Antonio Pettinari è intervenuto oggi a Macerata per presentare i candidati del capoluogo e parlare delle priorità della città. “Macerata dovrà assumere a pieno regime il ruolo di capoluogo – ha detto Pettinari – perchè rappresenta un’opportunità per tutto il territorio. La prima emergenza da affrontare è la viabilità: dobbiamo liberare Macerata dal traffico di attraversamento che la sta massacrando. Questo è l’unico capoluogo di provincia a non essere collegato con la grande viabilità, va realizzato il collegamento con la vallata del Potenza che non può terminare su un murettto a Montanello, è poi fondamentale il prolungamento via Mattei-La Pieve per rafforzare la viabilità a Sforzacosta. Va liberata dal traffico anche Piediripa, non basta il potenziamento dello svincolo nella zona industriale di Corridonia dove sono già iniziati i lavori, ma serve anche lo svincolo di San Claudio dove pensiamo a un progetto di valorizzazione di tutta la zona”.
Pettinari ha poi parlato della valorizzazione del centro agroalimentare di Piediripa, del Centro Fiere di Villa Potenza (“serve un progetto condiviso Provincia-Comune per valorizzare i prodotti dell’artigianato e del settore manifatturiero”), di strutture sportive di qualità (“Non solo il palazzetto ma anche lo stadio e le piscine sono una priorità”), dell’Università (“una grande opportunità per tutto il territorio”).
“L’ Amministrazione provinciale – ha aggiunto Antonio Pettinari – si deve occupare di strade, trasporti, scuole, ambiente, formazione professionale ma dovrà essere sempre attenta e presente in tanti altri aspetti perchè il ruolo più importante di una Provincia è quello di coordinamento mettendo i rete titte le forze del territorio: Comuni, Università, Accademia, Fondazioni, imprese, Camera di commercio. Insieme possima pensare a un grande piano di sviluppo e la sintonia che avremo con l’Amministrazione regionale ci porta ad essere ottimisti”.
Presenti all’incontro di oggi anche i candidati dell’Udc Massimo Pizzichini, Paolo Cotognini e Fabrizio Giustozzi, l’ex consigiere comunale Giovanni Picchio e il capogruppo dell’Udc al Comune di Macerata, Ivano Tacconi.
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– I 28 candidati delle liste Lega per le Marche e Famiglia identità e territorio che sostengono la candidatura di Enzo Marangoni replicano all’onorevole Luca Rodolfo Paolini (Lega Nord):
“Fino a poche settinane fa il Paolini da Fano era alla disperata ricerca di notorietà, sentiva che stava diventando un vecchio politico sul viale del tramonto senza essere mai maturato. Da qualche giorno è invece assurto agli onori della cronaca quale roboante moltiplicatore di pani e di pesci, ispirandosi, è chiaro, a ben altra figura. I 100 iscritti al suo partito nel maceratese li trasforma in 1000, e cita a casaccio molte città e paesi del maceratese dove, a suo dire, sarebbero presenti sezioni di iscritti alla Lega Nord dimenticandosi di precisare che sono 1 o 2 persone per città. Poi però sbaglia ad usare la sua calcolatrice fatata e coloro i quali hanno seguito Marangoni diventano 15 nel maceratese anzichè 1500 persone in tutta la regione. Tanti sono stati infatti i firmatari di una petizione a sostegno dell’operato di Enzo Marangoni e contro la ridicola gestione paoliana del partito del quale chiedevano il commissariamento della segreteria regionale. Che la Lega Nord nel Maceratese sia allo sbaraglio più totale è cosa nota anche a chi di politica non si interessa. Basti dire che il Paolini, a capo della segreteria regionale di un partito che da anni è al governo della nazione, non è riuscito nemmeno a presentare una lista completa di candidati per le elezioni provinciali in corso e per tappare i buchi si è trovato costretto ad inserire due “straniere” sconosciute della provincia di Ancona e un onorevole di Macerata il quale darà la svolta decisiva all’esito elettorale della lista se bisserà il risultato delle comunali di un anno fa: 26 preferenze personali nel capoluogo di provincia.”
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Pettinari nelle sue dichiarazioni sta facendo pura demagogia. Che la viabilità fosse penosa lo si sa, ma sono di pertinenza comunale gli interventi sopra citati, come la tratta Mattei-la Pieve o la Villa Potenza-Montanello, per non parlare del centro fiere. Le piscine e lo stadio( ???? ) poi… . Forse qualcuno dovrebbe dire a Pettinari che sta correndo per le provinciali e non per le comunali.
Le idee chiare sul da farsi e la capacità amministrativa sono dalla parte di Pettinari, credo invece che il suo avversario con i propri uomini continueranno fino alla fine con i soliti attacchi provocatori.
