A Trieste la polizia municipale è particolarmente attiva nella lotta contro la droga, specialmente contro quelle attività di spaccio portate avanti ai danni dei ragazzi più giovani: una intensa attività di indagine e di monitoraggio, svolta anche sotto copertura (cioè, tramite agenti in borghese), resa ancora più efficace dalla capillare conoscenza del territorio. A Parma per questi servizi c’è persino un nucleo cinofilo all’interno della polizia municipale. Pure a Bologna i vigili urbani sono in prima linea contro il microspaccio, in particolare quello svolto nei pressi delle scuole, ed anche contro la vendita di alcol ai minorenni nei locali pubblici. E si potrebbe continuare a lungo, visto che su internet si trova il resoconto di decine di casi analoghi. In effetti, in tanti Comuni, medi e grandi, la Polizia Municipale quanto meno cerca di operare virtuosamente, in sinergia con le forze dell’ordine e nell’ambito di progetti sicurezza elaborati dalle rispettive amministrazioni, nel settore della prevenzione antialcol e antidroga e della repressione delle attività di spaccio che spesso avvengono a cielo aperto, e a volte sotto gli occhi di tutti, nelle vie centrali, nelle periferie e nei parchi delle varie città.
Si tratta, chiaramente, di interventi sussidiari e di complemento a quelli, ben più rilevanti, svolti dalle forze dell’ordine (carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza), ma tuttavia dimostrativi di una precisa volontà politica di diverse amministrazioni locali che hanno deciso di aprire gli occhi, di vedere quello che sta avvenendo ai danni delle giovani e giovanissime generazioni e di tentare di fare quel poco o quel tanto che possono.
A Macerata, invece, la situazione è ben diversa. I nostri vigili non svolgono in realtà alcuna attività mirata alla prevenzione e alla repressione dello spaccio di stupefacenti e delle vendite illecite dell’alcol sia ai minorenni che ai maggiorenni già in stato di ubriachezza. Detta in tutta semplicità, non esistono indicazioni o progetti specifici al riguardo. E anche quando escono in pattuglia con l’attenzione rivolta agli automobilisti, i vigili – a dimostrazione concreta di quanto poco interessino queste problematiche – non sono mai nemmeno dotati del kit per i controlli antidroga (nei casi conclamati i conducenti sospettati di trovarsi in stato di alterazione per effetto di sostanze stupefacenti vengono infatti inviati all’ospedale per le analisi) ed usano l’etilometro non per controlli preventivi, ma solo in caso di incidenti stradali in cui intervengono per i rilievi del caso.
A Macerata talvolta escono agenti della polizia municipale in borghese, ma solo per stanare e colpire i proprietari dei cani che non raccolgono le “cacche” dei loro amici a quattro zampe: un comportamento deplorevole ed incivile (quello dei padroni, ovviamente), certo, sicuramente da reprimere, ma non è ancora più incivile e delinquenziale distribuire la droga a ragazzi e ragazzini, anche poco più che adolescenti? Questa condotta illegale, e fonte potenziale di gravi disagi psico-fisici ed anche di morte, non dovrebbe essere ancora più monitorata, prevenuta e repressa?
Insomma, essendo questa la situazione, mi chiedo se sia giusto che la nostra polizia urbana, in via di fatto, priva com’è di qualsiasi indicazione al riguardo, si disinteressi totalmente della prevenzione antidroga e antialcol e del raccordo con le altre forze dell’ordine per contrastare quanto meno gli ultimi anelli della filiera cittadina dello spaccio. Secondo me, assolutamente no.
Si dirà da parte dell’assessore competente e del dirigente responsabile della nostra polizia municipale: non è vero, sono critiche infondate e ingenerose, il nostro disinteresse non esiste, noi facciamo faticosamente e con scrupolo il nostro dovere anche in questo campo! Prova ne sono, ad esempio, i giri di monitoraggio che di tanto in tanto facciamo nei pressi di alcuni luoghi “sensibili” e i servizi notturni nelle serate cittadine più tumultuose: il giovedì degli universitari, i fine settimana.
