di Beatrice Cammertoni
Duomo gremito ieri sera per la funzione di mezzanotte celebrata come tradizione dal Vescovo della diocesi di Macerata Claudio Giuliodori. Uno dei momenti più attesi della suggestiva messa natalizia, che si è aperta con la processione dei sacerdoti che concelebravano la messa e con la benedizione dei fedeli, è stato anche quest’anno l’omelia: il discorso che Giuliodori ha scelto di rivolgere ai suoi parrocchiani si è concentrato sulla perfetta coincidenza della natura divina in quella umana nel Dio che si è fatto uomo e sull’importanza della riscoperta dei “segni” nell’illuminare il percorso di fede dell’uomo. Se per l’omelia di consueto pronunciata nel corso della messa del giorno di San Giuliano il Vescovo sceglie di affrontare questioni proprie della vita sociale, culturale e religiosa maceratese, quello pronunciata da Giuliodori nel corso delle celebrazioni per le festività cristiane è un discorso che si snoda tra i misteri della fede e che medita sul significato dell’essere credenti oggi.
«Dopo la corsa per i regali e gli auguri ora abbiamo tempo di fermarci a riflettere sul senso ultimo di quanto viviamo.» Il Natale come celebrazione di un Dio che si fa carne apre a delle domande, alle quali il Vescovo risponde nella sua stessa omelia. Le condizioni di possibilità dell’incarnazione originano dei dubbi: Giuliodori si richiama ai “filosofi della ragione” che: «Esprimono l’interrogativo legittimo di chiedersi se l’atto di farsi uomo non contraddica la stessa esistenza di Dio». Citando la lettera di San Paolo ai Colossesi il Vescovo fa riferimento alla Capax Dei, la capacità dell’uomo di accogliere la natura divina: «Dio prende la forma dell’uomo diventandone il modello, solo in Cristo natura umana e natura divina coincidono perfettamente». Secondo interrogativo: «Perché Dio s’è fatto uomo? Dio si umanizza perché l’essere umano si divinizzi » risponde il Vescovo richiamando un’equazione cara al pensiero religioso occidentale. Prova della grazia di Dio nell’uomo gli incontri fatti in questi ultimi giorni trascorsi tra giovani studenti e lavoratori nelle celebrazioni natalizie, tra giovani famiglie nel pieno del percorso di fede e tra i malati ed il loro abbandono fiducioso alla fede. Ultima domanda, le conseguenze dell’atto di amore di Dio: «Il Natale ci insegna a rinnegare la mondanità ed a vivere con pietà. Ci indica un programma di vita ed una strada per la luce. La strada della fede è libera dalla prigionia dei desideri materiali, ci richiama alla sobrietà, alla pietà ed alla giustizia nei rapporti sociali. A Natale, come è successo ai magi invochiamo un’altra strada cercando dei segni che ci guidino oggi fecero gli angeli con i pastori. La grazia di Dio apparsa a Natale ci conduca dunque verso la libertà, la sobrietà, la pietà e la giustizia», ha detto il Vescovo rifacendosi alla seconda lettura dalla lettera di San Paolo a Tito.
Se l’anno scorso a destare la preoccupazione di Giuliodori era la crisi dell’istituzione della famiglia, quest’anno è il calo delle nascite a meritare particolare attenzione: «Il bambino è stato un segno concreto del cammino di fede: oggi il crollo demografico corrisponde ad un crollo ed alla nostalgia del segno. Preghiamo perché le chiese tornino a riempirsi di bambini.»
In supporto alle famiglie colpite dalla crisi, le offerte raccolte nel corso della funzione hanno contribuito al Fondo di Solidarietà voluto dalla Caritas per supportare coloro che hanno recentemente perso il posto di lavoro.
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Perche’?
I bambini di oggi sono diversi piu svegli non facili da plagiare.
