di Laura Boccanera
E Tsunami è stato. Anche a Civitanova, in linea con il dato nazionale, il Movimento 5 stelle ha ottenuto un boom di preferenze tanto da diventare il partito più votato. Un risultato clamoroso, specie se confrontato con quello delle recenti elezioni amministrative quando alle comunali il Movimento 5 stelle si fermò al 10,79% con 2.001 voti. Intanto l’affluenza: a Civitanova, nelle 40 sezioni ha votato il 78,08%, pari a 22.810 civitanovesi per il Senato e il 78.24%, 24.734 persone per la Camera, confermando il calo nazionale (nel 2008 votò l’81,33% degli aventi diritto per Camera e l’81,07% per il Senato).
Il movimento si conferma dunque il primo partito al Senato con il 32,46% dei voti pari a 7.195 votanti, secondo il Pd con il 26,50%, 5.874 voti (la coalizione ha ottenuto il 28,85% ) terzo il Pdl con il 21,66% e 4.800 voti (la coalizione ha ottenuto 25,66% pari a 5.687), quarta la lista Monti con l’8,74% e 1.938.
Addirittura maggiore il risultato alla Camera dove i grillini raggiungono il 34,37% seguiti dalla coalizione di Pd Sel e Centro democratico che tocca il 27% e la coalizione del centrodestra che si attesta al 24,52%.
Mirella Emiliozzi, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle di Civitanova, candidato sindaco alle ultime elezioni comunali
Soddisfazione profonda da parte degli esponenti civitanovesi del Movimento: “Siamo veramente felici- ha detto Mirella Emiliozzi, consigliere comunale M5s – oggi per noi è una doppia soddisfazione, nazionale e locale. E’ il segnale che la gente apprezza quello che stiamo facendo qui in Comune nonostante le difficoltà nel far sentire la nostra voce. Un voto che testimonia che la fiducia in noi è cresciuta. Speriamo che questo risultato serva anche all’amministrazione per aprire gli occhi e capire quanto hanno deluso i loro elettori, credo che la stessa vicenda degli scrutatori sia emblematica di un certo modello di governo che vogliamo scardinare nel nome della trasparenza”.
Nonostante il clamoroso successo non riuscirà ad entrare in Senato Fabio Bottiglieri, quarto in lista per il M5s per le Marche: “ma quale delusione? – spiega – siamo felicissimi del risultato, il mio impegno è a prescindere dal mio ingresso o meno a Palazzo Madama. E’ il segnale che quello che abbiamo fatto è stato apprezzato, non ci aspettavamo un risultato così eclatante, ma un po’ ci speravamo”.
Ancora più clamoroso se possibile il risultato del centrodestra che invece mantiene la posizione e il vice coordinatore regionale Ottavio Brini gongola: “a livello locale ora Corvatta e Silenzi traggano le loro conclusioni, non arrivano neanche al 30%, noi siamo rimasti sopra il 20% e siamo soddisfatti, un in bocca al lupo al M5s che diventa primo partito della città. Ora forti di questo risultato faremo un’opposizione seria e rigorosa in attesa di riorganizzare l’organigramma del Pdl in vista dei prossimi appuntamenti elettorali”.
“Ogni elezione è una storia a sé – commenta invece il segretario del Pd Giulio Silenzi – il Pd dimostra di essere un partito radicato nel territorio, ma guai a confondere il livello locale con quello nazionale e se si agganciano le dinamiche amministrative locali al risultato nazionale lo si fa solo per tirare l’acqua al proprio molino e si dà una lettura forzata e strumentale. Il dato che si riscontra è sicuramente un’affermazione del Movimento 5 stelle, in linea con quanto avvenuto in tutte le Marche e in molti comuni superiori a 40mila abitanti, a Fermo e San Benedetto per esempio. Il M5s ha incanalato il voto di protesta in una fase di crisi e di difficoltà economiche”.