A me sembra però che proprio gli interventi di cui sopra, ed altri simili che potrebbero essere qui ricordati, in quanto puramente di facciata, dimostrino la fondatezza del mio rilievo critico. Per farmi capire meglio, mi spiego con qualche riferimento ai casi concreti. Fare qualche giro con l’auto di servizio intorno ai giardini, al cui interno notoriamente si svolge una discreta attività di spaccio, sia al mattino, tra gli studenti che non vanno a scuola, che nel pomeriggio, ha una funzione preventiva pari quasi allo zero, se poi questi giri, che di solito finiscono solo con qualche multa ai proprietari dei cani che non usano il guinzaglio nel piccolo spazio verde sopra il parcheggio coperto di via Mugnoz (uno spazio che, sia detto per inciso, si era promesso di dedicare proprio al libero scorrazzare dei cani stessi), non vengono mai seguiti da qualche accesso all’interno dei giardini stessi da agenti in divisa e soprattutto da agenti in borghese. Così’ come prevedere in certe serate particolari un turno serale dalle diciannove all’una di notte equivale, nei fatti, a tagliarsi completamente fuori da tutte le problematiche (spaccio, ma anche mancati rispetti degli orari di chiusura da parte dei locali e degli esercizi pubblici, danneggiamenti e risse) che solitamente e puntualmente si presentano alla fine della movida cittadina, cioè dalle due o dalle tre di notte in poi.
Eppure i vigili urbani di Macerata, come quelli di qualsiasi altra città, conoscono il territorio a menadito, molto meglio dei carabinieri e dei poliziotti, e probabilmente sarebbero in grado, per visione diretta o per le confidenze dei vari cittadini che li avvicinano, di andare a prendere a casa, uno per uno, i soggetti che spacciano: li conoscono, sanno dove abitano, dove si piazzano per distribuire la morte, quali sono i bar dove si ritrovano per festeggiare i loro sporchi incassi, bevendo una birra dopo l’altra; così come conoscono gran parte dei consumatori. Potrebbero essere utilissimi in funzione preventiva in tanti luoghi cittadini, al mattino dinanzi o nei pressi delle scuole e al terminal delle corriere, nelle ore del pomeriggio allo skate park, oppure ai cancelli e nei vicoli circostanti, davanti alle sale giochi, nelle ore notturne stazionando (e non passando fugacemente) ad esempio in via Garibaldi.
Certo, nessuno può illudersi di vincere la guerra alla droga con i vigili urbani. Però credo sia giusto pretendere che si passi da interventi inesistenti o di pura facciata ad interventi più incisivi e di una qualche sostanza. Il mancato effettivo coinvolgimento anche dei vigili in un’azione mirata e coordinata di prevenzione e repressione contro gli ultimi livelli della criminalità che sul territorio comunale distribuisce la droga ai ragazzi è quindi un’occasione persa, un peccato mortale, un lusso che la nostra città non dovrebbe permettersi.
Intendiamoci, i nostri vigili (circa trentacinque, divisi in sei servizi) hanno indubbiamente tanti compiti: non solo la viabilità e il traffico, ma anche l’edilizia, l’ecologia, le occupazioni di suolo pubblico, il contenzioso, i vari servizi speciali e amministrativi, le contravvenzioni, ecc.. Ed è sicuramente difficile, con gli organici all’osso, conciliare gli orari ed i turni dei vari addetti, anche perché in alcuni servizi c’è da essere presenti sul territorio comunale dalla prima mattina sino a notte inoltrata (ma probabilmente, a detta anche di alcuni osservatori, sarebbe possibile una più razionale organizzazione dei turni, arrivando a fare più turni serali ed allungando l’ora notturna di rientro, magari con qualche soldino in più per ore aggiuntive di straordinario).
Però i vigili urbani sono pur sempre componenti di un corpo che ha funzioni anche di polizia giudiziaria e, in via ausiliaria, di pubblica sicurezza, in un contesto normativo che da qualche anno ha ampliato le situazioni in cui il Sindaco potrebbe e dovrebbe intervenire in materia di sicurezza urbana, e tra queste non c’è dubbio che vi rientri anche l’attività preventiva e repressiva in materia di droga e alcol.
