Dall’ex vicesindaco e assessore all’Ambiente del Comune di Tolentino, Alessandro Bruni, riceviamo:
Ho letto domenica le dichiarazioni dell’assessore al bilancio del Comune di Tolentino (leggi l’articolo) e con un po’ di ritardo quelle del sindaco, in un periodo in cui avevo deciso di non intervenire nelle questioni locali, consapevole che “governare” è molto complesso e ciò lo è in modo particolare in questa fase di grave crisi economico-sociale e quando si è all’inizio di un mandato.
Non entro in merito alla vecchia abitudine della politica di trovare sempre alibi e non voglio fare critiche a chi si appresta da pochi giorni a “governare” la nostra città, ma citare addirittura la pista ciclabile anche quando si parla di sprechi, errori, professionisti della politica e delle necessità di bilancio del 2012 è veramente difficile da condividere.
Mi permetto di ricordare alcuni aspetti:
1. gli 80.000 euro su un costo totale del progetto di 230.000 euro sono stati imputati, se non ricordo male, al Bilancio del 2010;
2. aver ricevuto 150.000 euro dal Ministero dell’Ambiente (governo Berlusconi) dovrebbe essere valutato come un modo positivo di reperire risorse al di fuori del Bilancio comunale;
3. un’opera pubblica che costa al Comune 80.000 euro per un percorso ciclo-pedonale di circa 4.000 metri (3.337 metri ciclabili + 1.080 metri ciclo-pedonali) è sicuramente un modo virtuoso di spendere risorse pubbliche;
4. investire in opere che aiutano l’ambiente dovrebbe essere una priorità condivisa al di là dell’orientamento politico;
5. non penso che esista altro progetto, oltre alla pista ciclabile, che sia stato presentato alla città con assemblea pubblica, trasmissione Tv locale, comunicati stampa, incontri, dibattiti, ecc.: nulla è stato calato dall’alto.
Pensare ad un “necessario smantellamento e conseguente riposizionamento” – come afferma l’assessore – di un’opera pubblica già appaltata e in parte realizzata, deliberata più volte da una precedente Amministrazione, approvata dal Ministero dell’Ambiente, ecc., questo sì sarebbe un modo di sprecare risorse pubbliche e, forse, ciò richiederà in futuro un controllo della spesa proprio per evitare “che gli errori della politica ricadano sui cittadini”, perché è ovvio che in caso di smantellamento si tratterebbe solo di “politica” nel senso meno nobile del termine: in tutte le città del mondo, incluse quelle italiane, si stanno creando percorsi ciclabili in ambito urbano, non esistono “zone più idonee e meno pericolose” rispetto al percorso individuato, perché si deve intervenire proprio nelle zone urbane e metterle in sicurezza con percorsi ciclabili protetti. La campagna elettorale è finita. Favoriamo il completamento di una “semplice” pista ciclabile urbana che contribuisce alla nuova cultura della mobilità sostenibile orami tema centrale delle politiche ambientali, affrontiamo le inevitabili resistenze che nascono quando si fanno cambiamenti e non cediamo al consenso a breve termine, ma guardiamo al futuro. Sono stati chiesti alcuni cambiamenti di abitudini per il “bene comune” che rappresenta l’unica missione della “Politica”.
Per poter lasciare o votare un commento devi essere registrato.
Effettua l'accesso oppure registrati
…sentir parlare di ecologia il vice-sindaco della giunta che ha determinato:
1) l’abbattimento delle piante fronte ospedale San Salvatore;
2) l’abbattimento delle piante della stazione;
3) la storia triste degli alberi di Natale abbandonati a loro stessi in un deposito;
4) la rovina dell’Oasi faunistica delle Grazie;
5) la costruzione di uno splendido prefabbricato in cemento nel cuore del parco d’Isola d’Istria.
…forse dimentico qualcosa….
…e lei mi viene a parlare di ecologia?
Quanti alberi ha abbattuto la sua giunta in viale Matteotti e quanti ne sono stati ripiantati?
In che condizioni versa il manto erboso dei giardini del piazzale Europa?