“…La strada della fede è libera dalla prigionia dei desideri materiali, ci richiama alla sobrietà…”
“…La grazia di Dio apparsa a Natale ci conduca dunque verso la libertà, la sobrietà, la pietà e la giustizia…”
Bertone gira in Merceses S e il nostro vescovo in Audi A6………
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……………………………………..Non vorrei sbagliare ma mi sembra che il Vescovo Carboni girasse con utilitaria
Come sono lontani i tempi in cui si predicava bene e NON si razzolava male.
Be’ accettiamo almeno che si predichi bene e sforziamoci noi di razzolare consegueentemente.
che straordinari condensati di saggezza i vecchi proverbi!
“fai quel che il prete dice,
non fare mai quel che il prete fa”
Un po’ mi viene da sorridere…
non alle parole del Vescovo che al contrario sono forti, toccanti ed appropriate per la notte di natale,
ma mi viene da sorridere leggendo i commenti di chi tanto ha sempre da criticare.
C’è chi dice che i bambini non sono facili da plagiare, criticando implicitamente l’impegno di molti uomini e donne della chiesa che non plagiano come fanno le sette, ma educano al Cristo (che è diverso!!).
C’è chi critica anche l’auto, senza sapere come e perchè c’è l’audi A6, ed aggiungo che vorrei vedere colui che critica, andare avanti ed indietro tutte le settimane con un utilitaria da macerata a roma, oltretutto il vescovo Carboni, se non erro, oggi non c’è più proprio a causa dell’utilitaria?!.
Siamo sempre tutti pronti a criticare criticare e non ci soffermiamo neanche un secondo a riflettere le parole che ci insegnano.
Scommetto che se chi è nato per dire “no” a prescindere avesse abitato nel periodo di San Francesco, probabilmente avrebbe avuto da ridire anche sul tipo di sandali che Lui indossava.
Ps. Sono diversi anni che frequento il Duomo la notte di Natale, e piena e gremita come l’altra sera non lo era più da anni.
Un pò mi viene da sorridere…
quando vedo che nel 2010 c’è ancora gente che ha bisogno di qualcuno che lo ‘educhi al Cristo’.
La vita che faceva Gesù era esattamente l’opposto di quella che fanno oggi i gerarchi della chiesa. Egli viveva in povertà e in mezzo alla gente.
Signor Berre allora tutti quelli che girano con l’utilitaria son dei condannati a morte?
Signor Axlel credo che lei abbia veramente ragione.
Molti valori si son persi purtroppo ed i veri Maestri sono scomparsi.
sig. Berre prima di tutto Macerata e Roma si scrivono con le maiuscole , poi per quanto riguarda il Vescovo potrebbe andare a Roma avanti e in dietro (come dice lei) con la corriera o il treno stando in mezzo alla gente e parlare con loro , con umilta’ e al servizio dei fedeli come faceva San Francesco ,risparmiando dei soldi che potrebbe metter a disposizione di chi ha bisogno, le consiglio sig. Berre invece di frequentare il Duomo, frequenti di piu’ anche le altre chiese dove ci sono dei semplici sacerdoti per missione che avvicinano alla chiesa veramente i bambini e le loro famiglie.
P.S. – Domanda: sig. Vescovo per Il nuovo Seminario quanto costa la gestione ??????
Aggiungo che una mia cara amica, insegnante presso una scuola cattolica privata, andando in maternità ha scoperto che le veniva versato l’assegno pari solo all’80% dello stipendio. Il restante 20%, che dovrebbe essere versato dall’azienda, nel qual caso la scuola privata cattolica, che riceve lauti fondi dallo stato, non le è stato mai versato, in quanto nel contratto NON E’ PREVISTO!!!
CON QUALE CORAGGIO SI DICE CHE CI DEVONO ESSERE PIU’ BAMBINI IN CHIESA? CON QUALE CORAGGIO ESPONENTI DELLA CHIESA CONTINUANO A DIRE CHE BISOGNA FARE FIGLI, QUANDO POI SI FANNO CONTRATTI DI QUESTO TIPO CHE NON AIUTANO AFFATTO IL MANTENIMENTO DELLA PROLE?
