Il sindaco Parcaroli ha annunciato che domani provvederà alle nomine
di Luca Patrassi
La politica ha le sue regole, la vicenda dell’Ircr però le ha superate tutte oltrepassando i confini anche delle eccezioni (alle regole). Non vanno più bene neanche i proverbi (“tra i due litiganti, il terzo gode”) per riuscire ad addentrarsi nei segreti della nomina del Cda e del presidente Ircr. La Lega resta grande protagonista con il sindaco Sandro Parcaroli che ha annunciato per domani la decisione finale, e probabilmente non l’ha rivelata neanche a se stesso nel timore di reazioni contrarie. La telenovela Ircr era partita con la Lega Macerata (e il sindaco) che dava per sicura alla presidenza Patrizia Scaramazza, poi è intervenuta la Lega provinciale ad obiettare e a proporre un altro nome, quello di Amedeo Gravina, già comandante provinciale della Finanza. Cosa fare per non spaccare ulteriormente la Lega (e la maggioranza)? Il sindaco Sandro Parcaroli tira fuori il nome di un manager che aveva già dato ottima prova di se in un’azienda sanitaria pubblica ma lo spiffero arriva all’orecchio di un assessore regionale che la prende alla stregua di un affronto personale e manifesta la sua opinione al primo cittadino.
Come finirà? Lo scoprirà domattina il segretario generale del Comune Francesco Massi che firmerà i decreti di nomina con le indicazioni del sindaco. La busta numero uno? La due? La tre? Forse ce ne sarà anche una quarta.
L’assessore regionale Filippo Saltamartini ha risposto all’interrogazione di Romano Carancini
Oggi intanto la questione Ircr è approdata in Consiglio regionale per effetto di una interrogazione presentata dal consigliere democrat Romano Carancini. «Oggi l’assessore regionale alla sanità Filippo Saltamartini, interrogato sulla scandalosa vicenda Ircr di Macerata, priva da 5 mesi di Consiglio di Amministrazione e di Direttore Generale, ha incarnato perfettamente il ruolo di Ponzio Pilato non sapendo neppure che la Regione Marche, in forza della Legge Regionale 5 del 2008, ha poteri di controllo e monitoraggio sulle aziende pubbliche di servizi alla persona ai sensi degli articoli 16 e 19. L’indifferenza della Regione sulla pelle degli anziani fragili, delle loro #famiglie e degli oltre 100 dipendenti lascia interdetti. Intanto i cittadini continuano a pagare ingiustamente le conseguenze del caos che regna all’interno del partito dell’assessore regionale e dello stesso sindaco di Macerata, dove evidentemente tra candidati bruciati, rimpallati, pescati dentro la propria azienda e poi smentiti, non si riesce a trovare la quadra. Intanto la paralisi continua».
Ed ecco invece cosa ha risposto l’assessore regionale Filippo Saltamartini: «L’amministrazione comunale di Macerata ha comunicato che si sta procedendo alacremente per la conclusione del procedimento e nei prossimi giorni si procederà alla nomina dei dirigenti, del consiglio di amministrazione e delle altre cariche di governo. Tenendo conto che la materia appartiene alla competenza del Comune di Macerata, mi limito a segnalare che dall’istruttoria svolta non ci sono elementi per esercitare poteri surrogatori».
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