Non possono, quindi, né gli amici vigili, né, soprattutto, i loro responsabili, a livello gerarchico e politico, avere la mentalità degli impiegati dell’anagrafe (lungi da me qualsiasi pensiero dispregiativo verso questi ultimi: li ho citati solo per fare un esempio riferito al personale amministrativo che opera nei comuni). Eppure, proprio questa è la sensazione che i cittadini hanno dei nostri vigili urbani: onesti lavoratori che tirano ad arrivare alla fine del loro turno, cercando di scansare, almeno sino a quando non sono proprio costretti a farlo, tutto ciò che potrebbe essere fonte di rogne.
Di chi la responsabilità di questa situazione? Secondo me il problema, per forza di cose, sta nell’assessorato competente, che, oltre a concentrarsi sulle multe per i parcheggi sulle strisce blu, dovrebbe occuparsi con determinazione delle questioni qui sollevate, invece di ignorarle. E soprattutto sta nei vertici del corpo della nostra polizia municipale, dove da troppi anni si succedono persone di ottimo livello e di buona professionalità, prive però di una specifica conoscenza ed esperienza nelle tematiche della polizia municipale e della sicurezza urbana. E che magari, quando una tale esperienza hanno cominciato a farsela, vengono poi sostituiti, per loro esigenze (pensionamenti, altri incarichi, ecc.) o per scelte diverse da parte dell’Amministrazione Comunale. Sicchè ogni volta si tratta di ripartire da capo, con un inevitabile appiattimento sulla gestione dell’esistente.
Da poco più di un anno, tra l’altro, l’incarico dirigenziale della polizia municipale, settore delicatissimo e di grande rilevanza nella vita cittadina, è svolto solo a part time, nel senso che l’attuale responsabile è contemporaneamente dirigente pure del Servizio Entrate del Comune di Macerata, anch’esso importantissimo, soprattutto in questo momento di grosse difficoltà economiche degli enti locali. Circostanza che, a sua volta, non può non tradursi, per mancanza di tempo e dei necessari approfondimenti, in un continuo rincorrere le situazioni e in una inevitabile mancanza di specifica progettualità per interventi che vadano oltre la stretta quotidianità.
A proposito della nostra Polizia Municipale tra le forze politiche e sui giornali si è discusso molto, nei giorni e nei mesi scorsi, su varie questioni, ad esempio sul telelaser fresco di acquisto (ma non c’era un autovelox ancora utilizzabile per i sacrosanti controlli della velocità tenuta dagli automobilisti cittadini?); sui semafori piazzati e interrati in via definitiva senza una seria preventiva sperimentazione con gli apparecchi mobili (con costi notevoli e a volte senza senso a carico delle casse comunali); sulle indennità aggiuntive pagate alla dirigente (non ho ben capito se con riferimento all’incarico dirigenziale svolto presso il Servizio Entrate o per quello svolto pressola Polizia Municipale), nel mentre non vengono consentite, con la motivazione che non ci sono i soldi, ore in più di straordinario da parte dei vigili urbani. Tutte discussioni sacrosante, alle quali io mi sento di chiedere che si aggiungano anche quelle relative all’organizzazione ed alla predisposizione di una maggiore e più significativa presenza dei vigili stessi nelle ore e nei luoghi che contano veramente, in funzione preventiva e repressiva antidroga e antialcol.
C’è qualche consigliere comunale, della maggioranza o dell’opposizione, disponibile a prendere a cuore queste situazioni e a battersi per migliorarle?
