di Alessandra Pierini
e Matteo Zallocco
E’ terminato ieri sera il giro delle prime dello Sferisterio Opera Festival. Le repliche sono ancora tutte da fare ma ormai il lato artistico passerà in secondo piano lasciando invece vivo l’interesse per la biglietteria. Pier Luigi Pizzi aveva chiesto di conoscere il suo futuro prima dell’inizio della stagione. Così non è stato. La scelta in merito al futuro artistico non è ancora stata fatta e nel trambusto del debutto non sono neanche state stabilite le linee guida progettuali che il prescelto dovrà seguire.
Certo è che la decisione dovrà essere presa e i nomi dei papabili sono ben identificabili vista l’esperienza e le competenze che occorrono per rivestire un ruolo di così tanta importanza.
Andiamo allora a vedere chi potrebbe essere il nuovo direttore artistico.
Le alternative sono tra le più disparate e ognuno si differenzia per curriculum e caratteristiche. Non può naturalmente mancare l’attuale direttore artistico Pier Luigi Pizzi, regista, scenografo e creatore di costumi, allievo di Strehler. Pizzi dal 1951 ha partecipato ad oltre 300 spettacoli accanto a diversi registi nei più importanti teatri e festival del mondo. Dal 1977, anno in cui ha firmato per il Teatro Regio di Torino Don Giovanni di Mozart, si è quasi interamente consacrato alla regia lirica, solo sporadicamente affrontando il teatro di prosa.Nel 2003 il Sovrintendente de La Fenice di Venezia l’ha incaricato della supervisione dei restauri del Teatro dopo l’incendio del 1986. In questo stesso Teatro, dove è regolarmente presente, ha ricevuto nel 2005 il premio “Una vita per la musica”. Il maestro, però, potrebbe anche accettare di passare lo scettro a Massimo Gasparon, dal 1989 suo stretto collaboratore.
Gasparon Come architetto ha progettato il Teatro Dovizi di Bibbiena e ha curato l’allestimento del Palazzo del Cinema nel 1997 in occasione della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia. Ha affiancato ancora Pizzi nella progettazione di numerose esposizioni d’arte a Firenze, Napoli, Parma e sarebbe il suo erede naturale.
Vogliamo un maceratese? Se così fosse la scelta non potrebbe che essere tra Claudio Orazi e Nazzareno Antinori.
Claudio Orazi, nato nel 1959 a Macerata, proprio qui nel 1990 è stato nominato quale più giovane Sovrintendente e Direttore Artistico d’Italia all’Associazione Sferisterio. Negli anni passati a Macerata Opera ha ottenuto il Premio Abbiati nel 1992, nel 1996, nel 2000 e nel 2001, il Premio Award Europeo della Lirica nel 1999 e nel 2000 e il Premio della Critica Musicale e Discografica.Le produzioni artistiche realizzate all’Arena Sferisterio in quegli anni ha consentito una serie di tournée in ambito nazionale ed internazionale in molti teatri tra i quali la Scala di Milano, l’ Opera di Roma, il Comunale di Bologna, il Carlo Felice di Genova, il Lirico di Cagliari, il Teatro nazionale di Praga, il Teatro Nazionale di Budapest, il Teatro Nazionale di Bratislava, il Komische Oper di Berlino, il New National Theatre di Tokyo e il Teatro Real di Madrid e sempre per Sferisterio Macerata Opera ha instaurato un rapporto stabile di collaborazione con la RAI producendo e mettendo in onda numerose opere televisive. Molti però, ricordando la sua gestione, fanno riferimento al deficit di bilancio raggiunto in quegli anni che Orazi ha chiarito in un intervento su Cronache Maceratesi (leggi l’articolo). Dal 2000 al 2002 è stato Direttore Artistico del Teatro alle Muse di Ancona e dal 2003 è stato Sovrintendente della Fondazione Arena di Verona.
L’altro maceratese è Nazzareno Antinori che proprio domani (martedì) incontrerà il sindaco Romano Carancini per presentargli il suo progetto, già consegnato al protocollo, che prevede 3 recite di Aida, 3 recite di Cavalleria e Pagliacci, 3 recite di Traviata, 3 recite di Tosca, 2 recite di Nozze di Figaro allo Sferisterio e 2 recite di Vedova allegra, 2 recite di Porgy & Bess e 1 di Rugantino con Enrico Brignano, per un costo complessivo di 3 milioni di Euro, cioè assai meno rispetto alla stagione Pizzi (leggi l’articolo). Antinori è nato ad Anzio ma da decenni residente a Macerata. In 33 anni di carriere da tenore ha cantato nei piu’ importanti teatri del mondo, a “La Scala” di Milano al “Covent Garden” di Londra, dall'”Opera” di Parigi all’Arena di Verona, nei teatri di Vienna, Madrid, Amburgo. E’ stato diretto dai maggiori direttori d’orchestra, tra cui Gavazzeni, Oren, Muti, Peter Maag, Arena ed ha avuto come registi personalita’ quali Ronconi, Sequi, De Ana, Bolognini, Montaldo. Ha al suo attivo 1.800 recite eseguite entro un vasto repertorio che va da Puccini a Verdi, Giordano, Mascagni, Bizet. Oltre alle produzioni operistiche,ha cantato recitals lirici tenuti in ogni parte del mondo, come in Russia, Giappone, Cina e Corea. Ha ricevuto l’onorificenza di Cavaliere “al merito della Repubblica Italiana” con decreto del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
Si fa negli ultimi giorni sempre più insistente il nome di Giancarlo del Monaco, figlio del famoso tenore Mario. Giancarlo debuttò nel 1965 a Siracusa mettendo in scena Samson et Dalila con suo padre, nel ruolo del protagonista per poi continuare la sua carriera come assistente di Wieland Wagner, Günther Rennert e Walter Felsenstein in Germania, paese in cui il direttore artistico risponde personalmente dello sforamento del bilancio. E’ stato direttore di Macerata Opera dal 1986 al 1988 e dell’Opera der Bundesstadt Bonn dal 1992 al 1997 dopodichè ha diretto l’Opera House di Nizza fino al 2001. Parallelamente alla sua carriera di Direttore Generale, Giancarlo del Monaco è uno dei più importanti registi della sua generazione, ha collaborato con illustri direttori d’orchestra illustri e con famosi scenografi e ha ricevuto numerosi i riconoscimenti nel corso della sua carriera. Si va dal Viotti d’oro del 1967 ai titoli di Cavaliere Ufficiale della Republica e Commendatore dell’Ordine al Merito della Republica Italiana. Dal 2009, Giancarlo del Monaco è Direttore artistica del Festival Opera di Tenerife. Dal 2011, è stato nominato Consigliere Personale per la lirica del Signor Chen-Ping, Presidente del “National Center for the Performing Arts” a Pechino.
Va nominato anche Vincenzo De Vivo,salernitano, dal 1982 ad oggi ha lavorato con numerosi istituti musicali in tutta Europa. Prima direttore artistico del Teatro dell’Opera di Roma e del Teatro Comunale di Bologna, ha lavorato anche a Valencia, al Teatro Carlo Felice di Genova, al San Carlo di Napoli e alla Fenice di Venezia. Ha scritto saggi e ricerche per la Rai, Teatri ed Istituzioni musicali europei, case discografiche. E’ membro delle Commissioni giudicatrici di numerosi Concorsi e Premi Musicali internazionali. Nel 2010 come Consulente Scientifico della Fondazione Pergolesi Spontini, a Jesi, il Maestro Vincenzo De Vivo ha seguito le numerose iniziative artistiche, musicologiche, didattiche e di promozione approntate dalla Fondazione Pergolesi Spontini nel 2010 in occasione delle Celebrazioni per il Terzo Centenario della Nascita di Giovanni Battista Pergolesi.
C’è poi Lorenzo Mariani, nato a New York da famiglia italiana, ha compiuto gli studi letterari, teatrali e musicali ad Harward stabilendosi poi a Firenze. Fra il l978 e il 1982 ha lavorato come aiuto regista con Giorgio Strehler, Luca Ronconi, Gian Carlo Menotti, Franco Zeffirelli, Jean Pierre Ponelle e, per un lungo periodo, con Antoine Vitez. È stato assistente di Franco Zeffirelli durante le riprese di Otello e del Giovane Toscanini. Dal 1982 firma la regia di spettacoli prodotti da importanti teatri. Particolarmente intensa è la collaborazione con il Festival di Montepulciano e con il Teatro Comunale di Firenze. Collabora con scenografi e costumisti di fama, come Maurizio Balò, Pasquale Grossi, William Orlandi e Allen Lee Moyer.
Sarebbe interessato allo Sferisterio anche Alberto Triola, attuale direttore dell’Accademia di Canto a Bologna, che ha maturato il proprio profilo professionale in quattordici stagioni passate al Teatro alla Scala di Milano: dal 1988 al 2002 ha ricoperto diversi incarichi, fra cui quello di assistente del direttore artistico e quello di assistente organizzativo del direttore musicale Riccardo Muti, al cui fianco ha lavorato per cinque stagioni, dal 1995 al 2000.Nel febbraio 2002 il Maestro Giancarlo Menotti lo chiama al Festival dei Due Mondi di Spoleto, dove ricopre – per la XLV edizione del Festival – il ruolo di segretario artistico, Nel febbraio 2003 è chiamato al Teatro Carlo Felice di Genova, dapprima comesegretario artistico, quindi come direttore artistico, incarico ricoperto fino al maggio 2007; Ha rivestito per sei anni (dal 2003 al 2008) la carica di direttore artistico-musicale del Teatro Ponchielli di Cremona. Negli stessi anni firma il cartellone del Festival Claudio Monteverdi, è assistente del sovrintendente del Teatro Comunale di Bologna, e dal mese di ottobre 2008 direttore della Scuola dell’Opera Italiana, è inoltre consulente artistico per le attività di formazione dellaFondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Dal gennaio 2010 è direttore artistico del Festival della Valle d’Itria.
Il ruolo di direttore artistico farebbe gola anche a Mauro Trombetta il quale, recentemente uscito dall’Opera di Roma, si occupa ora esclusivamente della sua scuola di canto. Trombetta si è diplomato al Conservatorio di Torino in Canto, Composizione e Direzione d’orchestra ed è laureato in medicina e chirurgia. Ha debuttato giovanissimo come baritono al Regio di Torino, iniziando una carriera che lo ha portato in importanti teatri ed istituzioni musicali europee. Contemporaneamente è stato direttore di coro, d’orchestra e compositore. Nel 1980 ha iniziato la carriera come organizzatore musicale, assumendo diversi incarichi direttivi, anche al Regio di Torino e segretario artistico proprio al Teatro dell’Opera di Roma, oltre che come vice-direttore dell’Arena di Verona dove nel 1994 è diventato direttore artistico. È docente di canto all’Istituto musicale” A. Peri” di Reggio Emilia e tiene lezioni in Accademie italiane e straniere. Fa parte di numerose giurie di concorsi internazionali. Al suo attivo vi sono diverse incisioni discografiche come maestro del coro, e ha pubblicato articoli sulla vocalità, sulla gestione dei teatri lirici italiani oltre ad un libro di teoria musicale. Recentemente è uscito dall’Opera di Roma e si occupa ora esclusivamente della sua scuola di Canto.