“Torniamo a riempire le chiese di bambini”
Beatrice di la verità, questo titolo l’hai messo sperando che qualcuno ci facesse qualche battuta? 🙂
Credo sia giusto chiarire e rispondere alle critiche:
“…c’è ancora gente che ha bisogno di qualcuno che lo ‘educhi al Cristo’…”
– ma cosa credi facesse Gesù 2000 anni fa? credi dettasse ricette per dolci? oppure educava tramite la “parola”:la frase “Il Verbo si fece carne”, non ti dice nulla?
“…Signor Berre allora tutti quelli che girano con l’utilitaria son dei condannati a morte?…”
– No, sicuramente no, ma se guardiamo le statistiche degli incidenti e le statistiche Euro Ncap, purtroppo ad avere la peggio (in maggioranza) sono i conducenti delle autovetture utilitarie (es. vecchia punto).
“…sig. Berre prima di tutto Macerata e Roma si scrivono con le maiuscole , poi per quanto riguarda il Vescovo potrebbe andare a Roma avanti e in dietro (come dice lei) con la corriera…”
– quindi l’importante è la forma, l’apparenza, il chiacchierare con la gente, non è importante il “progettare”, non è importante ottenere il massimo dei risultati, importante è stare tra la gente, e basta?!
Se invece del vescovo parlassimo di un dottore che deve andare a Roma (ha ragione ci vuole la maiuscola:BRAVO) per visitare i suoi pazienti, e la differenza nel fare il viaggio con la corriera o con l’auto fosse che spostandosi con l’auto il dottore potrebbe visitare più persone nello stesso giorno, anche in questo caso questo dottore dovrebbe prendere la corriera per stare tra la gente, o per il vescovo è diverso a prescindere perchè lei è sicuro che a Roma va a giocare a palline e non per questioni importanti?
“…frequenti di piu’ anche le altre chiese dove ci sono dei semplici sacerdoti…”
-Io vado al Duomo solo la notte di Natale, perchè sono di una parrocchia molto bella e molto attiva di Macerata, e conosco molti bravi parroci anche di altre chiese: di sicuro non ho conosciuto nessun “semplice sacerdote”, perchè ad essere sacerdoti oggi con gente che ha l’anticlericalismo attaccato al naso, non è proprio facile e senza una guida “riconosciuta” come il Vescovo diventa impossibile e poco proficuo per i progetti di Dio.
“…insegnante presso una scuola cattolica privata, andando in maternità ha scoperto che le veniva versato l’assegno pari solo all’80% dello stipendio…”
– Scuola privata o pubblica le regole del mercato del lavoro sono sempre le stesse, contratto diritti e doveri.
Certo, mi dispiace per la sua amica che ha perso parte del suo stipendio, ma ci sono situazioni ben più gravi.
Non significa che bisogna accontentarsi, ma vogliamo parlare dei part time nella scuola pubblica?
Io credo sia giusto dibattere, confrontarsi e criticarsi, ma senza perdere di vista l’obbiettività e l’equilibrio, altrimenti si scadrebbe nel chiacchiericcio da bar inutile e fastidioso su tematiche come queste. Grazie
Berre,
i contratti della scuola privata sono diversi da quelli pubblici… tant’è vero che gli stipendi sono ben diversi!!
Per il resto lascio perdere. Rimanga convinto e segua le sue convinzioni, se la fanno star bene.
Personalmente non sopporto l’ipocrisia e nella chiesa ce n’è un’infinità… Gesù non era ipocrita e questo lei dovrebbe saperlo..
@Berre
Pur predicando, in ogni possible occasione, sobrietà e lbertà dai beni materiali sembra evidente che ci si riferiscono sempre alla sobrietà che devono avere gli altri…
Ma torniamo ala sua giustificazione per le auto non proprio economiche che utlizzano.
