Massimiliano Fraticelli
di Luca Patrassi
E’ tempo di congressi per Azione, il movimento di Carlo Calenda da alcuni anni si è strutturato anche nei territori e in provincia di Macerata ad averne la guida politica è l’avvocato maceratese Massimiliano Fraticelli. Il congresso provinciale è in cartellone per domani dalle 15 nella sede estiva (l’attuale “Mediterraneo”) della Filarmonica in via Ghino Valenti, ci sarà anche il segretario regionale Tommaso Fagioli.
A parlarne è Massimiliano Fraticelli: «Una novità riguarda l’introduzione di una figura di garanzia che assumerà il ruolo di presidente , resterà ovviamente la figura del segretario con il compito di dare l’indirizzo politico. Sarà presentata una proposta che prevede l’elezione del sindaco di Ripe San Ginesio Paolo Teodori nel ruolo di presidente e la mia conferma come segretario provinciale». Quanto ai numeri, come siete messi? «Abbiamo aperto una nostra segreteria in molte città, gli iscritti sono 130». Le linee guida di Azione: «Sono quelle nazionali, le parole chiave sono quelle dell’impegno, della serietà e della competenza che cerchiamo di portare avanti per dare al nostro territorio l’impulso necessario a farlo uscire dalla rassegnazione in cui è caduto da tempo. Non guardiamo a destra o a sinistra, cerchiamo di portare avanti quelle idee che possono dare risultati concreti al territorio. A suo tempo abbiamo sostenuto a Tolentino l’attuale sindaco Sclavi, una battaglia importante al di fuori delle coalizioni tradizionali».
Sandro Parcaroli, sindaco di Macerata e presidente della Provincia
Anche in altre occasioni Azione ha contestato le amministrazioni a guida Parcaroli, a Macerata e in Provincia: «Siamo fortemente critici nei confronti delle amministrazioni provinciale e comunale: lavoreremo esclusivamente per avere un cambio, quella di Parcaroli è la peggiore esperienza politica che Macerata possa ricordare, non solo per i risultati che non sono stati ottenuti ma anche perché, solo per convenienza politica, si sono buttate a mare esperienze importanti e mi riferisco in particolare all’ospedale, oramai una chimera. L’intervalliva è stata persa con Meschini, ora l’ospedale di Macerata con il centrodestra che ha cancellato il progetto avviato di project financing: stiamo pagando queste due scelte sbagliate. Mi rivolgo non solo alla politica, i responsabili del disastro sono anche le altre forze cittadine che si nascondono e strizzano l’occhio a questa amministrazione. Riportare la competenza al centro di tutto». E
’ in arrivo un turno elettorale amministrativo. Quali sono i vostri obiettivi nei territori maceratesi? «Nel 2024 due momenti importanti a Recanati e a Potenza Picena, stiamo lavorando in questi territori per trovare le soluzioni migliori. A Recanati l’amministrazione uscente di Bravi non ha brillato e non saremo dalla parte del sindaco mentre Potenza Picena è un cantiere aperto, il lavoro portato avanti dal sindaco Noemi Tartabini è meritevole di considerazione». C’eravamo tanto amati, con i renziani vi siete lasciati anche in provincia? «Con i renziani ci sono ottimi rapporti, in questi anni abbiamo portato avanti un lavoro importante con Antonello De Lucia e spero di allargare la collaborazione ai moderati del centrodestra a partire da Forza Italia che ha in Riccardo Sacchi una figura di riferimento».
Azione è alla ricerca di un posticino da qualche parte come compenso per portare acqua a FdI. Chi me da a magna' lo chiamo babbo.
Nessun appoggio al centrosinistra di Bravi ma appoggio al centrodestra della Tartabini. Mah....meglio che non commento
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Azione vale come Italia viva ,zero assoluto.
I partiti italiani sono una sciagura ci hanno riempito di debiti e poi per fare le riforme demenziali si sono inventati i governi tecnici ma owr favore andassero a prendere per c..o qualch’altro. Io ho 60 anni compiuti tra qualche mese andrò in pensione ma siccome ho cominciato presto a lavorare facendo lavori pesanti mi ritrovo con le articolazioni logore e questi fenomeni(I politici) dicono che bisogna lavorare più a lungo ma che andassero a quel paese che è meglio.
No, la peggiore giunta dal dopoguerra,in assoluto e con gran distacco, è stata Carancini II.
…Giuseppe Mazzini, Ferruccio Parri, Emilio Lussu, Piero Calamandrei, Norberto Bobbio, Carlo Calenda…Azione prima: trova l’intruso!