*avvocato, presidente onlus “Con Nicola, oltre il deserto di indifferenza”
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sarebbe già un buon segnale se i vigili iniziassero a lavorare seriamente/ ora fanno solo finta e, specialmente la componente maschile la smetta di fermare per la strada e rompere le scatole alle ragazzine, naturalmente di bella presenza/ non vengono pagati per questo disservizio, anzi è un vero e proprio schifo, nonché abuso di potere, usano la divisa per intimorire e non per dare sicurezza, come dovrebbe essere/ come si fa a sentirsi tutelati da agenti capaci di tale bassezze e, il sindaco lo sa come si comportano molti dei suoi “operai della sicurezza”?/ il sindaco ha delle figlie? che cosa proverebbe se una sua figlia venisse fermata per strada da una pattuglia, con a bordo due imbecilli che fanno i cascamorti e che potrebbero, per età, essere padre o zio?
mi piacerebbe conoscere le risposte del nostro solerte sindaco/
sono d’accordissimo come al solito con il Sig. Bommarito, ma ci sono ancora persone che abitano nelle zone citate nell’articolo e dicono che non è vero, che non succede niente lì, Macerata mica è il Bronx… togliete i paraocchi per favore!!!!
Questa volta non riesco ad essere serio.
Non so perchè (secondo me un pò di malizia da parte della redazione c’è) ma mi viene in mente un film degli anni sessanta con l’indimenticabile Alberto Sordi nei panni di Otello Celletti. Forse sarà per l’erotismo sprigionato da una irresistibile Sylva Koscina che ti inebria la mente ma mi immagino i nostri tutori dell’ordine pubblico impegnati in una delicatissima operazione antidroga sotto copertura alle “Quattro Porte” con cappello, occhiali scuri e impermeabile perchè altrimenti sarebbero riconosciuti da tutti.
Torniamo seri per un momento e riflettiamo sul fatto che magari sarebbe utile utilizzare semplicemente la nostra polizia urbana per far rispettare concretamente il codice della strada.
Intervengo volentieri su questo argomento per sostenere l’iniziativa costante di Giuseppe di tenere alta l’attenzione sul tema.
Uno sprovveduto, per procurarsi una droga “leggera” a Macerata impiega circa 10-12 minuti, per una dose “pesante” poco più.
Qualche settimana fa ai giardini Diaz un gruppetto di 5 ragazzi ha deciso di organizzare un cannaparty come fosse un modo normale di passare il pomeriggio.
La legge punisce con la sanzione amministrativa chi abbandona in luogo pubblico siringhe usate (non credo sia mai stata contestata una tale violazione).
Fatte queste considerazioni, mi chiedo quale impatto potrebbe avere una ordinanza del Sindaco che vietasse l’assunzione di qualsiasi sostanza stupefacente in luogo pubblico o aperto al pubblico; sicuramente imporrebbe alla Polizia Municipale di adoperarsi per farla rispettare.
Il diritto di drogarsi deve incontrare il limite del diritto dei cittadini a non assistere a ciò.
I provvedimenti amministrativi, oltre che repressivi, possono anche avere lo scopo di sensibilizzare i cittadini e allora mi piacerebbe che una tale ordinanza venisse accompagnata da una manifestazione nella quale chiunque potesse sottoporsi volontariamente ad un teste antidroga, magari con la partecipazione di tutti i Consiglieri comunali, della Giunta e dei Vigili.
Salve,
come al solito gli articoli del Dott. Bommarito suscitano la mia attenzione perchè toccano argomenti interessanti e vicini alle tematiche di cui mi occupo e di cui mi sono occupato in passato. E, se me lo permettete, mi piacerebbe aggiungere ai post precedenti il mio punto di vista di criminologo.
Al di là o meno delle competenze o meno dei Vigili Urbani (sinceramente non sono molto ferrato sulle competenze, dovrei leggermi le norme che li riguardano) la questione è articolata. In primo luogo il pattugliamento è una forma specifica di prevenzione di atti criminali e devianti che rientra nel filone criminologico della prevenzione situazionale (http://www.fisu.it/risorse/le-teorie/i-fondamenti-della-prevenzione-situazionale) e prevede la perlustrazione, da parte delle Forze dell’Ordine, di un determinato contesto spaziale, a scopi preventivi, ma anche repressivi (cioè punire chi ha appena commesso un reato). E’ ovvio che, se si vuole aumentare il livello di pattugliamento, occorre aumentare gli organici delle Forze dell’Ordine e di conseguenza consentire il perlustramento di superfici sempre maggiori.
