La lista Maceratiamo, costituitasi in associazione dopo le ultime elezioni comunali a cui aveva partecipato sostenendo la candidatura a sindaco di Paolo Ranzuglia, interviene sul dibattito politico al centro del quale vi è sempre l’urbanistica:
“La politica urbanistica maceratese di questi ultimi anni – scrive l’Associazione Macertaimo – sta mostrando i suoi effetti e, soprattutto, i suoi lati nascosti. È un mosaico non ancora completo, ma qualche tessera è oramai al posto giusto, e questo ci permette di fare alcune valutazioni di carattere generale.
Solo per rimanere ai fatti più recenti, gli articoli di Giuseppe Bommarito usciti negli ultimi mesi su CM ci hanno mostrato due vicende in cui la cattiva gestione (chiamiamola così) della cosa pubblica è plateale: la Cittadella dello Sport in cui l’amministrazione comunale si impegnò nell’acquisto di un terreno per la realizzazione di attrezzature sportive a prezzi fuori mercato, e la vendita del terreno di proprietà IRCR (quindi comunale) ad una cifra che con il tempo e per vari motivi si è sempre più ridotta, per arrivare ad un livello perlomeno incongruo.
Un’altra tessera del mosaico è quella relativa alla nuova realizzazione in corso in via dei Velini (nella foto in alto), realizzazione fatta su una proprietà comunale a carico della STU (Società di Trasformazione Urbana) “Nuova Via Trento”, una società mista al cui interno sono presenti diversi privati insieme al comune di Macerata. La STU, strumento istituito dalla legge 15 maggio 1997, n. 127, ora art. 120 del Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali finalizzato alla riqualificazione urbana con il coinvolgimento di capitali privati, è stata costituita dalla precedente amministrazione comunale, le cui attività nel campo dell’urbanistica, come noto, ruotavano intorno all’assessore Mauro Compagnucci.
Oggi, il progettista dell’intervento di demolizione dell’edificio esistente, propedeutico alla realizzazione del nuovo edificio (e di una strada che unirà via Ghino Valenti con via dei Velini) è proprio l’architetto Mauro Compagnucci, attualmente consigliere comunale. Sicuramente una coincidenza.
L’ultima tessera in ordine di tempo è quella che emerge con l’intervento di Macerata nel Cuore (leggi l’articolo), con il quale i suoi due consiglieri comunali denunciano l’ipocrisia della proposta avanzata dall’opposizione di una commissione di indagine comunale sulle scelte operate in ambito urbanistico negli ultimi dieci anni, scelte che di fatto l’opposizione ha completamente condiviso e sostenuto.
Anche noi di MaceraTiAmo abbiamo potuto appurare tale ipocrisia.
Nella stesura del ricorso al TAR, presentato insieme ad alcuni cittadini contro il Comune per la cosiddetta “minitematica”, abbiamo infatti potuto verificare che molte approvazioni sono state compiute con l’astensione della maggioranza e con il voto favorevole dell’opposizione.
E’ la scoperta dell’acqua calda, perché presente negli atti comunali (quindi sotto gli occhi di tutti), ma dalla lettura dell’allegato F alla delibera di consiglio comunale 86/2009 emerge, tra l’altro, che la minitematica contiene ben due aree, a cui sono stati riconosciuti ulteriori 13.000 mc edificabili (una quarantina di appartamenti), di proprietà riconducibili alla famiglia del consigliere del Pdl Claudio Carbonari vicepresidente della III commissione consiliare, proprio quella che si occupa di politica urbanistica (per dovere di cronaca, va detto che Carbonari non ha partecipato al voto quando si è deciso su quelle aree).
MaceraTiAmo ha da sempre denunciato la voracità della politica urbanistica attuata in questi ultimi anni e, già in tempi non sospetti, risalenti all’ultima campagna elettorale, aveva fatto emergere il devastante impatto e l’assoluta incongruenza delle scelte scellerate operate con il piano casa e la minitematica, riportandone già allora i relativi dati, confermati anche dal recente articolo di CM sul consumo di territorio (leggi l’articolo).
In questo mosaico, di cui abbiamo la consapevolezza generale e di cui quanto sommariamente descritto nelle righe precedenti contribuisce a delineare meglio i contorni, ci sono ancora molti punti oscuri.
Pensiamo a tutti quegli avvenimenti poco comprensibili in ambito edilizio degli ultimi anni, dalla facoltà universitaria insediata all’interno di un edificio palesemente progettato per contenere alloggi per studenti, alla fallimentare zona artigianal-commerciale di Valleverde, realizzata come risposta alle “innumerevoli” richieste di nuovi lotti per attività imprenditoriali, ma oggi desolatamente vuota e utilizzata solo come alibi per richiedere ancora il nuovo svincolo di San Claudio, utile esclusivamente per una nuova zona residenziale non ancora edificabile nel Comune di Corridonia.