Saluti a tutti
Pettinari dovrebbe presentarsi ai confronti pubblici tra candidati senza trovare scuse per scappare o per non presenziare.
Dovrebbe spiegare ai cittadini maceratesi come mai 6 mesi fa era di centro destra ed ora è di centro sinistra.
Forse proprio perchè non lo sa non si presenta in pubblico.
Basta con i professionisti della politica.
http://www.youtube.com/watch?v=_b3NFm8VBj0
Se dovesse essere eletto sig. Pettinari oltre ai progetti per la viabilita’ di Macerata (fermi nel cassetto da decenni dalle amministrazioni di sinistra ) , le consiglio di fare anche una superstrada e un nuovo ponte da Santa Maria in Selva (Treia) a Macerata cosi’ puo’ arrivare piu’ velocemente al Palazzo della Provincia in Corso della Repubblica !!!!!!!!
p.s. – LE RICORDO CHE LA PROVINCIA DI MACERATA è COMPOSTA DA 54 COMUNI E CI SONO EMERGENZE VIABILITA’ PIU’ IMPORTANTI E URGENTI DI QUELLE DELLA CITTA’ DI MACERATA ………. E COME CANDIDATO PRESIDENTE DOVREBBE
SAPERE E CONOSCERE QUESTE SITUAZIONI ??????
Marco p. i Comuni del Maceratese sono 57.
Progetto Fiere Villa Potenza.
E’un settore che conosco bene, per cui chiedo:
Potrei sapere da questo candidato, quale dovrebbe essere il bacino d’utenza ottimale per avviare un rilancio adeguato del Centro Fiere di Villa Potenza?
Ma di che parlate politici?
Ma non vi viene da fare analisi, studi…solo i sondaggi sulle sparate che vi conviene dire sapete fare!
Allora.
Due sono i centri fieristici nella nostra area maceratese, quello di Civitanova e quello di Villa Potenza.
Ogni politico sull’onda elettorale, da 20 anni, tira dalla sua per giocare la carta del famoso ” rilancio” di una o dell’altra.
Ma la prima domanda da porsi è : Qual’è il ruolo delle Fiere oggi.
Non è un caso, che lo sviluppo dei centri fiera, risalga agli anni ’50 e ’60, primi ’70 massimo, quando la nostra economia era in espansione, c’erano le forti esportazioni in tutto il mondo, adesso siamo importatori dalla Cina, dall’India.
E infatti, sempre non a caso, poco più avanti del centro Fiere di Villa Potenza, si trova l’Hotel Roganti e perchè? Perchè imprenditori e pubblico di visitatori venivano da ogni parte per le esposizioni. C’era un mercato allora, che via via si è prosciugato e si è andato concentrando su poli di industrialità maggiore e in prossimità delle arterie autostradali.
Ora ditemi, a seconda della risposta sul bacino d’utenza e sulla domanda di mercato attuale per il settore fieristico in generale, se è possibile portare avanti entrambe le strutture a 25 kilometri di distanza l’una dall’altra con un calendario simile , se si vuole pescare entrambe come si vorrebbe nell’impresa locale, e pretenderne il massimo a regime. Ah, certo, se ci sono finanziamenti dagli enti locali, tutto è possibile, ma , non è ora che basta, trascinarsi i baracconi pubblici ? Fare le Fiere costa alle imprese e se rinnovi, va da sè, costeranno anche di più mentre il ritorno è sempre molto aleatorio, più di pubblicità e immagine oggi, che di commesse. E poi la struttura richiede costi di gestione, personale, pubblicità, rappresentanza…
Non mi basta politico perciò,sparare sul rilancio ottimistico per favorire il nostro artigianato , mi devi dire:
– quanto verrà a costare a un imprenditore al mq occupare uno spazio, dopo che hai ristrutturato?
-Quanto sarà l’ammontare annuo di gestione e mantenimento di una simile struttura, sarà capace di autofinanziarsi?
– I nomi! Voglio la lista subito, di tutti quelli che correranno al Centro Fiere di Villa Potenza di queste imprese locali,una volta che sarà stato messo a norma e in condizioni di fare potenziale concorrenza a quella di Ancona o Civitanova.
Sono amareggiato e deluso…come se fa’ a gli’a vota’…stavolta non vedo il meno peggio!!!
Non comprendo perchè mi sono stati dati 6 pollici rossi sulla mia precedente precisazione.I Comuni della Provincia di Macerata sono 57.Se erro datemi una spiegazione.
Mi scusi sig. Verdenelli,
ma non si vergogna neanche un pochino per i commenti che lascia?
