Anche quest’anno la maratona di New York ha regalato uno spettacolo unico. Un milione di persone ad incitare gli oltre 40.000 runners lungo i 42 chilometri e 195 metri della “Grande Mela” e numeri da capogiro anche per la partecipazione italiana, con 3212 nostri connazionali giunti al traguardo. Fra loro anche 60 marchigiani (51 uomini e 9 donne): il migliore, come da pronostico, è stato Paolo Bravi (nella foto), 96° con il tempo finale di 2h35:47. Il 34enne ingegnere recanatese del Grottini Team ha condotto una gara piuttosto regolare (prima metà in 1h17:32) e correva la maratona più famosa del mondo per la quarta volta: primo juniores nel 1993, 30° assoluto nel 2000 e lo scorso anno 41°. Ad imporsi stavolta è stato in 2h09:15 lo statunitense di origine eritrea Meb Keflezighi, che riporta il successo dopo 27 anni sotto la bandiera a stelle e strisce. E’ noto anche per essere stato secondo ai Giochi di Atene, alle spalle dell’azzurro Stefano Baldini. Tra le donne, si afferma in 2h28:52 l’etiope Derartu Tulu, che ottiene l’ennesima perla di una carriera vincente, iniziata da ventenne con il trionfo sui diecimila olimpici ai Giochi di Barcellona ’92.
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