di Laura Boccanera
L’ospitalità di Corvatta diventa un caso nazionale tanto da interessare il Corriere della sera che dopo aver letto su Cronache Maceratesi del singolare gesto di umanità del primo cittadino civitanovese (leggi l’articolo e i tanti commenti dei lettori) ha contattato la nostra redazione e ha deciso di dedicare un approfondimento all’argomento. Sono stati realizzati servizi anche da altri media nazionali. Un ritorno caldo insomma per il sindaco che questa mattina nel suo ufficio è stato preso d’assalto anche dai giornalisti delle tv locali che volevano una sua dichiarazione. E Corvatta non fa passi indietro rispetto alla sua scelta: “rifarei tutto – ha detto – anzi avrei riservato lo stesso sostegno a qualsiasi famiglia nelle medesime condizioni, una donna malata e una ragazza incinta non si possono lasciare in mezzo alla strada. E oltretutto trovo assurdo che questo gesto susciti tutto questo interesse, l’ho fatto anche altre volte, da giovane lavorai un’estate intera e diedi poi lo stipendio per i terremotati del Friuli, non sono gesti di cui mi vanto, sono atti da privato cittadino e non capisco perchè interessi più questo che il fatto che ho rinunciato alla stipendio da sindaco, avrei evitato tutto questo clamore ed è comunque assurdo che in quanto sindaco non possa fare un gesto di solidarietà”.
Intanto prende posizione anche il Gruppo EveryOne che da qualche mese opera accanto a Cittadinanza Attiva per aiutare la piccola comunità Rom di Civitanova. “Dopo il convegno sui Rom tenuto da Cittadinanza Attiva ed EveryOne a Civitanova, con la partecipazione di rappresentanti delle istituzioni e della società civile, la maggior parte delle autorità si è defilata – scrive l’associazione in una nota – isolando il primo cittadino, che non accetta l’odio che giunge da ogni parte in direzione delle famiglie Rom. Tranne rari casi, neanche i cittadini che si dichiarano “antirazzisti” a Civitanova offrono sostegno ai Rom in questi giorni di freddo ed emarginazione, tanto che in attesa di un lavoro l’attività estrema della questua consente ai Rom di Civitanova di raccogliere solo pochi spiccioli. Per evitare una svolta drammatica per la sua famiglia, ridotta alla fame dalla situazione contingente, il giovane Ionut Ciuraru si è temporaneamente trasferito a Torino, dove sta lavorando nel recupero del ferro per aiutare i familiari malati e indigenti. Ionut è da anni uno dei più attivi e coraggiosi difensori dei diritti del suo popolo e la sua opera umanitaria è riconosciuta dall’Alto Commissario Onu per i Diritti Umani, dal Consiglio d’Europa, dalla Commissione europea e dal Parlamento Ue. La famiglia Ciuraru, che si è rifugiata a Civitanova dopo aver sofferto una grave persecuzione a Pesaro, caratterizzata da continui sgomberi dalle misere baracche che di volta in volta costruiva per sopravvivere, entrerà presto in una roulotte acquistata da Cittadinanza Attiva. Tuttavia, è necessaria una risposta umanitaria da parte delle istituzioni ed è vitale la vigilanza su un clima ostile e pericoloso da parte del Difensore Civico della Regione Marche, che si è dimostrato particolarmente sensibile verso questa situazione di intolleranza che sconfina spesso nella persecuzione”.
La famiglia Ciuraru è composta da 5 membri: il capofamiglia Mita Ciuraru di 55 anni con la moglie Mia (54), i figli Narcisa e Ipat e la moglie di quest’ultimo, Stefan la ventenne incinta che sogna un futuro diverso per suo figlio. Scappati dalla Romania al tempo di Ceauscescu per problemi politici i Ciuraru arrivati in Italia per un periodo hanno soggiornato a Pesaro, per poi trasferirsi a Civitanova dova hanno vissuto finora per strada nei pressi della stazione ferroviaria: “non ci sentiamo accettati – racconta la giovane donna – quando si parla di noi ci etichettano come sporchi e delinquenti e ci guardano male, vorrei lavarmi e curarmi per sentirmi al sicuro”.
