Corvatta ospita i rom a casa sua
e scoppia la bagarre

CIVITANOVA - Il gesto del sindaco viene criticato su facebook e dal consigliere Ciarapica . Ma lui dal Trentino replica: "Scelta privata suggerita dalla mia coscienza"

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Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta

Il sindaco Tommaso Claudio Corvatta

 

di Laura Boccanera

“Un gesto di umanità”. Così il sindaco T0mmaso Claudio Corvatta dal Trentino ha commentato la sua scelta di offrire riparo ai rom presso la sua abitazione privata di Civitanova. Una notizia che di vicino in vicino è rimbalzata su Facebook tramite il gruppo del Civitanova Speaker’s Corner e che in poche ore ha fatto il giro della città fra cittadini indispettiti per la scelta “poco istituzionale”. I fatti risalgono al 28 dicembre scorso, ma la questione Rom è da tempo al centro di asprissime polemiche fra i membri dell’associazione Cittadinanza attiva che promossero il convegno sul tema e l’amministrazione, dapprima con l’assessore Sglavo e poi anche con il sindaco. Prima di Capodanno la famiglia Ciuraru, di etnia rom, è stata ospitata a casa del sindaco che ha accolto le richieste di aiuto pervenute attraverso l’attivista Laura Marzola che sta predisponendo per i rom civitanovesi anche una roulotte. In attesa del passaggio di proprietà però per non far passare all’addiaccio gli ultimi giorni di dicembre a questo gruppo di persone, Corvatta ha aperto le porte della sua abitazione privata in zona Villa dei Pini. Su Facebook è scoppiato il vespaio. E la Marzola commenta così l’accaduto: “il nostro primo cittadino sia come medico ma sopratutto come uomo, ha ritenuto opportuno accogliere le nostre richieste di aiuto per la famiglia più colpita dalla malattia. Il nostro Sindaco non se l’è sentita di lasciare in strada una donna malata di tumore né tanto meno una donna incinta di tre mesi, con il patto che avrei comperato la roulotte. Nessuna lamentela dei vicini, massima pulizia della casa e sopratutto massima riservatezza”.

Ma dopo i commenti del Corner i rom se ne sono andati: “dopo diversi agguati fatti davanti alla casa del Sindaco questa mattina abbiamo dovuto far uscire i rom dall’abitazione per paura di ritorsioni o atti vandalici e lesivi – commenta la Marzola – troviamo assolutamente inaccettabile lo stato di persecuzione che sta vivendo questa famiglia, mercoledì arriverà la roulotte ma credo, come affermo da mesi, che il problema serio sia il razzismo dilagante“.

Sul tema interviene anche il consigliere di opposizione Fabrizio Ciarapica: “è l’ennesima riprova dell’incapacità di questo Sindaco di dare risposte istituzionali – dichiara il consigliere – e così, il primo cittadino, mettendo a disposizione la propria abitazione, probabilmente senza nemmeno avvisare le autorita’ competenti, ha pensato bene di risolvere la questione dell’alloggio per i nomadi, dopo il rifiuto degli stessi di pernottare a spese del Comune e quindi dei cittadini, presso un’area attrezzata di un paese limitrofo. Forse, forse, l’emergenza umanitaria tanto paventata così non era? Il Sindaco Corvatta ha investito la Prefettura soggetto preposto per legge ad occuparsi di tali emergenze? Pur ritenendo umanamente meritoria l’azione del Sindaco, sono convinto che non possa e non debba essere questa la strada da percorrere e che solo una forte sinergia tra gli attori istituzionali e quelli sociali, può consentire di trovare le soluzioni adeguate, che un’Amministrazione è tenuta a dare. Vorrei invitare Corvatta ad interessarsi con la stesso impegno, anche della salvaguardia delle fasce più deboli della popolazione che non sfruttano la pietà popolare dei cittadini come fonte di guadagno”.

E dal Trentino dove sta trascorrendo gli ultimi giorni di vacanze non si fa attendere la replica del sindaco: “Apprendo del commento di Ciarapica in merito alla mia azione condotta da  privato cittadino di ospitare alcuni dei rom gravitanti a Civitanova nella mia abitazione. Purtroppo debbo notare come anche in questo caso la sua azione sia all’insegna dell’ipocrisia e della mistificazione. Come egli stesso ammette, il problema esiste da anni e l’amministrazione di destra non ha saputo far altro che ipocritamente evitare di affrontarlo, scacciando di volta in volta i rom da una zona all’altra di Civitanova provocando disagi e proteste praticamente in tutta la città, senza ma affrontare organicamente il problema. E’ ridicolo adesso che Ciarapica mi accusi di incapacità a dare risposte istituzionali quando loro non l’hanno fatto per anni ed addirittura sul gruppo di rom in oggetto non era nemmeno stato aperto un fascicolo da parte dei servizi da egli guidati, lui non era stato in grado, in un lustro, nemmeno di fare questo. Purtroppo non riesce nemmeno a distinguere l’attività istituzionale da quella del privato cittadino, si affanna a consigliare di fare quello che da settimane questa amministrazione ha fatto, cioè coinvolgere le altre istituzioni, protezione civile, provincia e prefettura che coinvolte, hanno unanimemente risposto che tale situazione non è ritenuta una vera emergenza. Come privato citttadino non mi sogno di contestare la legittimità e la correttezza di tale giudizio che è condiviso anche dalla amministrazione di Civitanova; che si è quindi impegnata concretamente nell’esaminare il problema e ricercare una risposta finalmente dopo anni ed anni di sofferenze e disagi per la cittadinanza e per i rom, quello che la destra non si è mai sognata di fare ne è stati in grado. Io da privato debbo rispondere anche alla mia coscienza che mi impedisce di lasciare per strada al freddo un gruppo ha grossi problemi di salute, non i nomadi genericamente intesi. Per quanto riguarda l’ignobile tentativo di contrapporre due categorie disagiate, come i rom con i residenti con problemi con il pagamento delle utenze, ricordo a lui come a tutti i cittadini, che questa amministrazione ha aumentato portandolo a 1000000 euro i fondi per il sostegno all’affitto ed è in corso di attuazione una iniziativa con Gas Marca, partita a dicembre che prevede l’utilizzo di fondi della partecipata, i cui bilanci pure non godono di ottima salute grazie all’attività disastrosa della destra, per un’azione di sollievo in coordinamento con il servizio sociale nei confronti di coloro che hanno difficoltà a pagare la bolletta. Ciarapica straparla con ipocrisia ma in tanti anni non ha fatto nulla, questa amministrazione sta ricercando una strada che contemperi le necessità primarie per i nomadi ma soprattutto le aspettative di decoro, pulizia ed all’ansia per le aspettative di sicurezza dei civitanovesi. Io da privato ho seguito quello che la mia coscienza mi suggeriva, da sindaco invece rispondo alle esigenze collettive nei limiti della legge e con gli strumenti dell’amministrazione”.



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