Ritengo che l’espressione verbale ‘ci autodeterminano’ sia un ossimoro. Infatti il prefisso ‘auto’ significa ‘da sé’, dunque l’espressione si tradurrebbe in ‘ci determinano da sé’, da cui l’evidente ossimoro.
Il tenore dei commenti precedenti ci dice quanta strada soprattutto noi uomini (ma non solo, eh) dobbiamo ancora fare verso una reale parità di genere che sia anzitutto culturale, condivisa e poi praticata.
Per quanto riguarda le classifiche, ammesso che abbiano un qualche valore civico o morale, credo che anche se fosse uccisa una donna all’anno per motivi legati al suo essere donna, sarebbe comunque una sconfitta per la nostra (cosiddetta) civiltà; peccato che basta leggere i giornali per scoprire che nel “paradiso” italiano ne vengono ammazzate in media una o due al giorno per ragioni “culturali” e “di ruolo”…
@Iacobini: ossimoro? “Ci determinano da sé” è invece l’esatto meccanismo che scatta quando il linguaggio comune genera conseguenze sociali non desiderate da chi le subisce. Certo, chi non ha mai provato gli effetti di questo perverso meccanismo sulla sua pelle farà fatica a capirlo, tuttavia tutti abbiamo a disposizione un certo numero di neuroni-specchio…
La nostra cosiddetta civiltà di sconfitte ne ha subite infinite in tutti i tempi e in tutti luoghi. Dovremmo averci fatto il callo. L’ostentare commosse indignazioni ci dice quanta strada può fare la gesuitica tartuferia.
Ritengo che l’espressione verbale ‘ci autodeterminano’ sia un ossimoro. Infatti il prefisso ‘auto’ significa ‘da sé’, dunque l’espressione si tradurrebbe in ‘ci determinano da sé’, da cui l’evidente ossimoro.
Solo il Grande Fratello e (per parità di genere) la Grande Sorella possono salvarci dall’essere determinati dalle parole e dai relativi ossimori.
Me pare più un pleonasmo…. La Forza, con tutti i suoi poteri sovrumani, dovrebbe vietare l’insorgere di tali distruttivi dubbi.
Al rogo i vocabolari!
Al rogo pleonasmi, ossimori e tautologie. E curiamo coloro che li usano.
Evidente ossimoro è l’emergenza femminicidi in Italia, che è il paese meno femminicida d’Europa, a parte la Grecia.
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Europa/Femminicidio-in-Europa-due-anni-dopo
Magari insistendo recuperiamo qualche posizione.
Il tenore dei commenti precedenti ci dice quanta strada soprattutto noi uomini (ma non solo, eh) dobbiamo ancora fare verso una reale parità di genere che sia anzitutto culturale, condivisa e poi praticata.
Per quanto riguarda le classifiche, ammesso che abbiano un qualche valore civico o morale, credo che anche se fosse uccisa una donna all’anno per motivi legati al suo essere donna, sarebbe comunque una sconfitta per la nostra (cosiddetta) civiltà; peccato che basta leggere i giornali per scoprire che nel “paradiso” italiano ne vengono ammazzate in media una o due al giorno per ragioni “culturali” e “di ruolo”…
@Iacobini: ossimoro? “Ci determinano da sé” è invece l’esatto meccanismo che scatta quando il linguaggio comune genera conseguenze sociali non desiderate da chi le subisce. Certo, chi non ha mai provato gli effetti di questo perverso meccanismo sulla sua pelle farà fatica a capirlo, tuttavia tutti abbiamo a disposizione un certo numero di neuroni-specchio…
La nostra cosiddetta civiltà di sconfitte ne ha subite infinite in tutti i tempi e in tutti luoghi. Dovremmo averci fatto il callo. L’ostentare commosse indignazioni ci dice quanta strada può fare la gesuitica tartuferia.
Peraltro la violenza femminile non è priva di aspetti spietati e avvilenti.
https://www.imolaoggi.it/2022/12/01/torna-a-casa-ubriaca-trova-uomo-gli-strappa-genitali/