Da mercoledì la famiglia Marzola metterà loro a disposizione una roulotte che sarà posizionata in un’area di sosta adibita e saranno sempre i privati che sosterranno le spese relative all’affitto dell’area.
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“Inconcepibile questa polemica”. Il vicesindaco Giulio Silenzi prende posizione nei confronti dell’ospitalità data ai rom per qualche giorno dal sindaco Corvatta e difende a spada tratta la libertà del primo cittadino di rispondere alla propria coscienza in maniera privata: “Tommaso Corvatta ha fatto un gesto di grande spessore umano e di sensibilità che non ha reso pubblico- dice -, nei confronti di persone con gravi difficoltà e che avevano bisogno di un intervento immediato. E questo deve determinare una critica nei suoi confronti? Come se un sindaco, al di la’ della sua funzione istituzionale, non restasse un uomo, con i suoi sentimenti e i suoi valori. Ma forse questo, per il consigliere Ciarapica, passato da Berlusconi alla Fiamma della Destra di Storace, può risultare incomprensibile, anche per i suoi continui interventi sulla rete dalle venature razziste nei confronti dei diversi, lui che e’ stato assessore ai servizi sociali e che questi specifici problemi li ha sempre ignorati. Penso che situazioni come questa interpellino le sensibilità più attente della città: il volontariato, la Caritas, tutti coloro che difronte ai drammi della povertà e dell’emarginazione non chiudono gli occhi facendo finta di niente. Anche l’omelia del Vescovo, in occasione dell’inaugurazione dei nuovi locali della Caritas, ha richiamato alla necessità che questa città manifesti ancora di più la carità. L’Amministrazione Comunale si sente impegnata affinchè si arrivi a soluzioni che permettano di dare risposte concrete alle emergenze, come concreta è stata la riapertura della mensa della Caritas, dopo dodici anni in cui in città non esisteva un luogo per dare un pasto caldo ai poveri. Allo stesso modo dobbiamo creare le condizioni per un centro di accoglienza, che da 15 anni manca da Civitanova, che ospiti, che dia un letto a chi ne ha bisogno, nel rispetto della persona in quanto tale. Questo è un impegno che dovrebbe unire laici e cattolici e quelle persone che vogliono mantenere un livello di civiltà della nostra città, che non può più permettersi di ignorare il bisogno e la povertà. Su questo, tutti siamo chiamati a fare la nostra parte”.
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E ribatte invece sulla risposta non istituzionale al problema il consigliere Fabrizio Ciarapica: “E’ veramente spiacevole constatare, ancora una volta, che Corvatta non abbia ben compreso il ruolo politico – istituzionale che è chiamato a svolgere in qualità di Sindaco. Ho apprezzato dal lato umano il suo gesto e sarà sempre libero di ospitare nella sua abitazione chiunque voglia, a qualsiasi titolo e per qualsivoglia motivo senza dare giustificazione alcuna sia perché non dovuta, non richiesta e quantomeno fuori luogo,in quanto lesiva anche della privacy delle persone. Corvatta si confronti lealmente, invece, sui problemi politici e sugli strumenti da utilizzare per la loro soluzione e quindi dica chiaramente se per la questione Rom sta pensando di attrezzare un campo in zona stadio. E’ vero che Istituzioni come Prefettura, Provincia, Protezione Civile non sono state capaci di rispondere al problema e non hanno ravvisato lo stato di emergenza? E’ vero come afferma l’ Assessore ai servizi sociali che erano state individuate delle soluzioni istituzionali alternative, per non lasciare al freddo queste persone ed invece di fronte al loro rifiuto lei ha agito e sta agendo per conto proprio posizionando addirittura delle roulotte presso un’area per camperisti? Sono state informate le Forze dell’Ordine, dei presunti atti persecutori ai danni dei Rom, riferiti da Cittadinanza Attiva che si sarebbero perpetrati presso la sua abitazione, tali da indurre alla fuga i suoi ospiti? Lei considera questi miei rilievi stupidi? Io li considero legittimi”.