Dovrebbe essere poi conseguente con quello che dice, visto che non le utilizzano certo per apparire ma per sicurezza, è lei dovrebbe chiedere a gran voce che utilizzassero mezzi più sicuri, ad esempio un blindato o un carroarmato.
Tra l’altro il Vescovo Carboni non mi pare avesse bisogno del’autista, ma già si sa che i tempi cambiano e la chiesa di deve adeguare ed ora, se non hai almeno l’autista, sei proprio un signor nessuno…
Sig. Berre’ ieri le veniva da ridere riguardo le critiche, ma sono opinioni della gente comune e normali per chi è credente e in base a dei fatti
Oggi pero’ mi viene da piangere per le sue risposte cosi’ dettagliate e a senso unico !!!!
Il Vescovo viene nominato per stare nella propria Diocesi di competenza , fare il pastore spirituale della comunita’ e al riguardo legga le biografie dei precedenti Vescovi di Macerata (TONINI,CARBONI, CONTI) cosi’ vede le differenze , addirittura il Cardinale Tonini fece la Riforma Agraria cedendo ai contadini i terreni della Diocesi,
IL VESCOVO NON DEVE PROGETTARE NIENTE sig. Berre’ ,
MA DEVE ESSERE UN MISSIONARIO DELLA FEDE NOMINATO DAL PAPA, COME I SUOI PREDECESSORI
Voto di povertà no eh? Quasi in ogni pagina dei vangeli si parla della necessità di allontanarsi dai beni materiali, questo è chiaro e non si può obiettare. La Chiesa non nasce come istituzione infatti Gesù nella sua protochiesa chiedeva alle persone semplicemente di lasciare tutto e seguirlo… ora ditemi uno con una punto come fa aseguire una A6?
Signor Berre mi sorprende con la sua interpretazione del vangelo legata alla pericolosità delle auto.
Vero che è piu’ pericoloso viaggiare con una utilitaria..
… ma quei papà che non possono permettersi altro e che magari hanno anche dei bambini piccoli……e che debbono mettersi al volante anche al mattino presto,sia con il bello che il brutto tempo, per andare a guadagnarsi lo stipendio per mantenere la famiglia?
Cosa propone per la loro sicurezza?
Il Vangelo sig. Berre, il Vangelo !!!!!!!!!!
Allora riapriamo gli oratori (come 30 anni fa), dove tutti i ragazzi (piccoli e grandicelli) possono riunirsi e giocare insieme scambiandosi amicizia e esperienze. Magari andando ogni tanto a pregare.
Ora i ragazzi nelle parrocchie sono messi nei banchi (già ci sono stati una mattinata) e devono ascoltare “prediche” di laici più o meno preparati, spesso persone che svolgono questa opera, magari in buona fede, solo per soddisfare qualche loro mancanza!
Sig.Berrè, io non critico l’auto del Vescovo o il suo modo di agire..anche lui ha il suo libero arbitrio. Le ho dato il non mi piace su un post solo per una affermazione sulla scuola pubblica o privata:
Scuola privata o pubblica le regole del mercato del lavoro sono sempre le stesse, contratto diritti e doveri.
“Certo, mi dispiace per la sua amica che ha perso parte del suo stipendio, ma ci sono situazioni ben più gravi.
Non significa che bisogna accontentarsi, ma vogliamo parlare dei part time nella scuola pubblica?”
Non è come dice lei, nella scuola privata esistono tante cose che avvantaggiano persone nei confronti di altre..in maniera scandalosa..eppure prendono soldi pubblici! Esempio se una insegnante rmane incinta, stia sicuro che fanno del tutto per cacciarla e non dover pagare il supplente (negli altri lavori è vietato), quel 20% dello stipendio negli altri lavori lo danno nella scuola pubblica no e SI RICORDI NON CI SONO COSE BEN PIU’ GRAVI…LA NOSTRA REPUBBLICA (DOVE AGISCONO ANCHE QUESTE SCUOLE PROVATE) E’ FONDATA SUL LAVORO E IL LAVORO E’ FATTO ANCHE DALLO STIPENDIO!