C’ è poi una figura che incarna il progetto di riunire in un unico circuito Ancona, Jesi e Macerata (leggi l’articolo): si tratta di Alessio Vlad che nato a Roma, dopo gli studi di Composizione e Direzione d’Orchestra al Conservatorio e all’Accademia di Santa Cecilia con Guido Turchi e Franco Ferrara, è stato allievo e poi collaboratore di Leonard Bernstein.Compositore, direttore d’orchestra e organizzatore musicale, è Direttore Artistico del Teatro dell’Opera di Roma dal Gennaio 2010 e allo stesso tempo consulente del Teatro delle Muse di Ancona e di Spoleto. In questi ultimi anni è stato Direttore Artistico del Teatro Donizetti di Bergamo, Direttore Artistico del Teatro Carlo Felice di Genova, Direttore Artistico del Teatro delle Muse di Ancona, consulente e poi Direttore Artistico del Teatro di San Carlo di Napoli, consulente musicale del Festival dei Due Mondi di Spoleto.Fondazioni dove ha avviato e realizzato collaborazioni e coproduzioni oltre che con i principali Teatri Italiani, con Teatri europei e americani.
Chiudiamo con due provocazioni.
Enrico Stinchelli, romano, è autore e conduttore della “Barcaccia” dall’ottobre del 1988 su Radiotre. Il programma, divenuto il più longevo della Radiotelevisione Italiana, è oggi un “cult” di riferimento per ogni appassionato d’opera, in onda anche all’estero attraverso Raisat e Rai International. Lui stesso nel suo blog ha fatto i nomi di possibili nuovi direttori artistici dello Sferisterio e noi rilanciamo proponendo anche il suo, essendo uno dei più grandi esperti in Italia e non solo.
Infine, Evio Hermas Ercoli, maceratese, che lo Sferisterio lo conosce bene e che proprio in questi giorni sta riscuotendo un grande successo a Civitanova Alta con la sua nuova creatura: Popsophia, il Festival del contemporaneo.
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forza Hermas tanti ottimi risultati ti varrano prima o poi un ritorno da vincitore in questa città decadente
Pizzi ha chiesto il rinnovo triennale.Carancini vuole concedergli un altro anno. Pettinari salvaci!!!
Ho negli occhi le immagini dei tanti vip alla serata inaugurale. Mi fanno venire in mente un grande acquario.
Richiamati dalla luce abbagliante dei flash, pesci di vario colore si avvicinano al bordo della vasca per farsi riprendere nella muta da grand soirée.
Aprono e chiudono ritmicamente la bocca come a dire “ci stò, cistò”. Per richiamare l’attenzione al di là del vetro, fanno bollicine con spumanti d’annata; scodinzolano festosi se qualcuno presta loro attenzione; fingono di allontanarsi con nonsolance e, fatto il giro dell’acquario, ritornano languidi sotto il riflettore; sbirciano di sottocchi le mute eleganti degli altri pesci concorrenti in mostra; consci dell’infrangibilità del vetro di protezione, sembrano irridere i pesci di palude fuori dell’acquario; appena si spengono le luci si rintanano sulle poltroncine di velluto e continuano a passare in rassegna le frivolezze dei vicini; Seguono il canto ed i suoni a bocca aperta per nascondere uno sbadiglio irrefrenabile.
VIP,VIP, Hurrà!!!
Ercoli saprebbe come rianimare lo sferisterio e la citta intera.
Popsophia ne è l’ennesima dimostrazione. ma agli attuali amministratori questo non interessa
purtroppo per noi
Escluderei di sicuro:
Pizzi in quanto non possiamo più permetterci di essere presi in giro.
Gasparron, allievo e non solo di Pizzi, è stato capace di rovinare ogni opera che ha toccato, per lui consiglio il Lego.
Vlad, decentrerebbe tutto in Ancona, e noi maceratesi perderemo il diritoo di consevare il nostro gioliello dello Sferisterio, Ancona un capoluogo morto da sempre, una città parsimoniosa pessima e noiosa come tuto il pan con l’olio.
Trombetta può continuare a suonare nella capitale.
De vivo, Mariani, Del Monaco, non li conosco, ma non li vedo come direttori Artistici dello Sferisterio.
Triola ha di sicuro un ottimo curriculum e conoscenza in materia.
Stinchelli anche esso un grane esperto.
Antinori, cantante lirico conosce il suo mondo perfettamente, e il suo programma con una spesa al di sotto di quella che stiamo spendendo fa letteralmente gola, ma se ciò fosse possibile (e lo è) quante teste salteranno oltre a quella di Pizzi?… Credo molte!!
Orazi sarebbe un grande ritorno da un esperto che ha già dimostrato di far decollare lo Sferisterio dandogli il ruolo che gli spetta.
Ercoli è un ottimo organizzatore e cultore, lo ha dimostrato 2 anni fa con Tutto in gioco e lo sta dimostrando quest’anno con Popshopia, i numeri parlano da soli.
Ora la scelta si stringe tra Antinori, Orazi ed Ercoli.
Proporrei una collaborazione Ercoli- Antinori. Cultura, organizzazione, conoscenza della materia, sensibilità, amore per lo Sferisterio e Macerata, senso civico e morale, faranno di sicuro un ottimo programma e festival.
PS. Fare meglio di Pizzi e i suoi merletti è come sparare sulla croce rossa.
Manca all’appello una donna: peccato. Ma la inserisco idealmente io: CLAUDIA COLOMBATI, docente di Storia della Musica prima a Macerata e ora a Roma.
SUA NOTIZIA BIOGRAFICA: Ottenuta una borsa di studio dal Governa Polacco presso l’Università di Varsavia, le viene conferito nel 1975 il Dottorato in Scienze umane (Prof. Stefan Jarocinski) presso l’Accademia delle Scienze (P.A.N.). In Italia è dapprima incaricata di esercitazioni presso la cattedra di Storia della musica dell’Università di Bologna venendo poi chiamata all’Università di Macerata, dall’a.a. 1978-79, a ricoprire la cattedra di Storia della musica, prima per incarico e -dal 1985- con il ruolo di professore di II fascia. Per 4 anni le sarà anche affidato l’insegnamento di Storia del Teatro e dello Spettacolo. Nel 1986-87 collabora all’istituzione della Scuola Superiore di Musicologia e Pedagogia musicale di Fermo (sede distaccata dell’Università di Macerata) assumendone successivamente la direzione, negli anni 1989-92. Dal 1988 ad oggi (2008-09) è annualmente invitata all’Università Autonoma di Madrid per tenervi i corsi di dottorato (Estetica, Etica, Psicologia, Sociologia, Organizzazione dello Spettacolo, Storia della musica). Dal 1° novembre 2000 è professore associato di Estetica musicale prima e successivamente di Estetica e Filosofia della Musica presso l’Università di Roma 2 “Tor Vergata”. Ivi ricopre anche per affidamento l’insegnamento di Psicologia della Musica. Dall’a.a. 2002-2003 è stata tra i docenti della SSIS (per le Università del Lazio) ricoprendo la carica di coordinatrice del settore musicale nell’anno 2004. Dall’a.a. 2003-04 fa parte del collegio dei Docenti di Dottorato in Musicologia alla “Sapienza”. Collabora con Università e Accademie all’estero (Paris-Sorbonne IV-VIII-I (Congressi e Commissioni di Dottorato), Köln, Cracovia, Varsavia, Kiev, Santiago del Cile, Helsinki, Salamanca, Berlino). Per meriti culturali le sono state assegnate due onorificenze dal Governo polacco ed ha ricevuto il titolo di accademica dall’Accademia Filarmonica di Bologna. Ha collaborato con giornali, riviste specializzate e Radio-TV italiane e straniere. Dal 1976 per molti anni ha lavorato in diversi settori del mondo dello spettacolo in ambito concertistico-teatrale, tra il 1978 ed il 1980 alla “Sagra Musicale Umbra di Perugia, all’A.T.E.R. di Modena, dal 1988 al 1994 membro del Consiglio d’Amministrazione dell’E.A. Teatro Comunale di Bologna, tra il 1990 ed il 1995 a Volterra e, tra il 1993 ed il 1996, al Festival “La nota verde” di Asiago. Ha partecipato a numerosi congressi e convegni di rilevanza internazionale.
Se non direttore artistico, sarebbe un’ottima sovrintendente, per di più affezionata a Macerata.
Ercoli doveva essere una provocazione o sbaglio….Ognuno deve occuparsi del proprio campo e credo che uno come Ercoli potrebbe svolgere giusto il compito di responsabile marketing e comunicazione, ufficio stampa incluso, dello Sferisterio. A livello mediatico Ercoli è molto potente lo dimostrano le preferenze nel sondaggio.
Il Prof. Evio Hermas Ercoli è la persona giusta, nel posto giusto e al momento giusto.
l’amico Ercoli è un assoluto maestro nell’organizzare eventi, riuscire a invitare ospiti illustri e spesso gli riesce anche la non semplice operazione di marketing pubblicitario.
Ma Ercoli, nonostante i suoi molteplici interessi, è e resta un “intellettuale”, mentre per lo Sferisterio servirebbero altre capacità.
Ma prima di immergersi nella tifoseria sul nome del nuovo Direttore Artistico bisognerebbe prima TIRARE LE SOMME su quanto è stato fatto in questi ultimi anni.
E le somma hanno segno NEGATIVO per cui, nonostante il curriculum del maestro Pizzi, una cosa dovrebbe essere ben chiara a tutti: chi ha gestito lo Sferisterio negli ultimi anni lo si ringrazi per quanto svolto ma poi basta….
Ma che rinnovo triennale del piffero.
E con il maestro dovrebbero anche farsi da parte tutti coloro che, in posizione semiapicale, in questi ultimi anni hanno collaborato (Gasparron in primis).
Ma se si TIRANO LE SOMME bisogna anche ammettere che negli ultimi 10 anni la gestione “politica” dell’Associazione Sferisterio (Meschini, Carancini, Silenzi, Capponi) è stata, al di la di ogni benevola previsione, totalmente fallimentare.
Gestione politica che, sciaguratamente, ha dettato anche le nomine del CdA dell’Associazione Sferisterio o che ha permesso alla Mirus di realizzare, per 2 anni, una campagna pubblicitaria dilettantistica fatta con i piedi.
Purtroppo tra Presidenti dell’Associazione, Vicepresidenti, Amministratori del CdA (passati e presenti) si sono alternati molti individui che di Opera Lirica consocevano ben poco, di bel canto non ne sapevano nulla e che di questo mondo spesso ne erano totalmente all’oscuro….Ma che (ed è questo il peggio) non erano neanche dei mostri in fatto di programmazione, marketing, comunicazione.
E non a caso, con il gioco delle 3 carte, si nascondono i builanci INTEGRALI dello Sferisterio, si nascondono i costi delle Opere, i ricavi, la vendita dei biglietti, il ritorno pubblicitario, ecc.
Insomma per tacere di un fallimento, sotto ogni punto di vista, si continua a far finta di nulla o a tirare fuori ipotesi idiote (Ancona Iesi) al solo scopo di depotenziare lo Sferisterio e di annacquare in un bilancio di Consorzio le gestioni fallimentari degli ultimi 7-10 anni.
Cominciamo a dire le cose come stanno: le gestioni Riciarelli e Pizzi, tirate le somme, non possono certo essere definite esaltanti… Ma non possono nemmeno essere considerate buone.
Qualcosina è stato certametne fatto, ma per quanto ci è costato, ci si sarebbe aspettati di più, molto di più.
Ed invece assitiano alla ridicola sceneggiata della cura maniacale del maestro verso i costumi, assistiamo alla ripetitiva presenza dei mimi, assistiamo a delle trovate artistiche di dubbissimo gusto… Tutto fatto apposta affinchè si parli di tutto (anche dell’inutile, anzi soprattutto dell’inutile) meno che dei cantanti e della musica.
