di Filippo Ciccarelli
Serrande abbassate, locali sfitti, fuga degli esercenti dal centro di Macerata: ha scatenato numerose reazioni la nostra inchiesta sul commercio – sempre più in crisi – all’interno delle mura urbiche (leggi l’articolo). Tra i numerosissimi commenti e le opinioni di tanti cittadini, si nota l’assenza di una politica solitamente solerte ad intervenire su ogni aspetto quotidiano della vita cittadina. Proprio la politica è finita nel mirino di quanti credono che il centro storico di Macerata sia stato blindato, e quindi reso inaccessibile e non appetibile per il cittadino o turista che voglia passeggiare all’ombra della Torre Civica. Pedonalizzazione e varchi elettronici nel mirino, dunque, anche se questa tesi non spiegherebbe il passeggio di via Garibaldi, dove i negozi resistono meglio che in corso della Repubblica, nonostante l’area pedonale. Macerata, poi, vanta due attracchi meccanizzati, con ascensori che portano dai parcheggi fino in centro storico, il Parksì ed il Parcheggio Garibaldi, oltre all’Autosilo di via Armaroli, parcheggio multipiano con 75 posti auto: soluzioni che possono aiutare a salire “sul cucuzzolo”, come è stato ribattezzato da alcuni commentatori.
Un’altra idea che è emersa nelle opinioni dei lettori di CM è che la concorrenza dei centri commerciali – nei quali si trova parcheggio con facilità e dove si possono visitare più negozi di diverso tipo nell’arco di pochi metri – sia fatale ai centri storici.Effettivamente in provincia di Macerata queste cattedrali del commercio hanno avuto un’esplosione tale per cui in un raggio di 20 km dal capoluogo si possono contare anche 4 centri commerciali, che salgono a 7 se si contano quelli lungo le rive del Chienti. Ma se per alcuni il futuro è rappresentato unicamente da grandi agglomerati di cemento edificati in pianura, altri ritengono che i centri storici siano meraviglie che nessun centro commerciale potrà superare. Nei commenti si sottolinea pure che la morìa di persone nei centri storici non sia solo un problema del capoluogo, ma anche di tutti quei paesi, più o meno grandi, che hanno una conformazione urbanistica simile alla Civitas Mariae. L’unica eccezione, infatti, è rappresentata da Civitanova, meta apprezzata dagli acquirenti, ricca sia di boutique che di outlet. Il centro
storico della città costiera è però rappresentato da Civitanova Alta, che non è propriamente al centro del passeggio di acquirenti e curiosi. Civitanova ha una grandissima piazza adibita a parcheggio, lunghi viali a tre corsie dove le auto possono transitare senza slalom altrimenti necessari, spazio anche per i marciapiedi che sono rarissimi all’interno delle mura di qualunque città o paese medievale della provincia. Ma, secondo i nostri lettori, c’è anche uno scotto da pagare, come le code da affrontare per riprendere la superstrada e lo smog da inalare per via dei viali dello shopping aperti al traffico. Civitanova è presa come termine di paragone anche per quel che riguarda i prezzi, giudicati molto più accessibili dai lettori rispetto a quelli praticati dai commercianti maceratesi. La crisi che sicuramente grava sul potere d’acquisto dei cittadini è una delle cause che ha spinto molti commentatori a chiedere l’abbassamento dei prezzi, che spesso non frequentano il centro perché convinti di non potersi permettere la merce venduta all’interno dei suoi negozi. Dal canto loro gli esercenti fanno capire che devono barcamenarsi tra il calo del fatturato e il pagamento di affitti alti; pochissimi, infatti, sono proprietari dei locali dove esercitano le loro attività di vendita. Vuoi per le temperature ancora miti, vuoi perché si è venduto poco nei mesi precedenti, nei negozi del centro di Macerata rimangono affissi cartelli che pubblicizzano promozioni e manichini che mostrano abiti leggeri: non è ancora tempo di mettere fuori le collezioni invernali, più pesanti, nonostante il calendario. Un altro segno delle difficoltà che stanno vivendo i commercianti a Macerata; di questo passo gli unici mercanti che rimarranno saranno quelli della Loggia.
