Macerata si risveglia a Cinque Stelle
Exploit dei grillini alla Camera

POLITICHE 2013 - Nel capoluogo il movimento di Grillo è il partito più votato alla Camera e secondo al Senato dietro al Pd. Più che dimezzati i consensi per il Pdl
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Un comizio del Movimento in 5 Stelle in piazza Battisti

Un comizio del Movimento in 5 Stelle in piazza Battisti

di Filippo Ciccarelli

Trecentosei voti di scarto: più di quelli che hanno deciso la vittoria del sindaco Carancini su Pistarelli, quando il Movimento 5 Stelle a Macerata ancora non esisteva. E’ questa la differenza alla Camera, dopo lo scrutinio dei 44 seggi nel comune capoluogo: il Partito Democratico chiude al secondo posto, con 6.672 voti contro le 6.978 preferenze ottenute dai grillini. Il Pd è ancora il primo partito al Senato, dove lo scarto è leggermente maggiore (6.676 croci sul simbolo del Pd, 6.093 su quello del M5S), ma il segnale politico è fortissimo in una città che, tra l’altro, portava in dote al partito di Bersani la candidatura al Parlamento del vicesindaco Irene Manzi, trionfatrice delle primarie. Rispetto alle ultime elezioni politiche, quelle del 2008, il Pd crolla e perde oltre 10 punti: cinque anni fa nel capoluogo ricevette  il 38.4% dei voti alla Camera, un valore che oggi è pari al 26.54%. Ma se il Pd esce ridimensionato, il Pdl è più che dimezzato: dal 36.5% dei consensi ricevuti nel 2008, il partito guidato da Berlusconi subisce un tracollo e si ferma al 18.07%. Una performance peggiore rispetto a quella che emerge dalla media nazionale, ma che non turba Deborah Pantana, candidata con il partito di centrodestra alla Camera: “Il Pdl ha tenuto botta, nonostante la situazione interna con le dimissioni del coordinatore provinciale alla viglia del voto. E’ ovvio che il dato interessante è quello del Movimento 5 Stelle. A Macerata il voto è di forte opposizione verso chi sta governando in Comune perciò anche il sindaco valuti bene i risultati, e verso il governo regionale. E’ ora di ripartire con i valori della politica e basta con la delegittimazione della nostra coalizione”.

Grillini in festa questa sera a Macerata (foto Cronache Maceratesi)

Grillini in festa questa sera a Macerata (foto Cronache Maceratesi)

Certo, allora nel Pdl c’era anche la componente futurista, ma a Macerata Fli ha raccolto il misero bottino di 155 voti alla Camera, pari allo 0.46% delle preferenze. Meno di Lega Nord, Forza Nuova e Io Amo l’Italia, per intenderci, partiti che difficilmente si pensava potessero essere avanti alla creatura finiana.  Se centrodestra e centrosinistra piangono il centro non ride, anche perché il centro a Macerata non esiste più, almeno nella forma tradizionale del partito Udc, che alla Camera raggiunge appena l’1.98% contro il 7.5% della scorsa tornata elettorale. Oltre 2.500 elettori, il 10.04% di quelli che si sono espressi per la Camera, hanno dato fiducia a Scelta Civica di Mario Monti, preferendo così la lista costruita intorno al premier uscente rispetto a Fli ed Udc che con lui erano coalizzati. Sel fa meglio di quanto fecero Sinistra Arcobaleno e Sinistra Critica alle scorse elezioni, anche se non sfonda: i vendoliani raccolgono 1.049 voti – pari al 4.17% – alla Camera.

A Macerata, per quel che riguarda il Senato, il Pd rimane il primo partito, anche se il 38.7% del 2008 è un lontano ricordo. I democratici devono accontentarsi del 28.73%, di poco superiore al 26.22% raccolto dal M5S. Il Pdl tocca quota 18.6% dal 38.5% ottenuto cinque anni fa. Insomma, nel capoluogo il cosiddetto voto di protesta, stando così le cose, ha nuociuto più al Pdl che non al Pd, anche se Massimiliano Sport Bianchini, capogruppo di Pensare Macerata in consiglio comunale (lista che sostiene la maggioranza del sindaco Pd Carancini) afferma: “E’ un voto che fa capire che, come diciamo da tempo, è ora di parlare di contenuti. Ai cittadini le questioni politiche non interessano e vogliono soluzioni ai problemi”. Più cauto il giudizio del coordinatore comunale del Pd Paolo Micozzi: “Il Partito

Paolo Micozzi

Paolo Micozzi

Democratico a Macerata ha dimostrato di essere, almeno al senato, ancora il primo partito, mentre alla camera c’è una sostanziale parità con M5S, il cui dato non va sottovalutato. La protesta non si è tradotta in astensionismo ma in appoggio a Grillo e ai suoi. Probabilmente non siamo riusciti a far capire all’elettorato il nostro messaggio. A Macerata i risultati testimoniano anche la serietà del lavoro fatto in città e premiano le scelte delle primarie. Eleggere Irene Manzi è per noi un’ottima performance”.

***

I RISULTATI DEFINITIVI

CAMERA

25142 VOTANTI (203 bianche, 458 nulle, contestate 1)

– Coalizione di Centrosinistra 7834 (31,15%) di cui: Pd 6.672 (26.53%), Sel 1.049 (4.17%) Centro Democratico 113 (0.44%)
– Movimento 5 Stelle 6978 (27,75%)
– Coalizione di Centrodestra 5600 (22,27%) di cui: Pdl 4.543 (18.06%) Fratelli d’Italia 601 (2.39%), La Destra 277 (1,10%) LN 153 (0.60%), Mir 26 (0.10%)
– Monti 3136 (12,47%)
– Rivoluzione Civile 593 (2,35%)
– Fare per Fermare il Declino 475 (1,88%)
– Io amo l’Italia 209 (0,83%)
– Forza Nuova 166 (0,66%)
– Partito Comunista dei Lavoratori 102 (0,40%)
– Casapound 49 (0,19%)

SENATO

23238 votanti (217 bianche, 405 nulle)

– Centrosinistra 7605 (33,72%) di cui Pd: 6.676 (28.72%), Sel 833 (3.58%), Centro Democratico 96 (0.41%)
– Movimento 5 Stelle 6093 (26,11%)
– Centrodestra 5456 (23,47%) di cui Pdl: 4.323 (18.60%), Fratelli d’Italia 559 (2.40%), La Destra 381 (1.63%), LN 165 (0.71%) Mir 28 (0.12%)
– Monti 2836 (12,20%)
– Rivoluzione Civile 423 (1,82%)
– Fare per Fermare il Declino 351 (1,51%)
– Io amo l’Italia 210 (0,90%)
– Forza Nuova 158 (0,67%)
– Partito Comunista dei Lavoratori 106 (0,45%)



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