Da Marco Guzzini, consiigliere comunale del Pdl:
Le rumorose vicende politiche degli ultimi mesi hanno toccato la sensibilità di tutti ed hanno suscitato una risonanza mediatica senza precedenti. L’attacco personale a Silvio Berlusconi si è così subito esteso a tutti coloro che insieme a lui hanno intrapreso una strada, in Forza Italia prima e nel Popolo della Libertà poi, di cambiamento e di possibile sviluppo del nostro Paese.
Appare evidente allora, che ci sono solo due modi per rispondere alle critiche a noi rivolte in questi giorni: o evitare in qualsiasi modo l’argomento, sperando che a poco a poco venga dimenticato, oppure affrontare la realtà vedendo nei fatti accaduti un’occasione imperdibile per ricordarsi ancora una volta le ragioni che ci hanno portato ad impegnarci nella società e quindi anche nella politica. Ragioni che abbracciano tutto il nostro io e tutta la nostra esperienza di cristiani impegnati nella società. Mi sono così posto la domanda se fosse ancora oggi possibile, dopo le vicissitudini degli ultimi mesi, e cosa significasse per me testimoniare nella politica la mia esperienza cristiana. E soprattutto se questo fosse ancora possibile farlo nel Popolo della Libertà. Il lavoro personale di questi mesi mi porta a dire di sì. E’ per me decisivo ricordarmi ogni giorno che la politica non diventi un segmento staccato dal resto del mio quotidiano, ma al contrario risulti essere una grande occasione per sperimentare l ‘attualità della fede cristiana. Una grande occasione di verifica, di testimonianza di gratuità in ciò che Paolo VI definì ” la più alta forma di carità” al servizio della nostra gente e del bene comune. Il desiderio di compiutezza e di felicità presente in ognuno di noi non potrà mai essere declinato dalla coerenza morale di un Presidente del Consiglio o dall’ intransigenza di un giudice. La sfida che da Cristiani lanciamo alla politica e così anche alla società ci porta a testimoniare che solo il Cristianesimo può realizzare il nostro bisogno di felicità. La Chiesa ha da sempre giudicato la politica ed i politici non in base alla loro coerenza morale. La Chiesa da sempre chiede alla politica di garantire e proteggere uno spazio di libertà e di ricerca del bene comune che favorisse e sostenesse la Sua presenza nella storia. Una presenza talmente grande e talmente vera che salva non solo la politica ma anche tutta l’ umanità. Ecco perchè, proprio in questo momento la testimonianza di Cristiani impegnati nella società appare fondamentale in una realtà come quella del Pdl che da 17 anni si è dimostrata l’unica forza politica capace di salvaguardare questi spazi e queste esperienze.
Ecco perchè, rivolgendomi a tutti gli elettori del centro-destra maceratese, posso dire che mai come ora e’ decisivo sostenere il Popolo della Libertà.
In questi giorni dobbiamo educarci ad un lavoro comune che tenga sempre più viva una capacità di giudizio, rispetto ai fatti accaduti,da cristiani impegnati in politica .
Un giudizio che ci aiuterà a tracciare un percorso di crescita per noi e per la nostra gente”.
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Signor Guzzini le è mai capitato tra le mani quel libro di Gino e Michele intitolato “Nel loro piccolo anche le formiche si incazzano”? (mi perdoni la parola volgare,ma fa parte del titolo, come senza dubbio avrà perdonato la bestemmia televisiva del suo presidente).
Dopo aver letto la sua nota suggerirei a Gino e Michele di scrivere un altro libro: Anche i cattolici hanno il diritto di……
Vede signor Guzzini, io non sono cattolico e non professo altre religioni, ma se fossi stato cattolico certamente non avrei perdonato ad una parte della Chiesa l’atteggiamento che ha.
Intanto trovo positivo che il sig. Guzzini si sia posto “la domanda se fosse ancora oggi possibile, dopo le vicissitudini degli ultimi mesi, e cosa significasse per me testimoniare nella politica la mia esperienza cristiana”. Sono pochi i cristiani che lo fanno.
Detto questo però non condivido la risposta troppo semplicistica che si è dato.