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Macerata è una città molto chiusa mentalmente e scaricare le colpe solo sui commercianti che hanno prezzi inaccessibili mi sembra riduttivo !!!… il prezzo è scaturito da molti fattori
La mancanza di eventi, l’inaccessibilità al centro storico (sia con la macchina che a piedi), i parcheggi dal prezzo francamente troppo elevato sono alcuni dei molti aspetti che hanno portato ad un calo dal punto di vista delle presenze nel centro storico….. con un calo scontato degli introiti da parte delle attività.
Gli universitari e le nuove iscrizioni sono scese di brutto e anche questo non ha fatto altro che contribuire alla morte economica del centro….. ma Macerata è così no ?!
Bisogna sempre e solo assecondare una piccola sparuta cittadinanza di età elevata che protesta ogni volta per qualsiasi cosa…. per il casino la notte, per le macchine in centro che transitano e per mille altre cose ancora.
Non scorderò mai un fatto accaduto tanti anni fa quando una rappresentativa di cittadini riuscì a non far riaprire l’unica discoteca presente a Macerata (il Palace … ex Number One)….. perchè all’uscita della discoteca si formavano gruppetti di persone che facevano rumore.
Chiusura dei locali e alla musica alle 2 di notte….. e come pretendete che la gente venga a Macerata a spendere il proprio denaro ?!
Parcheggi con il più elevato costo della regione che impediscono l’accesso ad un centro che sta lentamente morendo !!!!
Il problema è che MACERATA è MORTA PERCHè SI Dà SOLO ASCOLTO A “PERSONE CHE SONO GIà MORTE DENTRO” e che per la loro apatìa molte attività sono in crisi !!!!!!
SVEGLIAAAAAAAAAAA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Rilanciate il centro storico invece di pensare alle piscine !!!!!!!!…….. pensate alle persone prima di pensare ai vostri interessi economici !!!!!!!!!!!
Senza attività questa città è economicamente morta !!!!!!!!!!!!!!!!!
Eppure quando si fa la notte bianca o la notte dello sferisterio la città si riempie. Forse c’è bisogno anche di stare un po a casa dopo giornate di lavoro.Negli anni ’70 quando noi studenti rienpivamo corso della repubblica, non vedevamo mai adulti a passeggio per lo shopping, eravomo solo noi studenti che ci trovavamo dopo lo studio per stare insieme in carne ed ossa, mentre oggi gli studenti si incontrano su facebook (!) Inoltre noi non eravamo tanto utili ai negozianti, in quanto le paghette del tempo, quando c’èrano, non erano certamente pari alla disponibilità degli attuali adolescenti. In ogni caso per cena il centro si svuotava e dopo cena deserto. Durante l’estate invece si riempiva dopo cena per le passeggiate al fresco, mentre oggi si prende la macchina (adulti e giovani tutti egualmente motorizzati) e si va dove c’è confusione per poter continuare a non pensare e riflettere come si sarebbe costretti a fare in un luogo senza clacson, complessini con musica assordante luci pubblicitarie e vetrine . A me francamente Macerata piace com’è, ci vorrebbero forse delle guardi a piedi e sopratutto di notte per restituire quella sicurezza e tranquillità che ultimamente sembra mancare.
Appoggio in pieno Francesco Clerico!!!!
Finalmente qualcuno che ha capito qual’e’ il vero problema di Macerata!!
Aggiungo solo un’ultima cosa: basta con questi squallidi paragoni con Civitanova… sembra che senza il confronto con Civitanova noi non sappiamo fare niente…è veramente deludente il fatto che un capoluogo di Provincia debba sempre prendere spunto da iniziative e idee di un’altra città….
Pensiamo alla nostra citta’, e lavoriamo per farla rinascere, iniziando dalle cose che dice Francesco.
@ alegnoni
Macerata è arrivata ad un punto dove non c’è più la circolazione di denaro che c’era prima e se rimane così come piace a lei non farà altro che peggiorare economicamente parlando.
Meno si incassa e più i prezzi si alzano e ci rimettiamo tutti…. cittadini e commercianti .