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Per dovere di cronaca nei confronti di chi non è di Civitanova, tengo a precisare che la foto con didascalia roulotte dei rom a Civitanova è stata scattata in via Gronchi non più tardi dell’estate 2011, a giudicare dal cantiere dove oggi sorge Trony. A quei tempi era in carica la giunta Mobili che, sempre per i non civitanovesi, gestiva in questo modo “itinerante” la situazione rom. Da via Gronchi alla zona industriale, da qui all’antistadio, poi alla pescheria, poi lungomare sud. In giro per tutti quartieri per non scontentare nessuno. Questo solo per la cronaca.
Questo “banale” gesto di carità cristiana era bello se restava nella privacy del sindaco visto che è stato un suo atto personale, perché farlo diventare un caso nazionale !!!!
Così sembra propaganda elettorale !!
Vista la piega presa a questo punto potete andare sino in fondo con un bell’articolo anche nelle principali testate giornalistiche estere!
Non conosco i motivi per i quali la famiglia rom non si senti accettata.
Se rispettano le leggi, pagano le tasse, hanno un lavoro e contribuiscono attivamente al progresso della nazione Italia non c’è alcun problema.
…speriamo solo che questo gesto non sia contagioso per altri sindaci e non diventi un modo di fare propaganda elettorale….
Renzo, ma perché no?
Non ci vedrei nulla di male se altri sindaci, per farsi propaganda elettorale, invece dei soliti giochetti clientelari, decidessero di dare ospitalità nelle proprie abitazioni di proprietà privata a famiglie di rom bisognose. Il rom avrebbero assistenza adeguati senza costi per i cittadini.
Consiglierei, anzi, alle forze di minoranza del comune di Civitanova, per controbilanciare la facile propaganda realizzata dal “banale” gesto di carità cristiana del sindaco, di dichiararsi immediatamente disponibili ad accogliere nelle abitazioni di proprietà privata dei propri esponenti altrettanti nuclei familiari di rom indigenti.
Pensa che soddisfazione: battere il sindaco sul suo stesso terreno!
Servizio aggiornato con i commenti del vice sindaco Silenzi e del consigliere Ciarapica.
L’occupazione suolo pubblico la pagano?
bene , è tornato Silenzi dalle ferie, ne sentivamo la mancanza!
Dunque,il capofamiglia è Mita,la moglie è Mia,i figli Narcisa e Ipat con moglie Stefan: e Ionut chi de’? E comunque, questi signori, non sono capaci di lavorare e prendersi una casa in affitto?
E guarda caso, come mai da Pesaro so sbarcati a Civitanova?
E comunque, con tutte queste riconoscenze europee, altro che casa, diamo la cittadinanza onoraria!!
Ottimo, mi sembra una gran bella idea.
Non lasciamo fare bella figura soltanto al sindaco.
Il sindaco ha fatto un “banale” gesto di solidarietà cristiana e i cittadini lo superano con slancio in generosità e lungimiranza politica chiedendo che a questa famiglia rom, avversata dalla sfortuna, sia data la cittadinanza onoraria.
Questa sì che è una bella prova di civiltà!
ma diamogli anche un impiego comunale, un posto questa giunta la rimedia! Piuttosto, qualcuno li ha informati che Ceauscescu è da mò che non c’è più?
quella del sindaco è solidarietà opportunistica……..la carità cristiana la si fa e la si tace……….molti fanno 100 volte più di quello che fa lui, ma nessuno sa niente, lui per un semplice gesto (sicuramente onorevole) è diventato l’eroe dei due mondi
No, l’impiego comunale no.
Sarebbe a carico del bilancio pubblico.
Ma la carità privata, come quella “banalmente” fatta dal sindaco, potrebbe essere moltiplicata dalla solidarietà cristiana che contraddistingue profondamente religioso come il nostro.
Non ci batteremmo forse tutti fino alla morte contro chi volesse togliere i crocifissi dagli edifici pubblici?
E, del resto, a chi può nuocere il moltiplicarsi dei gesti di carità privata nei confronti di una famiglia rom tanto sfortunata?
Oh, Giorgio, siamo ancora al processo alle intenzioni?
Ma che importa: alla fine contano sempre più i fatti che le intenzioni, no?
a scanso di equivoci (Moby) la mia era solo ironia! Lassa perde tutta questa filosofia, vai nei supermercati e renditi conto.Ci sono tanti VERI sfortunati in città che andrebbero aiutati ma che non farebbero notizia.