Detto ciò è ancora ovvio che se una pattuglia è solita perlustrare tutti i giorni la stessa zona, i reati tenderanno a spostarsi nelle aree limitrofe.
Scusate le ovvietà ma quanto appena detto serve a capire che il pattugliamento va fatto con intelligenza predisponendo risorse scarse. A Milano, per esempio, per fronteggiare il dilagare dello spaccio tra i ragazzini hanno predisposto una unità della Polizia in borghese. Si tratta di agenti in grado di mescolarsi tra i ragazzi, agenti la cui immagine stessa distacca dall’immaginario dello “sbirro” (hanno infatti piercing, tatuaggi, etc…). Allo stesso modo nelle piazze più “calde” d’estate viene collocata una pattuglia della polizia municipale allo scopo di controllare la situazione e di sedare eventuali situazioni critiche. A New York le feste all’esterno sono gestite dalla polizia nel senso che se la festa deve finire alle 2 solo gli stessi agenti a terminare i festeggiamenti. Allo stesso modo ci sono controlli seri per cui se un locale non chiude alle 3 o vende alcool ai minori le multe erogate sono salatissime e addirittura si rischia la chiusura per parecchio tempo.
…e non mi sembra la gente si diverta di meno…solo che si rispettano determinate regole, mentre da noi, sebbene le esse esistano, tuttavia non vengono fatte rispettare. Mi piacerebbe, per una volta, vedere degli agenti in borghese o notare la presenza di una pattuglia davanti a qualche locale senza dover schivare i vetri delle bottiglie rotte. Se pensiamo poi ai locali notturni la sicurezza in quel caso è affidata a persone che non sono preparate (contate gli articoli di CM sulle risse nei fine settimana estivi) e le cui competenze non si capisce ancora quali siano.
Ma senza allontanarci troppo dal discorso iniziale, come dico spesso, a Macerata esistono numerose zone d’ombra, luoghi dove succede di tutto e dove ovviamente si spaccia, si fa uso di sostanze e quant’altro. Zone che tutti conosciamo, elencate da Bommarito, zone che la nostra amministrazione ha deciso di lasciare all’abbandono e nelle mani di chi vuole commettere atti criminali.
E’ ovvio che è impossibile ai vigili, ai carabinieri, alla polizia perlustrare tutte le zone abbandonate citate…
Si pensi che in America, nei piccoli quartieri, o nelle città di dimensioni minori gli stessi residenti (definiti come occhi e orecchie della polizia) possono avvisare la centrale in situazioni critiche e sono formati per intervenire in situazioni critiche e gestire situazioni di degrado urbano; in Emilia hanno avviato un progetto per cui il poliziotto di quartiere a rilevare gli elementi di degrado della città (sporcizia, siringhe abbandonate, etc)…insomma alcune best practices ci sono e proprio perchè Macerata, come dice Cico, non è il Bronx, basterebbe così poco….
che poi, e chiudo, il Bronx attraverso un processo di riqualificazione urbana è diventato uno dei quartieri più in della città………
Grazie dell’attenzione
Sig Bonmarito sono pienamente daccordo con lei sulle responsabilità dell’amministrazione che finanzia centri come il Sisma e non crea un tavolo di lavoro con tutte le forze di Polizia. Non sono daccordo con lei sullo screditamento degli uomini della polizia municipale che a mio modesto avviso sono preparati e competenti, se non fanno quel tipo di servizio è solamente perchè gli viene imposto dall’alto!
Un vigile non esce dalla caserma per cazz…ggiare, ma ogni volta che esce ha un foglio di servizio e lo deve rispettare. Non discriminiamo chi lavora sulla strada per pochi spiccioli!!!
Da cittadini invece possiamo fare molto, segnalare i movimenti sospetti alle forze dell’ordine non ci costa nulla! Macerata era tranquilla in passato proprio perchè la popolazione collaborava in maniera assidua con le forze dell’ordine, riprendiamo ad aiutarli!
