalizione di Berlusconi vince nettamente a Visso (43,61%, 46,62%), a Sarnano (38,5%, 39,79%) e a Cingoli (33,28%, 34,57%), il cui sindaco è il senatore uscente del Pdl Filippo Saltamartini. Sia a Sarnano che a Cingoli, il 5 Stelle fa scivolare il Pd al terzo posto.
Deve far riflettere anche il voto di Tolentino che pochi mesi fa aveva visto la netta vittoria alle Comunali del centrodestra e l’elezione a sindaco del pidiellino Giuseppe Pezzanesi. Come è stato già detto e scritto quella è stata più la vittoria di una persona, della scelta del candidato giusto, più che della coalizione. Oggi infatti il centrodestra di Tolentino si risveglia al terzo posto (24,14%, 24,63%) dietro al Movimento 5 Stelle (29,61%, 27,87%) che ha più che raddoppiato i voti delle elezioni comunali e al centrosinistra che vince con il 30, 84% alla Camera e il 32,96% al Senato.
Dunque la provincia di Macerata ha votato per il cambiamento come lo aveva fatto nel primo turno delle primarie Pd. Il Movimento 5 Stelle è il primo partito e tutti gli amministratori locali ne dovranno tenere conto. Anche in provincia di Macerata i partiti tradizionali hanno dato vita ad una campagna elettorale molto deludente, tutta puntata sull’immediato e senza idee che parlassero di futuro. Gli stessi partiti che hanno partorito una legge elettorale oscena hanno impostato la campagna elettorale sul “voto utile”. Gli esponenti politici locali si sono accorti solo nelle ultime due settimane del dramma disoccupazione con cui convivono tante famiglie e tanti giovani. Ne hanno parlato in campagna elettorale, ma senza proporre soluzioni. Alla classe politica non si chiedono miracoli, ma coraggio. Coraggio di agire con trasparenza. Coraggio, per esempio, nel denunciare le infiltrazioni mafiose senza continuare a raccontare la favola che questa terrà è un’isola felice. Perchè così non è.
P.S. Un messaggio a molti esponenti politici locali che vivono lontani dalla realtà: vi farebbe bene iniziare ad accettare un po’ di più i consigli che vengono dal basso e prestare maggiore attenzione alla volontà di cambiamento che su Cronache Maceratesi era stata espressa anche in un sondaggio elettorale proposto a gennaio dove il Movimento 5 Stelle si era attestato al primo posto davanti a centrosinistra e centrodestra. Il campione, seppure non scientifico, si è rivelato più veritiero di molte ricerche nazionali.
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Il voto Comune per Comune (leggi l’articolo)
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Grande Matteo!!!
Il futuro e’ evidentemente un gverno di unita’ nazionale/governo di scopo/governo per le riforme / governo per l’uomo che non deve chiedere mai / governo perche’ io valgo / governo XYZ , con ZYX a vostro piacere……….. L’unica VERA incognita e’ che la situazione al senato da’ a Grillo un potere mostruoso circa il prossimo presidente della Repubblica, dal quale dipende la durata del governo……….
Il conto alla rovescia e’ iniziato, e prima o poi arrivera’ la Trojka anche in Italia, per elargire i prestiti in cambio di “riforme”. Avrete patrimonio pubblico in svendita, banche che vengono aiutate da gruppi stranieri , e a meno che Grillo non destabilizzi davvero il panorama, la cosa si avvia verso una situazione greca.
( fonte web)
Nella vittoria del Movimento 5 Stelle nelle Marche e in provincia di Macerata ha pesato, secondo me, oltre ai fattori di carattere nazionale, anche la rete di contatti, di organizzazione, di mobilitazione creatasi per le scellerate scelte regionali in materia di biogas e di degassificatore.
Il succo del discorso è: con Renzi leader il PD avrebbe vinto, ma spiegalo a quelli del PD che han votato Bersani ed ora si interrogano dove hanno sbagliato…
Sì, ora aspettiamo un D’Alema che c’annunci che il M5S nasce da una costola del PD, o qualche professorone d’università che ci spieghi che lo tsunami di Grillo non è nient’altro che l’onda lunga dell’egemonia culturale del partito nuovo gramsciantogliattiano con appendice 2.0 renziana.
Vedo che la gara di provincialismo nel voler distinguere un piano nobile tra gli italiani che in massa hanno meravigliosamente votato il M5S è partita, e, per non commentarla solo a parolacce, si può soltanto dire: Beati i renziani passati a Grillo, perché hanno risparmiato 2 euro per votare!
Con l’avanzata tumultuosa del Movimento 5 Stelle è stato inferto un colpo definitivo al consociativismo degli intrallazzi, e alla nomenklatura del PD ed agli avventurieri dei “due forni” dell’UDC.
Cronache Maceratesi, ospitando i sondaggi, aveva visto ciò che io non riuscivo neanche ad immaginare: ossia, che il Movimento 5 Stelle raggiungesse il primo posto.
