di Marco Pagliariccio
Pomeriggio di interrogazioni in consiglio comunale, ben sette quelle arrivate dai banchi dell’opposizione. A spiccare quella avanzata dal consigliere Alberto Cicarè (Potere al Popolo) che ha chiesto conto dello stato dell’arte per la demolizione e ricostruzione dei palazzi della Pace, tra via Zorli e via Pantaleoni.
Il 10 luglio scorso era stata firmata in Comune la convenzione preliminare per dare il via alla complessa operazione immobiliare, che porterà all’abbattimento degli edifici, lesionati dal sisma del 2016, e la sua ricostruzione, con il rifacimento del muro di contenimento della strada. Operazione dal costo complessivo di circa 43 milioni che riguarda circa 150 famiglie, che però dopo due mesi e mezzo non vede ancora alcuna ruspa arrivare nel quartiere, nonostante si fosse parlato del 1° settembre per il via dei lavori. «Un mese fa si è tenuta la conferenza dei servizi che ha coinvolto tutte le aziende legate ai sottoservizi dell’area: fognature, elettricità, telefonia e via dicendo – ha spiegato l’assessore all’urbanistica Silvano Iommi, “regista” di tutta l’operazione – avevamo dato loro 15 giorni per presentarci le progettualità previste per bypassare l’area del cantiere senza interruzioni del servizio e queste sono arrivare la scorsa settimana. Ora che abbiamo un quadro più chiaro della situazione ci stiamo concentrando sulle singole unità immobiliari, perché la legge prevede, in maniera a mio avviso assurda ma così è, che prima vengano sanate le difformità urbanistiche che vengono rilevate e poi si può procedere alla demolizione. Ad ogni modo, pensiamo che novembre sarà il mese in cui si completerà lo svuotamento dei palazzi, cosicché a dicembre si potrà procedere alle demolizioni. In seguito le macerie verranno utilizzare come superficie sulla quale lavorare e si potrà quindi partire con la ricostruzione».
L’assessore Silvano Iommi
Tra le altre interrogazioni, botta e risposta al veleno tra l’assessore Paolo Renna e il consigliere Pd Narciso Ricotta sul malfunzionamento del semaforo del cimitero, risolto, secondo l’ex candidato sindaco, soltanto nella giornata di ieri. «Vergognoso che per due mesi non si sia fatto niente, poi ci si è attivati quando è arrivata la mia interrogazione e giusto ieri è stato completato l’intervento, guarda caso – ha tuonato Ricotta – bisogna dare risposte alla città, non agire soltanto quando vengono fuori interrogazioni, articoli o servizi di Striscia la Notizia».
Tra gli altri punti, si è parlato anche di centro storico, con Iommi che ha evidenziato alcuni numeri interessanti: i residenti dal 2021 al 2022 sono aumentati da 2143 a 2165, le attività commerciali nel 2022 hanno visto 17 aperture a fronte di 11 chiusure, mentre nel 2023 il saldo è invertito con nove chiusure a fronte di tre nuove attività.
Rione Pace, i milioni non si vedono. Cicarè attacca il Comune «Regna l’abbandono totale»
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La storia insegna da sempre che è dicembre il mese ideale per aprire cantieri edili, e che cantieri, ma quanto tempo ancora bisogna sottostare alla vostra improvvisazione? PS non pretendo risposta, significherebbe sconfinare nel ridicolo, in compenso per gennaio qualche Santo ha pensato al vostro tenore di vita
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Quando una così non potete farla al 100%, quando ancora non avete la sicurezza al100%, perché divulgate notizie, parole, parole.
questi palazzoni , essendo in un posto molto critico , sia per la scuola media , che si trova di fronte , sia per il caos di veicoli , forse sarebbe meglio abbatterli quando la scuola finisce e c’e’meno caos .
Parlare senza sapere è lo sport nazionale.ci sono dei tempi tecnici entro cui i lavori devono finire il resto è aria
Secondo me i palazzi una volta abbattuti andrebbero costruiti da un’altra parte.
Valenti..credo che lei si possa commentare da solo…