…però avete fatto una pista ciclabile… perché siete sensibili all’ecologia…
23o mila euro per una pista ciclabile fatta solo di vernice rossa e cordoletti e nemmeno terminata……?!?! Mi metto a fare le piste ciclabili anche io!!!!
Ma piantatela!!!
Non ci intortate piu’: riempirsi la bocca con la parola ecologia, quando le puzze a Tolentino fanno vomitare…
E non sappiamo se talòi puzze oltre all’olfatto nuociano a qualcos’altro……..
Se 230.000 euro fossero stati spesi in depuratori, filtri e quanto poteva servire alla bisogna allora potevate essere contenti, ma cosi’ siete solo degli autocelebrativi e non ci sto !!!!
4 km inutili a confronto con 4 mila cittadini straziati da mefitiche esalazioni…… Vedete voi……
Credo che una pista ciclabile non sia un valore aggiunto per l’ambiente soltanto perché realizzata, ma lo diventi solo se fatta bene. Nel caso di Tolentino a mio avviso è stata creata a tutti i costi un’opera pericolosa, poco fruibile ed inadeguata alla città, che oltre tutto aumenta l’inquinamento per il traffico veicolare che genera. Se, quindi, si può migliorare eliminandone i difetti, non penso si possa parlare di azione contro l’ambiente.
Visto il mio nick…sono favorevole alla pista ciclabile.
Con questo non voglio dire che non sia migliorabile, cosa non può essere migliorato?
Unica annotazione, si parla spesso di trasferirla in altro luogo, importante che rimanga un collegamento per il centro, altrimenti passa un messaggio fuorviante, la bici si, ma solo per passeggiate fuori città e questo con il traffico che abbiamo non mi sembra utile.
Verrebbe da chiedere al fu assessore (fortunatamente) in quale forma tutela l’ambiente con quell’obbrobrio che
hanno combinato in alcune vie. Non solo l’unica strada di scorrimento per uscire dal paese è stata ridotta ad
carreggiata insufficente anche per un furgone, del resto non si spiega il fatto che le parti in cemento che hanno
posizionato per delimitare le carreggiate, siano già tutte con l’impronta delle gomme degli autoveicoli che vanno
a colpirle. E se si è accorto che se un automobilista, lungo il viale della stazione apre lo sportello mentre passa un ciclista, l’incidente è assicurato. E per finire, ha mai contato gli utenti che susfruiscono di tale pista, è riuscito
a contarne almeno cinque? Forse è bene rammentare che Tolentino non è proprietà privata, ne della dx, ne
della sx, e che i politici dovrebbero essere solo i servi del popolo. Ma questi in 20 anni l’hanno dimenticato.
Caro ex assessore, voi il colore politico glielo avete dato ed anche indelebile, aspettavate un premio per questo
capolavoro, questa volta i cittadini, si sono accorti dell’ultima che avete combinato, e vi hanno “”””premiato””””
Un premio più che meritato, forse non fare nulla sarebbe stato molto meglio, e va anche ricordato che al primo
incidente, secondo l’ultima evoluzione delle leggi, il cittadino potrà chiamare in causa il comune, perché il capola
voro causerà incidenti. E prima i nuovi arrivati la tolgono meglio è per tutti. Nessuna nostalgia per chi ha operato
contro il volere del popolo, e per chi ha speso inutilmente soldi del (europei?) ma sempre del popolo.
COSI TERMINO. Egregio ex assessore, sarebbe il caso di chiarire quali furono le presenze alle assemblee pubbliche
forse qualcuno le aveva scambiate per assemblee di partito. Nemmeno il Berlusca avrebbe fatto cosi male.
Lei tiene elegantemente da parte il fatto che ci fu una congrua raccolta d firme, anche se ostacolata, contro
“””l’opera pubblica”””. Credo sia inutile parlare ora dell’opportunità o l’inopportunità di fare “””l’opera””” sta ora
alla nuova amministrazione risolvere il problema, non siamo più al tempo dei carretti con i muli, auto e biciclette
sulla stessa corsia creano incidenti. Ed in modo particolare nel viale della stazione, dove la colpa legalemte verrebbe addossata al comune. C’è una legge specifica che prevede le responsabilità.