Ma nonostante i punti oscuri non possiamo non riconoscere l’incapacità di amministrare il bene pubblico da parte di questa politica, in cui bene pubblico ed interesse privato si mescolano rendendosi reciprocamente irriconoscibili.
La magistratura non ha ritenuto sinora di esprimere un proprio giudizio riguardo alle vicende che stanno via via emergendo, e forse non ce ne sono le condizioni, ma, a differenza di altre parti d’Italia in cui le procure sono intervenute per vicende anche meno compromettenti, il cambio della classe dirigente può e deve avvenire anche a prescindere dall’interessamento giudiziario. Pensiamo e speriamo infatti che la nostra comunità sia abbastanza matura per poter giudicare l’operato dei nostri amministratori (e la crisi economica in cui ci troviamo può aiutarci in tale direzione), riconoscendo che il danno subito collettivamente è molto più grande e molto più grave della sommatoria dei più o meno piccoli vantaggi che ognuno di noi ha, o ha avuto. I nostri giovani lo capiranno presto, se ancora non l’hanno fatto, e ce ne chiederanno conto.
È ora di riprendere in mano il nostro domani, il futuro della nostra collettività. Ci sono diversi modi per farlo, e diversi modi per impegnarsi in questo senso: si può partecipare direttamente alla scena politica, o ci si può informare facendo scelte ponderate; smettiamola solamente di delegare ciecamente chiunque venga a chiedere il nostro voto”.
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Di nuovo posto il video sulla minitematica dove vengono riassunte le posizioni in campo ed il voto alla stessa. Preciso che in questi casi l’astensione equivale ad un voto contrario.
http://www.youtube.com/watch?v=fPYAogyFQpY
Regola economica è che il prezzo si forma nell’incontro tra domanda e offerta. Una grande offerta di aree farebbe pensare ad una dimunuzione dei prezzi. Invece, assegnate aree a gente con i miliardi in tasca si possono permterre di lasciarle invendute per decenni fincbè non si accetta il prezzo da loro imposto…grazie di cuore a voi amministratori!
E come direbbe Totò “e io pago“. Anzi, mi sono rifiutato. Avanti a certe richieste economiche al mc edificabile gli ho riso in faccia, con l’augurio che le stralcino in futuro e si rendano conto che, sull’esigenza primaria di una casa, non si può lucrare senza morale. Più soldi hanno già in saccoccia e più ne vogliono. Quello che mi preocccupa, o meglio delude, è che sono appoggiati da chi ho votato.
La cosa che colpisce di più è questa sotterranea trasversalità che, soprattutto in campo edilizio, mette quasi sempre tutti d’accordo.
Patetiche schermaglie pubbliche, finte contrapposizioni, il peggiore teatrino della politica tra l’altro rappresentato da attori di serie B.
Io mi astengo su qualcosa che interessa a te, oppure non mi presento, e tu fai altrettanto su qualcosa che interessa a me.
Questa è una politica che non guarda alla città, e forse non vi ha mai guardato, ma si interessa solamente di interessi particolari.
Ecco quindi gli inciuci, gli accordi sottobanco, gli incoffessabili appetiti: basta poco un campo di patate che diventa edificabile e ci si ritrova con un piccolo capitale da far fruttare.
Una politica urbanistica senza alcuna progettualità generale, un far costruire strutture che non servono, un disegnare strade che realizzate diventano mulattiere da quanto sono strette, dimenticarsi dei parcheggi (caso lampante la struttura universitaria, che sembra un ospedale, alle Vergioni dove sono stati costretti a chiudere una strada e trasformarla in parcheggio in quanto il parcheggio progettato era insufficiente)…. Insomma una politica edilizia scellerata che consuma inutilmente il suolo fatta al solo scopo di agevolare e/o arricchiere amici, parenti e amanti.
E a ben guardare ci sono dentro tutti, tutti, ma propio tutti.. TUTTI
Tutti concordi nel continuare a violentare con una inutile colata di cemento questa città.
Chissà se poi qualche progetto edilizio, qualche ristrutturazione, qualche scempio paesaggistico e urbanistico sono firmati per interposta persona, poichè i veri perogettisti per motivi politici non possono firmare, perchè la loro firma sarebbe politicamente incompatibile….