La soluzione per me è trovare una via di mezzo che possa soddisfare le esigenze dei gestori delle attività del centro e dei giovani universitari che vengono a spendere nella nostra città e di quelli come lei che vogliono una città calma rilassante …. una città della PACE… ETERNA !?!
Credo Macerata abbia perso il primato culturale che aveva in passato che rispondeva appieno alle peculirità e alle caratteristiche del territorio e dell’assetto architettonico. Proprio perchè oggi le potenzialità “tecnologiche”cercano di farla da padrone bisogna rimettere al centro di ogni politica la persona e le personi capaci di comunicare nella politica. E’ ovvio che non si possa far concorrenza al Centro Commerciale o a Facebook ma ad esempio per i ragazzi in centro non v’è nulla da fare, allora portiamo prima i ragazzi, fascia 11-17 magari che possano usufruire dello spazio del Cinema Italia. Sono sicuro che se venisse fatta una programmazione anche per loro il Centro si animerebbe. Portare negozi che abbianno marche e mode che loro seguono, senza preoccuparsi di cosa pensi l’unico negozio che la fa da padrone per i ragazzi con prezzi esorbitanti da un lato e schifezze di plastica a pochi euro. Fate riaprire le piccole discoteche come il Tartaruga anche la domenica pomeriggio. Portare i Ragazzi in centro significa accontentare le famiglie e risvegliare un centro che è così bello
Purtroppo e mi dispiace dirlo… Macerata è rimasta quella di tanti anni fa e non può essere così perchè si cambia negli anni, ci si evolve e la staticità della nostra mentalità e condizione ci ha fatto regredire rispetto alle altre realtà marchigiane !!!
EVOLUZIONE…… APERTURA DI MENTALITà…… viviamo pensando al futuro non al passato.
La seconda che hai detto…
A me piacerebbe sapere perche’ il centro storico di Macerata non e’ accessibile a tutti anche il solo passaggio con le auto tutti i giorni e a tutte le ore.Se c’e’ una ragione tecnica o meno, perche se e’ per la puzza degli scarichi delle auto ,non diciamolo a quelli di corso Cairoli o corso Cavour altrimenti si inca..ano oppure si consumano i sanpietrini? Se io voglio solo passare per qualunque motivo : vedere se e’ cambiata una vetrina, o se incontro qualche amico, o solo per il gusto di fare una passatina in centro che male c’e’? Allora cambiamo anche il nome della piazza anziche della Liberta in piazza della Condizione.
Dare fiato alle trombe non serve, serve fare le cose.
Macerata è stata uccisa dai maceratesi….e guai chi si lamenta!
Credo si arriverà (leggi: SI DOVRA’ ARRIVARE) all’assurdo, ma non tanto, di dover “liberalizzare” il centro.
C’erano le macchine che portavano la gente che faceva acquisti.
Hanno tolto le macchine, non c’è più gente che fa acquisti.
Ergo
Togliamo (aboliamo) il centro storico e ripristiniamo quello che c’era 20 anni fa.
Se tra qualche decennio ci toccherà togliere un po’ di residui di smog dalle facciate dei palazzi, vediamolo come un modo di dare un po’ di lavoro a qualche impresa di ristrutturazione.
A coloro che hanno voluto un centro silenzioso di notte, non vedendo che lo sarebbe diventato anche di giorno, consiglio di farsene una ragione ed accettare lo stato dei fatti.
Ffarjarjd
Ecco…fare una “passatina” in auto al centro è la soluzione. Si guarda se la vetrina è cambiata: se cè merce che ci interessa ci si fermia ( tanto il posto c’è) si scende e si fa una capatina in negozio per fare l’acquisto…e poi via! fantastica soluzione per “ravvivare” il centro.
