Mi rendo conto che tutto, oggigiorno, va preso con santa rassegnazione, perché, in mancanza di un qualsiasi pur minimo principio unificante, ogni singola persona può salire su un pulpito e affermare le cose più strampalate, ad esempio che ”Mazzini e Garibaldi sono le due vergogne d’Italia”. Ma, insomma, se c’è mai stata una sola iniziativa del Comune maceratese degna di unanime consenso essa è certamente la nomina di una commissione di esperti col compito di fornire un parere estetico sulla scultura proposta – meglio: offerta – dalla locale Massoneria e sulla sua eventuale dislocazione in città. Se in passato fosse stata seguita la stessa procedura, può darsi che Macerata si sarebbe risparmiata alcune cosucce – o cosacce – non propriamente da applausi, a cominciare dallo scempio della Basilica della Misericordia per finire alle innumerevoli impronte scultoree lasciate dal Lions Club in via Roma, dall’Avis in piazza Pizzarello e da altre associazioni più o meno d’arma.
Che la politica, qui, non c’entri è a tal punto evidente da non giustificare neanche la più peregrina delle insinuazioni. Semmai c’entrerà dopo, quando la Giunta e il Consiglio dovranno prendere una decisione. Per ora, infatti, è soltanto un’opinione che riguarda il cosiddetto “ornato pubblico”, vale a dire una certa idea di bellezza o armonia urbana. Discutibile come qualsiasi opinione, ovviamente, ma stavolta, almeno, ci si è pensato. Né si può attribuire la qualifica di politici – una qualifica che oggi, purtroppo, suscita repulsioni di massa – ai componenti di tale commissione, che sono artisti, architetti, docenti di università e di accademia, intenditori di beni storici e di musei (ma questo, con l’aria che tira, conta poco: “Si dimettano immediatamente!”, ha subito tuonato qualcuno senza dire perché). Il parere, comunque, è stato dato, non senza rilievi sui materiali della scultura e con un paio di alternative su dove collocarla (leggi l’articolo). Tutto qui. La questione, adesso, passa al Comune, che è l’unico soggetto cui compete la responsabilità di deliberare e, al limite, anche di disattendere le conclusioni dei commissari.
Ma è molto probabile che certe pregiudiziali politiche o parapolitiche, messe alla porta dal consesso di quei tecnici, rientrino dalla finestra dei partiti e dei gruppi consiliari. Perché stavolta c’è di mezzo la Massoneria, un’associazione alla quale viene attribuita la colpa – peraltro non del tutto infondata – di traffici oscuri, interessi inconfessabili e striscianti influenze. Una colpa che tuttavia, diciamolo francamente, viene commessa anche in altre stanze e da altri personaggi, oltretutto con l’aggravante di essere, loro, figure pubbliche ed elette dal popolo (il riferimento a taluni altarini scoperti da Bommarito su Cm non è casuale).
Ma come, si dirà, si son levati scudi contro la statua di Padre Matteo Ricci e adesso si accoglie di buon grado la statua della Massoneria? Dov’è finita la “Civitas Mariae”? Chi lo dice, però, finge di ignorare che le due vicende sono radicalmente diverse. Anzitutto perché quella prima statua avrebbero dovuto pagarla gli enti pubblici, fra i quali il Comune. Poi perché il potere di sceglierne l’autore, fissarne l’importo e stabilirne la collocazione fu inopinatamente ceduto al vescovo, con assai scarso riguardo per le prerogative istituzionali dell’ente civico. E infine perché questa seconda statua nasce invece dalla proposta di un sodalizio privato che se ne assume ogni costo, e sarà solo il Comune, semmai, a deliberare se accettarla e dove realizzarla.
Il gruppo di esperti ha individuato in via don Minzoni il luogo più adatto dove coloccare la statua. Lì si trova il busto di Mazzini che secondo la commissione dovrebbe essere trasferito nell'omonima piazza (clica sull'immagine per leggere l'articolo)
Ma come, si dirà ancora, nella coscienza popolare l’immagine della Massoneria è a tal punto screditata che in autorevoli sedi – consiglio regionale, consiglio provinciale – sono state discusse mozioni per imporre ai “fratelli muratori” (toh, l’urbanistica!) di far pubblica confessione della loro appartenenza alle logge, e adesso se ne accettano gli omaggi come fossero oro colato? E sia. Non nego che i meriti della Massoneria, notevolissimi nell’epopea risorgimentale, si son fatti assai meno luminosi con l’andar dei decenni, specie oggi che il declino della buona politica sta lasciando gran parte dei poteri decisionali a sodalizi, consorterie e congregazioni di varia natura.