Insomma si va dietro all’effimero e ci si dimentica che l’Opera Lirica è Opera in quanto c’è uno spartito da suonare e una trama da cantare….
Non facciamo finta che, siccome ci sono 3 turisti giapponesi e 2 tedeschi, che lo Sferisterio sia ancora una realtà importante a livello mondiale: una volta i turisti stranieri erano centinaia e centinaia, non qualche decina.
E soprattutto signori politici, maestri, discepoli ed amministraori vari: smettetela di prenderci per il fondoschiena poichè ne abbiamo gli zebedei pieni: FATECI VEDERE I CONTI (dimostrando così di volere una gestione limpida e chiara delle Stagioni) e assumervi tutte le vostre responsabilità….
© mus rugens
peccato che lei non si firmi con il suo nome di battesimo: la sua lettura ironica è davvero superlativa. Sono certo che i Vip stessi (compresi coloro che si ritengono tali) ammetteranno che l’analisi sia ineccepibile.
Pizzi e “rivali”? Dopo aver raccolto tanti successi viene il momento di farsi da parte per far lavorare i giovani talenti, offrendo loro suggerimenti e sostegno.
L’Olympic Class sta cercando un nuovo capitano per la sua RMS Titanic, il viaggio inaugurale sarà nel 2012, forse cento anni prima. Speriamo sia bel tempo,comunque l’orchestra continuerà a suonare…
@ enossam
Abbiamo già dato…
Mi sembra che già in passato abbiamo avuto qualche “uomo del destino” oppure “della provvidenza” oppure che “ci avrebbe reso tutti ricchi come lui”
Io voto Orazi, però Ercoli non è male. Orazi è più dell’ambiente e conosce maggiormente la lirica e i protagonisti e saprebbe rilanciare uno0 spettacolo di gran lunga superiore a quello odierno, qualitativamente ORAZI batte tutti. Ha dei suoi contro che lo hanno mandato via loro, quelli che comandano ora e per ora è in stand by, peccato!
Ercoli è amico di questo e quello, ha i suoi giri e alla fine conosce e pronta gente, sicuramente ha buona predisposzione, sarebbero spettacoli buoni, pieni di gente famosa e pieni di gente all’inverosimile, pero io sono per la qualità e voto ORAZI forever.
Per la precisione: Claudia Colombati è nata a Bologna dove ha conseguito la maturità classica, ha seguito gli studi di pianoforte e si è LAUREATA IN FILOSOFIA (Estetica, Prof. Luciano Anceschi) nel 1970;
Ercoli, http://docenti.unimc.it/docenti/eviohermas-ercoli, e la LIRICA????
http://www.italiaestera.net/modules.php?name=News&file=article&sid=5451
I talenti non si sprecano….
I talenti al più si supportano…
I talenti non invecchiano si rinnovano
La lungimiranza doovrebbe essere la prima dote in chi amministra
Ercoli Ercoli Ercoli è il numero 111111111111
Quale nome? Da un nome è difficile capire quale sarà poi l’azione. Sarebbe necessario a mio avviso che quel divismo diffuso qui da noi non permetta mai di inchinarsi supinamente ai NOMI. Invece è quello che è accaduto: abbiamo permesso che CARMEN divenisse un’opera grigia, “impreziosita” da un’auto d’epoca. Siamo stati zitti quando improbabili Turandot e improbabili Calaf non sono stati recensiti nel modo giusto e non sono stati mandati subito a cantare i ruoli a loro congeniali. Io noto dalle recensioni attuali che si discute molto dell’aspetto registico e scenografico più che dell’aspetto musicale. No! E’ nella musica che è scritto tutto. Le “invenzioni” registiche sono spesso delle trasposizioni o delle invenzioni per far parlare del regista più che per rendere servizio a quel lingiaggio complesso che è l’OPERA, dove più aspetti confluiscono a creare la comunicazione. Io amo quelle regie, che sottolineano, ma non sconvolgono. Che significato ha spostare la trama nel tempo? Un Edipo re sia con panni greci che odierni è sempre l’uomo alla ricerca di sé, un Macbeth non cresce di valore se lo trasportiamo in Argentina nel XIX secolo, è sempre un giocattolo nelle mani di una Lady vittima della voluttà del soglio. Si curi piuttosto l’aspetto vocale e musicale perché Verdi, Puccini, Donizzetti …. hanno scritto pagine musicali che vogliamo ascoltare. I panni indossati dai cantanti servono più a far parlare del Regista che a permettere una buona Comunicazione del messaggio musicale. Non permettiamo che ci colonizzino, non permettiamo che vengano qui a razzolare e mandare avanti i pulcini del loro pollaio. Si abbia rispetto per i coristi, che non possono valere meno di un mimo, si facciano audizioni per i cantanti comprimari o di ruoli secondari e si diffidi delle Agenzie, le quali costano moto di più (ma molto di più) di un contratto diretto con il cantante.
Io ritengo che chi eroga ha il diritto, ma soprattutto il dovere verso la collettività di esaminare come sono stati utilizzati i fondi, quale è stato l’impatto della stagione con il nostro mondo. Le strutture reperibili in zona sono state utilizzate? (Accademia, Conservatori, orchestre locali). Quale è stato l’impatto delle rappresentazioni sul pubblico e soprattutto sui giovani a cui dobbiamo trasmettere questa forma d’arte? Ricorderanno Tosca perché una Madonna gravida partorisce 13 angeli nudi? Ricorderanno turandot per la palla di ghiaccio della scenografia o per l’interpretazione giusta che fa sì che il ghiaccio sia nell’interpretazione?
Scegliere sulla base del nome è operazione difficile. Tutto sta nell’animo di chi si sceglie, nel suo essere virtuoso e rispettoso del messaggio dei nostri grandi del passato, che debbono essere tutelati. Non si facciano Traviate di Svoboda, ma Traviate di Verdi, non si facciano Bohème di Ken Russel ma di Puccini.
G.Berchiesi
Ho avuto l’onore ed il piacere di lavorare nello staff del prof Hevio Hermas Ercoli nel 2007 in occasione del Tirocinio per il mio corso di laurea in Disciplina delle arti, musica e spettacolo settore organizzatori musicali; ho un’esperienza bellissima di lavoro pieno di soddisfazioni morali, il Professor Ercoli è un grande ottimizzatore di risorse umane, riusciva a motivare tutti i sottoposti ed a valorizzarli ognuno nelle sue peculiarità, tanto che tutti davavamo il massimo allo Sferisterio.
Questo per non parlare della cultura enciclopedica di quest’uomo Macerata lo ha costretto ad allontanarsi poichè volevano che facesse il lacchè di persone sicuramente meno autorevoli di lui.
Il suo saper fare si basa su una mente di gran pregio e spero che Macerata questa volta ragioni un pò meglio e lasci da parte tutti questi personaggi assolutamente fuori dalle righe e………..diciamo così………………….”FANTASIOSI e CAPRICCIOSI”.
VIVA LA MERITOCRAZIA!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Basta con queste figure grigissime che usano questi grandi poli di cultura per “PICCOLISSIMI”…………………INTERESSI PERSONALI…………….
Orazi l’hanno cacciato da Verona due anni prima che scadesse il suo mandato perchè li aveva condotti quasi alla bancarotta. Impariamo dagli errori passati ricordiamo e salviamoci.
Spero che lo Sferisterio torni ai fasti di qualche anno fa.
M° Sara Torquati
Docente del Conservatorio Statale di musica di Roma “Santa Cecilia”
ERCOLI! ERCOLI! ERCOLI!
Se volete lo Slendore dello Sferisterio e di Macerata solo lui ha la capacità di coniugare conoscenza ed ottimizzazione delle risorse umane…………….per vincere bisogna essere dei finissimi alchimisti.
Ercoli vince perchè conosce l’interiorità delle persone con cui lavora, le valorizza ed ottiene miracoli da tutti…………
scusate se è poco
@ secarancinidecideperlosferisteriosiamofiniti
Allego un po’ di bibliografia di Claudia Colombati:
Congressi-Convegni-Conferenze-Corsi:
2003 Helsinki. Conferenza dedicata alla musica russa “Color in Music”, The Solemnity Hall of the University, (3 novembre 2003 )
2003 Varsavia, Relazione alla III International Conference organized by The Fryderyk Chopin Institute in Warsaw Analitical Perspectives on the Music of Chopin.
2003 Katowice (PL). Università Slesiana – Facoltà della Radio e Televisione – Dipartimento di regia, III Lezione: “Il ruolo del musicista nella società tra etica e musica”.
2004 Napoli. Relatrice al Convegno Internazionale Bilaterale in occasione del centenario della nascita di Th. W. Adorno, Th. W. Adorno 1903-2003. Una Ragione per la musica. Istituto Suor Orsola Benincasa (25-27marzo)- Parigi, Università Paris 1 e Paris 8 (maggio 2004)
2004 Paris. Membro di Commissione di Dottorato presso l’Université de Paris Sorbonne IV, in cotutela con l’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata” (15 maggio)
2004 Paris .Relatrice al Convegno Internazionale L’imaginaire musical entre interprétation et création, Sorbonne IV (17 maggio)
2004 Madrid. Membro di Commissione di Dottorato presso l’Università Autonoma U.A.M. di Madrid, 23 settembre.
2004 Paris. Relatrice al Congresso Internazionale di Semiotica musicale, Paris- Sorbonne I-VIII-IV, Istituto di Cultura Finlandese, Istituto di Semiologia musicale Università di Helsinki, (3-8ottobre).
2004 Relatrice e coordinatrice al Convegno Franz Liszt, George Sand ed Hector Berlioz, in collaborazione con la cattedra di Estetica e Filosofia della musica – Università di Roma 2 “Tor Vergata”, Festival “Settimane musicali lisztiane”, Albano Laziale, 17 ottobre
2004 Relatrice alla IV International Conference organized by The Fryderyk Chopin Institute in Warsaw “Chopin in Performance: History, Theory, Practice” Warsaw (2-4 dicembre)
2004 Katowice (PL). Università Slesiana – Facoltà della Radio e Televisione – Dipartimento di Regia, VI Lezione: “Amore e morte nella visione operistica di G,Verdi e R. Wagner 6 dicembre).
2005 Roma. Relatrice al Convegno “Per una Fenomenologia del Melodramma”, Centro Interuniversitario di Ricerca Fenomenologia e Arte, Facoltà di Filosofia, Università di Roma “La Sapienza” (6-8 gennaio)
2005 Madrid. Relatrice al Congreso Internacional “Cervantes y el Quijote en la Música”, Universidad Autónoma de Madrid – Círculo de Bellas Artes, 19-21 ottobre
2006 Conferenza all’ Universidad de Castilla La-Mancha, Salón de Actos de la Escuela Universitaria de Magisterio di Ciudad Real “L’Otello di Giuseppe Verdi” Ciclo “Opera Abierta”, 20 febbraio
2006 Fondi (Roma). Conferenza nell’ambito della Rassegna Internazionale “ Il Mito, tra Cinema Letteratura Musica, V edizione, Auditorium comunale, Castello Castani, 23 ottobre.
2006 Roma. Relatrice al Ninth International Congres on Musical Signification „Music senses, body”, ICMS9, Uniwersità di Roma „Tor Vergata” , 19-23 settembre.
2006 Salamanca. Relatrice al Simposio Internacional “ La Recepcion De Mozart y del Clasicismo Vienes en el Siglo XX” , Salón de Actos, Universidad de Albano Laziale (Roma). Coordinatore ala Manifestazione “Omaggio a Wolfgang Amadeus Mozart”, Incontro con il Prof. Gernot Gruber, Palazzo Savelli, 27 gennaio.