I RISULTATI DEFINITIVI
CAMERA
24038 VOTANTI (243 bianche, 452 nulle)
– Movimento 5 Stelle 8263 (34,37%)
– Centrosinistra 6491 (27,00%)
– Centrodestra 5894 (24,51%)
– Monti 2218 (9,22%)
– Fare per Fermare il Declino 430 (1,78%)
– Rivoluzione Civile 406 (1,68%)
– Partito Comunista dei Lavoratori 125 (0,52%)
– Io amo l’Italia 103 (0,42%)
– Forza Nuova 66 (0,27%)
– Casapound 42 (0,17%)
SENATO
22164 votanti (235 bianche, 411 nulle)
– Movimento 5 Stelle 7195 (32,46%)
– Centrosinistra 6395 (28,85%)
– Centrodestra 5687 (25,65%)
– Monti 1938 (8,74%)
– Fare per Fermare il Declino 340 (1,53%)
– Rivoluzione Civile 316 (1,42%)
– Partito Comunista dei Lavoratori 130 (0,58%)
– Io amo l’Italia 93 (0,41%)
– Forza Nuova 70 (0,31%)
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Complimenti alla partitocrazia, ha vinto! E’ riuscita a elaborare una legge elettorale (voluta da tutti) che ci ha regalato questo schifo. Non si riuscirà a formare un governo perchè non ci sarà una maggioranza. Il sistema proporzionale colpisce ancora. Ora o si fa una legge elettorale realmente maggioritaria per poi tornare alle urne o saranno guai per tutti, ma veramenti per tutti. L’Italia come può affrontare la crisi senza un governo forte capace di fare le riforme? Bisogn assolutamente approvare una legge elettorale maggioritaria che favorisca il BIPARTITISMO O TRIPARTITISMO, come il SISTEMA MAGGIORITARIO UNINOMINALE A TURNO UNICO come nei paesi anglosassoni.
Se Bersani avesse lasciato il passo a Renzi , le cose sarebbero andate diversamente
Girovagando su internet in cerca di commenti e riflessioni sul risultato elettorale ho trovato questo articolo che mi ha fatto veramente riflettere: (per chiarezza preciso di non aver votato il movimento di Grillo)
“Politica e antipolitica e la sconfitta dei partiti
Politica è un termine nobile perché altro non è che “l’arte di governare le società”. Un’ arte quindi. Allora cos’è che ha sporcato questo significato? E cos’è oggi l’antipolitica?
L’antipolitica sono i Comitati per l’acqua bene comune che hanno proposto e poi vinto un referendum in difesa di un bene comune? O piuttosto quei partiti che si sono accaparrati quella vittoria salvo poi votare nelle giunte comunali o nei Consigli di amministrazione delle grandi multiutility provvedimenti che vanno contro il dettato referendario?
L’antipolitica sono i movimenti No Tav? O piuttosto è antipolitica quell’alleanza tra Pd e Pdl ad Avigliana per battere il fronte contrario alla Lione – Torino, salvo poi ritrovarsi clamorosamente e nettamente sconfitti dal candidato contrario a quell’opera. E’ questa una vittoria dell’antipolitica?
E come lo si può chiamare quel saccheggio delle casse dei partiti (quindi dei soldi degli italiani) e dello Stato (quindi dei soldi degli stessi italiani) da parte di tanti illustri politici che ogni sera ci dilettavano di buona amministrazione nei tanti salotti televisivi? E’ buona politica?
Così come non credo che si possa tacciare i “grillini” di antipolitica, basta sentire parlare i loro candidati e capire che di antipolitica non hanno nulla, sono certamente antipartiti, sono forse idealisti, portatori di un’idea di democrazia diretta che rifiuta l’intermediazione dei partiti. Pura utopia o l’avvisaglia di un qualcosa di nuovo che sta sorgendo? Più che dileggiarli ed etichettarli bisognerebbe ascoltarli.
Di fronte ad un Paese spossato e disperato, dove ogni giorno qualcuno non ce la fa e il suo gesto viene etichettato come “un piccolo incidente di percorso”, e dove da tempo si chiede un atto, anche solo simbolico, che elimini uno dei tanti privilegia della politica, l’immobilismo dei partiti alla disperata difesa del loro status come lo possiamo definire?