Saluti
Sig.Renna vorrei precisarle che lo scopo di molti vigili è rimanere in caserma, caldamente e comodamente seduti e, a dimostrazione di ciò che dico, faccia la prova a chiamarli per un passo carrabile occupato un giorno di pioggia, o provi a chiamare per un incidente alle ore 19:15, quando stanno per finire le loro 6 ore di servizio… la preparazione e la competenza ci potrebbe anche essere per alcuni, il problema è l’uso che se ne fanno delle norme studiate sui testi se poi non possono applicarle. i nostri vigili sono anche ufficiali di pol.giudiziaria e li vorrei vedere all’opera in ogni loro funzione pur guadagnando pochi spiccioli come li definisce lei. nessuno obbliga le persone a fare un concorso di polizia municipale e se si sceglie liberamente di farlo, così come per la polizia di stato, si dovrebbe avere una buona dose di responsabilità, buon senso e rispetto per uno straccio di divisa che molti cittadini prendono ancora come punto di riferimento. aggiungo anche che se lei da cittadino ha tempo, può anche fare prevenzione segnalando un movimento sospetto, cito le sue parole, poi se ne ha voglia, mi racconti cosa fanno le forze dell’ordine per verificare la sua segnalazione. concludo riferendomi all’avv.Bommarito: pienamente solidale e daccordo sulla prevenzione e repressione delle spaccio di droga soprattutto a livello giovanile, ma non concordo per lo straordinario alla polizia municipale, sarebbe uno spreco di denaro pubblico. Avrei altri mezzi più efficaci, tipo utilizzare il polizziotto di quartiere a passeggio per le mura con la consorte, anchessà polizziotta di quartiere….. saluti.
Come abbiamo cercato di organizzare l’osservatorio sulle tossicodipendenze in provincia e poi in comune, ora presenterò la tua proposta in consiglio, mi auguro che si possa aprire un serio e sereno confronto con tutte le forze politiche ponendo l’attenzione su un problema molto serio che va al di là della questione di cosa o non cosa fanno i vigili urbani a Macerata.. ti farò sapere.
Come al solito l’avvocato Bommarito coglie nel segno. Sappiamo tutti che i vigili urbani ormai escono pochissimo e se lo fanno è solo per controllare qualche residenza o fare qualche multa per violazione del codice della strada. Interventi peraltro quasi inutili visto il supporto degli ausiliari del traffico, dei semafori intelligenti e dei totem. Il tempo che la tecnologia e l’esternalizzazione dei servizi usiamolo almeno per la prevenzione della microcriminalità e, perchè no, per i controlli sugli esrcizi commerciali (prezzi, igiene, lavoro nero, ricevute ecc.)
Questo a Macerata, non parliamo poi dei piccoli centri dove i vigili, spesso poco più che ragazzine, riescono a malpena a star dietro a feste, processioni e funerali!
@andrea marchiori
se un abitante di macerata per trovare un parcheggio, prendere un autobus (o raggiungere a piedi la destinazione) impiega minimo mezz’ora, come fa uno “sprovveduto” a trovare “una” droga leggera in 10-12 minuti?
capisco che nella retorica da avvocati si è soliti usare iperboli ma dipingere i giardini diaz come il parco lambro della città mi sembra esagerato. cinque giovani che si passano uno spinello non fanno un “canna party”: fumano. così come decine di bambini che urlano e bisticciano tra loro non fanno un riformatorio: giocano.
“per tenere alta l’attenzione sul tema” della crociata bommarito c’è proprio bisogno di allarmarci con una siringa usata? sembra proprio una rapina da tossici disperati
Non è vero che i vigili non fanno nulla.
Il giorno dell’inaugurazione del telelaser, erano in 5 a manovrarlo…. tutti insieme…. solertemente!!
Salve a tutti, sono un agente di Polizia Municipale, perchè cosi ci chiamiamo dal 1986, già questo indica una scarsa conoscenza dell’apparato della Polizia Municipale, che ora è Polizia Locale.
