Personale e pompe funebri
Bufera sulla Croce Verde

MACERATA - Riccardo Ramundo ha ricevuto oggi la comunicazione del mancato rinnovo del suo contratto: "Sono stato cacciato perchè ho rivendicato i miei diritti. Lavoravo a progetto ma dovevo rispettare la normale turnazione". Insieme ad altri due dipendenti chiede 200mila euro tra straordinari e stipendi non pagati. Intanto la Croce Verde onlus, dopo l'esposto della Federcofit, affiderà il ramo d'impresa delle onoranze alla Croce Verde Srl che sarà presto costituita
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Riccardo Ramundo

 

di Alessandra Pierini

«Sono stato buttato fuori dal presidente Monachesi dalla Croce Verde. Dopo un anno di promesse non mantenute e di sacrifici, non mi hanno rinnovato il contratto perchè ho rivendicato i miei diritti. Nel frattempo ho anche rinunciato ad altre proposte ed ora non so che fare. Speravo che questo lavoro al quale mi sono dedicato con passione ed entusiasmo fosse il mio futuro, invece mi ritrovo senza nessuna prospettiva». Riccardo Ramundo lavora nella Croce Verde di Macerata  dal 2011 prima come volontario poi come dipendente. Proprio oggi, controllando i turni della prossima settimana, non ha trovato il suo nome come al solito e gli è stato comunicato che per lui non c’era più posto. Il giovane, nelle scorse settimane, si era rivolto alla magistratura per denunciare che nonostante fosse stato assunto con un contratto a progetto,  ha sempre lavorato con la turnazione di un qualsiasi dipendente.  Insieme a lui altri due lavoratori  rivendicano duecentomila euro di stipendi e straordinari non pagati: uno di questi è stato assunto con un contratto a tempo determinato, poi licenziato e riassunto  come apprendista mentre il terzo ha svolto contemporaneamente le mansioni di autista soccorritore e operatore funebre per un anno, non ottenendo il giusto compenso.
monachesi_croce_verde_smea«Abbiamo deciso di rivolgerci alle autorità – fanno sapere attraverso il legale Fabrizio Giustozzi – perchè riteniamo che la Croce Verde deve essere salvaguardata come ente morale e fondamentale per la cittadinanza, specie per le persone malate e in difficoltà. Alla base di ogni intervento deve esserci la trasparenza che una onlus richiede».

Non è l’unica grana per la Croce Verde di Macerata, società nata nel 1902 che si è sempre occupata dell’assistenza sanitaria e del sociale, finchè nel novembre 2007 non ha deciso di ampliare le sue attività dedicandosi anche alle onoranze funebri. A distanza di 5 anni, questo tipo di servizio è cresciuto in maniera esponenziale e una importante fetta di mercato è stata conquistata dalla onlus.

 

 

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Stefano Monachesi, presidente della Croce Verde

Il successo dell’impresa non è affatto stato gradito dalle altre imprese funebri locali, riunite nella Federcofit, associazione di categoria del settore, che qualche mese fa ha presentato un esposto per denunciare la concorrenza sleale messa in atto, in particolare legata ai prezzi agevolati applicabili grazie alle modalità di gestione del personale : «La Croce verde —  denunciavano allora  —  è una onlus che si occupa di pubblica assistenza. Secondo la legge, l’attività commerciale nelle onlus deve essere marginale rispetto a quelle istituzionali. Nel 2012 la Croce verde si è già occupata di centinaia di funerali. La onlus utilizza volontari e mezzi avuti come donazioni, anche dalla Fondazione Carima ed è stata persino autorizzata dal Comune di Macerata di cui utilizza la sede».

La Croce Verde del presidente Stefano Monachesi (resterà in carica fino a marzo 2013)  intanto è corsa ai ripari con la costituzione della Croce Verde Srl, società alla quale la Croce Verde onlus affiderebbe appunto, dietro compenso la gestione dell’impresa funebre. «Questa nuova attività – si legge nella lettera del presidente Stefano Monachesi che lo scorso 9 dicembre ha convocato l’assemblea generale dei soci in prima convocazione alle 6 di mattina e in seconda alle 10 – si sta sviluppando rapidamente e rischia di diventare troppo impegnativa per l’associazione. Il Consiglio direttivo ha preso in seria considerazione l’ipotesi di affidare la gestione ad una terza struttura da costituire in forma di Società Responsabilità Limitata della quale facciano parte sia la Croce Verde (con una quota del 40%) sia altri soggetti interessati con quote variabili del valore minimo di cinquecento euro».
Nel corso dell’assemblea, alla quale hanno preso parte 40 dei 1400 soci, sono state approvate proprio le autorizzazioni alla costituzione della Srl e all’affidamento a titolo oneroso alla società della gestione delle onoranze funebri con contratto di natura obbligatoria a tempo determinato e rinnovabile di volta in volta e la delega al Consiglio Direttivo all’individuazione e al compimento degli atti necessari per realizzare la trasformazione.

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Uno dei mezzi della Croce Verde onlus

«La costituzione della Srl e la gestione dei servizi funebri – si legge ancora nella lettera – dovrebbero essere realizzate prima della fine del corrente anno; il contratto di affidamento della gestione del servizio di onoranze funebri alla costituenda società prevederà, almeno inizialmente, un corrispettivo in parte fisso ed in parte commisurato al volume del fatturato ed una durata limitata ad un anno, rinnovabile».

L’operazione, presentata dai vertici della onlus, non è piaciuta a diversi soci che  hanno manifestato forti perplessità sul futuro della storica associazione che si vedrebbe decurtare dal bilancio una fetta importante di entrate,a favore, per giunta di una società a partecipazione privata.
Lo statuto della Croce Verde Srl, tra l’altro, prevede che la società si occuperà oltre che dell’organizzazione e gestione di tutti i servizi rientranti nell’ambito delle onoranze funebri oltre ao trasporti sanitari che attualmente svolge la onlus. Sarà amministrata da un CdA formato dai cinque componenti di cui due scelti dalla onlus in un’apposita lista. Nella lista formata dalla Croce Verde onlus sarà scelto un Presidente, un vice presidente e un segretario scelto anche tra persone estranee. Il Consiglio potrà nominare fra i suoi componenti uno o più Amministratori Delegati e un Comitato Esecutivo, e fuori dai suoi componenti Direttori Generali, Procuratori Specaili ed altre figure necessarie determinandone poteri ed emolumenti
Molto probabilmente  le imprese funebri della provincia e la Croce Verde saranno di nuovo contrapposte nella battaglia per accaparrarsi l’affidamento triennale del servizio di recupero e relativo trasporto delle salme incidentate bandito dal Comune di Macerata che avvierà un sondaggio esplorativo. In sostanza l’amministrazione si occupa di contattare con una lettera di invito ad un elenco di ditte che non sarà reso pubblico  fino al giorno della gara. Anche qui la concorrenza si farà sentire.

 

 



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