2007 Corso di Storia ed Estetica Musicale al Conservatorio Superior de Musica, Junta de Castilla y León di Salamanca (11-14 febbraio).
2007 Madrid (25 ottobre) membro della Comisión de Doctorado dell’Università Autonoma
2008 Madrid (15 gennaio) membro de la Comisión de Doctorado dell’Università Autonoma
2008 Madrid. Corso nell’ambito del Dottorato “Musica e Letteratura” III. Universidad Autonoma, 11-14 marzo
2008 Bassano Romano (Roma) Relatrice al Convegno “Il melodramma: peculiarità della tecnica vocale ed espressione dell’arte scenica in Mario Del Monaco” nell’ambito della manifestazione “Amor vincit omnia” – Inaugurazione della stagione in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio” a cura del MiBAC e dell’Istituto Nazionale del Melodramma. (27 settembre 2008)
2008 Bassano Romano (Roma) Relatrice alla Conferenza “Musica e Musicoterapia: differenze e analogie”, (28 settembre), giornata conclusiva della manifestazione “Amor vincit omnia” in occasione delle “Giornate Europee del Patrimonio” a cura del MiBAC e dell’Istituto Nazionale del Melodramma.
2008 Vilnius (Lituania), invitata come relatrice Die musikalische bedeutung des Zeichens, al X International Congres on Musica Signification – ICMS10 (23-25 ottobre)
2009 Madrid. Invitata come membro del Tribunal di Dottorato all’Università Carlos III (gennaio)
2009 Madrid. Corso nell’ambito del Dottorato “Musica e Letteratura” IV. Universidad Autonoma, (31 marzo-4 aprile)
2009 Madrid. Università Carlos III, invitata a tenere un Corso nell’ambito del Dipartimento di Geografia, Historia y Arte Contemporane (aprile).
Partecipazioni al mondo dello spettacolo:
1988-94 Per nomina dello S.M.I. diviene membro del Consiglio di Amministrazione e della Commissione artistica dell’E.A. Teatro Comunale di Bologna con delibera del Comune.
1992-93 Membro della Commissione del C.I.D.I.M. per la formazione dei giovani alla carriera concertistica in Italia ed in Europa.
1993-96 Ideatrice e Direttore artistico del Festival La Nota Verde di Asiago, ha curato anche la stampa dei C.D. musicali.
2001-2007 Collabora all’organizzazione del Festival Le Settimane Lisztiane ad Albano Laziale e Tivoli.
Carta canta e villan dorme, diceva il proverbio. E comunque, il Melodramma fa parte della Musica e non il contrario. Qui siamo in presenza di una grande studiosa (riconosciuta dalle maggiori università del mondo), una delle cui qualità maggiori (e migliori) è stata quella, negli anni, di aver sempre preferito muoversi – insieme ai propri studenti – anche al di là delle aule universitarie, dentro il mondo reale dello spettacolo e della musica. Un patrimonio esperienziale e formativo che ha difficilmente l’eguale.
Capisco tuttavia la perplessita dell’amico cui ho risposto un po’ troppo massivamente qui sopra, per cui limiterò la citazione bibliografica ai soli interventi dedicati al (o comunque includenti il) melodramma:
1. Vincenzo Bellini e la sua poetica creativa nella recezione del mondo musicale
contemporaneo francese, Atti del Colloqui International “Vincenzo Bellini et la
France – Histoire, création et réception de l’oeuvre”, Paris Sorbonne, (5-7.XI.2001),
Ed. Libreria Musicale Italiana (LIM) 2007, pp. 45-76
2. La categoria estetica del tragico e del comico come essenza fenomenologia
dell’opera musicale, Atti del Convegno “Per una Fenomenologia del
Melodramma”, Centro Interuniversitario di Ricerca Fenomenologia e Arte, Facoltà
di Filosofia, Università di Roma “La Sapienza” (6-8 Gennaio 2005) .
3. Recezione storico-estetica nel XX secolo del “personaggio” Mozart e della sua
opera, Atti del Simposio Internazional “ La Recepcion De Mozart y el Clasicismo
Vienes en el Siglo XX” , Salón de Actos, Universidad de Salamanca, Facultad de
Geografia e Historia (26-28ottobre 2006) ), “En torno a Mozart: Reflexiones desde
la Universidad – Aquilafuente, Ediciones Universidad Salamanca 2007
4. “La Vestale di Gaspare Spontini e l’Impero: dal mito alla visione neoclassico-
romantica. “ Atti del Convegno di Studi Internazionali “Gaspare Spontini e La
Vestale: dal Mito romano alla Grandeur Imperiale nel secondo centenario della
prima rappresentazione – Parigi (15 dicembre 1807 -15 dicembre 2007), l’Istituto
Italiano di Cultura in collaborazione con: l’Observatoire Musical Francaise -Paris
Sorbonne 4, Die Freie Universität di Berlino, Fondazione G. Spontini (Majolati),
(in stampa 2009)
5. “Il Genio dell’avvenire” nella visione creativa lisztiana dell’opera di Wagner, in
Atti del Convegno Internazionale “Franz Liszt e la Germania”, Albano Laziale
(Roma) – Università di Roma “Tor Vergata” (17.XI. 2002), [in corso di stampa].
6. Il Nazionalismo e la musica nel XIX secolo, in “Annali della Facoltà di Lettere e Filosofia, XXIX, Università/Macerata, 1996, pp. 63-93.
7. Esotismo e Archeologia nell’ “Aida” di Verdi, in “Annali della Facoltà di Lettere e
Filosofia”, Università di Macerata, XXV-XXVI, 1992-1993, pp. 127-172.
8. Mozart e la sua opera nell’epoca della Rivoluzione francese, in “La scuola degli amanti”, Assessorato alla Cultura/Università di Macerata –Dipartimento di Filosofia, 1990, pp. 31-41.
Intendiamoci: non sto dicendo che sia l’unica persona adatta a ricoprire il ruolo su cui oggi dibattiamo; sto però dicendo che avrebbe le carte in regola per ricoprirlo. E che andrebbe bene anche in coppia con un altro, assumendo lei il ruolo di sovrintendente.
Credo – come sottolineava tempo fa qualche altro lettore – che lo Sferisterio avrebbe bisogno, oltre che di funzionali allestimenti, anche di un po’ più di serietà musicologica. Per questo motivo continuo a pensare a lei.
Conoscevo la carriera della Colombati e l’ho sempre stimata ma proprio dal curriculum si evince che nonostante l’enorme professionalità non ha mai avuto esperienze di sovrintendenza o direzione artistica in teatri lirici di prima fascia.
Serve una figura a tempo pieno, senza altri incarichi, quindi escluderei De Vivo,Mariani,Triola,Vlad,Del Monaco. Ancora pensare a Pizzi (Gasparon) mi sembra un oltraggio, solo Carancini, Giuliodori,Messi, Mactovich,Giannangieli,Silenzi e Mirella della Trattoria,i mimi sono capaci ancora di sopportarlo.Brava gente!!Bravi.
Antinori è un cantante.
Stinchelli è un critico.
Trombetta mi ricorda Totò.
Ercoli responsabile marketing-ufficio stampa-vino.
La Colombati consulente musicale e consigliere d’amministrazione?
Ho dimenticato qualcuno..?
L’intervento della Torquati è molto fazioso ,poco corretto, strano che un M° si esprima in questa maniera.Cosa insegna?
Una musicista che dice “coniugare conoscenza ed ottimizzazione delle risorse umane…………….per vincere bisogna essere dei finissimi alchimisti” riguardo lo Sferisterio?AHHHHH
Dove l’ha letto che “Orazi l’hanno cacciato da Verona due anni prima che scadesse il suo mandato perchè li aveva condotti quasi alla bancarotta. Impariamo dagli errori passati ricordiamo e salviamoci.”?
Andatevi a leggere i curriculum dei Maestri che si sono fatti …………………………..per arrivare dove sono arrivati senza spintarelle varie poi parlate caro signor anonimo.
Io parlo solo di cose che so
BASTA COL BALLETTO ED IL RIMPALLO DEI SOVRAINTENDENTI DA UN TEATRO ALL’ALTRO, sempre le stesse facce!!!!!!!!!!!!!!!Sempre gli stessi meccanismi ed interessi di basso rango, gente nuova e pulita, competente sul serio
http://www.tgverona.it/index.cfm/hurl/contenuto=40912/cronaca/troppi_debiti_commissariata_la_fondazione_arena.html
16/9/2008 – 16:19 Clamoroso colpo di scena alla Fondazione lirica Arena di Verona: il governo ha deciso il commissariamento dell’ente a causa dei troppi debiti accumulati tra il 2006 e il 2007. Azzerati i vertici. A Palazzo Barbieri conferenza stampa del sindaco Flavio Tosi e dell’ex sovrintendente Francesco Girondini.
Clamoroso colpo di scena alla Fondazione Arena di Verona: il governo ha deciso il commissariamento dell’ente a causa della situazione di bilancio registrata negli anni 2006 e 2007, quando l’ex lirico era sotto la sovrintendenza di Claudio Orazi.
Un “buco” di diversi milioni di euro troppo grosso per non intervenire. Azzerati quindi i vertici della Fondazione, dal sovrintendente in carica, Francesco Girondini, all’intero Consiglio di Amministrazione: dal vicepresidente operativo Paolo Arena, ai consiglieri Giorgio Benati, Giuseppe Ferrazza, Luigi Pisa e Massimo Venturato.
Io rimango anonima ma non dico fesserie come Lei illustrissimo maestro, e non insulto, le spintarelle sono ovunque e poi “Io parlo solo di cose che so” allora dove l’ha saputo, qual’è la fonte?
Io ritengo che i curricula siano altamente validi per tutti. Per ora, anche se ho espresso il mio voto nel sondaggio, non faccio nomi. Il problema è il seguente:
1) o i nostri amministratori si ritagliano uno spazio di verifica nelle manipolazioni di denaro
2) o la scelta deve cadere su un personaggio che abbia anche la dote di essere virtuoso e che non sia succube di quelle correnti di quei “poteri” che silenti dominano nei teatri. Il carrierismo di molti di questi pretendenti può essere un elemento che alla fine peserà nelle scelte.
Soprattutto ritengo che questi signori dovrebbero capire che operano qui, allo Sferisterio. Non possono telefonare ad un’Agenzia di Collocamento del Nord che impone uno dei suoi. Ci sono pulcini da far crescere anche qui, ci sono conservatori anche qui, ci sono accademie anche qui.
Poi dall’alto dei loro curricula dovrebbero sapere che un’opera non può diventare una fiction, l’opera non è soltanto spettacolo visivo, bensì è comunicazione musicale innanzi tutto. Il corista e il mimo non possono stare allo stesso livello.
… la storia di orazi a verona è di dominio pubblico, la sanno tutti, non vedo perché alcuni si scandalizzano tanto… fra i tanti papabili? scelgo nessuno! … e lasciatele ste poltrone!!! si ha voglia di pulizia, rigenerazione, facce nuove e giovani, con idee vere e credibili! spazio alle nuove generazioni che hanno voglia di mettersi in gioco… possibilmente senza spintarelle e giochi di potere…
http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=40058
Il sovrintendente Claudio Orazi, nominato alla guida della Fondazione Arena il 27 dicembre 2002 e confermato nell’incarico per un secondo mandato il 31 luglio 2006, lascia l’istituzione musicale veronese in accordo con il Consiglio di amministrazione che ha espresso grande apprezzamento per la professionalità e l’impegno profuso dal sovrintendente e per l’alto valore artistico della sua collaborazione».