Per ragioni di lavoro ho frequentato anche la Toscana fin dai primi anni 70′ Ad esmpio a Siena e ad Arezzo ( per parlare di città non troppo grandi), mi dicevano che i centri storici erano chiusi da qualche anno! Il fatto è che Macerata soffre di provincialismo congenito. “Vorrebbe” essere una grande città ma è un “paesotto” di poco più di 40.000 anime: lo era 30 anni fa ed oggi è rimasto tale e quale, pensando che il centro storico rivivrebbe con i bei negozi dai prezzi impossibili degli anni ’70-’80, nei quali la compiaciuta “piccolissima” borghesia da pubblico impiego della citta andava a fare shopping e passerella. Sono passati 20-30 anni ma “le “teste” pensano ancora in quel modo. Macerata ci tiene ad “essere capoluogo di provincia” ma non fa assolutamente nulla per aprirsi al territorio. Per essere “capuoghi” non basta fregiarsi del “titolo” di provincia” ma bisogna essere “riconosiuti” dal territorio. Invece la la spocchia maceratese “capoluogo”, la chiusura verso tutto quello che è fuori dal confine comunale e il “non darsi” al territorio circostante mantenendo invece debitamente le distanze, sono sempre stati i tratti principali che ne hanno impedito la crescita e lo sviluppo. Continuiamo a farci del male in questo modo. Poi non lamentiamoci se Civitanova ( ma lo stanno diventando anche altri centri – e non mi riferisco alle aree commerciali), senza “titolo” e senza “uffici provinciali”, nei fatti è il centro abitato ( delle medisime dimensioni di Macerata) più “attrattivo” per gran parte dei cittadini non maceratesi.
Finche vi è un Sindaco Così, non possiamo pretendere un Miglioramento…
ed un sentito ringraziamento alle famose telecamere,all’ingresso del centro…. servono solo a fare cassa….
molte volte mi domando a me stesso “ma chi cazz l’ha votato”??? non sta facendo assolutamente niente per far risorgere una bellissima città come Macerata.
Aspetto con ansia i non mi piace,che probabilmente sarà messo da soliti 10/15 Stupidotti Locali.
Macerata RIP.
l’unica cosa di medioevale e di morto che vedo è:
1) quello pensare che un centro storico si riabiliti col passaggio delle auto
2) paragonare macerata a civitanova, che come egregiamente palesato nell’articolo, niente hanno a che vedere per dislocazione dei centri storici.
3) pensare che la movida continua per tutta la notte sia la soluzione al problema. addirittura qualcuno sopra critica la chiusura alle 2 di notte! e quando vorrebbe chiudere il bordello lei? alle 5? lo proponga soitto casa sua, ma ogni fine settimana però!!!
Nelle parole di EDDY ci sono tutti i perché il Centro non deve essere riaperto a tutti e a tutte le ore. Che altro aggiungere.
Abbiamo anche chi propone il cambio del nome della Piazza perché “Lui” vuole fare quello che gli pare.
Problemi di inquinamento? Un valore aggiunto.
Anche quello di polmoni, delle orecchie e del cervello?
Scommetto che nessun negoziante è tanto sprovveduto da ritenere che il primo dei problemi è la riapertura alle auto incondizionata. Si qualche barista e spaccista forse.
Volete la Macerata dell’80’? E che ci vuole:
rimpinguate i portafogli delle persone,
raddoppiate il numero degli universitari,
riaprite l’aeronautica,
l’UPIM, La STANDA, La BANCA D’ITALIA,
riducete di un terzo il numero delle auto,
radete al suolo i Sette Centri Commerciali che ci sono nei paraggi
riportate nelle abitazioni i vecchi residenti
ecc ecc
Auguri
Qualche anno fa abitavo a Milano (periferia, diciamo 10 km dal centro). Per andare al lavoro un giorno ho contato i semafori: 110, si centodieci.
Siete fortunati e non lo sapete
Sono una maceratese DOC o DOP (come si dice oggi per le cose di qualità e tradizione) ..come posso frequento il centro.. secondo me la chiusura e riapertura di tanti punti vendita è anche dovuta alla cessazione attività di tanti negozi “storici” del centro..e riaffittandoli con canoni alle stelle i negozianti quanto debbono incassare ogni mese?
La colpa secondo me è di tutto il boom degli ultimi anni della merce cinese che fa molta concorrenza …troppa concorrenza..
io amo il negozio a conduzione familiare dove c’è qualità..e soprattutto il made in italy.. quando posso fare dello shopping preferisco brand italiani dove gli articoli vengono completamente lavorati in Italia..