Perché, enzo, la mia cos’era?
Sai che la famiglia rom aiutata dal sindaco è una sfortunata per finta? O volevi fare una considerazione più generale relativa ai rom?
Dai, sai benissimo come tutti che questo è il punto.
Inutile giraci intorno ipocritamente.
ok,infatti.
Corvatta e’una grande persona di grande umilta e umanita’verso il prossimo quello che ha fatto gli fa onore e ancora di piu’fa capire che il suo ruolo da Sindaco lo merita alla grande se ogni Sindaco di ogni citta’di Italia avesse le qualita’di Corvatta L’italia sarebbe migliore !!
Anche il vice-sindaco Silenzi è partito lancia in resta a sostegno dell’inconsistenza politica – istituzionale che caratterizza l’amministrazione di Civitanova: pero’ tutti quei bei discorsetti moralistici li dovrebbe rivolgere ai compagni Cofferati, gia’ sindaco di Bologna nonché all’attuale sindaco di Genova, Doria che sgomberano i campi rom con LE RUSPE! Capito con RUSPE !!! E senza soluzioni alternative…Non si accorge delle ruspe dei compagni mentre vede le venature razziste della rete. E’ proprio vero, si guarda alla pagliuzza ma non si vede la trave
CIURARU SINDACO!!!!
Moby Dick, che vuoi dire che è sfortunata per finta?
Ci manca pure questo!
Già il sindaco pubblicizza un suo gesto che tanti civitanovesi fanno di cuore e nessuno sa (ho visto persone che conosco di vista alla vigilia di natale che andavano a fare la spesa ed ho sentito con le mie orecchie chiedere consiglio al venditore, con discrezione, su prodotti non deperibili da comprare per fare pacchi da donare a famiglie in difficoltà).
Poi ci si meraviglia se la gente non vuole un insediamento (campo rom) di rom in città, come se fosse la cosa più normale del mondo, ci si scandalizza per gli sgombri che avvengono in altre città (si organizzi un bel convegno, serio però, con chi li vive quotidianamente i problemi collegati all’esistenza sul territorio di questi campi), infine si da credito a personaggi sconosciuti fino a l’altro ieri, ma che vengono definiti da qualche giornalista pigro di informazioni ora attivisti umanitari, ora cantanti lirici. Che ora questo personaggio abbia trovato una sua dimensione nella società per carità, fa anche piacere, ma che continua a sbandierare Civitanova come razzista, perché non condivide le sue idee è una vergogna.
I rom in questione hanno rifiutato un ricovero pagato dal COMUNE (noi) in una struttura di un paese vicino, allora dobbiamo credere che ne avessero davvero bisogno? C’è tanta povera gente in difficoltà vera, che avrebbe fatto carte false al posto loro, aiutiamo chi ne ha bisogno.
Poi privatamente, molto privatamente, ognuno aiuti chi vuole.
Allora il punto è: con queste persone al governo della città si può ancora esprimere liberamente un proprio parere o no? C’è ancora la libertà? Oppure se dici no ai rom diventi immediatamente razzista?
Ecco, alma, hai proprio centrato la questione.
Se questa famiglia rom avesse accettato il ricovero pagato dal comune, in una struttura non in città ma in un paese vicino, tutto bene, benché i costi fossero a carico non del sindaco ma del comune e avessimo quindi pagato quest’ospitalità con i nostri soldi.
Invece è insopportabile che al bisogno di abitazione di questa famiglia rom, che si è intestardita a voler rimanere in città, vicino alle nostre case, abbia fatto fronte il sindaco mettendo a disposizione la propria casa di abitazione, senza alcun costo, quindi, per i cittadini.
La ragione di questo atteggiamento apparentemente incongruo è, ovviamente, del tutto evidente ed è una ragione tutta politica: si teme che il gesto del sindaco preluda alla decisione dell’amministrazione di realizzare un campo rom in città.