Si è giunti così a un punto fermo per la Fondazione, che gestisce la stagione lirica in Arena e quella invernale al Teatro Filarmonico e crea un indotto per Verona di 600 milioni di euro l’anno. Ma che da mesi era nella bufera per il buco di bilancio di circa 20 milioni, le tensioni fra i 400 dipendenti dell’ente e Orazi che ha sempre difeso il suo operato, gli inviti ai soci privati Camera di Commercio e Fondazione Cariverona a immettere soldi per ripianare il buco e dare risorse per il piano industriale di rilancio firmato da Arena e da Enrico Ghinato. Fino al «casus belli», la mancata trasferta della «Carmen» di Zeffirelli a Sidney, con la Fondazione che ha chiesto i danni a Orazi e all’organizzatore Raphael Brown, l’unico a rimanere in causa visto che con l’accordo raggiunto quella contro Orazi decade.
Se l’indotto è di 600 milioni il problema sono i 20 milioni di buco?
“il Consiglio di amministrazione che ha espresso grande apprezzamento per la professionalità e l’impegno profuso dal sovrintendente e per l’alto valore artistico della sua collaborazione». ”
La guerra ai sindacati, la politica della Lega che ha voluto un suo uomo, il casus belli della trasferta a Sidney sono i veri motivi della cacciata. Zeffirelli continuò poi la polemica leggete qui
botta http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/22/Zeffirelli_bravo_Maazel_basta_orrori_co_9_080822036.shtml
e risposte
http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/23/alla_lirica_arroccata_stessa__co_9_080823101.shtml
http://archiviostorico.corriere.it/2008/agosto/24/Carsen_chi_attacca_registi_danneggia_co_9_080824073.shtml
Il sondaggio verrà chiuso stasera alle ore 22.
Biglietti venduti per la seconda di Un Ballo in maschera di ieri sera? C’è stato pubblico?
Signori , tra tutti questi nomi, secondo me l’unico che sta spezzando un’antico equilibrio con coraggio senza pensare ai propri piccoli ritorni politici economici etc etc e’ Antinori, il quale ha presentato un progetto validissimo che e’ protocollato, senza strafare , ma attenendosi ai giusti prezzi di realizzazione di un’opera lirica, basta farsi fare dei preventivi da tutti gli enti autonomi nazionali ed internazionali , basta prendere delle scenografie che giacciono in tutti i magazzini dei teatri del mondo, ma la cosa importante non e’ questa, la cosa importante e’ che e’ l’unico che ha avuto il coraggio di esporsi pubblicamente denunciando indirettamente con la sua proposta, la possibilita’ che c’e’ di cambiare un regno… che dura oramai da troppo tempo e che probabilmente durera’ ancora….di certo tra i 12 candidati ci saranno delle persone validissime, ma allora perche’ nessuno si e’ esposto pubblicamente con un programma e dei prezzi alla mano? i nomi che ci sono, sono sempre gli stessi con una varieta’ di buchi economici lasciati in vari teatri , compreso Macerata e Ancona. La riflessione credo dovrebbe essere questa , riconoscere il merito ad una persona che sta cambiando un sistema che non funziona piu’… Ovviamente il settore della cultura e’ uno dei settori dove non c’e’ piu’ un rapporto qualita’ prezzo e questo sta distruggendo tutti i teatri italiani, quindi Grazie caro Sig Antinori per il suo nobile gesto.
Mi scusi Signora Trojse ma lei è particolarmente interessata visto che è una collaboratrice di Antinori
http://it-it.facebook.com/pages/Sophy-Arte-Musica/239107282785142?sk=info
o sbaglio…..
Poi Antinori non è già impegnato con la direzione del Recanati Opera Festival fino al 2012???
http://www.ilcittadinodirecanati.it/archivio-news/news-24h/8253
Recanati c’ha già passato la sòla con Musicultura/Festivalbar…..
Rossini Opera Festival = ROF
Recanati Opera Festival = ROF
In fatto di fantasia cominciamo a scarseggiare, mi sembra…
Infatti a Macerata abbiamo scelto, noi originali e unici sempre pronti a distinguerci, il SOF (anche se forse avremmo dovuto chiamarlo POF o, addirittura, visti i costi il FLOP!!!)
Gentile Sig. o Signora ?
collaboro anche con Antinori cosi’ come con altri artisti e teatri in tutto il mondo, ovviamente ho lasciato il mio commento con il mio nome e cognome reale perche’ non ho alcun problema a scrivere cio’ che penso , altrimenti mi sarei firmata con un nome irriconoscibile cosi’ come fanno molte persone.In fondo io collaboro con cio’ che penso sia giusto , ed e’ giusto riconoscere ad Antinori che sia stato l’unico a presentare un progetto che tutti possono visionare. Le auguro un buon pomeriggio.
@ Trojse: T’hanno tanato?
Ercoli Ercoli Ercoli
SignorE grazie, il mio nome non è importante, importanti sono le sorti del teatro della mia città.Lo hanno distrutto. Ecco i colpevoli:
MESCHINI,CARANCINI,PIZZI,GASPARON,MESSI,BALLESI. P.,ANGELETTI,CALZOLAIO E.,MANUEL SERI,FERRARI,ANGELETTI,GASPARRINI D.,PASQUALETTI,TIBERI,ANGELETTI.
VERGOGNATEVI!!! il CDA che non rappresenta più nessuno vorrebbe riconfermare Pizzi insieme a Carancini. La città ha i politici e il teatro che si merita….
Credo che se Carancini volesse passare, FINALMENTE, dalle parole ai fatti (“incomincia una nuova storia”) dovrebbe chiedere l’azzeramento IMMEDIATO del CdA dell’Associazione, ringraziare (perchè si ringrazia sempre) tutti per il lavoro svolto….
….E ricostruire (assieme al Vicepresidente Pettinari) un CdA (con un curriculum di professionalità reali e non “di partito”) e cambiare Direttore artistico (e corte dei miracoli che si è portato appresso).
E, non ultimo, cambiare anche la società che cura pubblicità e marketing perchè in 2 anni ha dimostrato di NON essere all’altezza.
E già che c’è potrebbe rendere trasparente il tutto mostando i bilanci degli scorsi anni….
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Oppure dica chiaramente che la NUOVA STORIA è già cadavere, prima ancora di iniziare, e poi sia conseguente e torni a fare l’avvocato…
I RISULTATI DEL SONDAGGIO:
Totale votanti 673
CLAUDIO ORAZI 201 voti
NAZZARENO ANTINORI 165 voti
EVIO HERMAS ERCOLI 135 voti
ENRICO STINCHELLI 40
PIER LUIGI PIZZI 34
MAURO TROMBETTA 26
GIANCARLO DEL MONACO 21
LORENZO MARIANI 12
MASSIMO GASPARON 11
ALBERTO TRIOLA 11
ALESSIO VLAD 11
VINCENZO DE VIVO 6
Vorrei nome e cognome delle 11 persone che hanno votato Gasparon, per me sono extraterrestri.
ecco i nomi dei 34 che hanno votato Pizzi:
1.Meschini
2.Silenzi
3.Carancini
4.5.6.7.8.9.10. i consiglieri d’amministrazione
11.Giannangieli
12.Gelsomini
13. C.Scheggia
14.G.Bianchi
15.Mactovich
16.Paqualetti
17.Tiberi
18.Messi
19.Rei Ota
20.Fransiska Kurth
21.Pierino
22.Nino
23.Mirella
24.25.26.27.28.29.30.31.32.tutti i mimi meno 2
33.il Vescovo Giuliodori
34.la Massoneria
Puntuale Stinchelli:
COME SI DIVENTA SOVRINTENDENTE, istruzioni per l’uso
La prassi ufficiale prevede che i vari candidati presentino una domanda in
carta bollata con allegato curriculum, indirizzata al Sindaco: così sarebbe
garantita la partecipazione democratica di qualunque cittadino che aspiri
legittimamente all’incarico; il Consiglio Comunale (può essere più o meno
numeroso) , e soprattutto il Sindaco, vaglieranno le varie domande e
opteranno quindi per il candidato più idoneo. Così, almeno, “dovrebbe”
essere. Già, perché di fatto ciò non avviene. L’iter è molto più complesso e
segue vie tortuose, proprio come in un romanzo d’avventure.
Diamo, innanzitutto , un nome al candidato: il signor Mario Rossi. Il suo
obiettivo: la Sovrintendenza di un Ente Lirico italiano.
Per prima cosa, il signor Rossi deve verificare, attraverso buone
informazioni, quale poltrona vacilli o stia lì lì per cadere. Di solito ciò
avviene dopo elezioni politiche o amministrative, quando cambiano i
colori dei vari Sindaci e degli assessori comunali. Tali informazioni sono
per lo più voci di corridoio, indiscrezioni, suggerimenti che può dare un
semplice usciere o un impiegato del Teatro…non occorre certo
scomodareTom Ponzi o il commissario Rex.
Una volta individuato il Teatro da “conquistare”, il signor Rossi dovrà
darsi dei tempi: occorre creare un consenso attorno alla sua persona, sia
localmente (Sindaco, assessori, membri del consiglio comunale, personaggi
influenti presso il Comune) , sia a livello politico ( i palazzi romani:Senato,
Camera dei Deputati, segreterie di partito). Mai trascurare la realtà locale
per cercare “raccomandazioni” in alto loco: l’amico personale del Sindaco,
magari il suo barbiere o il proprietario del maneggio in cui viene custodito
il suo cavallo contano quanto o anche più di un ministro!
Il signor Rossi dovrà esibire ovviamente il proprio curriculum. Non
occorrono i titoli di studio, né i titoli artistici, o meglio: sono un puro pro
forma. Conta invece, e moltissimo, se il signor Rossi appartenga a una
loggia massonica, magari la stessa del Sindaco o dell’assessore alla cultura…
Una regola base dei fratelli massoni è quella di aiutarsi l’un con l’altro;
basterà un giro di telefonate, alcune cene e la base è pronta nel migliore dei
modi. La votazione sarà solo il perfezionamento in via ufficiale di ciò che è
stato deciso a tavolino. La “lobby massonica” in campo musicale ha
un’importanza decisiva, per storica tradizione. Tra i massoni d.o.c. si
contano musicisti gloriosi, da Mozart a Cherubini, Spontini, Sibelius,Verdi,
Boito, Respighi, Puccini. Pochi sanno però che a fianco di questi illustri
autori, figurano alcuni tra i più eminenti e insospettabili solisti: direttori
d’orchestra, cantanti, violinisti, registi, pianisti, sovrintendenti, direttori
artistici. Nulla di male, non sono né cospiratori né congiurati; si tratta ,
piuttosto, di una società di ”mutuo soccorso”: il fratello sovrintendente
nomina il fratello direttore artistico, questi scrittura il fratello direttore
d’orchestra che a sua volta segnala il fratello cantante….et voilà!…il cast è bell’è fatto.
Basta controllare con un minimo di attenzione i cartelloni teatrali con i
nomi degli artisti scritturati: sarà abbastanza facile notare la presenza di
alcuni personaggi ricorrenti, che passano da un teatro all’altro come in un
movimento a spirale, una sorta di perpetuum mobile.