Ma veniamo anche più vicini a noi, al nostro territorio imolese. E’ politica fare un Psc (Piano strutturale del circondario, una sorta di Piano regolatore su area vasta) che contiene l’ennesimo saccheggio di territorio a favore dei soliti noti, che fa finta di non vedere cosa è successo in questi ultimi anni, incapace di confrontarsi con le nuove teorie e pratiche dell’urbanistica che guarda alla rigenerazione più che al consumo di terreno? E’ politica rifiutarsi di discutere a campo aperto con i cittadini? E’ politica rifiutare percorsi di progettazione partecipata?
E’ politica accettare che venga negato il risultato del referendum sull’acqua, votando tariffe che non tengono conto di quel risultato? E‘ politica difendere i mega “rimborsi” di certi manager quando il singolo cittadino è vessato da tasse, imposte e tariffe che aumentano continuamente?
E’ politica obbligare, soprattutto in una fase economica come questa, ottanta dipendenti comunali ad andarsene in una società di cui non si conoscono piano degli investimenti, budget e strategie?
E’ antipolitica dire e scrivere tutto questo?
L’Italia, in parte, è andata al voto. Boom dei “grillini” e crollo di Lega e Pdl. Il Pd tiene ed esulta. Perchè? La sua tenuta si basa sulla disfatta del centrodestra e su un preoccupante calo di elettori, più che esultare ci sarebbe da riflettere. Pensando poi che la vittoria nei Comuni si basa sulla personalità dei candidati, non certo dei partiti che li sostengono. E già si sente il solito ritornello sull’antipolitica. Noi crediamo invece che gli italiani abbiano così dimostrato che, in fondo, non sono del tutto stupidi, come qualcuno crede, e di avvertire pesantemente sulla propria pelle le difficoltà del Paese e l’arroganza di quella politica capace solo di arroccarsi sui suoi privilegi.
In una fase come questa, con un paese allo stremo delle forze, la via d’uscita passa dalla capacità di fare gruppo. Ma fare gruppo significa disfarsi delle proprie arroganze, dei propri privilegi, aprirsi al dialogo e a percorsi partecipati. Il che significa da subito mettere in campo provvedimenti che ridiano fiato alle famiglie alle imprese sane, alla riforma elettorale, a una regolamentazione seria del finanziamento ai partiti.
Infine, ma non ultimo, se si vuole recuperare il rapporto con gli italiani, le forme partito devono modificare radicalmente il loro modo di essere, aprirsi a una vera democrazia interna.
Una scommessa che, però, stanno perdendo ogni giorno che passa.
(Valerio Zanotti)”
L’articolo l’ho trovato su un giornale online dell’Emilia Romagna (http://www.leggilanotizia.it). L’autore fa anche considerazioni locali, ma l’insieme delle riflessioni è un toglierci dagli occhi quel velo che,sino ad oggi, ci ha offuscato la vista. Questo risultato eclatante ottenuto da tanti Italiani che hanno inteso protestare e dire basta ad un certo modo di fare politica, ben venga e che possa costituire la base per un sano sviluppo ed una vera rinascita della nostra nazione.
Finalmente sento aria di cambiamento! Forza ragazzi, andate avanti così, c’è bisogno di menti fresche e pulite come le vostre per ribaltare questo ammasso di muffa che si è creato per oltre 40 anni.
complimenti al M5S per il risultato elettorale! a questo punto rimane il rammarico per le comunali 2012 perchè se avessero azzaccato il candidato sindaco con una persona più affabile ed inserita nel tessuto sociale sicuramente sarebbero andati al ballottaggio e forse vinto le elezioni: un vero peccato!!!
complimenti a Fabio bottiglieri….le tue parole sono segno di genuita’ e di fiducia che il movimento 5 stelle esprime,al popolo…buon lavoro|||
Caro Silenzi è quasi un anno che sei vicesindaco e assessore….ma non ti sei mai dimesso da segretario del PD..perchè ti piace il potere!!!!! non ti lamentare se poi contribuisci in maniera consiederevole al successo del 5 stelle…….sono voti ….nostri….della sinistra….ma la vostra ingordigia di potere…….non ti ti dico basta perchè non lo capisci!!!!
Chechenedica il nostro ex presidente della Provincia è stata anche una scelta contro gli attuali e gli ex amministratori di Civitanova Marche.