E di questo che bisogna allora apertamente parlare, non, ipocritamente, del fatto che il sindaco se voleva aiutare qualcuno avrebbe potuto farlo nei confronti di persone più bisognose o VERAMENTE bisognose o, comunque, che lo avrebbe dovuto fare nel più stretto riserbo, perché non è VERA carità quella che non si fa nel silenzio.
Solo affrontando apertamente la questione si può sapere se la contrarietà all’insediamento del campo rom (il no ai rom) è motivato da ragioni serie o dal pregiudizio (razzista).
Penso di aver seguito abbastanza bene la vicenda e da ciò che ho letto Il Sindaco non ha cercato nessuna pubblicità. La situazione è venuta fuori dopo che un gruppo di facebook di cui non ricordo il nome ha iniziato ad indicare una casa dove risiedeva il gruppo di Romeni in questione. Poi si scopre che quella casa è del sindaco e a quel punto una giornalista chiede al sindaco come mai il gruppo di Romeni si trova a casa sua. A quel punto ci sono state le spiegazioni del Sindaco che fino a quel momento aveva tenuto per se la vicenda.
Grazie per l’informazione Sci.
Non credo, tuttavia, che sapere come sono andate vermente le cose varrà ad assolvere il sindaco dall’imperdonabile colpa di aver aiutato non una famiglia bisognosa, ma una famiglia disognosa rom.
Invece Moby Dick, secondo me non è questo il punto.
Il Punto è che chi è in difficoltà, rom o non rom, italiano o straniero, se lo è davvero, se si trova a vivere in strada, quando un’amministrazione in particolare, gli vuole dare aiuto, un tetto, un posto al caldo dove dormire e mangiare, ci va, ringrazia e esce da una situazione di miseria che non vuole.
Il sindaco nel privato faccia ciò che vuole. Ma che il comune aiuti chi ne ha davvero bisogno, rom o italiano, non è la nazionalità la discriminante, è l’averne necessità.
non capisco perchè ci si ostini a ribattere sul fatto che sia stato un gesto onorevole, nessuno l’ha messo in dubbio questo, TUTTI o quasi mettono in dubbio le modalità e il clamore inevitabile che la vicenda ha suscitato……perchè la prefettura, la protezione civile, la provincia non hanno reputato il caso urgente? Perchè i rom in queste condizioni estreme hanno rifiutarto il ricovero in posto caldo in comune limitrofo? perchè questa urgenza l’hanno vista solo il primo cittadino e gli attivisti? perchè quando c’era veramente emergenza, lo scorso anno con la neve, NESSUNO di questi eroi si è preoccupato di essi?
Magari, alma, il tema fosse quello della carente azione amministrativa del comune nei confronti dell’assistenza ai poveri.
Se fosse così sarebbe del tutto ingiustificato il polverone sollevato nei confronti del gesto caritatevole del sindaco, posto, com’è ovvio, che nel privato, come tutti noi, è libero di fare quello che vuole.
Resto, dunque, convinto che il problema di fondo sia quello dell’atteggiamento che il comune deve tenere non nei confronti delle persone bisognose in generale ma nei confronti dei rom.
Questo è l’elemento divisivo che spiega la polemica, non altro.
E di questo dobbiamo parlare, senza tanti giri di parole.
Come quello, scusami, di dire che l’amministrazione deve, certo, provvedere a chi è in una situazione di miseria “che non vuole” e cerca di uscirne.
Io non conosco chi vuole debiberatamente restare in una situazione di miseria, conosco però chi non è disposto a barattare la propria cultura e le proprie abitudini di vita con l’assistenza pubblica o privata che sia.
Sono i rom e per questo costituiscono un problema difficile da risolvere.
Si vede proprio che siete marchigiani e che non conoscete il “fenomeno” degli Zingari !!!
Sono un popolo che vive di espedienti e di criminalità QUOTIDIANA !!!!!!…….siano essi maschi o femmine !!!!….. se incinta anche meglio perchè così non possono fare nemmeno un giorno di galera se vengono beccate !!!
COmplimenti alla politica civitanovese che per “farsi bella” con i cittadini a scelto la causa….. SBAGLIATA !!!!!!!
dovrebbero indignarsi i civitanovesi maggiormente x il fatto di essere rappresentati da personaggi del calibro di De Vivo che x azioni normali e piu’ civili come quella del loro Sindaco..