Intervengo in questo argomento non perchè mi sento offeso da questa contestazione, ma perchè i compiti che l’avvocato Bommarito ci vuole assegnare non sono consoni alle nostre strutture, ai nostri mezzi a disposizioni, alla nostra preparazione e formazione che è tutta centrata nello svolgimento e preparazione di atti amministrativi di natura non penale, ad eccezione di alcune fattispecie.
In Parlamento sono depositate varie proposte di legge di riforma della Polizia Locale ormai da qualche decina di anni, il Governo attuale, come quelli precedenti, avevano promesso di riformare la Polizia Locale allargando i compiti sopratutto quelli che riguardano la microcriminalità.
Questo ad oggi non è stato fatto, in alcuni casi singoli i Comuni prendono l’iniziativa di far fare agli agenti di P.L., interventi di contrasto alla microcriminalità, ma tutto questo a basso costo perchè noi non abbiamo le stesse tutele e retribuzioni di chi svolge questi compiti quotidianamente proprio per la mancanza della riforma.
Io sono stato sempre per l’approvazione della riforma perchè credo fermamente che la Polizia Locale italiana deve occuparsi anche del contrasto della microcriminalità senza abbandonare il teleleaser che anche quello è sicurezza, come l’alcotest e narcotest.
Un consiglio per ora, se non volete multe con il telelaser andate piano, ora è obbligatorio anche il segnale che dice ” Attenzione controllo elettronico della velocità” che si può chiedere di più???
Salve,
leggo con piacere il post del Sig. Severini in quanto ha dato un contributo importante alla discussione.
Vorrei aggiungere quanto segue: personalmente credo sia importante stabilire dei limiti alla competenze, ma, allo stesso tempo, non credo sia necessario aspettare l’approvazione di una legge per adottare comportamenti virtuosi. Mi spiego meglio: i vigili rappresentano un presidio della vita urbana in quanto conoscono il territorio e in più portano una divisa. Azioni quali il segnalamento di situazioni critiche, di atti di devianza o semplicemente presidiare una piazza per evitare che si riempi di bottiglie di vetro o per sedare situazioni calde non mi sembra sia interventi per cui sia richiesta una formazione altamente qualificata o un impiego ingente di risorse. Non mi sembra…perchè non lo sono: come ho detto nel post precedente a Bologna la polizia locale (progetto Rifildeur) ha un palmare dove segnalare le situazioni critiche e i punti di debolezza di ogni territorio e a Milano le pattuglie della polizia locale sono, ogni fine settimana, alle colonne di San Lorenzo (una delle piazze della movida milanese).
Nessuno chiede agli agenti di polizia locale di diventare i paladini della giustizia, ne di farsi carico di compiti che spettano, con tutte le difficoltà ad altre forze dell’ordine. Essi volgono un grande lavoro.
Grazie
Io credo che al Sig. Severini vada attribuito “l’onore delle armi” per essersi qualificato pubblicamente e per avere contribuito al dibattito esprimendo la sua posizione. Detto ciò io mi sarei aspettato, viste le accuse anche pesanti che sono state mosse al corpo della Polizia Municipale, una presa di posizione da parte di un organo più apicale. Non pretendo che ciò avvenga attraverso un post ma magari un bel comunicato stampa su CM sarebbe un’ottima occasione.
Sig. Del Bianco io capisco benissimo quello che vuol dire, ma traspare da quello che leggo nell’ultimo suo post un disagio nel vedere la Polizia Locale fare “multe” per esempio di un divieto di sosta o un accertamento di velocità tramite telelaser.
Sembra come tanti cittadini che mi dicono quanto gli faccio una “multa” ” ANDATE A PRENDERE I DELINQUENTI INVECE DI ROMPERE LE SCATOLE A ME!!!!”.
La legalità passa anche attraverso il rispetto di un divieto di sosta, la devianza sociale è anche non rispettare tutte le norme del codice della strada, non indossare le cinture di sicurezza, traportare bambini in auto senza essere trattenuti da apposti sistemi di ritenuta, guidare ubriachi o drogati ecc…
Perchè non ci interessiamo di quello che possiamo fare per migliorare la sicurezza della circolazione stradale?Che tanto ancora c’è da fare.In Europa siamo il fanalino di coda in termini di sicurezza stradale.