Rispondo :
“…Personalmente non sopporto l’ipocrisia e nella chiesa ce n’è un’infinità …”
Non ho mai detto che la chiesa sia l’esempio della perfezione. Al contrario, essendo formata da uomini anche lei è fallibile, ma non dobbiamo dimenticarci lo Spirito Santo! (ovviamente per chi crede).
“…visto che non le utilizzano certo per apparire ma per sicurezza, è lei dovrebbe chiedere a gran voce che utilizzassero mezzi più sicuri, ad esempio un blindato o un carroarmato…”
La padrona la fa sempre la forma e non la sostanza. Ma oltre al titolo, quante parole dell’omelia abbiamo letto?.
“…ridere riguardo le critiche, ma sono opinioni della gente comune e normali per chi è credente e in base a dei fatti…”
Le critiche sono da rispettare, ma valutare se postulate e costruite a partire da fondamenti di obiettività, realtà ed equilibrio. Se le critiche sono viziate da preconcetti di qualsiasi natura, automaticamente (secondo me) vengono declassate in “chiacchiericcio”.
“…IL VESCOVO NON DEVE PROGETTARE NIENTE sig. Berre’ ,
MA DEVE ESSERE UN MISSIONARIO DELLA FEDE …”
Ma quando si parlava di progetti, non è che lei ha pensato a qualcosa legato al piano casa o giu di li… la questione è che tutti i vescovi “missionari” pensano, attuano e fanno crescere i loro progetti di “fede”, dal pozzo per l’acqua, alla biblioteca o al fondo per il sostegno alle famiglie…
“…ma quei papà che non possono permettersi altro e che magari hanno anche dei bambini piccoli……e che debbono mettersi al volante anche al mattino presto…”
Non credo sia colpa mia se la sua utilitaria, così come la vecchia punto di mia moglie, siano più pericolose delle varie ammiraglie in circolazione…o no?!
“…Tommaso Martello il 27 dicembre 2010 alle 22:23
Allora riapriamo gli oratori (come 30 anni fa), dove tutti i ragazzi (piccoli e grandicelli) possono riunirsi e giocare insieme scambiandosi amicizia e esperienze. Magari andando ogni tanto a pregare…”
Parole sante, concordo in pieno. Grazie.
“…nella scuola privata esistono tante cose che avvantaggiano persone nei confronti di altre..in maniera scandalosa..eppure prendono soldi pubblici! …”
Guardi, se crede che per me le scuole private siano luoghi santi, allora non ci siamo capiti. Molta strada è ancora da fare per la tutela dei lavoratori delle scuole private, ed ha ragione quando dice che prendono soldi pubblici ma quando mi riferivo a cose ben più gravi, valutavo la situazione lavorativa attuale del paese, dove migliaia di persone sono in cassa integrazione senza la speranza di ritornare al lavoro finita la CIG. Ecco perchè oggi quella signora con il 20% in meno (che è un suo diritto averlo!) è comunque fortunata.
Allora deve prevalere il silenzio, l’accettazione passiva, il signor si? No, certo, i diritti sono diritti e vanno pretesi, credo che bisogna solo trovare il “tempo giusto” di chiederli, ed anche di ri-chiederli indietro passata la “bufera”.
Comunque alla fine di questo post, voglio ringraziare tutti per lo scambio di opinioni che abbiamo avuto. Qui nessuno deve convincere nessuno, ma secondo me, quello che abbiamo fatto tutti insieme in questi post è importante. E’ il dibattito, il confronto civile, giocoso e a volte irriverente che tiene alto il valore della democrazia, della cultura, e… della speranza che chi si trova nella “stanza dei bottoni” possa essere leggermente influenzato dall’Italia che “ragiona” e si scrolli di dosso veline, escort, frodi…. e ricominci a pensare a noi tutti. Grazie.