Qui non si tratta solo di un premier presunto puttaniere (legga da solo il contenuto delle intercettazioni), si tratta di una persona che ha permesso a Gheddafi di tenere una lezione di Corano a duecento ragazze selezionate per bellezza; di una persona che ha fatto della avvenenza un criterio di giudizio di merito per entrare in parlamento; che ha creato con la Lega il reato di clandestinità e che con la stessa Lega è alleato.
Questo Governo permette ai leghisti di dire che se non si fa la riforma c’è la seccessione.ed ha creato una mentalità per cui abbiamo avuto una persona che, fermato dalla polizia per violazione del codice della strada ha affermato che non riconosce l’autorità dello stato italiano ed ha esibito una patente padana.
Il modo di far politica dei due leader nazionali del centro destra ha creato una mentalità per cui le parole non significano niente (da Boffo in poi); quello che conta è apparire; la ricchezza è un bene in sè…
Certo poi c’è la difesa della vita (sperando che nessuna delle ragazze sia mai rimasta incinta)ma da parte di chi, di Capezzone e di La Malfa, e poi, la vita di chi? Non certo quella dei bambini e delle loro madri morti nel Mediterraneo!
Poi c’è la difesa della famiglia (ma chi la porta avanti uno che ne ha già avute due?) e poi con cosa? Dov’è il quoziente familiare?
Certamente anche a sinistra il cristiano non si trova a casa propria: nostro compito è però non tacere, e affermare con coraggio le cose che da cristiani (a destra come, a mio avviso meno spesso, a sinistra).
Correggo l’ultima frase (ma dov’è finita la funzione modifica?):
Certamente anche a sinistra il cristiano non si trova a casa propria: nostro compito è però non tacere, e affermare con coraggio le cose che da cristiani (a destra come, a mio avviso meno spesso, a sinistra)non possiamo accettare.
“La Chiesa da sempre chiede alla politica di garantire e proteggere uno spazio di libertà e di ricerca del bene comune che favorisse e sostenesse la Sua presenza nella storia.”
Infatti, nella storia italiana la chiesa cattolica non ha esitato ad appoggiare dittatori o politici corrotti, a condizione che “favorissero la sua presenza nella storia”.
Credo che il compito di una chiesa cristiana non sia quello di appoggiare i politici che la avvantaggiano, quali che essi siano, e di opporsi ai politici che non sono deferenti nei suoi confronti. Il compito di una chiesa cristiana è quello di diffondere, e soprattutto di testimoniare, i valori evangelici; e questo può anche cozzare con gli interessi della chiesa come istituzione.
Una chiesa che difendesse un politico corrotto e disonesto, o un sistema politico iniquo, in cambio di vantaggi e di privilegi, per sé e per le sue istituzioni, negherebbe, con il suo stesso comportamento, il messaggio che pretende di annunciare.
Non vedo, poi, per quale motivo un cattolico, o più genericamente un cristiano, dovrebbe sentirsi a disagio in un partito di sinistra. Si può essere contrari all’aborto, al divorzio o all’omosessualità, e ritenere che siano comportamenti moralmente sbagliati, senza per questo ritenere che la legge non dovrebbe ammetterli perché rientrano comunque nella sfera privata in cui ciascun individuo risponde della propria coscienza. La corruzione, la disonestà, l’uso delle leggi e delle istituzioni a fini prettamente personali, invece, non sono comportamenti privati, ma pubblici, e come tali inammissibili indipendentemente dalla propria personale scala di valori.
“Si può essere contrari all’aborto, al divorzio o all’omosessualità, e ritenere che siano comportamenti moralmente sbagliati, senza per questo ritenere che la legge non dovrebbe ammetterli perché rientrano comunque nella sfera privata”
Un politico, cristiano in particolare, non può rinunciare a perseguire il bene comune. E’ vero che non tutto si può regolamentare per legge e che certi comportamenti privati non interessano lo Stato (ad esempio posso rinunciare a normare l’omosessualità; posso rinunciare a perseguire il vilipendio della religione ecc.), ma ci sono cose che un cristiano non può ignorare.
Per me l’aborto è un omicidio (magari con tutte le attenuanti del caso ma pur sempre omicidio) e non posso condividere certe posizioni. Come ha detto Rutelli, anche se non fossi sicuro che il feto sia già una vita, tuttavia nel dubbio mi guarderei bene dal sopprimerlo, per un elementare principio di prudenza.