E’ mio dovere rispondere al sign. Cerasi quando afferma gratuitamente “che a ben guardare ci sono dentro tutti, tutti, ma proprio tutti” (riferendosi alla politica urbanistica maceratese). E NO! Caro Cerasi, non ci sto a questa sua esternazione populista da discorso del Bar sotto casa, tutti non ci sono stati dentro, come il sottoscritto Placido Munafò e Anna Menghi. Lei volutamente non ricorda quando in Consiglio comunale denunciai in tempi non sospetti, diremo oggi di “vacche grasse”, il consumo indiscriminato del territorio e preannunciai, scusate l’immodestia, la crisi edilizia per cui tutte le delibere urbanistiche che venivano votate erano per così dire “virtuali”. Leggete sul sito del Comune le delibere con i relativi interventi. Quello che a Macerata manca, ed è il suo difetto principale, è la memoria storica, ma manca soprattutto a chi vuol fare apparire una realtà odierna diversa da quella che è, figlia cioè di in passato che la sta portando a morire e aggiungo che la responsabilità dell’attuale situazione maceratese è proprio di chi questo passato fa finta che non è mai esistito. Scusate lo sfogo ma era necessario di fronte a tanto patetico “neo puritanesimo”.
Il mio povero babbo, avrebbe detto “Povera Macerata….”
Io per non sbagliare sto cercando, in tempo di crisi, di “accattarmi” un bel campo di patate… Non si sa mai……
Sono pienamente d’accordo con Placido Munafò perchè il qualunquismo e lo sparare a zero su tutti non aiuta mai la verità ma crea un polverone che impedisce di “vedere”.
E’ verissimo che Anna Menghi cercò di raccontare una storia diversa e probabilmente per quello fu travolta.
Oggi però è il momento di unire le forze che condividono l’esigenza di fare a meno degli attuali apparati di partito a favore di gente giovane (quindi non ci rientro!) e motivata che sappia far padroneggiare il BENE COMUNE rispetto all’interesse privato che ha portato il nostro Paese all’attuale crisi, probabilmente solo al suo inizio.
Direi anche che MACERATIAMO – per attaccare Compagnucci-ha scelto l’esempio
meno adatto-in quanto l’incarico che Compagnucci sta portando avanti – nel complesso a cui l’articolo fa riferimento- è un subentro professionale chiestogli – in quanto amici di famiglia – dalla Signora Leoni-vedova del compianto arch Marcelletti -prematuramente scomparso e già titolare delle progettazioni degli impianti da realizzare in quella struttura- che purtroppo non è riuscito a completare.
Per amore di verità mi piace anche dire che Compagnucci – in tanti anni che ricopre incarichi istituzionali nel comune di Macerata-non mi pare abbia mai legato il suo nome come progettista in nemmeno un metro cubo dei diversi milioni costruiti nel nostro comune.
Poi se Compagnucci ha altre situazioni che lo possono chiamare in causa – forse è meglio spostare il tiro da quelle altre parti-
Fatta questa doverosa precisazione-tengo a ribadire il mio totale dissenso verso le politiche scellerate -cementizie e non che da troppi anni siamo costretti a subire .
Toh..chi si rivede..il “caduto dal pero”.. 😉
@ cherubini
Non mi pare di vedere a Macerata, tra coloro che hanno amministrtato o fatto politica ad un certo livello negli ultimi 20 anni, molti che potrebbero affermare di essere “senza peccato”
E non mi sembra nemmeno di scorgere, tra chi ha amministrato o fatto politica ad un certo livello negli ultimi 20 anni, molti che potrebbero tranquillamente andare dal ginecologo e risultare ancora vergini.
E, se guardo bene, la sottile linea rossa (tra i sedicenti buoni ed i sedicenti cattivi) molto spesso è così quasi invisibile, impalpabile, poco marcata che si fa fatica a distinguere tra chi ha fatto/non ha fatto qualcosa e tra chi, solo per propaganda, ha fatto finta di fare o dire (o non fare o non dire qualcosa)….
E stiamo tutti tranquilli che, tra le pieghe del Piano Casa o della Minitematica o tra la STU e le Partecipate, chi vuol vedere vede benissimo (e se si uniscono tutti i puntini che, sembrerebbe senza logica, coinvolgono parenti,amici, conoscenti ed amanti tutto è più chiaro ) e non si crea nessun polverone,…
@ Munafò
Prendo atto che lei afferma di essere tra coloro che possono scagliare la prima pietra e tra coloro che possono andare all’altare di bianco verginii vestiti…
Sign. Cerasi non può far altro che prenderne atto, non aveva a mio avviso alternatine, anche perché mi posso permettere di scrivere quello che ho scritto!!