Un fatto, però, è inconfutabile: la Massoneria non è un’associazione segreta, il che sarebbe vietato dalla Costituzione e dal codice penale, per conoscere i nomi degli iscritti basta entrare in un bar o mettersi al computer, se ne sanno le sedi, si sa quando avvengono le riunioni, fa convegni nelle università, edita libri, affigge manifesti. Segreto? Beh, vien da pensare ai segreti di Pulcinella. Essa è insomma una realtà che, a parte i rituali davvero curiosi del suo catacombale riserbo, rientra a pieno titolo fra le libere espressioni della società civile. Con quali ragioni, mi chiedo, scandalizzarsi del fatto che essa offra al Comune una statua per il centocinquantesimo dell’unità d’Italia? Una statua, fra l’altro, che non contiene simboli massonici ed è stata ideata da un comitato (quel “Stringiamoci a coorte”, inno nazionale, copyright di Goffredo Mameli) che la Massoneria – furbata o coda di paglia, tant’è – non ha mai presentato come sua espressione diretta e ufficiale?
Ora, ripeto, la parola finale spetta al Comune. Dica pure che di questa statua non c’è alcun bisogno, che ce ne sono troppe, che è meglio piazzarla fuori dal centro. Ciò rientra nel suo pieno diritto. E buoni argomenti potrebbero non mancare. Ma, per favore, non ci si riduca a una mediocre e ipocrita disputa ideologico-religiosa sulle origini, sugli ideali e sull’esistenza stessa della Massoneria. Ipocrita, ho detto. E lo sottolineo: ipocrita. Perché i presunti traffici che si fanno in quelle logge e sotto quei cappucci non si fanno solo lì, ma anche laddove ci si straccia le vesti, si lanciano anatemi e si baciano pile. No, signori. I tempi saranno pure quelli che sono – magmatici, confusi, con le pance a gridare più dei cervelli – però Macerata ha bisogno di tutto ma non di un’altra e sciocca guerra di religione.
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Scusete l’ignoranza, ma se n’artsita fa n’opera che c’è cape la commissiò artistica che deve dì come devesse fatta? Saria come se per l’opera l’irica c’è na commissiò che dice come deve esse fatte le scene. Me pare che simo al ridiculu.
@ Giancarlo Liuti
Ritengo che con le sue opinioni continua a divertirsi destabilizzando come in un ping pong le questioni in campo, pur di sostenere un’amministrazione indifendibile in quanto incapace di decidere.
Sarebbe troppo facile commentare con un semplice: P2, P3, P4, loggia!
In questo caso Lei evita accuratamente di entrare nel bello e soprattutto nel merito dell’opera intesa come forma, funzione e struttura. Lei non discute sullo spazio urbano dove verrà installata. Lei si limita solo al valore simbolico e all’elogio della commissione che a quanto m’è dato sapere ha scelto il sito caro allo scultore Ermenegildo Pannocchia.
Eppure un intellettuale come Lei poteva contribuire in maniera determinante alla scelta del sito, avvalendosi del parere di Valeriano Trubbiani. Purtroppo Lei ha dato esclusivamente spazio al suo spirito laico, sorvolando sui materiali: quella pietra grezza tanto cara ai frammassoni.
Tuttavia, visto che il centro storico è già un abaco di stilemi ricco di dettagli, sono convinto che il monumentino vada installato in periferia. Infatti è arrivato tempo di elevare le anonime periferie.
Dott. Liuti
So che la domanda che le porro’- non senza un certo timore riverenziale verso chi considero un
Grande del giornalismo – esula dal senso intrinseco che lei ha voluto dare al suo articolo – ma mi può spiegare
A cosa serve oggi la massoneria
e come conciliare una società segreta con la democrazia ???
Un monumento proposto al Comune e auto-finanziato da un comitato vicino al Grande Oriente per celebrare i 150 anni dell’unificazione è un fatto politico (in senso stretto) che più politico non si può e avrebbe richiesto in primis da sindaco e giunta e poi dal consiglio comunale una qualche posizione. Per sfuggire all’imbarazzo, rinviare nel tempo e cambiare tema si è affidato tutto ad una peraltro autorevole commissione che pare aver sposato il “lodo Pannocchia”, cioè la statua in via don Minzoni al posto di Mazzini, soluzione cara anche ad ambienti cattolici cittadini. Non sembrano annunciarsi dunque “guerre di religione”, semmai accomodamenti progressivi e un basso profilo, finché sarà possibile.
Una breve scheda cronologica su il decisionismo dei tempi andati e sulla qualità dei membri della Commissione dell’Ornato (Domenico Ricci, Giuseppe Pallotta, Ireneo Aleandri e Giuseppe Mancini Cortesi) in merito alla partecipazione e valutazione progetto/ concorso della Barriera di Porta Romana, volgo li Cancelli.