Torniamo alla rapida ascesa del signor Rossi. Qualora non fosse massone (o
se lo è, comunque) il passo decisivo è quello di far “muovere i politici”
(espressione gergale ). Di solito tocca andare in Senato o alla Camera, in
uno di quegli incredibili uffici dove si fa e si disfano le sorti del Paese, come
in una variopinta filanda. L’onorevole fa accomodare il signor Rossi dopo
una breve attesa e lo ascolta distrattamente, rispondendo ad almeno una
ventina di telefonate nel giro di 10 minuti. E’ sbagliato credere che lo si stia
disturbando: un vero onorevole è tale se ha almeno un centinaio di
rompiscatole che gli ronzano attorno, come una muta di questuanti. E’ la
sua corte personale, lui è lì per loro, per risolvere i vari “casi” , che poi sono
appalti, nomine, permessi speciali, prebende, raccomandazioni: in una
parola “favori”. Il passo successivo sarà una comunicazione diretta tra
l’onorevole e il Sindaco: qualsiasi passaggio ulteriore non farà altro che
rallentare l’operazione-nomina. Se un politico non vuole concretamente
aiutare un proprio protégé lo farà in modo indiretto, subdolo, in modo tale
da non dover poi giustificare successivamente la mancata nomina. Quindi
il signor Rossi dovrà a tutti i costi ottenere la fatale telefonata in quel
colloquio, pena una inutile fatica e un buco nell’acqua.
Non è poi detto che tutto si risolva così. Ogni onorevole ha la sua “scuderia
clientelare”, quindi spinge il proprio nome e in certi casi , anche più di uno
! Immaginate quante telefonate arrivino al Sindaco! La parola finale verrà
data dal politico gerarchicamente più potente, più influente, cioè più
importante per “quel” Sindaco. In questo gioco i colori politici,
l’appartenenza a questo o a quel Partito non contano:vige e trionfa il più
totale trasversalismo e, aggiungerei, trasformismo. Vi sono direttori
artistici nominati da giunte di Sinistra passati poi a giunte di Destra con la
massima disinvoltura, direi con l’abilità di un trasformista alla Brachetti,
per capirci.
Che fatica. Esistono persone di mia conoscenza che passano i mesi, gli anni
a fare questa giostra! “Pronto? Sono Tizio, cercavo l’onorevole Caio? Ah, è in
Cina? Quando posso trovarlo? D’accordo, richiamo tra un mese! Lei può essere
così cortese da ricordarGli quella cortesia per il Teatro di Canicattì? Grazie, Lei
è molto gentile! La richiamerò per sapere, ossequi!”. Le segretarie, in questi
casi, sono potentissime; vere e proprie eminenze grigie.
La sarabanda non è completa se non aggiungiamo un’altra potenza
straordinaria: il Vaticano. Il signor Rossi non mancherà di contattare il
Vescovo della città, meglio ancora se sollecitato da qualche potente
cardinale. Otterrà con la nomina, anche una salutare benedizione.
@ Cerasi
Tra un po’ dovremo chiamarlo RONF…
… no, pensavo… Verona l’hanno commissariata… qui invece abbiamo ripianato (stiamo ripianando) il buco con i soldi pubblici di noi cittadini.
(stasera vado a puntate, perdonatemi)
Io comunque tifo per Antinori. Si dirà: ma allora tutta quella sequela di titoli della Colombati? Vuol essere qualcosa alla stregua della formidabile provocazione del programma dettagliato di Antinori: una sorta di biglietto da visita. Tra l’altro i due si dovrebbero conoscere bene, se – come mi risulta – hanno preso parte più di una volta agli stessi eventi convegnistici dedicati alla vocalità di Mario Del Monaco, tanto per dirne uno.
Ecco: nel mio sogno notturno si completano a vicenda. Antinori con uno spessore artistico e un’esperienza nel settore che ha difficili concorrenti. E che dunque può dirigere artisticamente senza grosse difficoltà. Del resto c’è stata una prima volta per tutti, no? Bene: la prima volta di Antinori parte da un’esperienza sul campo pluridecennale.
L’affiancamento della Colombati significherebbe la patente critico-scientifica agli allestimenti. E la possibilità di iniziative collaterali, anche lungo il resto dell’anno.
Antinori ha presentato un progetto inattaccabile, difficilmente rifiutabile.
La Colombati – che non sa nulla del mio sogno notturno – porterebbe in dote i titoli accademici e scientifici. E buona pace per tutti gli altri (tranne Stinchelli, ovviamente: ma accetterebbe, Stinchelli?).
L’ipotesi di riconfermare (anche solo per un’ora) Pizzi sarebbe la drammatica conferma di quanto la politica sia distante dalle realtà che amministra.
Nessuna delle persone che lavorano allo Sferisterio, a parte Pizzi, Gasparon e la loro corte dei miracoli, desidera ancora lavorare con un direttore artistico/regista/tuttofare che ha fatto dei suoi ridicoli capricci l’unica regola vigente allo Sferisterio; che ha fatto dell’improvvisazione l’unica caratteristica delle settimane di prove.
Nessuna delle persone che hanno a cuore lo Sferisterio desidera ancora ascoltare in arena voci di serie C come l’improponibile tenore di Rigoletto (il Duca), l’improponibile soprano di Ballo in Maschera (Amelia, Teresa Romano), l’improponibile baritono di Ballo (Di Felice), e tutto il resto di ciarpame vocale che da anni contraddistingue le stagioni liriche.
Nessuna delle persone che appartengono alle masse artistiche vuole ancora continuare a dibattersi con problematiche tutt’altro che artistiche (trucco/parrucco e costumi tanto per fare un esempio).
Nessuno, allo Sferisterio, vuole ancora lavorare con la coppia P&G (tristi emuli dei più celebri D&G).
Gli unici che possono desiderare ancora la presenza di tale coppia sono quelli che grazie a questa coppia CI CAMPANO: i vari mimi (Davide Tonucci, Danilo Fernandez, Gino Potente, Tomaso Santinon tanto per fare degli esempi), i vari comprimari buoni per tutte le stagioni che Pizzi si porta dietro direttamente nella valigia quando parte da Venezia (gli inascoltabili William Corrò, Alessandro Battiato, Enrico Cossutta, tanto per fare tre nomi), la sartoria Tirelli (di cui Pizzi detiene le quote come tutti sanno), etc. etc.
Cioè tutti corpi estranei rispetto alla città e rispetto allo Sferisterio, nel quale si accampano come delle forze di occupazione per tutta la durata della stagione.
Conosco il sindaco Carancini e mi auguro vivamente che voglia capire che riconfermando ancora Pizzi darà un segnale (che da lui – onestamente – non mi aspetto) di totale estraneità del palazzo rispetto alla realtà vissuta da chi, allo Sferisterio, ci lavora da anni e vorrebbe continuare a lavorarci, di chi allo Sferisterio ci tiene e vorrebbe continuare a tenerci …..
xDavoli. Se Antinori va bene per la rassegna lirica allora anche Seri va bene per la rassegna di poesia.
Verona non è stata commissariata, dove l’ha letto,Verona ha 13500 spettatori Macerata ormai in media 1000 a serata.
Secondo voi Pizzi non sta facendo i buchi?
Iniziamo a sommarli? Se l’amministrazione fosse più limpida sarebbe molto facile la conta. Di certo l’anno scorso -700.000, la terza recita di quest’anno era mezza vuota e cmq gli amministratori furbescamente hanno abbassato gli obiettivi, i budget nella stesura dei preventivi, in modo da rendere meno doloroso il flop.
Su Carancini non c’è più speranza, il palazzo estraneo alla realtà dello Sferisterio e Carancini estraneo alla sua maggioranza. Mandatelo a casa così se la smette di fare danni.
@secarancinidecideperlosferisteriosiamofiniti
Dove l’ho letto? In uno dei commenti qui sopra. Ho letto male? Faccio ammenda. Sta di fatto, comunque, che il buco dello Sferisterio lo ripianiamo noi maceratesi. Questo almeno è sacrosanto. Quanto giusto, invece, lo lascio dire a lei.
Secondo lei io sono pro-Pizzi?? E dove l’ha letto (lei, stavolta)?
Io mi auguro che lui e il suo Circo Barnum di fiducia prendano il largo il prima possibile. Anche se – come già sostenevo l’anno scorso – la vera colpa è di chi gli ha permesso negli anni di fare il buono e il cattivo tempo a suo piacimento: e cioè il Consiglio d’Amministrazione.
Antinori, dunque, rappresenta ai miei occhi un’efficacissima provocazione: per il consiglio d’amministrazione, anzitutto. Come il curriculum di Claudia Colombati. Non credo sia un caso che, all’apparir delle bio-bibliografie, i pollici versi nei commenti qui sotto aumentino a dismisura. I documenti, infatti, non permettono di allungare il brodo: le ho pubblicate apposta, tutte quelle voci…
Quanto a Seri, va benissimo per la rassegna di poesia! Infatti, come si sa, percepisce emolumenti tanto dalla Camera di Commercio che dal Comune.
Si sa benissimo- e i politici maceratesi passati e presenti lo sanno- che la gestione Orazi aveva un budget di ben lunga inferiore a quello di oggi. Quello che voi continuate infidamente a chiamare buco in realtà è stato un investimento che i Consiglieri di allora approvarono in quanto Macerata, per poter usufruire dei finanziamenti che la scellerata Legge Veltroni riconosceva,doveva dimostrare di possedere un Teatro di Tradizione di un certo tipo.
Comparando quanto la Stagione MacerataOpera creava di indotto- allora sì che la gente veniva e non trovava nè biglietti, nè posti dove dormire!!!- e quanto spendeva si evince che in realtà MacerataOpera produceva un grande guadagno. Scusate ma avete visto mai un’azienda che parte e ha liquidità disponibile per produrre?
Se MacerataOpera avesse continuato a sfruttare quanto aveva prodotto ( perchè si è permesso a Pizzi di fare una nuova Turandot quando ce n’è una meravigliosa che da sola avrebbe fatto una stagione?) avrebbe colmato la spesa iniziale. Perchè si è permesso alla Pergolesi Spontini di mandare in giro La Traviata di Svoboda e si è rinunciato ai proventi dell’eventuale noleggio?
Perchè nessuno parla della gestione Ricciarelli? La verità è che Orazi è un maceratese ed ai maceratesi-notoriamente invidiosi ed avari-non va giù che un loro conterraneo abbia fatto una carriera come nessun’altro senza essere politicamente schierato tantomeno un massone.
Comunque a Palazzo si dice che il Pd abbia già presentato il nome del successore di Pizzi. Per cui…che ne parliamo a fare?
Molto bene Davoli, la pensiamo allo stesso modo, ma mi chiedo, Massimo Cacciari che apre la stagione da diversi anni, che meno di una settimana fa per un infortunio si è limitato ad una video-conferenza, come mai è dato domani a Civitanova per Popsophia.Quanto ha incassato Cacciari in questi anni? i gettoni sono come quelli di Tuttoingioco (intervento di 30-40 minuti, tre gioni vitto e alloggio, viaggio a/r e 10000 €)? Come mai al Festival della Letteratura di Mantova per politica dei costi, anche ai Nobel, oltre all’accoglienza danno solo 500€………………Pizzi è uno sprecone, assetato di soldi e di potere anche ora che potrebbe godersi una meritata pensione dorata…..Non mi informo su internet ma su wikipedia colpisce il fatto che l’ultima recensione inserita su Pizzi risale al 1988…23 stagioni fa…
@Carletta
Sottoscrivo in pieno, parole sante, specialmente quelle sull’invidia per chi ha successo…Macerata non te lo perdona il successo…
@ MOLINARI: Infatti…guardi la trappola che Pizzi ha preparato al povero Dante Ferretti.
Un grande nome che nessuno degli intellettuali maceratesi ha difeso!
Mi chiedo come mai la redazione Cronache Maceratesi non commenta l’esito del sondaggio. Zallocco,Verdenelli,Liuti,Gelsomini dove siete?
