Edilizia a picco
Migliaia di posti a rischio

CONFARTIGIANATO LANCIA L'ALLARME - Per le costruzioni in provincia di Macerata è crisi profonda: in un anno - 2,91% imprese, –15,2% occupati, mutui casa sempre più cari e difficili da ottenere, compravendite in diminuzione - 17,8% rispetto ad un anno fa

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La crisi nell’edilizia di Macerata e provincia sta vivendo in questo momento la sua fase più acuta. A documentarlo è un recente Rapporto ANAEPA-Confartigianato*, indagine dell’Ufficio Studi Confartigianato su dati Unioncamere, che mette in luce la profonda crisi del settore delle costruzioni. Centinaia le imprese che rischiano di abbassare le serrande e migliaia i posti di lavoro in bilico per una situazione assolutamente drammatica. 

Infatti, è incerto il recupero della fiducia da parte delle imprese del settore edile: nell’ultimo anno nella provincia di Macerata c’è stato un forte calo di imprese nel settore delle costruzioni, anche se meno marcato per l’artigianato. Nella nostra provincia le imprese del settore costruzioni hanno visto un calo del 2,91%, meno accentuato nelle 4329 imprese artigiane della provincia del settore edilizia ( il 76,2% del totale), che hanno mostrato nel periodo in oggetto un tasso di sviluppo naturale del 1,48%.

Molto più negative sono le conseguenze della recessione del settore sull’occupazione: su questo fronte infatti, le Marche evidenziano la flessione dell’occupazione maggiore, pari al 15,2%; seguono l’Emilia Romagna (-13,2%), la Calabria (-11,8%), l’Umbria (-11,7%) e la Liguria(-11,6%).

Una crisi, quella del settore, fortemente influenzata dagli scarsi investimenti pubblici e privati: al I° trimestre del 2012 gli investimenti nazionali in costruzioni scendono del 5,2% e nel 2011 la spesa della Pubblica Amministrazione in costruzioni è a crescita zero.

Secondo l’indagine di Confartigianato, al calo della domanda sul mercato delle costruzioni si è affiancata una crisi acuta della liquidità aziendale, un rallentamento della dinamica del credito erogato al settore e un allungamento eccezionale dei tempi di pagamento.

Se si prende a riferimento lo stock dei finanziamenti erogati al settore delle costruzioni, la provincia di Macerata al 30 aprile 2012 presenta una consistenza pari a 970,4 milioni di euro, pari allo 0,6 % del credito nazionale, con un calo del 6,1 % rispetto al 30 giugno 2011.

Le imprese del settore costruzioni – afferma in proposito Confartigianato Imprese Macerata – sono strette in una morsa fatta di scarso credito bancario con tassi in aumento e di tempi di pagamento da parte dei committenti pubblici e privati sempre più lunghi, tanto da essere superiori di 42 giorni rispetto alla media europea. Questa difficile fase congiunturale è caratterizzata infatti secondo Confartigianato da un mix tossico per la liquidità d’impresa: credito bancario in rallentamento, eccessivi livelli dei tempi di pagamento, e non ultimo, tassi bancari in aumento. La dinamica dello spread contagia infatti il mercato dei mutui, con tasso d’interesse in crescita a maggio 2012 di 103 punti base in un anno e di 62 punti base superiore alla media Eurozona.

Di qui ecco un marcato rallentamento della dinamica dei mutui per acquisto di case: comprare casa con un mutuo è sempre più caro. Si osserva infatti un basso profilo della domanda di mutui per la casa, confermato dalla rilevazione di Banca d’Italia che indica come la quota di acquisti di abitazioni effettuata con l’accensione di un mutuo ipotecario è del 60,4%, in calo di oltre dieci punti rispetto al 70,6% di un anno prima. Nel I trimestre del 2012 crollano poi del 17,8% delle compravendite immobiliari, con pressioni verso il basso per i prezzi delle abitazioni; lo sconto praticato dal venditore arriva al 14,3%.

Una variabile, quella dei mutui, che, secondo l’indagine di Confartigianato, nella provincia di Macerata ha un’incidenza sul reddito disponibile delle famiglie consumatrici del 21,1%, con valore pari a 1197 milioni di euro al 31 dicembre 2011, e con un importo medio del mutuo a famiglia di 9291 euro.

La situazione – denuncia Confartigianato Imprese Macerata – è drammatica. Se non si adotteranno al più presto soluzioni, migliaia di piccole imprese rischiano la chiusura e migliaia di lavoratori perderanno il posto.
Sono già stati persi 6000 occupati nelle Marche e il maggior numero sono nella Provincia di Macerata che è quella a maggiore vocazione edilizia. Le nostre imprese, anche se di piccole dimensioni, con gli strumenti di rete, sono in grado di affrontare microinterventi ma anche opere più importanti e sono ormai preparate anche in settori quali green economy e bioedilizia. Ci rivolgiamo quindi al settore pubblico affinché ritorni a fare investimenti che risollevino una situazione critica per affrontare la quale sono necessari interventi tempestivi e mirati.

(*Fonte: Elaborazione flash “La recessione nelle Costruzioni”, analisi del settore dell’Edilizia a metà 2012 del Rapporto ANAEPA-Confartigianato)



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