C’è prorpio da divertirsi a leggere taluni commenti relativi a questa vicenda ( anche nell’ articolo precedente) anzi, invito a farlo a chi non lo ha ancora fatto.
Certo che accusare il sindaco Corvatta di farsi propaganda ( ma ci sono le elezioni comunali? oppure è candidato al parlamento? ) ospitando i rom in casa, vista la “popolarità” di cui godono i rom è proprio da povertà ( ma tanta , tanta povertà) di argomenti.
Cioè: il sindaco ospita i rom in casa ( i rom eh) per farsi pubblicita?????? Neanche tra i cattolici che consumano gli inginocchiatoi in chiesa riceverebbe consensi ed approvazione ( infatti non mi pare che le parrocchie abbiano preso una posizione non dico rispetto al Sindaco ma almeno rispetto al gesto di solidarietà in quanto tale).
Maddecheè parlate!!! Suvvia, siate seri cari “commentarori” de citanò.
Per farsi pubblicità avrebbe dovuto organizzare un bel Bunga Bunga in casa sua; allora sai i peana , i cori di ammirazione e le lodi sperticate; e sai quanti dei commentatori “scandalizzati” e indignati avrebbero detto… ” a casa sua potrà fare quello che gli pare no” ( anzi, “ai bei tempi” lo hanno già detto probabilmente) ?
E’ si perché da molti commenti si evince abbastanza chiaramente che la polemica è tutta “politica” ed ha poco a che fare con la decisione privata presa dal Sindaco. Magari i commentatori ” indignati” sono gli stessi che non troppo tempo fa facevano finta din “non vedere” le “Olgettine” o facevano finta di non sentire le “bestemmie contestualuzzate” del ” cattolico di Arcore .
Non c’è più limite alla decenza.
si sauro ci sei andato tu a finire sul corriere della sera………..e pure i sassi l’avrebbero immaginato……..a parte tu logicamente
@giorgio59
Dunque secondo l’ “arguta” opposizione popolare de Citanò era tutto pianificato per andare sui giornali e “conquistare” consensi ospitando i “rom” in casa? E l’avete “smascherato” !!!!
Ne sei proprio convinto?
Ma allora è proprio vero che non avete altri argomenti politici “contro” il vostro sindaco “comunista”.
Non resta che confermare quanto detto al commento n°29 con l’aggiunta un “ha…ha…ha…” ovvero, mi viene un po’ da sorridere.
Sauro, non riesco proprio a seguirti, non riesci a vedere manco la realtà dei fatti? è andato su tutte le testate giornalistiche nazionali, se per te è un caso, beh tieniti la tua convinzione……..se avesse fatto il bunga bunga, a meno che non si fosse chiamato berlusconi, stai tranquillo che non se lo sarebbe filato nessuno…………aiutare i rom è MOLTO alternativo e da adito ad inevitabili discussioni (come forse anche tu avrai notato), quindi nel bene o male, basta che se ne parli, fidati
Eeeh, certo che non riesci “proprio a seguirmi”. Lo capisco @giorgio59.
Allora “ti seguo” io: se sei così convinto di aver smascherato impietosamente il “sovietico” Corvatta come posso non accogliere il tuo invito? Mi fido.
Concordo anche sul bunga bunga e aggiungo pure le olgettine: non se lo sarebbe filato nessuno.
Giorgio, non credi, come me, che anche se avesse negato ospitalità ai Rom il sindaco sarebbe finito nei giornali?
Con titoli del tipo: Sindaco comunista lascia una famiglia Rom con una donna incinta di tre mesi ed un’altra malata di cancro dormire in strada, o Sindaco comunista sordo alle richieste di aiuto di una famiglia rom in gravi difficoltà.
Allora, perché avrebbe dovuto preferire questa notorietà invece di quella che ha avuto?
