La schermata apparsa nei distributori di una determinata marca
di Alberto Bignami
Attacco hacker ieri notte, iniziato intorno alle 22, ai distributori automatici di sigarette.
Su alcuni di questi, improvvisamente è apparsa la scritta: “Fuori Alfredo dal 41 bis” e il prezzo di tutti i pacchetti di sigarette è sceso a 10 centesimi, rendendone disponibile l’acquisto.
‘Alfredo’ è ovviamente riferito ad Alfredo Cospito, attualmente in regime di carcere duro a Opera, ricoverato al San Paolo di Milano per le sue condizioni critiche a seguito del digiuno che sta effettuando da mesi.
Al momento, nella provincia di Ancona vi è un caso di hackeraggio nella città di Fabriano.
«Ho avuto la fortuna che proprio in quel momento – spiega il titolare della tabaccheria, che preferisce rimanere anonimo in quanto l’attacco informatico è ancora in corso – si trovava a prelevare le sigarette un mio cliente affezionato. Mi ha subito telefonato – prosegue – dicendomi che la schermata del distributore automatico era ‘impazzita’.
La rivendicazione degli hacker
Sono subito corso sul posto ed effettivamente i prezzi erano tutti scesi a 0,10 centesimi. Con 10 euro – aggiunge – si sarebbero potuti acquistare dunque 100 pacchetti. Sarebbe stato un danno enorme».
Ma il problema non è stato solo per le sigarette. «Nei distributori ci sono anche i Gratta & Vinci. Tutto – sottolinea – era stato hackerato».
Fortunatamente il tabaccaio è riuscito per tempo a spegnere il distributore. «Il cliente – sottolinea – non solo mi ha avvisato senza approfittarne, ma mi ha pagato anche la differenza perché, nel frattempo, il pacchetto l’aveva acquistato. E’ stata una persona splendida, onestissima».
Quasi contemporaneamente, i tabaccai che hanno in dotazione una determinata marca di distributori, sono stati subito avvisati con un sms: «Si informa che è in corso un attacco hacker sui distributori automatici. Spegni il distributore fino a nuovo avviso».
Questa mattina, ancora sembrerebbero non esserci novità e l’attacco sarebbe ancora in corso. Comunque, si sta lavorando per risolverlo. Tantissimi i proprietari che sono corsi in tabaccheria per verificare anche il proprio, seppur la marca fosse differente. «Al momento – conclude -, fino a nuovo ordine mantengo il distributore spento. Un altro caso, ho saputo che si è verificato a Matelica».
A livello nazionale, inevitabilmente, sono state avviate anche le indagini di polizia per risalire agli autori.
Se lo fanno a Citanó avvisate così me compro na stecca
Roberto Girardi perché solo una? Minimo dieci tanto è tutta salute
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Visto che si parla di pirati informatici, per caso i distributori sono connessi a Internet – di modo che il tabaccaio paga on line le imposte sul venduto?
Bisogna farla finita con questa storia di COSPITO, solamente in ITALIA succede queste cose che aumentano sempre di piu’.