Il Consiglio comunale in occasione dell’ingresso in città di PIO IX (12 Maggio 1857) decise d’abbattere Porta Boncompagna o San Salvatore o Romana (arch. Pompeo Floriani 1574), già ammirata e descritta Michel de Montaigne in Viaggio in Italia, e bombardata dai francesi.
BARRIERA DI PORTA ROMANA
– 25 Aprile 1857, il Consiglio decise di abbattere Porta Romana ed erigervi una Barriera
provvisoria con il materiale di risulta (scudi 37,74);
– 25 Settembre 1857, il Consiglio approva una Barriera (preventivo di spesa scudi 8.500);
– 10 Maggio 1858, il Consiglio chiede il parere all’Accademia di S. Luca;
– 29 Settembre 1858, l’Aleandri richiede i tre progetti che aveva depositato il 15 Aprile: 1) Barriera scoperta; 2) Barriera coperta; 3) Barriera coperta con vestibolo;
– 5 Settembre 1859, l’architetto Giovanni Montini ritira il progetto;
– 15 Maggio 1860, il Consiglio conferisce l’incarico all’architetto Luigi Poletti.
Seguì una relazione di merito:
“Osservazioni del sotto Deputato al Pubblico Ornato sui vari Disegni presentati al Comune per la Decorazione della località ove esisteva la Porta Romana”.
Tuttavia la bella e innovativa BARRIERA DI PORTA ROMANA viene stranamente attribuita all’ing. comunale Agostino Benedettelli.
lei dice che la massoneria non è un’associazione segreta e che posso trovare i nomi dei componenti addirittura al bar … bene per me non è così. Per favore mi dimostri il contrario
Leggo gli articoli di Liuti con interesse però non sempre condivido la sua presa di posizione, come noterà spesso mi oppongo a quanto dice e spesse volte la appoggio.
Il fatto è che credo sia diventato l’unico baluardo caranciniano in un sito dove nemmeno più i votanti di tali partiti li appoggiano, ma lei spesse volte va coi voli pindarici dove nessuno va. Sono prese di posizione furbe dove spesso non si toccano certi fili elettrici per non rimanerne bruciati.
Ora cosa mi tocca leggere, la difesa della massoneria.
Credo sia abbastanza opinabile quanto dice e glielo dimostro subito:
“basta entrare in un bar o mettersi al computer”
non so che bar frequenta o che Pc ha a casa sua, ma francamente “Massoneria maceratese non esce quello che ha detto lei nell’articolo.
Detto ciò si sentono voci sulla possibile frequentazione di certa gente, può essere, ma le ricordo che data la sua apertura mentale, e la mia le assicuro che è molto più della sua,
che ne dice di pubblicare l’elenco della massoneria maceratese nel suo articolo domenica prossima?
Su Liuti un atto di coraggio e che avallerebbero le sue idee…
Il fatto che Capponi in provincia, non so se ricorda assieme alla lega, aveva chiesto in consiglio provinciale di dire eventuali appartenenze alla massoneria aveva tuonato strano in consiglio provinciale all’epoca.
Capponi fu destituito la settimana successiva senza quell’interessante quesito in consiglio.
Ora mi verrebbe da dire, che so già che domenica non lo farà e che forse tutta questa non segretezza che dice lei viene a mancare. Eppure i nick di CM sembrano siamo meno segreti e il PD pare voglia sapere i nomi a tutti i costi (le assicuro che è così…) …
Ma davvero difende anche la commissione eretta da Carancini che guarda il caso, come prima cosa da CONSIGLIARE ha avuto proprio detta statua?
Sembra un modo per non far prendere questa decisione al consiglio. Eppure LEI specifica che la decisione spetta proprio al consiglio, quasi quindi questa commissione come ho tuonato io debba dimettersi ed essere inutile.
Il fatto che siano all’università non garantisce tessere o appartenenze politiche. Il fatto che molti di loro abbiamo avuto carriere fulminanti si sa come vanno le cose a macerata e quindi credo ci sia da mettere in gioco la loro validità o forse farli dimettere che dice?
Ultimo punto MARIA. Che ci sta a fare la città di Maria? Che ci sta a fare città della pace? Quale Maria? Quale pace?
Padre Matteo Ricci conta meno dei Massoni?
Pare di sì, ma il comitato non era eretto da Ciaffi? E Ciaffi era uno di quelli contrari? Ma allora la chiesa che ruolo ha a Macerata se ha anche il comitato contro?