Le camicie brune del 21° Secolo sono i grullini ed anche gli altri che, imperterriti, continuano a votare per i camerieri dei banchieri.
Mi piacerebbe sentire l’analisi critica dell’illuminato assessore Peroni, punto di forza dell’amministrazione di Civitanova………
http://www.gazzettino.it/MsgrNews/HIGH/20130225_20130225_bersani.jpg
Elezioni, Pd sotto choc: ipotesi ritorno
presto al voto o apertura a Grillo.
ROMA – È tutta nell’immagine di Pier Luigi Bersani, chiuso da solo nella sua casa romana ad aspettare la fine dello scrutinio, la rappresentazione di un leader, ma anche di un partito, sgomento davanti a un esito elettorale inaspettato. Alla Casa dell’Architettura, che nelle speranze dei democrats doveva essere il luogo del festeggiamento elettorale, i giornalisti restano in attesa delle poche e incerte dichiarazioni ma i big, tutti rinchiusi a largo del Nazareno, non si fanno vedere fino a sera. Choc a largo del Nazareno. Finisce alle 16 l’euforia, seppur trattenuta dopo l’esperienza del 2006, in casa Pd. Alla prima proiezione si capisce che la realtà, al Senato, è simile al peggiore degli incubi: non solo Beppe Grillo fa il pieno di voti ma, per usare la metafora bersaniana, il giaguaro è ben lungi dall’essere smacchiato. E a Palazzo Madama prevale l’ingovernabilità con il centrosinistra perdente non solo nelle regioni in bilico ma anche in regioni, come la Puglia, date per sicure. Nella sede del partito, al secondo piano, ci sono Massimo D’Alema, Walter Veltroni, Dario Franceschini, Piero Fassino e tutti i big ad aspettare insieme, come da tradizione, i dati. Nessuno parla per tutto il pomeriggio e nel via vai si vedono solo volti tirati. Bersani solo a casa. Bersani viene atteso invano: il segretario Pd preferisce rimanere solo a casa. «Non abbiamo capito il paese», si sfogano i dirigenti più pessimisti mentre altri continuano a sperare che i dati reali ribaltino la situazione di un Senato che risulta ingovernabile. «Se le cose stanno così, il prossimo parlamento sarà ingovernabile. Si farà subito una nuova legge elettorale e si torna a votare», è la strada indicata alle 17 dal vicesegretario Enrico Letta e poco dopo dal responsabile economico Stefano Fassina. Una via più facile a dirsi che a praticarsi visto che nell’ultimo anno non si è riusciti a cambiare il Porcellum.Ipotesi Grillo. «C’è sbandamento, la realtà è che nessuno sa che cosa fare ora», ammette qualcuno che lascia la stanza dei bottoni al Nazareno. La probabilità, che i più escludono, è una nuova grande coalizione con il Pdl mentre in caso di vittoria alla Camera, come i dati sembrano indicare, non si esclude un appello a Beppe Grillo per una collaborazione che eviti la Grecia in Italia. Solo a dati definitivi, nella speranza di vincere almeno alla Camera, si potrà fare un bilancio più chiaro e capire come affrontare una situazione inedita che, è l’allarme di Enrico Letta, «creerà un terremoto non solo in Italia ma in tutta Europa».
http://www.gazzettino.it/MsgrNews/HIGH/20130225_grillobeppe.jpg
NON MI SOMIGGHIA Pè NJENTE!!!
Sull’esito del voto nazionale non influisce per nulla la politia locale. Come poco o ninete il gruppo grillino influisce sulla qualità della politca cittadina. L’operato dei grillini non ha grandi effetti sul dibattito consigliare, sono spesso silenziosi sui fatti cittadini, molti accessi degli atti e poco o nulla hanno dimostrato ad oggi. La vicenda Civita Prk cosa nota e vecchia. Il voto grillino è solo una espressione di protesta che verrà riassorvùbita da buone pratiche politche.
I gioiosi smacchiatori di giaguari del PD si ricordino, soprattutto, che Grillo (altro che quel Renzi impiegato MPS!) aveva provato a candidarsi alle primarie. Ma (e io dico per fortuna!) quelli non l’hanno mica voluto!