Conosco Zallocco e Liuti, conosco la loro obiettività, non credo ci sia nulla dietro però perchè intervistare Ercoli ed Antinori, secondo e terzo classificato, e non Orazi o Stinchelli che condivide il podio ed ha scalzato S.M.Pizzi?
Carancini e il PD vogliono Orazi.
Intendevo il contrario, Carancini e il PD non vogliono Orazi.
Brava Francesca, come al solito le donne sanno sempre andare al nocciolo della questione.
Aggiungerei anche qualche nome e soprattutto spiegherei i motivi.
Sono sicuro che Lei li conosce.
Carancini e il PD vogliono mangacce ancora intendevi quello, quindi niente Antinori, nè Orazi, meglio la riconferma di Pizzi…
@ PROF.DAVOLI
ESSENDO UN UOMO COLTO CREDO SIA GIUSTO CHE LEI LEGGA TUTTO:
“All’Arena di Verona ci lavoro da prima che arrivasse orazi.chi non ha gli occhi coperti dalla politica e come al solito non vede le cose per partito preso sa benissimo che da prima di giacchiri, orazi è stato l’unico vero capace, dando all’arena, durante il suo mandato, il più ampio respiro internazionale di cui abbia mai goduto in questi ultimi cinquant’anni, puntando sulla qualità prima di ogni cosa.oggi è facile dire che orazi lascia i debiti e il perito agrario girondini, attuale sovrintendene, no:basta farsi parare il sedere dal governo, tagliando inoltre qualità in produzione, artisti e qualt’altro.puntando sulla clerici e cantanti pop,rock e altro per mandare avanti la lirica.
dov’è oggi la qualità in arena???ma lo sapete che all’estero l’arena è derisa da tutti i teatri??chiedetevi casomai chi sono i Sobrino e i Luppi o i De Filippi Venezia;coloro che hanno fatto da decine di anni dell’arena la loro dimora, dove fanno i loro sporchi giochi a spese degli altri; facendo entrare in quel teatro i loro “protetti” e nessun altro, con la loro mafia che permette loro, semplici dirigenti, di essere per contratto superiori a un direttore artistico o a un sovrintendente.
almeno con orazi abbiamo vissuto la vera qualità con veri artisti e non con bambini messi a cantare o a dirigere che nulla hanno da offrire tranne che inesperienza e mediocrità.
vogliamo parlare del clarinettista Sobrino che da dirigente paga sottobanco produzioni a destra e a manca in cambio di venir scritturato lui stesso altrove???vogliamo parlare della “casta” creata dai sindacati, la vera piaga dei teatri italiani, che nulla a loro interessa se non la paga???
allora mettiamo sulla bilancia il tutto e rendiamoci conto di come stanno veramente lo cose: ammettiamo che a orazi dobbiamo molte cose, non per ultime l’aver riempito l’arena a beneficio dell’economia veronese:oggi in arena se riescono a riempirla a metà è tanto
quando il governo finalmente si deciderà a liberarsi delle fondazioni liriche allora finalmente vedremo i teatri rinascere, con manager veri e non messi li dalla politica come un Di benedetto qualsiasi o un girondini di campagna amico di giochi di Tosi sindaco.
Grazie maestro Orazi per il tentativo fatto a verona, demolito dalla politica e dall’ipocrisia dei veri incapaci…
e caro Stefano: se l’unica cosa che puoi dire è questa..forse è meglio che guardi un pò al di la della cronaca giornalistica e entri negli ambienti come ci stò io.poi fa le tue valutazioni”
Oltre ai motivi politici, ci sono motivi personali, credo. Carancini ha la stessa età di Orazi, abitano nello stesso quartiere, sono maceratesi, è inspiegabile. Bisognerebbe chiederlo a Carancini perchè NO ORAZI?
@ Tagliabue
L’invidia non possa mai murì….
IO CREDO CHE IL VERO TAGLIATORE DI TESTE SIA L’ATTUALE PRESIDENTE DELL’ORCHESTRA FILARMONICA MARCHIGIANA. ORAZI E’STATO IL CAVALLO DI TROIA CHE GLI HA PERMESSO UNA CERTA CONFORMAZIONE CULTURALE PROFONDA E POI QUANDO NON GLI SERVIVA PIU’ LO HA SCARICATO FACENDOLO DIVENTARE IL NEMICO NUMERO UNO PER IL PD.DEL RESTO SI SA, SE IL PARTITO COMANDA GLI ADEPTI RISPONDONO.NON SI CAPISCE PERCHE’ SE IL DEFICIT DELLO SFERISTERIO E’ STATO COSI’ DEVASTANTE, LUI SIA STATO IL PRIMO AD OTTENERE UNA PROMOZIONE CON TANTO DI UFFICIO IN REGIONE.
NON E’ FORSE VERO CHE LA STORIA DEL DEFICIT MILIARDARIO SIA PARTITA PROPRIO DA LUI E DA MESCHINI?NON E’ FORSE VERO CHE IL PARTITO DEMOCRATICO DI VERONA- E SINDACATI ANNESSI-RACCOGLIEVANO CON LE LORO ORECCHIE I SUOI BISBIGLI?
NON E’ FORSE VERO CHE PARTITO ORAZI L’ORDINE E’ STATO “QUALSIASI PROBLEMA-rICCIARELLI E C.-SI DICA CHE LA FONTE DI TUTTO SONO I BUCHI DI ORAZI?
NON E’ FORSE VERO CHE IL SUCCESSORE DI PIZZI L’ABBIA INDICATO LUI? E COME PUO’ UN POLITICO, GIA’ CONTESTATORE, GIA’ PROFESSORE, GIA’ ASSESSORE, GIA’ SEGRETARIO RICOPRIRE UN RUOLO COSì SPECIFICO? HO DIMENTICATO QUALCHE INCARICO?
@Carletta
Parole sante 2…
@Cerasi
Meglio essere invidiati che compatiti…
Cara Carletta,
parla di me come se io detestassi il ritorno di Claudio Orazi, che prima di essere un professionista è un caro amico di vecchia e non sospetta data. Mentre invece – al di là dello slancio sentimental amicale per Claudia Colombati – l’unica cosa che auspico è la partenza del Circo Barnum (come scritto sopra). Sul prosieguo, mi auguro che vinca il migliore e – per migliore – intendo chi può offrire sul piatto trasparenza di conti e di bilancio, sin dai preventivi, e competenze specifiche in ambito musicale in primis e di spettacolo in secundis: detta fuori dai denti, bisognerebbe anzitutto potenziare il Golfo mistico. Magnifico poi poter gestire una Orchestra Sinfonica dell’Arena Sferisterio. Tempo di vacche magre, si dirà. Ma qui a me pare che non può spendere chi tiene calmierati i prezzi. Mentre chi li alza a dismisura ha sempre le porte aperte.
@Carletta: delle due una. O lei farnetica oppure tutto quello che dice è tanto profondamente vero che è meglio non rispondere e lasciare che piano piano cali il silenzio.Il problema è questo non c’è mai nessuno che si offenda, si sdegni, abbia un gagliardo travaso di bile, porti a conforto di gratuite illazioni testimonianze, prove inconfutabili…e i suoi non è forse vero restano eleganti esercizi di stile che NESSUNO sembra intenzionato a raccogliere….io da nostalgica penso che certe stagioni siano irripetibili e la stagione Orazi è stata un risveglio dolce e prepotente su potenzialitá che nessuno ha poi davvero voluto sfruttare….il problema è sempre legato alla miseria della politica, alle beghe dei partiti, ma anche al fatto che l’aurea mediocritas permette a tanti di galleggiare….e se il grande, magari a fine carriera/vita, si deve osannare è bene che venga da un altrove che non generi imbarazzi….chiedevo…chi ha poi pagato i debiti della sig.Ricciarelli? In cittá allora si parlava piuttosto dei suoi debiti nei negozi che non delle sue performance…
@CIUSCHIDDA: Gentile Ciuschidda con l’età sto diventando un pò farneticante ma i miei interventi sono proprio di chi si sente offeso dai politici prepotenti e da chi non ha più il coraggio di lottare per la”cosa pubblica” a prescindere dall’utilità personale che ne possa derivare. Mi sento offesa dai giornalisti che non fanno mai la domanda giusta, da quelli che invece scrivono le cose giuste e vengono fatti fuori!
E così rispondo a Lei Professor Davoli: lungi da me l’idea che possa avercela con Orazi! Parliamo di idee, non di persone allora visto che lei aveva richiamato il Commissariamento di Verona ( che tutti sanno essere stata una manovra politica!) cercavo di darLe altri elementi per una lettura più completa.
La lettura più completa non può prescindere dall’analisi del tutto: ovvio che nessuno di noi ha “prove inconfutabili”! Però se si continua a tirare in ballo Orazi dicendo che i maceratesi pagano ancora i suoi debiti allora diciamola tutta. E parliamo di tutti! Credo che Lei abbia fatto un mutuo per comperare casa, e sa che in quella casa potrà fare quello che vuole perchè è Sua, Le appartiene. E se c’è un bravo manager che nella Sua casa farà venire il Mondo Lei potrà addirittura campare di rendita. Se lei fosse in affitto, e permettesse a tutti di venire e sfruttare quello che Lei paga per portare via pian piano una lettera o un’immagine delle Sue poesie…bè Lei avrà perso due volte!! Questo è accaduto al SOF, ha rinunciato al futuro. Ha ragione Ciuschidda …miseria! Allora si dovrà sopportare tutto…anche che ad una specie di Accademia si conceda il lusso di diffondere cultura. Lei ed io sappiamo che non è cosi!
@Carletta: non era di Lei gentile signora che parlavo ma di chi,da Lei tirato in ballo, non ritiene di doversi difendere anzi spera che tutto questo dibattito passi sotto silenzio in attesa che gli eventi già scritti da mesi si compiano….la gente poi – quella che chiedeva dei debiti della Ricciarelli quella che si prendeva meriti per cose fatte prima che lei arrivasse – ha smesso di chiedersi chi verrà dopo Pizzi, perchè da tempo ha smesso di credere che nella cernita varrà il discernimento e il concetto di utilità/maestria. Tristemente vedo che la NOMENKLATURA è una trincea stretta….
Deprimente da dirsi per chi, come me, non è nato con la sindrome delle viscere inverse…
Capisco il chiarimento ma involontariamente allora Lei mi ha fatto un gran complimento: oggi solo i farneticanti dicono la verità. Dall’alto della mia età Le dico che farò in modo che il dibattito non si spenga, almeno in questo spazio. Certo se parlasse anche qualcuno a chiarire un po’ di cose non sarebbe male!
Ma Orazi…dove sta?
Ho parlato inavvertitamente di SOF…ecco …e questo? copio e incollo…Pizzi ha voluto il SOF per far divertire Gasparon: del resto la colpa non è neanche sua.
La mancanza di conoscenza degli amministratori maceratesi li ha costretti a pronarsi ed ad inghiottire tutto.
Cara Ciuschidda se Lei non è di Macerata deve sapere che il Sindaco Meschini gli riconobbe la cittadinanza onoraria e persino una Laurea.
Adesso, per coerenza dovrebbero confermarlo per i prossimi quattro anni altrimenti ci verrebbe da pensare al refuso storico post ventennio quando non trovavi più un fascista manco a morire.
@Carletta: Orazi è in una dimensione dove il Bello è sovrano e non si fa tirare per la giacca…
dovrebbe affidare a qualcuno una perfetta memoria di quegli anni a Macerata piccola città del Regno e a Verona città che voleva farsi Mondo e ultimamente ha smarrito la strada e rotola da “Signora dei Vicoli scuri”..