Adesso, tutti gli altri sopravvissuti dovranno correre come lepri dietro al levriero M5S. Il quale ha dei piani politici già espressi, magari limabili, integrabili, ma non rinnegabili. Se pensate di imbrigliarre M5S vi sbagliate. Le decisioni le prendono a maggioranza nelle assemblee pubbliche, alle quali si può partecipare senza essere iscritti al Movimento.
Anche a Corridonia i giovani dovranno formare un gruppo 5 Stelle. Le prossime amministrative del 2017 arriveranno comunque, ma M5S dovrà essere sul territorio a battersi per i problemi cittadini e della gente, a cominciare dal Biogas. Già si mormora che il prossimo candidato sindaco sarà l’attuale vicesindaco Paolo Cartechini, nonchè presidente del Consiglio provinciale, che M5S dovrà fare chiudere quanto prima.
Raccomando a M5S di non riventare ricettacolo di gente che ha, o ha avuto, una tessera in tasca. Come si sa, il vizio dell’Italiano è di correre in soccorso del vincitore. Ossia di M5S. Quindi, cari “grillini” state con gli occhi bene aperti.
E’ CHIARO CHE UN MOVIMENTO DAL NULLA CHE PRENDE IL 25% DEI CONSENSI DA QUALCHE PARTE LI HA DOVUTI PRENDERE….L’ANALISI E’ PRESTO FATTA, SIA IL PD CHE IL PDL HANNO PERSO CONSENSI A FAVORE DEL MOVIMENTO DI GRILLO…..
Avete visto quante manine rosse? Je ce rode…
Mi appello a Bersani e al PD tutto affinchè acconsentano di creare un governo di larghe intese con il PDL e Monti solo il tempo necessario per fare una nuova legge elettorale (spero maggioritaria)e tornare alle urne. Ne va del futuro dei vostri discendenti e dell’Italia tutta. Lasciate grillo e i suoi adepti a farneticare e insultare, sanno fare solo questo.
Zallocco: condivido pienamente il poscritto.
Pigi: Anche io la penso come Lei. Tuttavia relativamente al maggioritario ho qualche dubbio. Grillo ha preso uno spazio “critico” e notevole, che non lascia spazio al bipolarismo, ovvero lascia spazio ad un falso bipolarsimo. Al contrario, tre poli veri ed integrali, di indole e carattere “europeo”, Sinistra, Centro, Destra, avrebbero ( almeno) la possibilità di “captare” quella sorta di “proporzionalismo” che è storicamente evidente in Italia. I partiti e partitini sarebbero “costretti” a coinvolgersi in Tre unici vettori e flussi. Il Movimento Cinque stelle non avrebbe davanti a se, solo, una ventina di partiti che “fingono” di stare insieme. Ma la contempo, la vittoria obiettiva del Movimento Cinque Stelle, offre la possibilità ai “reduci”, nell’attuale Parlamento, di riformare “veramente” cose “importanti” e non “unicamente” di tirare a campare per realizzare una forma di ingegneria elettorale “difensiva” e mediocremente “autoconservativa”. Il problema, ad esempio,che dovrà affrontare, anche, il nuovo Governo è: TAV si o no? F135 si o no? Pensioni milionarie, si o no? Stipendiabilità ( e pensioni) di altissimi burocrati dello Stato, si o no ( mi creda, sono molto più dei parlamentari. I parlamentari sono una goccia), Presidenti delle Regioni che guadagnano più di Obama, si o no? Falso in Bilancio si o no? Insomma, forse, il Movimento di Grillo potrà servire “anche” a questo. E questo non è poco.
@guido garufi
Il problema è che grillo non vuole prendersi le sue responsabilità , non gliene frega niente di governare e di mettere in pratica quello che, in maniera strampalata, ha promesso. Lo sta dimostrando in queste ore. A lui importa solamente insultare e fare casino, non gliene frega niente dell’Italia che affogherà tra i debiti.
Ma perché forse speravate che andassero a Bersanov, o al Berlusca.
Ma ora Bersanov, si dimette o non si dimette? Ed il congresso lo fanno o non lo fanno?
E il governo Bersanov lo fa, o da la colpa al Berlusca?
E la nomenclatura con il portabandiera Bindi, se ne va o non se ne va?
Alle nuove elezioni, ci ritroveremo ancora queste cariatidi, autori del disastro?
Ed i grillini, già iniziano con i distinguo e lo mettono in c…..a Grillo?
Povero PDL e PD meno elle, ora debbono trovare chi gli asciuga le lacrimucce, ma di posare il bottino
no, di quello non se ne parla, il conflitto di interessi è la priorità cosi i disoccupati mangiano una bella
fetta di comflitto. TROMBONI VE NE DOVETE ANDARE. C’è bisogno di disinfestare questo paese, siete
peggio delle cavallette, delle sanguisughe, dei pidocchi.
