«No Disneyland del picnic
alla Madonna della Cona»

PROGETTO - L'architetto Luca Maria Cristini critica l'idea di realizzare una serie di strutture dove si trova l'antica chiesa, a Castelsantangelo: «Intervento assurdo e dal costo esorbitante»

- caricamento letture

 

 

311567766_5344589785652064_3406848921641149880_n-650x488

 

«Siamo sicuri che ci sia bisogno di fare un’esoterica Disneyland del picnic alla chiesa della Madonna della Cona?» a chiederselo è l’architetto Luca Maria Cristini. Cristini è stato fautore del recupero della chiesetta insieme all’ingegnere Romualdo Mattioni e al geologo Fabio Facciaroni, reso possibile grazie ai fondi di una gara di solidarietà, che aveva visto protagonisti tra gli altri il Macerata opera festival, Cai e Cosmari.

progetto-area-pinic-forca-di-gualdo

Il progetto

Il riferimento è al progetto di riqualificazione della zona, da poco annunciato dall’amministrazione comunale, per una cifra pari a 850mila euro, finanziati con fondi Pnrr, di cui sono già partiti i lavori. «Siamo sicuri che in un luogo dalla magia incredibile, dominato dalla modestissima eppure solenne chiesa della Madonna della Cona, ci sia effettivo bisogno di pedane rotonde in pietra con vialetti sinuosi di collegamento posati su piastre di cemento, sagome di animali in acciaio, staccionate, un binocolo per scrutare l’orizzonte e l’ennesima ciclostazione di ricarica dove non c’è neanche energia elettrica e bisognerà portarcela o installare pannelli solari?.

luca-maria-cristini

Luca Maria Cristini

Un’esoterica Disneyland del picnic, ne abbiamo proprio bisogno? In uno dei luoghi più suggestivi della nostra montagna, sulla Forca di Gualdo a 1495 metri sul livello del mare, il valico tra Marche e Umbria, tra Castelsantangelo sul Nera e Castelluccio di Norcia, sta per essere realizzato un assurdo intervento dal costo esorbitante. Nessun concorso d’idee – che, pure, gli ordini professionali invocano da tempo – nessuna raccolta di suggerimenti e proposte da associazioni, nessuna presentazione preventiva, ma un incarico fiduciario per circa 130 mila euro, così si legge nel sito del comune che promuove il progetto. Questa valanga di soldi che sta invadendo l’Italia sembra peggio della loro penuria, perché rischiamo che siano spesi così per spenderli, fare dei danni ed è bene non dimenticare che metà costituiranno ulteriore debito per le future generazioni».

 

 

Il villaggio Sae diventa casa di riposo



© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page
Podcast
Vedi tutti gli eventi


Quotidiano Online Cronache Maceratesi - P.I. 01760000438 - Registrazione al Tribunale di Macerata n. 575
Direttore Responsabile: Matteo Zallocco Responsabilità dei contenuti - Tutto il materiale è coperto da Licenza Creative Commons

Cambia impostazioni privacy

X