-visto che anche io – ma con esito negativo- ho provato a chiedere in giro – a qualche barista o a qualche suo cliente se fossero in grado di darmi -non dico la lista completa ma almeno il nome di qualche affiliato alla Massoneria Maceratese- visto anche che neppure internet e’ riuscita tramite i suoi motori di ricerca ad esaudire questo mio desiderio – chiedo- se mai qualche massone così per sbaglio. 🙂 si fosse trovato a leggere l articolo del Dott Liuti- ma principalmente i commenti ad esso correlati -se e’ possibile magari attraverso CM far pubblicare la lista dei facenti parte dell’ organizzazione in oggetto
Dal momento che la stessa se fosse
Segreta sarebbe perseguita dalle leggi in vigore – la cosa non dovrebbe risultare di difficile esecuzione
visto che stiamo parlando di organizzazione assolutamente legale .
In subordine si potrebbe sapere a chi rivolgersi per ottenere la lista Direttamente ?
Ma dalle manine che colorano i commenti _sicuramente nessun massone Ha letto questo articolo e questi commenti
– quindi molto probabilmente si rimarrà delusi e forse gli unici nominativi che riusciremo a palesare saranno quelli dei proprietari dei nick ( Travaglio ne e’ certo )
@ Marco Travaglio
@ claudio sellone
Di sicuro l’elenco completo dovrebbe essere disponibile in vescovato 🙂
A parte gli scherzi la massoneria, così come i partiti politici e le associazioni varie, ha un suo elenco di iscritti che non trovi facilmente certo su internet, così come non credo sia possibile trovare tanto facilmente su internet le liste degli iscritti all’Opus Dei, a CL, oppure avere l’organigramma completo dei poteri vaticani, ecc…
…. Oppure qualora si riescano a trovar delle liste (massoneria, partiti, associazioni, clero, ecc.) ritengo che sarnno liste vecchie, non aggiornate o non complete.
Però avendo sentito che attualmente sembrerebbero esserci 7/8 logge a Macerata (quando una loggia ha troppi iscritti dovrebbe dividersi, almeno così dicono) presumo che, negli ultimi tempi, abbiano raccattato su un pò tutti, mentre in passato -mi dicono- che c’era un minimo di filtro, un minimo di livello culturale tra i massoni.
Non credo poi sia nemmeno troppo difficile sapere dei nomi: basta andare ad una loro conferenza/incontro/simposio; con buone probablità buona parte del pubblico (sia che abbia la spillettta al bavero o meno) è massone.
Posso però assicurare che, con alte probabilità, alcuni nostri politici (alcuni ancora in attività) di ogni schieramento erano massoni, così come molto probabilmente abbiamo avuto Sindaci, Assessori e Paramentari maceratesi iscritti alle logge cittadine.
Ma se volete saperne di più basta iscriversi…
:.
Dal loro sito ufficale:
Il Grande Orient d’Italia ha 3 logge a Macerata (Progresso Sociale, Helvia Recina ed Evoluzione e Tradizione)
La Gran Logia Regolare d’Italia non sembra averne
@ cerasi
Sé…. Te pare facile ….
Sembra che per potersi iscrivere bisogna essere presentati da uno già iscritto—
ma se io non so chi è- a chi lo chiedo ….
Bel guaio—
Mi sa che ci rinuncio ! -:)
Una suonata di chitarra al potere, anzi una suonata di liuto.
@ claudio sellone
Ma non c’è problema…. Posso aiutarla io… Anzi la presente io!!!
Non ho problemi a presentarle un amico, che è amico di un amico, che -forse- ha un conoscente che dovrebbe avere un cugino che fa le pulizie dentro una loggia… Chissà con un pò di fortuna potrebbe conosere un G. Maestro.
Ma penso che per lei sia più facile entrare se va a parlare a qualche politico locale, ma mi raccomando eviti le edere in sonno
Vorrei sommessamente sottolineare che anche “La Casa del Clero” (arch. Giulio Pediconi, 1958) venne approvata da una apposita commissione dell’ornato pubblico. Così è se vi piace.
http://it.wikipedia.org/wiki/Massoneria
In Italia, la massoneria è stata dichiarata fuorilegge nel “1925”, durante il “Fascismo” . Negli ultimi anni l’Italia, caso unico tra i paesi democratici, è stata ripetutamente condannata dalla”Corte di giustizia europea per violazione dei “Diritti umani” poiché alcune leggi dello stato e di alcune regioni risultavano discriminatorie nei confronti dei massoni.
Sig . Cerasi
me lo ha mandato lei ????
@ claudio sellone
Cosa avrei mandato?
Ehehehe
Il Di Tarso —
Dai Scherzavo —