Non sia pretestuoso nel dileggiare i “suoi” avversari politici..
sotto elezioni il confronto e le critiche anche dure ci stanno…
Ma per favore… no all’ipocrisia e al mercimonio personale…
Che ne direbbe di smetterla quindi, prima che qlcn incominci a far notare gli evidenti sbandamenti del suo background familiare???? per carità non è una minaccia… ma un piccolo esame di coscienza no eh?
@ Mario Meo
Ahahah che te fai ‘sti problemi…perchè 6 pollici rossi…se hai detto la pura verità ?
Se adesso io per esempio scrivo che è notte, qualcuno c’ha da ridì ahahahah
L’analisi di Tamara secondo me è perfetta,poche chiacchiere e più fatti.
In realtà Civitanova non solo ci ha sorpassato ma girandosi indietro…non vede nulla più all’orizzonte.
Se continuiamo con qeuste teste altro che centro fiere
Anche secondo me l’intervento di Tamara è perfetto, perchè, senza frasi roboanti o diffamatorie, ma con dati precisi e ragionamenti ineccepibili, ha dimostrato la natura puramente demagogica ed elettoralistica dell’intervento di Pettinari sul Centro Fiere.
Aggiungo che gli interventi di Tamara mi piacciono sempre molto (anche se non sempre condivido tutto quello che scrive): denotano passione, voglia di fare,capacità di ragionamento e di argomentazione, libertà da schemi precostituiti, interesse per la città. E’ un esempio positivo per tanti giovani che si disinteressano di tutto, che non hanno ideali, che si lamentano dalla mattina alla sera, ma non fanno nulla per cercare di cambiare la situazione. Tutti nel nostro piccolo possiamo e dobbiamo fare qualcosa.
Ancora una volta Pettinari l’ha sparata grossa, essendo lui l’assessore alla viabilità uscente dovrebbe sapere (uso il condizionale) che i collegamenti intervallivi sono di competenza comunale, quindi basta con la demagogia!! Idem le piscine e il Palas, Carancini ha detto 2 giorni fa, che a Villapotenza non si farà nulla per ora, Pettinari dice il contrario. Le piscine e il palas, ce le promettete dagli anni 90, basta! Essendo tutti e due di centrosinistra, evidentemente non si sono sentiti riguardo Macerata, alla faccia della scelta razionale. Noi elettori non siamo stupidi come qualcuno pensa!!!
PETTINARI DIMMI COSA NE PENSI DEL RIGASSIFICATORE DI PORTORECANATI(LUI E’ SEMPRE STATO FAVOREVOLE) E COSA NE PENSANO I TUOI ALLEATI CHE ANCHE IN REGIONE HANNO VOTATO CONTRO???????????????????
PETTINARI DIMMI COSA NE PENSI DEGLI ARGINI DEL FIUME POTENZA CHE OGNI TANTO E IN ALCUNI PUNTI(SEMPRE QUELLI DA ANNI) FA DISASTRI ????????????
Torno sull’argomento centro fiere e approfitto per ringraziare Nicola Prenna e Giuseppe Bommarito, verso cui in particolare, non posso che ricambiare con gli stessi termini alla sua persona e con tutta l’attenzione verso i suoi articoli e interventi che leggo qui ogni tanto.
Sui giovani. Purtroppo, per la nostra classe politica e non solo quella, sono un’entità astratta, senza volti, senza nomi, senza storia. Se ne riempiono la bocca, ma di integrarli, al dunque, nel loro misero sistema, sono i primi a non aprirgli la strada. C’è da combattere.
Il fatto è, che se riesco a farne un’analisi lucida, è perchè mi ci sono finita tante di quelle suola dentro quei capannoni dispersivi, progettati in anni lontani e allora fiori all’occhiello dell’architettura locale, come quella di Civitanova Marche eretta in pieno centro cittadino come un monumento al progresso, e quindi mi viene il prurito sull’argomento, a sentirne parlare a vuoto e in modo strumentale.
Ma è una cosa serissima, parliamo di economia, va affrontata seriamente e quindi io dico no, preventivamente, decisamente, se la si pensa già, come un carrozzone agli enti locali. Ma questo posso saperlo soltanto, se mi presenti un planning, un’indagine di marketing, un’idea di nuovi mercati che vuoi esplorare, delle soluzioni inventive, insomma qualcosa di concreto su cui discutere. Ma non sento niente di tutto questo, da nessuno dei tanti che sono: ben cinque!