Forse sarà il caso di darsi una regolata coi paroloni ? Tenendo conto che gli elettori erano 47.000.000 ( e 57 milioni di abitanti), si può affermare che le elezioni hanno semplicemente decretato la formazione di tre “grosse minoranze”: Destra (9.900.000), Centrosinistra ( 10.000.000) e Ditta Grillo/Casaleggio (8.700.000), più altri sparsi vari ( Monti però 3.600.000 – una “meno grossa” minoranza). Ecco questo è il quadro: né più e né meno. Nessuno è stato “spazzato via” anzi, il Venditore di tappeti (rigorosamente taroccati) di Arcore è più che mai sano e vegeto rispetto al novembre 2011: diciamo che NON SI E’ ARRESO (risate a non finire, vero Grillo?). Ma forse non era neanche l’obiettivo prioritario del Grillo ( quello di tirare troppo la corda sul “venditore” di Arcore); altrimenti come avrebbe fatto a prendere 8.700.000 voti? Da dove ?
L’unica rivoluzione “realizzata” che vedo è un Paese ingovernabile più e peggio di prima. Certamente chi ne pagherà le conseguenze saranno gran parte degli italiani che stanno “mediamente” peggio, compresa buona parte dell’elettorato “grillesco”. Questo è l’esito delle urne, c’è da prenderne atto ma intanto prima di festeggiare sarà il caso di “vedere” che succede agli italiani nei prossimi “fulgidi” mesi post- rivoluzionari?
Poi se lo “smacchiatore di giaguari” Bersani, prende atto del voto ( anche quello grillesco ,ovviamente) e molto banalmente di “conseguenza” dice: non c’è una maggioranza che possa governare ( senza pijassela con “gli altri” o con gli elettori “ingrati” come si vorrebbe far credere) però bisogna “governare” il Paese ANCHE “in attesa” di altre elezioni a breve quindi, se tocca alla mia coalizione fare una proposta sottoporrò al Parlamento questo breve programma da realizzare nei primi tre o quattro mesi di governo: Legge sul conflitto di interessi, dimezzamento dei deputati e Legge elettorale, legge anticorruzione e reintroduzione del falso in bilancio e qualche provvedimento a sostegno di quelli che stanno messi peggio ( i famosissimi esodati ad esempio?); bene, se Gargamella dice al “ popolo” ‘sta roba così “partitica”, che risponde il Comico di Genova che su quelle parole d’ordine ci ha costruito “la rivoluzione” ? Risponde: “io con un morto non ci parlo” ( risate a crepapelle). Ah ah ah, infatti viene da ridere anche a me.
Ridiamo tutti che è meglio va.
La Ditta Grillo/ Casaleggio si guarda bene dall’assumersi una qualsiasi responsabilità “concreta”, oggi e non domani . Ovviamente non ci si poteva aspettare altro. Magari pensa alle prossime e probabili vicine elezioni per “radere” al suolo i partiti: altro travolgente, faticoso ma divertente “tsunami tour” per dire: SIETE CIRCINDATI, ARRENDETEVI! ( e giù risate a non finire) . D’altro canto non vedo proprio cosa altro potrebbe e “saprebbe” fare la Ditta oltre che “arringare” la folla incazzata e ridanciana delle piazze italiane.
Anzi, spingere per una bel “governo” PD meno elle- PD più elle e Monti più C, sarebbe la soluzione ottimale : niente responsabilità, nessuna risposta “concreta” da dare ai “suoi elettori” e soprattutto nessun rischio di evidenziare spaccature tra i “deputati” di M5S ( che sono un po’ di destra e un po’ di sinistra, a dispetto di quello che va “urlando”) messi alla prova su possibili provvedimenti che anche lontanamente potrebbero “puzzare” di sinistra . Radere al suolo i parti in realtà è il suo unico e possibile obiettivo ( ed effettivamente ci sta riuscendo-bisogna dargliene atto); sul resto ( governare un Paese di 57 milioni di abitanti con una montagna di problemi economici e sociali e una crisi devastante) non saprebbe neanche da che parte cominciare ( anche adottando il “programma” che sembra avergli suggerito Joseph Stiglitz) .
Infatti, se nel frattempo insieme ai partiti ( soprattutto PD meno elle poi, semmai il PD più elle ) si “rade” al suolo e si affonda anche l’Italia che problemi ci sono; tanto Grillo può sempre “alloggiare” nella sua seconda “casa” in Svizzera o a scelta nella seconda “casa” della moglie in Kenia; mentre invece Casaleggio se ne andrà indaffarato ( come sempre) negli “States” ad amministrare le sue ricche “company”.
@Rapanelli e fattela finita con sta fissa delle manine rosse. Ma che scrivi per le manine? Perchè se ce le avevi tutte verdi eri contento e felice come ‘na pasqua?
Ma pensi veramente che conta quel pulsantino “spinto” sempre dagli stessi ( anche più volte – una al giorno però eh) oppure conta e “credi” in quello che vuoi esporre?
In ogni caso consolati: le ho contate e al momento che scrivo sono 8 a 8
@bommarito,
è vero che sarò pure un “rosicone” piddino, però anche tu sei un po’ fissato con ‘ste Marche “sovietiche”. Diciamocelo su.
Non è che la gggente sta incazzata parecchio per il fatto che c’è la crisi e manca il lavoro, per le tasse, e le famiglie perché si vedono ancora in casa i figli quarantenni che non trovano lavoro. Tanto per dirne qualcuna “grossa”. No eh?