Che strano paese! Quando, prima delle elezioni comunali, correva voce che Corvatta, se eletto, avrebbe aperto un campo per i Rom, si potevano leggere i commenti indignati del centrodestra: “Perché non li porta a casa sua?”. Ora che “li ha portati a casa sua”, continuiamo a leggere i commenti indignati del centrodestra. Della politica, quella vera, invece neanche l’ombra.
assolutamente no moby, qualcuno ha detto qualcosa alla prefettura, alla protezione civile, alla provincia di macerata quando hanno stabilito che la situazione della famiglia rom non era da emergenza?
e corvatta facendo questo gesto è come se avesse dato degli incompetenti agli stessi……….si è preso una bella responsabilità, ben sapendo al clamore che avrebbe suscitato, soprattutto se si staccano i contatori ai civitanovesi che non riescono a pagare, ma che da una vita pagano le tasse aiutando la società a crescere e nel contempo si aiuta una famiglia rom di un pregiudicato
Io non ne sarei tanto sicuro, Giorgio.
Prefettura e protezione civile sono organi amministrativi privi di colore politico, la provincia non è presieduta da un “comunista”.
Sarebbe stata un’occasione troppo ghiotta per la stampa di un certo orientamento politico evidenziare la contraddizione di un sindaco “comunista” che, alla prova dei fatti, si comporta come un leghista.
In ogni caso, il rischio ci sarebbe stato ed è comprensibile che il sindaco, ammettendo che se lo sia rappresentato, non l’abbia voluto correre.
Detto questo, ogni processo alle intenzioni finisce sempre con un giudizio dubbio, non potendo avvalersi di prove certe.
Conviene, quindi, valutare il gesto per quello che obiettivamente è: il sindaco ha ospitato in casa sua una famiglia di rom in difficoltà che ne ha fatto richiesta.
Dov’è lo scandalo?
Ma dai, Giorgio, ora stai scadendo proprio.
Se il sindaco non avesse ospitato i rom la situazione delle famiglie civitanovesi sarebbe migliorata?
O si vorrebbe che il sindaco, invece di ospitare i rom a casa sua, pagasse di tasca sua le utenze di chi non ha soldi?
Ma allora non sarebbe più logico criticarlo per essere andato in vacanza in Trentino invece di usare quei soldi per sostenere le famiglie civitanovesi in difficoltà?
Il punto è sempre e solo questo, purtroppo: tutto poteva permettersi il sindaco, anche di dare la sua casa a cani e porci, di andare, invece che in Trentino, a giocarsi tutti i suoi soldi al casinò di Venezia, meno che di fare un gesto di solidarietà nei confronti dei rom.
E’ il fatto che ha trattato i rom come persone e non come zingari che dà fastidio, non è vero Giorgio?
Cittadinanza attiva e’ composta da 4 persone di cui tre familiari e un filosofo appena laureato…trovate un postarello a questa attivista e vedrete come se la smette di difendere i rom!!! Anche da spazzina visto che gli riusciva bene raccogliere gli assorbenti x il corso con tanto di foto per farsi bella!!!!! Senza arte e ne parte ce’ vo’ che vai a fadiga’ cocca!!!
moby, per la decima volta ti dico che il gesto va apprezzato, so benissimo che cio’ che ha fatto non c’entra niente con le utenze dei cittadini, ma i messaggi che vengono lanciati sono molto importanti, specialmente del primo cittadino e il messaggio che ha lanciato corvatta è sbagliatissimo e pericoloso………e non mi capacito ancora del fatto che tutti abbiano detto che non vi era emergenza e solo corvatta e i cittadini attivi abbiano evidenziato l’estrema urgenza……….urgenza vera c’era lo scorso inverno e i rom erano sotto la neve……..ma possibile nessuno se ne sia accorto allora? ah……ops allora corvatta non era sindaco……peccato che non vi rendiate conto del sentore popolare, è una continua provocazione da parte dell’amministrazione e le persone sono al limite………..nel nostro piccolo basta che guardi i “non mi piace” che mettono noi tuoi post 🙂 dai famo basta altrimenti non la finiamo più tanto nessuno dei due cambia opinione……….in fondo è stato un confronto fra persone civili che la pensano diversamente, litigare non serve a niente, un saluto e buon tutto
Già, ci siamo detti tutto.
Che difendere i rom non sia popolare né a Civitanova né altrove lo so perfettamente.
Non fanno affatto simpatia.
Ma sono persone.
Saluti anche a te.
al tuo ultimo posto ho messo pure il mi piace 🙂