Dal mio punto di vista di fronte a questioni eticamente rilevanti i partiti (di dx come di sx)dovrebbero lasciare libertà di coscienza e basta altrimenti non se ne verrà mai fuori.
@Angeletti
Il problema è proprio tutto qui.
Il volere, a tutti i costi, della Chiesa di imporre il suo punto di vista a tutta la società (soprattuto italiana poichè altrove certe uscite, certi moniti, certe ingerenze non verrebbero accettate….)
Nessuno obbligava Marco Guzzini a porre sul tavolo pubblicamente l’ipotesi della contraddizione fra il suo essere cristiano e l’appartennza ad un raggruppamento politico . Lo ha fatto e gli ne va merito, però la conclusione è stata poco conseguente e motivata. Se il suo mettersi in discussione nasceva ,a quanto pare , dai recenti fatti di cronaca qualè è la valutazione finale che ne ha tratto e che lo ha confermato nelle sue decisioni? Capiamo che sono rimaste valide le suoe motivazioni di fondo rispetto alla politica ( e va bene) ma cosa ne pensa poi della concreta espressione che oggi il suo partito fa di questa politica ? Cosa ne pensa del fatto che i suoi rappresentati al parlamento , tutti nessuno escluso , hanno coscientemente MENTITO ai cittadini da cui derivano il mandato appoggiando la tesi della ragione di stato come motivazione dell’affare Ruby? Che cosa avrebbe fatto se fosse stato al loro posto, visto che non voglio far torto alla sua intelligenza e quindi sapendo quello che tutti sappiamo benissimo ? Come si sarebbe comportato quando avrebbe avuto l’occasione di tutelare uno dei fondamentali valori cristiani e cioè la VERITA ?
@Mario Iesari
Sono completamente d’accordo. Quelli di Guzzini sono dei sofismi, ma la logica è impeccabile: quando ci si preoccupa di tutelare una chiesa (e, nel caso specifico, la chiesa cattolica) invece di tradurre i principi in comportamenti, non ha importanza che il politico sia onesto o disonesto; ha importanza solo che appoggi la chiesa cattolica e tutto il resto passa in secondo piano. Resta da dimostrare che tutto questo c’entri qualcosa con il cristianesimo: non mi pare stia scritto da nessuna parte, nella Bibbia, che sia etico appoggiare politici corrotti purché proteggano la chiesa.
@Pio Angeletti
Su basi razionali è impossibile sostenere che l’aborto sia omicidio e, anche se fosse, che esso dovrebbe comunque essere proibito su queste basi. Adottando il suo punto di vista, allora avrebbero ragione anche i musulmani integralisti quando vogliono che la sharia diventi legge dello stato valida per tutti.
Ho detto che visto che nessuno è in grado di dirci con certezza scientifica se il feto è un uomo o no, nessuna legge può autorizzarne la soppressione. Chi vorrebbe correre il rischio?
Su tutte le altre questioni i partiti potrebbero lasciare libertà di coscienza evitando inutili spaccature.
A Cerasi dico che le direttive della Chiesa valgono per i cristiani, se lei non lo è nessuno le impone niente.
Parlare di Sharia è del tutto fuori luogo, nessuna autorità religiosa può fare le leggi (nemmeno candidarsi per la verità) le leggi le fanno i rappresentanti dei cittadini in parlamento e non mi sembra che la maggioranza di essi (a destra come a sinistra) sia cattolico praticante.
@ Angelttti
Fosse così semplice come dice lei.
Purtropo ci sono tanti pasdaran cattolici che vorrebbero imporre la loro moralità a suon di crocifissi sulla testa.
Apprezzo la riflessione del consigliere Guzzini, soprattutto perchè fatta attraverso un mezzo di informazione in cui non è facile per un politico mettersi in discussione e aprirsi ai commenti dei lettori. Cosa significa per un cristiano impegnarsi in politica è una bella domanda, un tema troppo poco trattato oggi.
Dopo questa premessa devo ammettere che anche rileggendo più volte l’intervento non riesco proprio a trovare un nesso sul
”
… rivolgendomi a tutti gli elettori del centro-destra maceratese, posso dire che mai come ora e’ decisivo sostenere il Popolo della Libertà.