Mi voglio candidare a Sindaco… se dovessi vincere vi giuro che il sabato mi metto in piazza della Libertà con un gazebo e metto a dispoisizione di tutta la citta la documentazione degli ultimi dieci anni di politica urbanistica. E poi ne parliamo insieme..
Chi è senza peccato scagli la prima pietra.
(o il primo mattone, in questo caso)
Cmq avallo Cherubini, uniamo le forze di tutti per ripartire da zero.
maceratiamo ha scoperto l’acqua calda
Sign Tavaglio io e qualcun altro se lo puo permettere di tirare la prima pietra anche se personalemnte non mi piace la violenza, ma se si tratta di dire le cose come stanno non sono (badi bene io e qualcun altro) secondo a nessuno. Mi scuseranno i lettori di CM, ma non si può fare genericamente di tutta un’erba un fascio, ripeto non ci sto e non lo permetto a nessuno, la mia storia ne è testimonianza anche se non sono stato apprezzato da molti, ma questo è un’altro discorso. Un ultima domanda a lei Travaglio e a Cerasi dove eravate gli anni passati?
@Munafò/coda di paglia, non era rivolto a lei.
La Menghi si è presentata da sola alle ultime elezioni così come Ballesi e la Menghi non ha nemmeno invitato a votare Pistarelli ai Ballottaggi; però invece di scagliare una pietra, potete fare una nota anche voi che vi distaccate dal sistema “trasversale PD e PDL” come lista, la trovo una soluzione meno violenta e più costruttiva.
Lasciamoli soli.
Mi fa piacere Travaglio che non si riferiva a me, per quanto riguarda la coda di paglia lasciamo perdere e per quanto riguarda la lista Menghi si deve rivolgere a lei io sono fuori
@ munafò
Ogni volta che si fa un discorso generale lei sembra sempre inalberarsi e accusare gli altri di lesa maestà…
Mi ripeto: lei afferma che può scagliare la prima pietra e che può andare di bianco virgine all’altare?
Benissimo!!!
Ciò però significa implicitamente che, nella sua veste di Consigliere poi e di Assessore prima, non ha mai avallato (direttamente o indirettamente) la realizzazione di progetto, di una ristrutturazione, di un ampliamento, di un rinnovamento che avesse aumentato, anche di un solo grammo di cemento, la città….
Vai vai Cerasi quello che sa lo sa non prendiamoci per i fondelli
Comunque è vero che, in materia urbanistica, nella precedente consigliatura gli interventi migliori sono venuti da Placido Munafò e da Anna Menghi. Sulla minitematica sono stati gli unici a denunziare senza “se” e senza “ma” l’urbanistica clientelare e ad personam avviata dal centrosinistra e poi, coerentemente, a non partecipare ai lavori della Commissione Urbanistica che ha gestito (malissimo) l’intera vicenda. E’ sufficiente andare a leggersi le varie delibere.
Il centrodestra, invece, fu contro l’idea in sè della minitematica, ebbe parole di fuoco, ma poi, in concreto, in Commissione c’è stato e lì si è purtroppo fatto prendere dal gioco degli amici e degli amici degli amici. E così è finita che io aiuti a te e tu aiuti a me, io chiudo un occhio su Tizio e tu lo chiudi su Caio. E’ banale, ma il trasversalismo si esprime anche in questi passaggi apparentemente minori, che poi però ti impediscono di essere coerente e di votare contro, come sarebbe stato giusto.
che schifo, “tutti insieme appassionatamente”. con la scusa che a livello locale contano meno i colori politici e più la persona e le competenze, questi si mettono d’accordo x farsi i propri comodi. è una vergogna, piscine palazzetti dello sport…NIENTE!! case palazzi e capannoni a iosa!! io mi candiderei volentieri, sono laureato e soprattutto ONESTO. ma mi sa che perderei, il partito del mattone, o partito del massone, mi stroncherebbe… il problema poi sono anche i tanti maceratesi che continuano a votare x i soliti partiti… pd,pdl,udc, addirittura i verdi (x pararsi il c…o e non chiudere il centro sociale!!) povera Macerata!!
L’unico intervento urbanistico che reputo necessario (e lo vedremo negli anni futuri) è lo svincolo di San Claudio. L’otto volante eseguito nella zona industriale di Corridonia, a mio parere, serve solo per far star meno ferme le autovetture in coda, perchè è stato allungato il percorso, con scarsi benefici per i tempi di attesa. I soldi spesi per quell’intervento potevano essere meglio impiegati con un nuovo svincolo a San Claudio che avrebbe assorbito una buona parte del traffico che si concentra nella zona industriale di Corridonia.
Condivido al 100% l’intervento di Cherubini, fuori da qualunquismi e generalizzazioni.