@Berre
Io ho solo commentato quanto riportato “tra virgolette” e, francamente, ci ho trovato tanta ipocrisia nel predicare sobrietà e poi girare con un’auto (con autista, mi sembra) che tutto può definirsi meno che sobria.
E non concordo per nulla con la massima “fai quel che il prete dice, non fare mai quel che il prete fa” poichè non dico sempre ma qualche volta buisognerebbe almeno essere i primi a dare il buon esempio.
In qusta società dove conta solo l’apparire (e non da oggi) la chiesa non si sottetrae a questo imperativo.
E non a caso i paramenti sono sfarzosi, la croce che portano al petto è d’oro, gli anelli, le auto, ecc. ecc.
Io la penso in modo molto semplice: la croce (non solo quelle che indossano) potrebbe essere di comunissimo legno, di plastica, fatta con 2 tappi di sughero (poichè dovrebbe, ripeto dovrebbe, esere importante il simbolo e non il suo aspetto esteriore) ed i soldi dell’oro potrebbero finire “in opere di bene” così come non credo che i fedeli rimarrebbero male se ci fossero paramenti meno elaborati e meno costosi (e che poi cambiano a senconda del periodo)e ci fosse che so qualche pasto in più per i poveri.
Non sto assolutamente dicebndo che i preti dovrebbero vivere di pane ed acqua (anche se a miolti non potrebbe che fare bene!!!) ne che devano adnare vestiti di stracci ma sinceramente mi sembra ipocrita parlare della fame del mondo e poi avere il cuoco personale come fa il papa e, come sempre fa il papa, mi sembra ipocrita che si ricopra di oro e poi predichi la povertà.
Se tanti si allontanano, o si sono allontanati dalla chiesa, molto è dipeso da come il clero si è comportato, da come si comporta.
Da come, a maggiore gloria di Dio, non avbbia al’ICI sulle sue proprietà, da come l’8×1.000 non vada a finire ai bisognosi ma in larga parte serve a mantenere nel lusso la gerarchia, da come per decenni ha sempre tentato di nascondere la pedofilia tra le sue fila minimizzando, negando, eludendo e quanto è stato costretto ad ammettere ha sempre ammesso a mezza bocca tirando fuori patetiche giustificazioni.
Non dirado e non da oggi la chiesa si è semrpe schierata con i potenti che affamavano la povera gente.
Nion di rado e non da oggi ha sempre la chiesa vissuto nel lusso, nell’intrigo, tra veline, escort e frodi.
Ritengo che se la chiesa ancora stia in piedi lo debba in larga parte ai tanti preti che in silenzio, senza Audi A6 che, giornalmente, sono vicini alla gnete, si spaccano la schiena e, in alcune realtà, rischiano la pelle.
Gianfranco,
ti quoto in tutto quel che hai detto.
Io non sono del tutto d’accordo…ci sono cose e cose…il fatto che portano la Croce d’oro non è uno scandalo..dopo tutto non è la loro. Che il Papa abbia il cuoco personale e palazzi sfarzosi non è uno scandalo..è pur sempre un capo di Stato e comunque ha ben altri doveri che doversi occupare di cose pratiche e pertanto ci sta!.
Quello che non mi piace nella chiesa moderna (sono credente e mi definisco di tradizione cattolica perchè gli uomini sono tutti uguali e le divisioni le abbiamo fatte noi uomini e non Dio) e un altro tipo di ipocrisia quello di non fare cose semplici, come era una volta, per attirare i fedeli…solo riunioni noiose e inutili che servono solo a poche persone che hanno probabilmente problemi di complesso di inferiorità!
Invece si dovrebbero organizzare le comunità a prescindere e sopratutto aiutare i giovani a socializzare senza richiuderli in un aula a sentire di nuovo lezioni!!