Quando devo gettare soldi pubblici dalla finestra a buttarmi senza rete, all’avventura in un momento come questo, in un’impresa che richiederebbe prima di ogni altra cosa una managerialità alla Marchionne per farla rendere e funzionare come si deve , allora preferisco valorizzare i ruderi dell’anfiteatro romano lì vicino, che almeno il turismo culturale è un settore che non risente della crisi e lo dimostrano i dati dei visitatori nelle città d’arte. Posso anche portare utenza internazionale; cosa che con una piccola realtà fieristica anche tutta rimessa a nuovo, hai voglia a dissanguarti negli investimenti! Oltretutto, almeno eseguo in toto il progetto della nuova strada di Villa Potenza, che prevedeva lo spostamento del campetto di calcio che è in prossimità dell’anfiteatro per rivalutare quell’area; bisogna finire una cosa prima di cominciarne un’altra, io penso, altrimenti non se ne vedono gli effetti e tutti stiamo qui delusi e rammaricati da tutto e da tutti. Torniamo a rivedere quel progetto, dove portava e magari vediamo che si può creare un’altra attrattività più a breve e meno onerosa per Villa Potenza, con un indotto turistico che faccia muovere quello che c’è: il commercio locale, quello alberghiero, della ristorazione; e poi da cosa nascerà cosa dall’iniziativa privata, se c’è motivo di soddisfazione, se c’è gente che gira, per dirla semplice.
Concludo con questa mia esperienza nel settore, da cui si capiscono le schizofrenie cui siamo sottoposti quando c’è di mezzo la politica con la “p” minuscola.
Nel ’94, vengo chiamata dall’Ente Fiera di Civitanova Marche, allora ente misto pubblico-privato, per rilanciare la struttura a iniziare dalla prima di quelle fiere in calendario, il MAC, altrimenti destinato a sparire dalla programmazione perchè non sufficientemente produttivo. M’ingegno, ci lavoro mesi e arrivano i risultati – per forza, come dire, lavoravo a contratto e se non li porti, niente rinnovo, mentre il direttore, persona le cui qualità di ruolo non discuto, prendeva però sull’unghia, 10 o 12 milioni di lire al mese fissi più rimborsi – ebbene, all’apertura di quella prima manifestazione di rilancio, con un appuntamento orario comprensivo di uno spettacolo, arriva pubblico pagante di 6000 persone, quello che serviva – mi ricordo il costo , era di 6.000 lire a biglietto – che però entrati 4000 visitatori, i Vigili del Fuoco sbarrano tutte le porte d’accesso, perchè non a norma l’impianto elettrico e la struttura capace di contenere.
Sforzi praticamente vanificati i miei e di noi collaboratori quindi, o quasi. E perciò, invertendo i termini di quella mia esperienza: che rilanci se la struttura non è idonea? Oppure. Che rilanci, se hai una struttura adatta ma non hai bacino d’utenza territoriale o domanda di mercato? E comunque, ce le hai le idee? Ce le hai e le hai chiare, su quel che vai a fare? Ma soprattutto, ce li hai i soldi per farlo? Ti avanzano, o dove li togli ?
@ il vegliante
pretestuoso nel dileggiare i “suoi” avversari politici…
ipocrisia e mercimonio personale..
evidenti sbandamenti del suo background familiare…
non è una minaccia ma un piccolo esame di coscienza..
Ma si può sapere che cavolo sta dicendo?
Ora faccio una domanda seria: perchè non ti firmo come ho fatto io? o preferisci di no?
Senti di quà, senti di là ma senti solo bla, bla, bla!
E basta! Non chiacchierate fate qualcosa per questa provincia che sino ad ora non ha ottenuto mai nulla!
Caro Tommaso,
lo pensiamo un po’ tutti: sono secoli che siamo tagliati fuori, vuoi per la ferrovia che è un cesso, vuoi per le strade che risalgono all’anteguerra, vuoi per tutto il resto che sappiamo e ci ripetiamo in una sorta di rosario all’incontrario, come una specie di maledizione. Però, se ti riferivi a Tamara non sono d’accordo: le istituzioni dovrebbero amministrare (controllare) e mettere a frutto le intelligenze e le professionalità migliori, per il bene di tutti. Così nell’economia come nella cultura, nell’urbanistica, etc.
Sorgerebbe – a questo punto – il consueto dilemma: chi certifica la qualità delle professionalità? Secondo me due biglietti da visita: il curriculum e le progettualità.
Ma parliamo della Repubblica di Platone, forse. O della Città di Dio di Agostino. Mentre invece viviamo a Macerata, minuta provincia della minuscola Italia.
E non mi pare – guardandomi intorno, ma nemmeno guardando indietro – che ci sia da consolarsi se non altro coi ricordi. Si va sempre più in malora, perché all’arte del compromesso (che significava dialogo, confronto) si è sostituita l’arte della trattativa (che arte non è). E questo nel migliore dei casi.
Per il resto è un guazzabuglio senza ritorno. Quindi facci almeno chiacchierare: così non ci pensiamo.