”
Ad un livello più alto oggi più che mai è importante un impegno concreto in politica, a difesa di alcuni diritti fondamentali non sempre tutelati e a garanzia di un futuro che anche gli stessi politici iniziano a definire grigio..ma perchè il Popolo della Libertà? Nell’intervento a mio avviso manca proprio il passaggio per cui ancora oggi questo partito (magari con un altro nome, ma diciamo le persone di questo partito, a tutti i livelli) sia quello che rispecchi certi valori. Passaggio molto difficile da affrontare, capire chi nella politica davvero lavora per il “bene comune” e chi è capace di farlo è davvero un’impresa difficile per l’elettore.
@s6carlo
Il richiamo ai cosiddetti “valori cattolici” è solo l’ennesimo specchietto per le allodole di chi cerca i voti, poichè poi non sono assolutamente conseguenti.
Io non dico di vivere il cattolicesimo in maniera “santa”, poichè è estremamente difficile (e in pochissimi ci sono riusciti, visto che la strada dell’inferno è lastricata da buone intezioni) ma almeno OGNI TANTO cercare un pelino di avvicinarsi, no?????
Prendiamo ad esempio il concetto di famiglia che hanno i leader del centrodestra (Casini, Fini e Berlusconi): sembrerebbe un concetto MOLTO elastico, tipo famiglia ALLARGATA visto che di famiglie ne hanno almeno 2, addirittura Berlusconi 2 + una misteriosa compagna (e quindi siamo quasi a 3)…. Mi sembra ridicolo e grottesco che si nascondano dietro l’essere “peccatori”, che non è altro poi che l’ipocrisia di predicare bene e razzolare male.
Prendiamo ad esempio l’etica e la morale di Silvio, il cui avvocato non ha avuto meglio di inventarsi che dire che era un “utilizzatore finale”, cioè coe a dire che andava a prostitute ma non le pagava….
Ora, fossimo una nazione cattolica “seria” e non ipocrita, gli elettori cattolici del centrodestra dovebbero indignarsi e chiedere di mandarlo a casa, ed invece silenzio.
Sembrerebbe che, dal rinvio a giudizio, abbia fatto sesso a pagamento con minorenni: ora in attesa che la Legge faccia il suo corso (corso che, in precedenza Silvio ha cambiato più volte evitando condanne) mi sarei aspettato che, nei settori cattolici del PdL, una voce incazzata, almeno un dissenso palese per un comportamento che, se confermato, dovrebbe essere censurato; ma anche qui nulla, anzi in tanti si sono alzati a difendere il povero Silvio che lavora tanto e ogni tanto un’ora si diverte.
Ed in vaticano ci mette del suo (visto che Silvio evita di tocfcare il loro portafoglio ed anzi come può elargisce soldi pubblici per affari privati) girandosi sempre dall’altra parte e quando condanna lo fa semrpe con una serie infinita di “se” e “pero” “ma” poichè non vuole perdere certametne il sostegno di chi non gli fa pagare l’ICI, sovvenziona le scuole confessionali, aiuta in mille maniere le varie associazioni, società, gruppi cattolici.
Quindi, visto che sono oramai oltre 2.000 anni che ci vogliono far credere che Cristo sia morto di freddo, (visto che il clero ha detto – fatto- tutto ed il contrario di tutto in questi ultimi 20 secoli) forse sarebbe il caso di smetterla di tirare per la giacchetta il padreterno, per poi cercare di piegarlo ai propri interessi (spesso ipocriti, delinquenziali, assassini, truffaldini e simili)….
Come altre volte è stato scritto da Mamo: “ciò tuttativa è solo una mia opinione”.
@ Gianfranco Cerasi
Il conteggio delle famiglie dei politici non è così interessante e rilevante a mio avviso, pur con difficoltà cerco di mettere in secondo piano e non giudicare la vita privata.
@ Marco Guzzini
Ho davvero apprezzato il coraggio del suo intervento, quello del bene comune e dell’impegno in politica è un tema troppo poco affrontato, anche all’interno della comunità cristiana. Ad esempio, sarebbe molto interessante parlare della Lega, della sua posizione sui clandestini in legame con i valori cristiani (e umani prima di tutto), non è il suo partito ma il suo invito a sostenere il PDL è anche un invito a sostenere su scala nazionale un governo alleato con certe posizioni. Posizioni a mio avviso inconciliabili con certi valori.