Leggo che Ottavio Brini – detto “GONGOLO” – gongola del risultato. Sembra quello della barzelletta che dice: “Ne ho prese tante, ma gliene ho dette…”
Giulio Silenzi la prende con filosofia. Ha capito che è finita l’era delle vacche grasse dei partiti consorziati ed è iniziata l’era dei Cittadini mentalmente liberi dalla pastoie ideologiche, che si sono finalmente inquadrati nel loro Partito.
Già che è un professore di ginnastica in pensione, Giulio Silenzi alleni i suoi alla corsa veloce e di resistenza. Ossia, quella corsa che dovranno iniziare dietro i levrieri “grillini”…
Giulio, ascolta: la pacchia de lo magnà sulle spalle dei Cittadini è finita per sempre. Dovrete mettervi a stecchetto insieme ai “grillini” che rinunceranno a grosse parti delle prebende.
Giulio, mettiamoci, infine, in ginocchio e ringraziamo il buon Dio che ha permesso una “rivolta democratica”, invece di una “rivolta armata”.
@ Maxwalter: azioni del Movimento5Stelle:
– richiesta di pubblicazioni delle commissioni consiliare per far partecipare i cittadini….. che possono (anche se nessuno legge il sito del comune)….. non era mai succeso;
-prima e successive richieste diretta streaming consiglio comunale
– diffusione degli indebitamenti del comune (66 milione comune + 16 ATAC) NB da non confondere con il bilancio annuale…..l’indebitamento è spalmato su 30 anni tramite mutui, informazioni diffuse dal M5S
– rinucia e donazione tutti gettoni di poresenza
– opposizione all’Adesione all’ATA voluta dal centro sinistra che ci ha consegnato ad una sorta di Cosmari provinciale per i prossimi anni
– trasferimento dell’isola ecologica in zona industrila ( lo faranno)?
– mozione sul passaggio da metodo tramite perizie a metodo tabellare per costi di cotruzione onde evitare che ci sia chi fa il furbo…….
-denuncia Civita Park
– esposto corte dei Conto Prtitadi girto Comune Atac (anno scorso)
– opposizione ad ogni nomina diretta che fanno ( es Polci)
– opposizione allo stipendio del Segretario ( la Emiliozzi è stat sottoposta ad un gran giurì)
-denuncia al prefetto per ritardi consuntivo bilancio 2011
-opposizione sistematica a tutte le lottizzazioni speculative ed informazione tramite sito e volantinaggio ai cittadini…….
più molto molto…..altro, mi sa che tu ai consigli comunali DORMI……. prendi un caffè prima di entrare….
A Civitanova dobbiamo solo dire grazie a questo Gruppo. Per le loro idee ma soprattutto per la loro tenacia. non li ho votati (ahimè perchè credevo nel rinnovamento !) ma li ho osservati ed ora li ho votati. Non si sono fatti abbindolare dal corteggiamento del ballottaggio, non si sono “venduti” e fanno una opposizione seria, intendendo per opposizione la pratica del far valere le buone pratiche e la buona gestione, cose queste che questa sciatta amministrazione non sa nemmeno lontanamente dove stanno di casa. Il risultato del voto questa volta era sicuro proprio per la dimostrazione del lavoro che stanno svolgendo, delle loro attenzioni che rivolgono alla città. Quindi sì al voto ideologico nazionale ma anche conferma di serietà e passione dimostrata localmente. Bravi ragazzi, continuate così, sentitevi forti perchè tanti Civitanovesi sono con Voi.
Ma perché Silenzi, e Brini hanno ancora il coraggio di parlare?
Perché non li Silenziate, e non li sBrinate.
ORA TUTTI, VISTA LA MALPARATA:
tutti tentan di tirare il capello sul M5S, si stanno verificando un vagone di leccaculi, che non si sono ancora
resi conto, che non c’è trippa per gatti. Il M5S, quando qualcuno di questi si avvicina, percepisce già il puzzo
che emana. Mettetevi l’anima in pace, dpvrete restituire il bottino ed accontentarvi di una bella zappa.