Sono sicuro che Lei è a conoscenza di quante persone muoino in incidenti stradali( sopratutto nei centri urbani), quanti pirati della strada uccidono e poi fuggono.
Se alla Polizia di Sato, ai Carabinieri, alla Guardia di Finanza che sono deputati al controllo dell’ordine pubblico ( come sancito dalla Costitutzione) aggiungiamo anche la Polizia Locale chi controllerà il traffico?chi farà rispettare tutte le norme del Codice della strada, norme relative al Commercio, Edilizia, Polizia Amministrativa ecc. ecc.???
Ecco che è necessaria una riforma, in un momento storico dove il personale è costantemente carente e non c’è deroga per le assunzione come nelle Forze di Polizia ad ordinamento Statale ad esempio.
Sicuramente un occhio sulle problematiche che LEi espone è obbligo, ma non confondiamo i ruoli altrimenti si crea solo una grande confusione.
Sicuramente non ci incontreremo perchè non lavoro a Macerata ma la saluto con affetto.
Approvo l’intervento del sig. Severini e, se volesse venire a lavorare nel Comando di P.M. di Macerata, sicuramente avrebbe l’appoggio di molti cittadini che, come me, pur avendo occasionalmente violato il codice della strada, hanno comunque e sempre un grande rispetto per le regole. Il problema è che quando cerchiamo di far rispettare agli altri le regole del C.d.s., tramite l’intervento dei vigili, la maggior parte delle volte ci troviamo di fronte un muro di indifferenza (magari fosse solo indifferenza…!) Marika Moretti mi ha tolto le parole di bocca… Grande! E ha ragione: non so quante decine e decine di volte ho chiamato il centralino rientrando dal lavoro, non riuscendo a trovare posto per la mia auto, pur avendo un’autorizzazione che chi occupa questi posti non ha… Purtroppo rientrando in un orario che coincide con la fine del turno della Polizia Municipale mi è stato quasi sempre risposto che non c’erano più pattuglie disponibili. Peccato che poi vedevo la pattuglia fermarsi all’esterno di un kebab per prendere la cena da asporto…!!!!! Ovviamente con la macchina di servizio, in divisa e quindi ancora in pieno servizio. Ma per la mia telefonata non c’era mai tempo! Questo a mio avviso si chiama prendere in giro i cittadini che pagano lo stipendio di questi “efficienti” vigili urbani! Paolo Renna dovrebbe provare a spendere mezza giornata (e più che sufficiente!!) per vedere quanti vigili girano, per tutta la durata del turno di lavoro, con la macchina di servizio, pur non svolgendo di fatto alcun compito! Svolgono solo… il comodo loro! E questo lo dico avendo le prove, incontestabili! E se dovessi prendere una contravvenzione da uno di questi “stacanovisti” allora si che ci sarà da ridere!! A conclusione di tutto questo bisogna dire che la mancanza di regole all’interno di un comando di Polizia Municipale è da attribuirsi a chi questo comando lo dirige e NE CURA L’ORGANIZZAZIONE!
[email protected] cinque giovani che fumano una canna ai giardini mi infastidiscono, i bambini che giocano ai giardini mi rallegrano. una siringa ai giardini è sintomo che qualcosa non và a livello sociale. quella che lei definisce “crociata di Bommarito” potrebbe essere anche la sua se ha figli. le ho risposto in tre righe e le ho dedicato anche troppo tempo…. innanzitutto metta nome e cognome poi ne riparliamo…
@severino: se al corpo di Polizia Locale è demandato il controllo del traffico, il rispetto di tutte le norme del Codice della strada, e di quelle relative al Commercio, Edilizia, Polizia Amministrativa ecc. ecc. mi va benissimo, purchè sia FATTO BENE e per questo non avete bisogno di una norma o di un regolamento, basta responsabilità, intelligenza e senso del dovere per uno “straccetto di divisa” che indossate per cui percepite uno stipendio pubblico.