Inizierò le pratiche per avere la cittadinanza e magari un’altra laurea… avrò la gioia di vedermela negata?
Aldilà delle facile mie battute qualche osservazione è d’obbligo: viviamo indubbiamente in tempi di instabile economia, profonda disinformazione, confusione di ruoli e scarsissima lungimiranza. Il problema dal mio modesto e anche iun po’ ingenuo punto di vista è: perchè non utilizzare, riproporre, aggregare, convogliare e (ho finito i verbi) piuttosto che continuare a sprecare? Se è vero, come è vero, che in si passato si è tanto ben prodotto, dove sono finiti quei prodotti? Un po’ asfittico il respiro di chi amministra… a ben guardare un dibattito si sta svolgendo qui nel giornale online inventato da un gruppo di giovani di buona volontà e dove ancora? e comunque alla fine vale la logica del salvare il salvabile con il solito tutto bello tutto buono se no si rovina l’indotto (già rovinatissimo) della città….Mi piacerebbe sapere in quegli anni d’oro qual era lo stipendio del volenteroso Orazi e quali sono stati i proventi dei suoi successori… perchè non si pubblicano questi dati, per esempio? e perchè – mutatis mutandis – non si mettono a confronto incassi e stagioni?
Mi permetto di dissentire totalmente dai peana intonati in favore di Claudio Orazi: in realtà infatti sotto il profilo musicale le stagioni oraziane sono state tutte contraddistinte dalla assoluta mediocrità dei vari cantanti presi ‘a pacchetto’ dalla nota agenzia Silvestri, con pessimi risultati che tutti ricordiamo.
Orazi inauguró l’epoca dello strapotere di una categoria che nella lirica dovrebbe essere sempre in secondo piano, cioè i registi. Orazi sbilanció le spese dello Sferisterio dalla musica (cioè: cantanti, orchestra e coro) alle scene etc. etc., con ció dimostrando di non capire nulla del teatro che sovrintendeva.
Orazi non fu mai direttore artistico, nè avrebbe potuto mai esserlo: quale sarebbe, infatti, la sua specifica competenza MUSICALE?
Orazi fu l’inizio di un piano inclinato sul quale oggi rotolano, anche se molto più in basso, Pizzi, Gasparon & friends ….
No, Orazi proprio no …..
x il corista dal dente avvelenato Antonio alias lirica senza registi
I premi Abbiati valgono più o meno del suo parere “critico”?
@Francesca Tagliabue: grande! questo è parlare chiaro! stavo bevendo e mi sono strozzata dalle risate!
Respect:-)
Caro Signor G. non stiamo giocando a peana ed il sondaggio è finito da un giorno.
Fiorenza Cedolins è una cantante mediocre? Nel 1996 scrissero che il cast di Attila era da edizione discografica: Bruson, Guleghina, Colombara, Aronica. Mediocri?Mariella Devia mediocre?e ancora Elisir d’Amore con Schroot e Machado mediocri?E ancora: la Turandot della Marc era mediocre? Il Falstaff di Bruson mediocre?Kaibaivanska in Tosca mediocre? E ancora il cast del Barbiere mediocre( De Simone, Raimondi ecc) ?Michele Pertusi Conte di San Bonifacio mediocre?Alvarez come Duca di Mantova mediocre?E siccome cita Silvestri mi sembra che lei si riferisca ad Amarilli Nizza e Nicola Martinucci sono proprio da considerare mediocri?Quel fantastico baritono dell’opera di Heinze è mediocre? Però faccia i nomi e citi i luoghi perchè credo nei botta e risposta veritieri.
Orazi ebbe la necessità di ritirare sù le sorti di un Teatro caduto ormai in disgrazia: affluenza del pubblico nel 1991 uguale a 15000 presenze ( non paganti) passate a 32000 nel 1992 grazie alla Traviata di Svoboda Premio Abbiati. Ah già dimenticavo….la commissione d’allora era..mediocre!!
Orazi non è un direttore artistico, infatti a Macerata era Sovrintendente , pagato come tale e si avvaleva della collaborazione del Maestro Bavaj. A proposito cara Ciuschidda conosco i compensi di Orazi solo fino al 1999 perchè poi non ho più lavorato a Macerata. Credo che prendesse più o meno 50 milioni delle vecchie lire l’anno per fare Sovrintendente, Direttore Artistico e stava in ufficio a volte anche 15 ore. Le altre stava allo Sferisterio. Uno Sferisterio che negli Anni 90 finì su tutti i rotocalchi per lo scandalo dei super compensi pagati a cantanti come la Ricciarelli. Un teatro al quale nessuno si voleva più accostare.
Lei mi parla di aspetto musicale, non so se Lei sia un corista se lo è il Coro è stato sempre molto all’altezza per cui nulla da dire ma la prego, vogliamo parlare dell’Orchestra? Orazi ha provato a scalzare anche quella ma con pochi risultati. Suonano male e Basta!
Non bisogna essere musicisti per fare andare bene un Teatro, e se Orazi non è un musicologo ed è riuscito a fare tutto questo vi prego, ditegli di iscriversi ad un Conservatorio!
Ovvio…50 milioni lordi!
@lirica senza registi
Renato Bruson
Alessandra Marc
Daniela Dessì
José Carreras
Marcello Giordani
Pietro Ballo
Luciana Serra
Roberto Aronica
Ruggero Raimondi
Enzo Dara
Fabio Armiliato
Raina Kabaivanska
Juan Pons
Giusy Devinu
Valeria Esposito
Barbara Frittoli
Nazareno Antinori
Anna Caterina Antonacci
Nicola Martinucci
Michele Pertusi
Fiorenza Cedolins
Mariella Devia
E avrò dimenticato qualcuno…
Coloro che si ritengono “esperti” sicuramente avranno storto il naso di fronte a questo elenco di cantanti intervenuti negli anni di Orazi: questo sì, questo no…
Personalmente non gli intono alcun peana favorevole, semplicemente perché non ne ha bisogno, e avrà fatto anche qualche fesseria, come tanti.
Se per strapotere dei registi intendiamo De Ana, Deflo e Brockhaus allora viva questo strapotere: almeno quando il direttore d’orchestra, all’inizio delle prove, si trovava di fronte a qualche cantante impreparato lo mandava a casa, e non che il regista (o il sovrintendente) mandava a casa il direttore, magari perché «bisogna rallentare Verdi sennò mi rovina la scena» (vedi “Il Ballo in Maschera” 2011, per intenderci…).
Confermo la mia teoria, Orazi ci ha regalato emozioni, qualcun altro ci ha lasciato il “buco” (come dice giustamente Carletta), solo che siccome agli occhi dei maceratesi Orazi ha il difetto di non nascondere la sua bravura, allora Macerata invidiosa lo ricorda solo per ciò che gli fa comodo.
Meglio essere invidiati che compatiti…
L’elenco continua con
Tiziana Carraro
William Corrò
Luca Dall’Amico
Enrico Cossutta
Antonio De Felice
Barbagallo
……..scusate sono in confusione…..ho sbagliato epoca….
ma chi caxxxxxxo sono questi!!!!
https://www.cronachemaceratesi.it/2011/07/29/il-week-end-del-divertimento-4/batik227-4/
Eccole, la Tagliabue,Carletta e Ciuschidda allo Sferisterio negli anni ’90.Scatenate!!!
@Tagliabue: e daje!!!!!
😉
Ricordo con meraviglia registi e scenografi. Un rinnovarsi d’un concetto un po’ vetusto di teatro d’opera…
Certo, come sempre al cambiamento, qualcuno avrà storto il naso invocando tendoni polverosi, corpulenti cantanti e ingombranti cantantesse… ma era così bello vedere srotolarsi la possibilità di incanatre anche una plate altra da quella di stantia tradizione. Portare i ragazzi all’opera non per un’operazione commerciale ma perchè, rispettando la musica, il valore del canto, l’animus dell’autore si pteva giocare con levità inventando atmosfere tanto nuove da essere ancora oggi insuperate. Insuperabili? questo non lo so. Con queste astiosità certo no. Orazi meriterebbe un monumento sulla piazza del paesello solo per avere portato Svoboda. L’ho incontrato tre volte e difficilemente dimenticherò l’artista/artigiano la sua modestia e la fascinazione dei suoi guizzi. Morti tutti morti. Un bel Resurrexit non nuocerebbe. Lucia di Lammermoor, Rigoletto, La Sonnambula e l’incantevole “Traviata nello specchio” persino l’Attila coi suoi veli….Ma di maestri si trattava…. giocavano con le vivvissime ombre non con la cartapesta indurita…
@Francesca Tagliabue: confermo la mia opinione su Orazi, a prescindere dai premi Abbiati, da semplice appassionato di musica (lirica).
Credo si possano ancora esprimere opinioni … o almeno lo spero, pur in presenza di opinioni contrarie e salmodie inneggianti.
Quanto alla Sua pretesa individuazione, non so a chi Lei alluda …. nè chi Lei sia; di certo io non La conosco …
@Molinari: molti dei cantanti che cita non mi pare abbiano dato prove eccellenti di sè a Macerata, alcuni poi – che non cita – erano inascoltabili. Non mi metto qui a fare elenchi, chi ha frequentato lo Sferisterio nell’era Orazi sa chi sono …. in ogni caso, come già detto a Francesca Tagliabue, vige la libertà di opinione ….
X Antonio. Allora mi scuso,l’avevo scambiata per il mio ex-ragazzo che scrive e ragiona come Lei, per questo motivo l’ho lasciato.Mi scusi ancora.
@ SIGNOR G: Perchè a me non risponde ?
@ SECARANCINIecc. ecc. eh eh eh magari fossi stata così negli anni 90, altro che Opera!
@CIUSCHIDDA: La prego si ricorda quando in tutta la Regione Marche MacerataOpera era una sorta di capofila? Non vi era teatro al chiuso che non chiedeva consulenza ad Orazi. E Terra di Teatri?E non voglio neanche addentrarmi nel periodo d’oro del Lauro Rossi sotto Orazi.Si respirava cultura e quei meravigliosi Convegni Però i poltici ancora non rispondono .
@TAGLIABUE: Anche io credo sia lui
@Francesca: Le posso offrire un tè? caldo o freddo a seconda della stagione;-)
@ Carletta: io nonostante l’avanzare dell’età conservo memoria e nostalgia i politici (soprattutto certi) vivono dell’ultimo quarto d’ora senza gloria… e comunque tutti parlano di nuovo senza proporre niente di inferiore a i sessant’anni…. tutti parlano di nuovo senza spiegare cosa sia il nuovo… tutti parlano di nuovo senza sapere nulla del passato se non qualche brutta storia raccontata nei retrobottega… Vorrei poi capire come possa capitare che eccellenti cantanti si facciano prendere la laringite solo a Macerata: colpa dell’umidità? Gli inascoltabili capitano in qualsiasi teatro… proviamo a parlare solo dell’attuale stagione? tutti eccellenti? e non dico solo a Macerata…
I politici non hanno intenzione di rispondere perchè hanno già deciso che il Maestro tantoamato Pizzi sarà sostituito da un oscuro signore probabilmente proveniente dal Consiglio di Amministrazione attualmente in carica…con buona pace dei dibattiti e di chi dice che qui quattro sognatori poco distratti e che rivangano il passato peccano di tirannia… E comunque a me l’era Orazi è piaciuta un bel po’… poi ho chiuso le finestre…
xciuschidda
Volentieri. La mia mail è [email protected].
ohi non mi lascerete sola con il Signor G. e secaranciniecc.ecc.’
@Carletta no, ma temo che siano loro che si asterranno…