Sarebbe da fare la CITTA’ DEI CENTOMILA, ghettizzando la gente nel centro storico. In poche parole, non ci capisco un tubo.
Adesso dopo che i sindaci
degli 8000 comuni Italiani – dopo aver letto tali commenti – ci hanno fatto sapere che nei loro centri storici esistono gli stessi problemi presenti nel centro storico di Macerata
Ovvero Chiusure di saracinesche a raffica –
pare che si sia trovato un accordo con i titolari ( i commentatori ) per la vendita dei loro brevetti per la risoluzione del problema …
Quando uno dice avere le eccellenze
e non saperlo …….,
mai vista tanta efficace schiettezza ed analisi comunicativa nelle parole di un commentatore (robert).
Bravo Robert. Parole di buon senso. Quello che spesso fa difetto a tutti noi, ma soprattutto a chi ci amministra.
Sono anche io per modificare il metodo di attribuzione delle preferenze.
Sempre meglio un commento comunque.
Operazione di speculazione edilizia sul medio/lungo periodo. Domani utilizzeranno la cubatura dei centri commerciali per realizzare appartamenti e rivenderanno a caro prezzo gli edifici del centro acquistai ora a prezzo di sconto. Cicli storici.
grande ROBERT
sono daccordo al 100% con quello che ha detto…eppure tanti se la prendono con i politici anche in questo caso …mha
di parcheggi ce ne sono quanti ne vogliamo
ascensori anche
mezzi pubblici che arrivano a pochi metri dal centro ce ne sono
quindi di chi è la colpa anzi la causa?
in primis il maceratese non ha voglia di camminare quindi fare 100 metri in salita per andare al centro è orrendo…molto meglio andare a Civitanova farsi 30 minuti di macchina + tutta la fila infinita della statale + parcheggiare per trovarsi a passeggiare per il corso con tutto lo smog delle macchine…forte!!!!!
e poi Macerata è demodè….non puoi sfilare quindi è out!! molto meglio il centro commerciale!!
e le tasche sono sempre più vuote!!!!
e io continuo ad andarci in centro proprio per passeggiare…proprio perchè è vuoto!!!
domande per il sig. Clerico sempre presente qui su CM con post a mio avviso molto discutibile
nel suo commento ha parlato di “problemi” legati a locali notturni…ma questi non sono riconducibile al tema dell’articolo quindi sono da scartare.
dice che i parcheggi sono i costi più alti della regione…ma è mai stato a Pesaro Ascoli o Ancona??? a me è capitato diverse volte e il costo è più o meno lo stesso. Può darci per favore la fonte dalla quale ha preso la notizia? Grazie
in ogni caso non voglio commentare il suo post ma le vorrei chiedere cosa farebbe lei se governasse questa città….. ovviamente dovrebbe prendere decisioni che possano accontentare tutti ed è ovvio che nessun maceratese vuole il centro aperto alle auto e tantomeno caos fino alle 5 di mattino!!
Non si può mettere a paragone la realtà di una città di mare, di collina oppure di montagna….le esigenze sono diverse…..la città di mare oppure di montagna….la vendita è soprattutto stagionale, mentre per quanto riguarda la città di collina la vendita dovrebbe avvenire tutto l’anno (tranne luglio ed agosto, quando tutti vanno fuori città)…il 2 boom economico si è avuto negli anni 80…..finiti gli anni 80, finito il boom…..ovvio se si porta tutto lontano dal centro, scuole, uffici, università …..la gente non ha interesse ha frequentare il CENTRO……non comprendo chi viene a spendere fior di mila euro per avviare attività che potrebbero tranquillamente esistere in altre zone…..o perlomeno ci possono andare a fare VACANZA…..i centri commerciali, gli outlet…..le bancarelle del mercato (che vi sono più posti vuoti che bancarelle)…..portano via GUADAGNO……qui vi è poco da RIANIMARE…..qui è tutto DEFUNTO
http://www.youtube.com/watch?v=gpgV2rQyReU
Jimmy Fontana,era il 1971.