La fuga dei…fornelli:
Mattia Dichiara da Frontignano
al Ritz-Carlton Hotel di Montreal

CUCINA - Il 23enne chef è entrato nella prima catena alberghiera della storia a testimonianza che i più giovani cuochi del nostro territorio cercano di crescere e di migliorare al di fuori dei confini europei

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Mattia-Dichiara

Mattia Dichiara

Sempre più giovani chef del nostro territorio cercano di crescere e di migliorare al di fuori dei confini europei. Ne è un esempio un ragazzo come Mattia Dichiara, classe 2000, che è entrato nella prima catena alberghiera della storia: i Ritz Hotel.

Anima ribelle sin da piccolo, è cresciuto tra le strutture ricettive che i genitori gestivano a Frontignano finché il terremoto del 2016 ha distrutto la principale struttura in cui il giovane Mattia ha vissuto le estati dall’infanzia all’adolescenza. Diplomatosi nell’anno scolastico 2017-2018 all’alberghiero “G. Varnelli” di Cingoli ha lavorato in diversi ristoranti della zona, ma la sua esperienza più importante è stata, senza dubbio, con lo chef stellato Enrico Mazzaroni che lo ha spinto a migliorarsi sempre di più. Dopo un corso di formazione all’Etoile Accademy, ha lavorato al Luxury hotel restaurant and spa Casadelmar in Corsica, dove, tra l’altro, ha perfezionato la lingua francese.

Ma il giovane maceratese guardava ben oltre l’Europa, sognando il continente americano. Presi i primi contatti, è atterrato in Canada nel febbraio di quest’anno, trovando lavoro in un ristorante italiano di Montreal. Dopo qualche mese di gavetta, ha superato la selezione per entrare nello storico e lussuoso Ritz-Carlton Hotel di Montreal accanto all’executive chef Romani Valicon, realizzando così un altro traguardo nella sua vita personale e lavorativa. E per questo che il biglietto di ritorno in Italia, al momento, non è ancora previsto.

Tutto ciò dimostra che quando c’è la voglia di imparare e di “crescere” non ci sono ostacoli che tengano. La forza di volontà è determinante per avere successo nella vita. Inoltre per Mattia è stato molto positivo l’incontro con Mazzaroni che lo ha convinto a puntare in alto. Per non parlare poi del fatto che si poteva fermare anche in Corsica ma aveva obiettivi più ambiziosi e per questo ha raggiunto Montreal toccando così la vetta del Ritz-Carlton. E a questo punto i marchigiani fanno tifo per lui, come fosse un calciatore, per ulteriori successi e affermazioni nel mondo della ristorazione.


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