Una volta le parrocchie organizzavano incontri sportivi, squadre di calcio (a Macerata storiche S.Croce, Invicta -Immacolata)- e la storica Robur), esperienze teatrali, complessini da cantina ecc….ora no solo riunioni su riunioni!
@Martello
Non mi sembra, ma potrei sbagliare perchè non ero presente, che quello che chiamano Gesù Cristo avesse predicato NON ERA una sorta di “convergenza parallela” (vivete nel lusso ma predicate la sobrietà, aiutate i poveri ma mi raccomando siate buone forchette, date una parola di conforto ai bisognosi ma non dimenticate di dire alla servitù a che ora volete il bagno caldo) in modo che l’ipocrisia regnasse sovrana nell’ambiente religioso.
Nessuno contesta il fatto che il papa abbia un cuoco o la supercar, il maggiordomo o chi gli cambia la carta igenica in bagno, ma giustificarlo con “è un capo di Stato” mi sembra non cogliere quella che DOVREBBE essere invece la sua funzione primaria.
Funzione primaria cioè quella di essere il capo supremo spirituale di una Comunità di credenti.
Nessuno vieta a Bagnasco di spostarsi, ma in Mercede S (con autista e scorta) è uno schiaffo a chi non ce la fa ad arrivare alla fine del mese.
Ma la mia riflessione era un pochino diversa.
Se il papa o i cardinali o i vescovi (invece della croce d’oro) portassero una semplice croce fatta con i tappi di sughero di un vino da cantina sarebbero peggiori?
Se uno è un rifiuto può anche ricoprirsi di diamanti, abiti luccicosi, scarpre firmate e camicie della migliore seta che sempre rifiuto umano resta.
Invece l’oro, le vesti preziose, le macchine luccicanti sono solo segnali esteriori di potere ed importanza, cioè mi sembra il contrario di quello che dicono abbia predicato Gesù Cristo.
Ritengo che, chi voglia essere un’autorità morale, debba necessariamente aspirare al meglio e comportarsi di conseguenza.
Si dovrebbe mirare al meglio, non al peggio.
A sbagliare siamo benissimo capaci da soli, ma chi vorrebbe indicare la via dovrebbe essere migliore di noi, non peggiore o più ipocrita o più miscredente o più falso o più pagano.
Vede io rispetto più il sacerdote che, in silenzio, aiuta i bisognosi piuttosto che un vescovo che ci tiene a far sapere a tutti che la chiesa ha speso dei soldi per i più sfortunati (come se volesse una sorta di medaglietta morale).
Rispetto mille volte di più il prete che distribuisce i profilattici per contrastare l’AIDS (non c’era il detto “aiutati che Dio ti aiuta) piuttosto che quello che va a puttane ma predica la castità.
Rispettavo molto di più il Vescovo Carboni nella sua semplicità (che era anche la sua grande forza) piuttosto che il vescovo attuale (la “V” maiscola NON è un caso) pur non essendo io certamente quello che può definirsi un modello di cattolico praticante.
Preferisco mille volte di più l’amico cattolico-apostolico-romano Filippo Davoli (con cui sc@zzo spesso, soprattutto su cose religiose) piuttosto che il prete che predica dal pulpito amore e fraternità ma che poi non disdegna di infilare le mani nelle mutandine dei bambini….
@Cerasi…ma ha letto quello che ho scritto o critica solo per criticare? Perchè se è così “chiuse le trasmissioni” non perdo tempo!
@Martello
Lei ha scritto:
“il fatto che portano la Croce d’oro non è uno scandalo..dopo tutto non è la loro. Che il Papa abbia il cuoco personale e palazzi sfarzosi non è uno scandalo..è pur sempre un capo di Stato e comunque ha ben altri doveri che doversi occupare di cose pratiche e pertanto ci sta!.”
Io le ho solo risposto su questo, approfondendo il discorso.